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Effetti dell’alcol sulla guida e smaltimento: cosa rischi se guidi dopo aver bevuto?

Metterti alla guida sotto l’effetto di alcol è davvero sconveniente. Qui spieghiamo quello che accade al tuo corpo mentre guidi dopo aver bevuto e parliamo anche di tempi di smaltimento.


Guida e alcol? Il pericolo è reale.

Durante le lezioni presso la nostra autoscuola a Cagliari non perdiamo occasione per ricordare che poche altre condizioni sono così comunemente sanzionate nel mondo come la guida in stato di ebbrezza.

Quasi tutti i Paesi nel mondo condannano questo comportamento con norme e divieti specifici. Quelli che variano sono i valori del tasso alcolemico nel sangue sanzionabili, ma la sostanza non cambia: dappertutto la guida in stato di ebbrezza è vista come una situazione molto grave.

In questo articolo ti presentiamo quello che spieghiamo agli studenti della nostra scuola guida a Cagliari, ovvero tutto quello che accade al tuo corpo se ti poni alla guida dopo aver bevuto. Inoltre offriamo utili indicazioni sui tempi di smaltimento, così puoi sapere quando arriva il momento per rimetterti alla guida.

La situazione degli incidenti alcol-correlati in Italia.

Si calcola che nel mondo ogni giorno oltre 1000 giovani perdono la vita a causa di incidenti stradali. In Italia i dati Istat ci parlano di una vera e propria strage: gli incidenti stradali causano 5.000 morti l’anno e oltre 300 mila feriti. Le morti per incidente stradale sono l’1,5% del totale dei decessi in Italia, tuttavia nei giovani tra i 15 e i 24 anni questo dato sale al 40%, arrivando a rappresentare la prima causa di morte nel nostro Paese per quella specifica fascia d’età.

Ma c’è un dato che ti permetterà di aprire gli occhi ancora meglio sulle conseguenze del consumo di alcol alla guida: un recente studio della Commissione Europea ha stimato che il 30% degli incidenti mortali e il 50% di quelli non mortali sono correlati all’uso di alcol.

Quali sono gli effetti dell’alcol sulla guida?

Si stima che un automobilista medio prenda una decina di decisioni importanti per chilometro percorso. La guida infatti è qualcosa di delicato che comporta un accordo perfetto tra decisione e azione, ma l’alcol mette seriamente a rischio questa capacità.

Gli effetti negativi dell’alcol sulla guida sono noti grazie a un gran numero di studi che hanno approfondito il discorso sotto ogni punto di vista. Si è visto come l’alcol influenzi svariate funzioni cerebrali come percezione, attenzione, elaborazione, valutazione etc. La potenza degli effetti è correlata alla quantità di alcol in circolo.

Il tasso alcolemico si misura in grammi di alcol per litro di sangue. Se fai l’alcoltest e qui si riscontra che il tasso alcolemico nel tuo sangue è di 1g/litro vuol dire che hai in circolo 1 grammo di alcol puro per ogni litro di sangue, ovvero lo 0,1.

Pochi sanno che i primi effetti negativi sul corpo e sulla guida cominciano a riscontrarsi già con un tasso alcolemico di 0,2 g/litro. Gli effetti più pesanti cominciano intorno a una presenza di alcol nel sangue di 1 g/l, in altre parole da qui comincia per te il rischio di incorrere in un incidente grave dalle conseguenze spesso mortali.

Ecco, nel particolare, le capacità del tuo corpo utili alla guida che sono influenzate negativamente dall’assunzione di alcol:

  • pregiudica la capacità di vedere bene durante la guida. Riduce la capacità di controllare la quantità di luce in transito nella retina (come sicuramente immaginerai questo di notte è molto pericoloso) nonché la visione laterale, ovvero la capacità di guardare lateralmente mentre sei concentrato a guardare avanti;
  • ha effetti letali anche sulla capacità di prendere decisioni. L’alcol in circolo aumenta un senso di sicurezza falso che induce a fare azioni azzardate alla guida come sorpassi non consentiti o l’aumento della velocità;
  • riduce i riflessi perché aumenta i tempi di reazione: significa che, per esempio, quando assumi alcol impieghi più tempo anche solo per spostare il piede dall’acceleratore al freno rispetto a quando non lo assumi.
  • rende i movimenti scoordinati causando manovre scorrette e pericolose, ad esempio può capitare di accelerare invece di frenare.
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Immagine tratta da bsnews.it

Assunzione e smaltimento dell’alcol.

Come raggiungi i valori critici di alcol in circolo? O meglio, quanto puoi bere prima di cominciare a risentire degli effetti più rischiosi sulla guida da parte dell’alcol? E soprattutto: quanto tempo impieghi a smaltirlo?

È davvero difficile dare una risposta univoca a questi quesiti. Ciò è dovuto al fatto che si tratta di fattori soggettivi che si basano sul meccanismo di diffusione dell’alcol nel corpo: dallo stomaco al sangue, fino al cervello. Altro fattore che devi considerare è il contenuto di alcol delle bevande che consumi, le modalità di assunzione, il tuo sesso ed età, ma anche l’abitudine a consumare alcolici.

Volendo fare un esempio di massima, parliamo di un soggetto maschio del peso di 70 kg. Una persona simile che beve a digiuno due lattine di birra da 33 cl ad alta gradazione (7% di volume), assorbe circa 35 grammi di alcol. Questo valore si mantiene stabile in circolo per mezz’ora, dopodiché comincia a decrescere.

In un caso simile si raggiunge il valore di 0,7 g/l già sufficiente per incorrere in sanzioni piuttosto gravi come multe, perdita di punti sulla patente e possibile sospensione della stessa. Tuttavia, passata mezz’ora la quantità di alcol comincia a decrescere e in circa 7 ore arriva di nuovo a 0.

Quindi anche quando la quantità di alcolici ingerita è quasi irrisoria sono comunque necessari tempi importanti per giungere a uno smaltimento totale dell’alcol. Per giungere al di sotto della soglia di 0,5, che rappresenta una fascia a basso rischio di incidente, sono necessarie più di 3 ore e parliamo di un consumo di alcol relativamente contenuto: solo 2 birre di gradazione alcolica medio alta.

Fatto questo esempio di massima, devi comunque ricordare un altro principio generale: se l’assunzione di alcol si protrae nel tempo come durante un pasto, ogni curva di assorbimento ed eliminazione si aggiunge e si sovrappone a quella precedente con effetto cumulativo. Quindi i tempi di smaltimento si allungano considerevolmente. Altro fattore importante è lo stato di salute del fegato: solo se hai questo organo in perfette condizioni allora puoi smaltire l’alcol più velocemente, altrimenti i tempi tendono a protrarsi.

Fermato sotto effetto di alcol: cosa rischi?

In Italia le norme da rispettare riguardo alla guida in stato di ebbrezza sono sancite dagli articoli 186 e 186 bis del Codice della Strada. Il reato resta di competenza tribunale del luogo dov’è avvenuta la violazione: quando quest’ultima viene accertata si apre un procedimento penale che grava sul conducente dell’autoveicolo.

Ecco, in breve, le pene previste se sei neopatentato:

  • sanzioni da 164 euro a 2000 euro
  • perdita da 5 a 10 punti sulla patente
  • sospensione della patente da 4 a 36 mesi
  • possibile reclusione da 9 a 18 mesi

Le pene dipendono dalla quantità d’alcol riscontrata in circolo nel sangue.

Qui invece un quadro dei provvedimenti che rischi se sei un conducente patentato da oltre 3 anni:

  • sanzioni amministrative di 532 euro minimi a 1500 euro massimi
  • sospensione della patente da 6 a 24 mesi massimo
  • rischio di arresto da 6 mesi a 12 mesi
  • perdita di tra 10 e 20 punti sulla patente

Tutte le sanzioni sopra riportate aumentano di 1/3 se le violazioni sono commesse tra le 22.00 e le 7.00 del mattino, indipendentemente se il conducente è neopatentato oppure no.

Se bevi non guidare!

In queste 4 semplici parole è contenuto un consiglio d’oro. Come hai compreso metterti alla guida con un qualsiasi grado di alcol in circolo rappresenta un serio pericolo per la tua incolumità perché questa sostanza è in grado di alterare le tue percezioni, inoltre qualora dovessi essere colto in flagrante le conseguenze potrebbero essere davvero pesanti.

Dunque, ci sono molti buoni motivi per evitare del tutto di bere prima di metterti alla guida, se necessiti di ulteriori chiarimenti sulla questione non esitare a venire nella sede della nostra autoscuola a Cagliari per chiederci consigli e sciogliere i tuoi dubbi, oppure contattaci, saremo lieti di aiutarti.

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Che cos’è la tangenziale e quali mezzi possono circolarvi?

Chi può andare in tangenziale? Si rischia spesso di fare confusione tra i nomi delle varie tipologie di strade e i mezzi che sono abilitati a circolarvi. Qui chiariamo i tuoi dubbi.


La “tangenziale”, una parola corretta?

Ci teniamo ad essere precisi e per questo lo ricordiamo sempre nella nostra autoscuola a Cagliari: la parola “tangenziale” nemmeno esiste nel Codice della Strada! Non viene mai menzionata, ma nonostante ciò è ormai entrata da tempo nell’uso comune al punto da radicarsi.

Vuoi sapere quali tipi di strade esistono veramente? Eccole:

  1. strade urbane
  2. strade extraurbane principali
  3. strade extraurbane secondarie
  4. autostrade.

Tutto qui, non esistono “superstrade” e non esistono “tangenziali” almeno stando a quanto riportato sul Codice della Strada. Dunque, le strade che comunemente indichiamo come tangenziali, dovrebbero coincidere con le extraurbane principali o secondarie, come insegniamo nella nostra scuola guida a Cagliari.

Sei un po’ confuso e vorresti una precisa definizione di tangenziale/strada extraurbana principale e secondaria? Te lo spiegheremo nel prossimo paragrafo.

Vuoi conseguire la CQC merci ma prima di tutto vuoi sapere su quali strade puoi circolare con i mezzi pesanti? Continua a leggere l’articolo e lo scoprirai!

Definizione e caratteristiche di tangenziale.

Per schiarirti le idee ti riportiamo la definizione precisa di strada extraurbana principale o secondaria, comunemente detta tangenziale. Con questo termine si intendono quelle strade a scorrimento veloce realizzate in zone particolarmente urbanizzate al fine di permettere agli autoveicoli di non entrare in diretto contatto con la circolazione urbana.

Una strada extraurbana si presenta come una classica autostrada a due o più corsie per ogni senso di marcia. Anche sulle extraurbane può essere presente la corsia di emergenza.

Inoltre molto spesso sono dotate di varie uscite, poste all’altezza delle principali strade cittadine o con le arterie autostradali. In altri casi la tangenziale si presenta come una strada a carreggiata singola, con una sola corsia per senso di marcia e con o senza intersezioni a raso.

Comunemente si tende a chiamare tangenziali entrambe le strade: sia le extraurbane principali, sia le secondarie. Ci sono però delle differenze che dovresti conoscere per capire con che mezzi puoi fare accesso all’una e all’altra strada.

Come riconoscere la strada extraurbana principale.

Le strade extraurbane, lo dice il nome stesso, sono quelle che si trovano al di fuori dai centri abitati, in altre parole “fuori dall’urbe”. Questo non significa che nel loro insieme entrino, ad esempio, le stradine di campagna. Le extraurbane principali, infatti, sono molto simili alle autostrade e in genere la loro presenza è segnalata in maniera molto evidente.

Inizio strada extraurbana principale segnale stradale tangenziale
Immagine tratta da wikimedia.org

Questo è il cartello che si può trovare all’inizio delle extraurbane principali: nella parte destra trovi già alcune indicazioni importanti che ti aiutano a capire i veicoli per i quali non vige il divieto di circolazione. Ma ora ti presentiamo un elenco con tutti i veicoli che non possono transitare nelle extraurbane principali:

  • veicoli privi di motore (come carretti, velocipedi – cioè biciclette -);
  • ciclomotori con cilindrata inferiore a 250 cc;
  • motocicli di cilindrata inferiore a 150 cm3;
  • autovetture che non sono in grado di sviluppare per costruzione la velocità in piano di almeno 80 km/h;
  • macchine agricole;
  • veicoli non muniti di pneumatici (ad esempio quelli cingolati);
  • veicoli le cui condizioni di uso, equipaggiamento e gommatura possono costituire pericolo per la circolazione;
  • veicoli con carico disordinato e non solidamente assicurato o sporgente oltre i limiti consentiti;
  • veicoli a tenuta non stagna e con carico scoperto, se trasportano materiali che possono disperdersi.

Ti ricordiamo che il limite di velocità sulle extraurbane principali è di 130 km/h proprio come accade in autostrada, salvo diverse indicazioni.

Come riconoscere una extraurbana secondaria?

Per quanto riguarda le strade extraurbane secondarie la segnaletica è molto simile a quella delle principali, l’unica grande differenza è che qui non vigono particolari divieti riguardo alla circolazione. Cosa significa?

Significa che in teoria potresti prendere una carrozza ottocentesca e guidarla su quel tipo di strada. Non è uno scherzo. Stranamente il Codice della Strada non riporta alcuna norma restrittiva per le extraurbane secondarie riguardo al transito dei veicoli. Non resta, quindi, che affidarsi al buon senso.

Sulle extraurbane secondarie il limite di velocità massima è di 90 km orari, fatti salvi casi particolari come alcuni tratti delle tangenziali milanesi dove per autocarri e automezzi di trasporto mezzi vige un limite di velocità di 70 km/h.

Se possiedi un motociclo da 125 cc, puoi circolare in “tangenziale”?

In base a quanto visto finora appare chiaro che con motocicli da 125 cc è impossibile circolare su due tipi di strade:

  • autostrade
  • strade extraurbane principali

A sancirlo è l’articolo 175 del Codice della Strada italiano. Ma in Europa vige lo stesso divieto? Assolutamente no. Al di fuori dell’Italia, all’interno dell’Unione Europea, puoi circolare tranquillamente con un mezzo da 125 cc.

Puoi però transitare tranquillamente sulle strade extraurbane secondarie.

Conclusioni sulla circolazione in tangenziale.

Come abbiamo avuto modo di analizzare le norme sulla circolazione in tangenziale sono piuttosto chiare. Il nostro consiglio, nel dubbio, resta sempre quello di attenerti alla segnaletica verticale per riuscire a capire su che tipo di strada si sta transitando e se sia permesso o meno.

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Patente e droga: quali le conseguenze di assunzione o possesso durante la guida?

Come funziona la normativa italiana riguardante la guida sotto l’effetto e sotto possesso di stupefacenti?


Droghe e guida: non vanno d’accordo.

Nella nostra autoscuola a Cagliari mettiamo sempre in guardia i nostri studenti dalla guida in stato di alterazione. Se sei preoccupato dalle conseguenze della guida in stato di ebbrezza, non dovresti mai dimenticare che anche la guida sotto l’effetto di stupefacenti può ripercuotersi in maniera grave su te stesso e la tua patente.

In realtà con le droghe il problema non è solo l’assunzione, ma anche il semplice possesso. Ciò significa che se anche ti sei posto alla guida e sei perfettamente sobrio, se possiedi una quantità di droga anche minima in macchina sei passibile di una serie di provvedimenti che posso anche essere davvero pesanti. Vieni a indagare la questione più a fondo con noi della scuola guida a Cagliari!

Sai che i provvedimenti sono anche più pesanti per i neopatentati ed i possessori della CQC merci o persone che assumono o detengono droga durante il servizio di conducenti? Continua a leggere l’articolo per saperne di più!

Effetti della droga sulla guida.

Perché l’utilizzo o il possesso di stupefacenti mentre si guida è così pesantemente sanzionato? La risposta è semplice: basta conoscere gli effetti dei vari tipi di droghe per rendersi conto che condurre un veicolo in stato di alterazione psicofisica è incredibilmente rischioso.

Ecco, in breve, gli effetti sulla guida dovuti alla varie droghe:

  • THC: il famoso principio attivo di marijuana e hashish porta a cambiamenti nella percezione e nella capacità motoria. Il tempo di reazione aumenta perché i riflessi calano e la capacità di concentrazione è ridotta al minimo;
  • oppiacei: rallentano i movimenti, aumentano i tempi di reazione e rendono sonnolenti e apatici. Inoltre c’è una forte riduzione della visibilità notturna;
  • cocaina: chi la assume sopravvaluta la propria capacità di guidare, quindi aumentano i rischi. Diminuisce l’attenzione, aumenta l’aggressività. Le pupille si dilatano riducendo la capacità ad adattarsi alle condizioni di luce;
  • amfetamine: queste droghe inducono a una completa perdita del senso della realtà, si sviluppa un atteggiamento di noncuranza dei rischi e si diventa incapaci di giudicare le situazioni di pericolo;
  • ecstasy: causa la perdita di inibizione e aumenta la tendenza a sottovalutare i rischi. La dilatazione delle pupille causa il rischio di abbagliamento, che a sua volta aumenta il rischio di perdita di controllo del veicolo.
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Immagine tratta da newsbiella.it

Il drogometro: un parente stretto dell’etilometro.

Il cosiddetto drogometro è un dispositivo di nuovissima invenzione che è stato messo a disposizione delle forze di polizia stradale. Si tratta di un parente stretto dell’alcoltest, ma invece di rilevare la presenza di alcol nel sangue serve a stabilire se il soggetto sottoposto a esame abbia o meno fatto uso di sostanze stupefacenti.

Si tratta di un test preliminare non invasivo e per questo i suoi risultati dovranno poi essere confermati da successive analisi in laboratorio. Il test si svolge attraverso un tampone salivare ed è in grado di accertare la presenza di una o più di queste sostanze:

  • cocaina
  • oppiacei
  • cannabinoidi
  • amfetamine
  • metanfetamine.

Come si accerta l’utilizzo di stupefacenti?

Ad oggi la presenza di stupefacenti in circolo al momento della guida non è facile da accertare, anche perché il “drogometro” è in dotazione a poche pattuglie. Per questo la procedura prevede la discrezionalità dell’agente che effettua i controlli.

Se agli occhi dell’agente risulterai alterato, allora sarai sottoposto a una serie di analisi e verifiche, ma anche al “ritiro provvisorio della patente di guida fino all’esito degli accertamenti“. Questi accertamenti vengono effettuati in laboratorio e richiedono qualche tempo prima di dare risultati.

Pene e sanzioni dovute alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

In Italia è severamente vietato l’uso di droghe durante la guida come stabilito dagli articoli 186 e 187 del codice della strada. In caso di positività ai controlli scatta la sospensione della patente e ammende fino a 6.000 euro. Inoltre si rischia anche la confisca del veicoli e in alcuni casi particolari è previsto anche il carcere.

Il ritiro della patente è l’immediata conseguenza di un fermo per guida in stato di alterazione psico-fisica. Quando un agente ipotizza che il conducente sia sotto l’effetto di droga, la patente è subito ritirata e in un secondo momento scattano i controlli: test e analisi che provino l’uso di sostanze.

La Polizia può scegliere di verificare le condizioni del conducente con mezzi propri oppure presso una struttura sanitaria. Se i test dovessero dare esito positivo la sospensione della patente può durare da uno a due anni. La patente può essere restituita solo dopo una revisione con visita da parte di una commissione medica che accerti l’idoneità alla guida.

La revoca della patente invece, scatta solo in caso di recidiva e se per qualsiasi ragione dovesse capitarti di subire questo provvedimento, sappi che l’unico modo per ottenere di nuovo la patente è rifare gli esami.

I casi di pene più severe.

Le pene più severe sono riservate alla seguenti categorie di conducenti:

  • chi guida mezzi pesanti, come i camionisti
  • i tassisti
  • chi guida automezzi con più di 8 persone a bordo

Le pene per costoro raddoppiano, ma quel che è peggio è che la patente è sempre revocata. Attenzione perché se sei neopatentato i rischi aumentano considerevolmente anche per te: anche in questo caso le sanzioni sono raddoppiate e subisci la perdita della patente.

Le conseguenze del possesso.

Se la tua vettura dovesse essere perquisita e si riscontra al suo interno la presenza di droga le conseguenze variano in base ad alcuni fattori. Ecco quali:

  • quantitativo di droga e alle modalità di detenzione
  • frazionamento delle droghe
  • presenza di bustine
  • presenza di arnesi da taglio con tracce di droga.

In questi casi oltre alle sanzioni che ti abbiamo illustrato prima viene contestato anche il reato di detenzione ai fini di spaccio, il che prevede dai 4 ai 6 anni di reclusione, ma solo se il quantitativo non è cospicuo.

Se non sono presenti indicatori di spaccio allora ti viene contestata soltanto la detenzione al fine di uso personale che prevede altri tipi di procedimento.

Come comportati in caso di controlli?

Il nostro consiglio? Mantieni una calma assoluta. Che tu sia pulito o meno gli agenti che effettuano il controllo sul tuo veicolo hanno il diritto di compiere tutti gli anni non lesivi della persona e funzionali all’accertamento. Le perquisizioni sono appoggiate da precisi termini di legge nei casi di sospetto terrorismo, armi e droga.

Ciò comporta che se un agente sospetta che tu abbia consumato o possieda droga può letteralmente smontarti la macchina, ma solo in caso di reale necessità.

Altro consiglio è quello di non rifiutarti di sottoporti alle analisi e ai controlli perché questo comporterebbe l’applicazione automatica delle sanzioni.

Conclusioni su guida e droghe

In questo articolo abbiamo cercato di farti comprendere come le parole “guida” e “droghe” non vanno per niente d’accordo e non dovrebbero nemmeno essere messe nella stessa frase!

Se vuoi evitare ogni problema, guida sempre pulito al 100%, solo così puoi evitare ogni tipo di sanzione, ma soprattutto qualsiasi tipo di conseguenza per la tua salute e quella degli altri automobilisti.

Per qualsiasi altro chiarimento o informazione noi de l’Autoscuola.net siamo sempre a tua disposizione: contattaci o vieni a trovarci nella sede a Cagliari.

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Come ottenere la patente B: la guida completa passo dopo passo

Vuoi conseguire la patente B? Qua trovi una guida al conseguimento, passo dopo passo!


La patente B: comodità e indipendenza.

Se sei qui è molto probabile che tu abbia appena compiuto 18 anni oppure ti trovi in un momento della tua vita in cui hai deciso che hai bisogno di guidare una macchina conseguendo la patente B presso una autoscuola a Cagliari, come L’Autoscuola.net!

In questo articolo ti spieghiamo, passo dopo passo, il percorso che seguono gli studenti della nostra scuola guida a Cagliari per conseguire la licenza di guida di tipo B.

Sai che avere la patente B ti consente anche di seguire i corsi per conseguire le patenti C e D e le relative certificazioni professionali CQC merci e persone? Contattaci subito per saperne di più!

Patente B: come funziona e quali veicoli permette di guidare?

La patente B ha un solo grande prerequisito ed è legato all’età. Solo chi ha compito il diciottesimo anno di età può prenderla. Se sei impaziente, sappi che puoi cominciare a seguire i corsi presso la nostra scuola guida a Cagliari anche a partire da uno o due mesi prima dei tuoi 18 anni.

Questa particolare licenza di guida è quasi un sogno per molti ragazzi, dato che permette finalmente di guidare l’automobile, ma in realtà è adatta anche a condurre altri tipi di veicolo. Ecco una introduzione generale di quelli per i quali ti abilita:

  • motocicli
  • tricicli
  • camper
  • autocarri
  • macchine agricole
  • macchine operatrici non eccezionali
  • quadricicli per il trasporto di cose.

Quando sarai un neopatentato, tuttavia, avrai dei limiti da rispettare.

Leggi l’approfondimento: “La patente B per auto, moto e non solo: tutto quello che devi sapere su questa licenza di guida.” per sapere tutti i dettagli riguardanti i veicoli che puoi condurre con la patente B, il costo per conseguirla e le limitazioni per i neopatentati!

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Immagine tratta da lastampa.it

Patente B: le 2 soluzioni principali per conseguirla.

Al fine di conseguire la licenza di guida hai due opzioni principali: iscriverti alla scuola guida oppure dare l’esame da privatista. A nostro avviso l’iscrizione alla scuola guida ti offre diversi vantaggi. Ecco a cosa ci riferiamo:

  • sei sempre supportato da un insegnante
  • andare a lezione aiuta ad acquisire costanza e dedizione nello studio per l’esame teorico
  • ogni qual volta ti si presenta un dubbio sulle norme puoi chiedere spiegazioni agli istruttori
  • il disbrigo delle pratiche è del tutto a carico della tua scuola guida.

In genere chi sceglie l’esame da privatista lo fa in ottica di risparmio, ma in realtà, in un secondo momento, bisogna comunque iscriversi alla scuola guida obbligatoriamente al fine di fare la preparazione all’esame pratico e svolgere le prove di guida.

Chi aspira a prendere la patente infatti è obbligato a fare almeno 6 ore di esercitazione in compagnia di un istruttore della scuola guida. In teoria si dovrebbero sempre svolgere ore di guida suddivise come da elenco sottostante:

  • 2 ore di guida notturna
  • 2 ore su strade extraurbane secondarie
  • 2 ore su autostrade o strade extraurbane principali

Come si prende la patente B?

Ci sono alcuni chiari e semplici passi che devi seguire per prendere la patente B, ma il procedimento non è nulla di assurdo e si può completare attraverso 3 semplici passi che ora ti presentiamo:

Passo #1, fare domanda per la patente B

Se non ti iscrivi alla scuola guida devi presentare una regolare domanda presso gli uffici della Motorizzazione civile di competenza. Lo si fa attraverso il modulo TT2112. Qui vanno indicati i tuoi dati e quelli del veicolo con il quale vuoi fare l’esame pratico di guida.

In caso optassi per la scuola guida, pensiamo a tutto noi!

Passo #2, preparati all’esame teorico e sostienilo

Di seguito devi prepararti ad affrontare l’esame teorico. L’esame devi sostenerlo entro 6 mesi dal momento in cui hai presentato la domanda. Consta di 40 domande con sole due opzioni: vero o falso. Nei 30 minuti di tempo concessi devi rispondere a tutte le domande e per essere promosso non devi commettere più di 4 errori. Il quiz può anche essere ripetuto se non lo superi al primo tentativo.

Se superi il quiz hai accesso al foglio rosa che ti permette di guidare ed esercitarti se accompagnato da un istruttore che abbia almeno 10 anni di esperienza di guida.

Passo #3, sostieni l’esame di guida e ottieni la patente

L’ultimo passo prima di mettere mano sulla tua patente B nuova di zecca sarà l’esame di guida. In pratica, in compagnia di un esaminatore e del tuo istruttore della scuola guida devi dimostrare di saper guidare un veicolo. L’esame prevede che dimostri abilità nello svolgere le più comuni azioni di guida, come parcheggio, inversione di marcia etc.

Come ti prepariamo all’esame noi de L’autoscuola.net?

Il nostro metodo è semplice e pratico e porta la stragrande maggioranza dei nostri studenti al risultato voluto. La prima cosa da fare è venire presso la sede della nostra autoscuola a Cagliari ed iscriverti. Da qui comincia il percorso che ti porta a prendere la patente in circa 6 mesi.

Durante la settimana si tengono i corsi sotto forma di lezioni teoriche frontali di gruppo, poi si passa alle esercitazioni sui quiz, fondamentali per fissare la teoria appena acquisita. Mentre tu segui i corsi e ti prepari, noi ci occupiamo di tutta la parte burocratica e del versamento dei bollettini.

Una volta sostenuto con successo l’esame teorico, puoi venire in sede e richiedere l’inizio delle lezioni pratiche con i nostri istruttori. Di qui a prendere la patente ormai il passo è breve. Dopo aver sostenuto l’esame pratico ti verrà direttamente consegnata la regolare patente di guida B.

Conclusioni sul conseguimento della patente B.

Qui abbiamo approfondito tutti i passi e le procedure necessarie per ottenere la patente B. Come hai avuto modo di scoprire ci sono due strade possibili da percorrere: quella della scuola guida e quella da privatista. Ambedue ti conducono al conseguimento della licenza di guida, ma a te restano le valutazioni su quale dei due percorsi sia più comodo e conveniente per te.

Noi, dal canto nostro, ti consigliamo di venire nella sede de L’Autoscuola.net a Cagliari per ottenere ulteriori consigli e delucidazioni e, perché no, anche per ricevere un preventivo di spesa personalizzato se desideri prendere la patente B da noi. Comunque vada, in bocca al lupo!

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Stai per prendere la patente? Scopri tutti i limiti dei neopatentati!

Forse non lo sai, ma ci sono dei limiti in vigore per i neopatentati categoria B. Qui trovi tutto quello che ti serve sapere se stai per conseguire la patente.


Chi sono i “neopatentati”?

Il “neopatentato” è una categoria ufficiale riconosciuta dal Codice della Strada: viene definito in questo modo chi ha ottenuto la patente di guida di tipo B da meno di 3 anni. Non importa se possiedi già qualche altro tipo di patente, come la A ad esempio. Appena conseguirai la patente B presso la nostra autoscuola a Cagliari o presso un’altra scuola guida verrai comunque riconosciuto come neopatentato.

Nella nostra scuola guida a Cagliari parte integrante del corso di teoria riguarda anche l’educazione ai limiti dei neopatentati della categoria B, e in questo articolo ne faremo un riassunto. Tutte le regole di cui ti parliamo qui sono state introdotte per garantire una maggiore sicurezza per chi è meno esperto alla guida e di riflesso per tutti gli occupanti della strada.

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Immagine tratta da autofaidate.net

Attenzione alle sanzioni!

Prima di cominciare e addentrarti meglio nella tematica grazie alla lettura di questa guida, vogliamo ricordarti che c’è un principio di massima che viene applicato sui provvedimenti a scapito dei neopatentati. In tutte le infrazioni di media e alta gravità sono sempre previste sanzioni accessorie.

Potrebbe trattarsi ad esempio di:

  • multe raddoppiate
  • perdita di punti dove per altre categorie non è prevista
  • revoca della patente per almeno 3 anni.

Insomma, come hai compreso con lo status di neopatentato c’è poco da scherzare, ma leggendo questo articolo puoi scoprire tutte le limitazioni alle quali devi fare attenzione per evitare di incorrere in simili provvedimenti!

I limiti nella guida.

Chi rientra nella categoria di neopatentato trova un primo limite di guida per quanto riguarda i veicoli. Durante il primo anno di rilascio della patente non è autorizzata la guida di veicoli che superino una data potenza: 55 kW per tonnellata, che corrisponde a circa 75 cavalli. Si tratta del peso/potenza del veicolo.

Per quanto riguarda le autovetture classiche, però, il limite si alza a 95 cavalli, quindi solo le automobili più potenti e veloci sono proibite. Questa è una precauzione dovuta ad esigenze di sicurezza.

Attenzione ai limiti di velocità.

Hai presente i classici limiti di velocità in luoghi riconosciuti come autostrade o strade extraurbane principali? Bene, sappi che se sei neopatentato devi rispettarne di diversi. I limiti di velocità sono più restrittivi a seconda della strada dove ti trovi a circolare.

Ecco un quadro esatto della situazione:

  • autostrada: 100 km/h (invece di 130)
  • strade extraurbane principali: 90 km/h (invece di 110).

A sancire l’obbligo del rispetto di queste norme c’è l’articolo 117 del CdS e questo tipo di limite per i neopatentati si applica anche alle categorie A2, A, B1. Attenzione perché se normalmente per gli altri automobilisti in caso di violazione si incorre “solo” in una multa per eccesso di velocità, il neopatentato riceve anche la sospensione della patente da 2 a 8 mesi.

Neopatentati e patente a punti.

Per le patenti rilasciate a soggetti che non erano precedentemente titolari di altra licenza di guida oltre a quella di categoria B, i punti decurtati a causa di violazioni sono raddoppiati. In altre parole, in caso di illeciti perderai il doppio dei punti solo se hai conseguito la sola patente B e questa è stata rilasciata da meno di 3 anni. I neopatentati inoltre, ricevono solo 1 punto bonus per ogni anno trascorso senza violazioni (invece dei 2 corrisposti ai patentati normali).

Neopatentato con patente sospesa: cosa accade?

Se hai conseguito la patente A o B da meno di 3 anni e commetti una violazione che prevede la sospensione della patente la durata della pena viene aumentata di un terzo alla prima violazione. Se per caso dovessi essere colto in recidiva allora la durata raddoppia.

Tuttavia non tutte le norme previste dal Codice della Strada riguardano l’inasprimento delle pene per i neopatentati. Dal 2015, infatti, nuove norme del CdS stabiliscono che i limiti di velocità e potenza dei veicoli possono decadere se il conducente neopatentato è affiancato da un accompagnatore con meno di 65 anni di età che abbia la patente da almeno 10 anni.

Inoltre, se non commetti infrazioni che comportano la perdita di punti sulla patente per un anno e 6 mesi, il limite di potenza dei veicoli guidabili decade automaticamente.

Neopatentati e alcol: regime di tolleranza zero.

Altra particolarità del caso è il rapporto tra neopatentati e alcol. L’articolo 186-bis del Codice della Strada sancisce che nei primi 3 anni dal conseguimento della patente B e fino al 21° anno di età è vietato guidare dopo aver assunto sostanze alcoliche in qualsiasi quantità.

Ciò significa che il tasso dell’alcol rilevabile all’interno del flusso sanguigno deve essere sempre pari a zero. La sanzione per i nuovi automobilisti va dai 155 ai 624 euro e si perdono anche 5 punti sulla patente. Poi se sotto l’effetto di alcolici si provoca un incidente le sanzioni sono raddoppiate.

In caso di guida in stato di ebbrezza le sanzioni vengono aumentate da un terzo alla metà. Nei casi in cui il tasso alcolemico superi 1,5 g/l la patente è revocata. La guida in stato di ebbrezza è considerata un vero e proprio reato, ma per evitare conseguenze, da neopatentato o meno, ti basta seguire il principio: se bevi non guidare.

Conclusioni.

Come hai avuto modo di scoprire non sono poche le regole aggiuntive che si applicano ai neopatentati! Se hai dubbi o necessiti di ulteriori informazioni non esitare a contattarci o vieni a trovarci nella sede della nostra autoscuola a Cagliari: ti forniremo tutti i chiarimenti che desideri!

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Patente da privatista: ti conviene davvero? Scopri qui tutti i dettagli

In Italia sono aperte tutte le possibilità. Si può prendere la patente alla scuola guida, oppure si può scegliere di fare un percorso da privatista. Questa seconda opzione conviene? Come funziona?


Prendere la patente da privatista.

Nella sede della nostra autoscuola a Cagliari formiamo con successo numerosi studenti di tutte le età. Da noi si seguono i corsi per ottenere vari tipi di patenti, preparandosi per poi affrontare l’esame di teoria e pratica. Il modello alternativo a quello della nostra scuola guida a Cagliari è quello della patente da privatista.

Se stai leggendo questo articolo è probabile che tu ci stia facendo un pensierino e ti piacerebbe esplorare anche la possibilità della “patente fai da te”. Bene, se vuoi saperne di più qui ti offriamo alcune indicazioni e consigli sulla patente da privatista per capire se ti conviene davvero, ma lo facciamo sempre senza la pretesa di voler influenzare la tua scelta.

Attenzione: conseguire la patente di guida da privatista è possibile per tutte le licenze di guida ma non per la CQC merci e persone!

Patente da privatista: pro e contro.

Tanto per cominciare facciamo delle considerazioni sul significato di prendere la patente da privatista. In buona sostanza si tratta di intraprendere un percorso in cui sei del tutto responsabile della tua preparazione. Devi studiare e fare tue le conoscenze giuste per superare l’esame teorico. Tutto questo senza poter contare sull’aiuto di insegnanti che ti supportino nella comprensione di concetti e casistiche.

Uno dei vantaggi è il fatto di poter gestire i tempi per il conseguimento della patente del tutto in base alle tue esigenze. Ciò significa che non sei tenuto a seguire un corso in certi orari e modalità dettate dalla scuola guida durante i mesi di preparazione all’esame teorico. Per questo la patente da privatista è un’ottima soluzione per chi ha degli orari di lavoro poco flessibili o per chi per altre ragioni non può seguire i corsi.

Come per ogni altra cosa, ci sono pro e contro nel conseguire la patente da privatista. Ma per capire se conviene davvero bisogna mettere questi pro e contro sul piatto della bilancia e valutare qual è il peso specifico di tutti i fattori. Il nostro consiglio è quello di fare considerazioni in base al tuo caso specifico e le tue esigenze.

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Immagine tratta da newsmondo.it

Prendere la patente da privatista fa risparmiare?

Diciamo subito che, in termini di risparmio, scegliere la scuola guida di sicuro porta a un risparmio di tempo, mentre può essere economicamente meno vantaggioso, ma questo dipende da caso a caso. Intanto l’autoscuola offre il vantaggio di occuparsi di tutti gli aspetti burocratici in autonomia, presentando la documentazione del caso alla Motorizzazione Civile e versando i bollettini (dovuti anche dai privatisti).

Scegliere la l’autoscuola, poi, è sicuramente un’opzione comoda e vantaggiosa dal punto di vista della formazione. Nelle strutture della nostra autoscuola a Cagliari, ad esempio, disponiamo di tutte le attrezzature (informatiche e non) per le esercitazioni teoriche e pratiche da parte degli studenti.

È chiaro che usufruire di questi vantaggi comporta dei costi. Tuttavia non sempre è detto che prendere la patente da privatista faccia risparmiare. Le prove pratiche di guida con istruttore sono obbligatorie anche per chi prende la patente B da privatista. Inoltre, molto dipende dal tipo di patente che necessiti di conseguire.

Per certe patenti il risparmio potrebbe essere evidente, per altre non è assolutamente così.

Prendiamo il caso della patente B

Una delle patenti più richieste presso qualsiasi autoscuola è la patente B. Questa particolare licenza consente di guidare l’automobile (e gli altri veicoli al di sotto delle 3,5 tonnellate) e inoltre non è possibile ottenere le altre patenti – ad eccezione della patente A – senza averla conseguita.

Se stai pensando di prendere la patente B da privatista i vantaggi economici di questa operazione non sono davvero rilevanti. Sarai in grado di eliminare i costi della parte teorica, ma in seguito dovrai comunque iscriverti alla scuola guida per effettuare le 6 ore di guide obbligatorie previste per legge e sostenere i relativi costi.

Quali sono i costi della patente da privatista? I dettagli.

Il primo passo per conseguire la patente da privatista è munirti del modulo TT2112 ed effettuare i versamenti postali. I bollettini possono essere ritirati presso una scuola guida oppure negli uffici della Motorizzazione. Parliamo di un’imposta di bollo del valore di circa 56 euro per l’esame di teoria e 16 euro per la pratica.

Come privatista, poi, devi comunque sottoporti alla visita medica, il che comporta una spesa tra i 30 e i 50 euro (a volte di più) a cui va allegata una marca da bollo da 16 euro e due copie fronte retro della carta di identità e del codice fiscale. Inoltre devi avere due fototessere, insieme a una dichiarazione sostitutiva di certificazione di luogo, data di nascita e residenza.

Come abbiamo accennato in precedenza, l’attuale normativa prevede comunque che tu faccia almeno 6 guide con un istruttore abilitato prima di poter sostenere l’esame finale. Ciò comporta che comunque tu debba iscriverti presso una scuola guida e pagare un costo per guida che oscilla tra i 15 e i 60 euro. Parliamo di 90 – 360 euro complessivi ai quali bisogna aggiungere i costi di iscrizione.

Le guide devono essere annotate in un apposito libretto ed essere suddivise così come segue:

  • prova di guida notturna
  • prova di guida su trade extraurbane di scorrimento
  • prova di guida su strade extraurbane secondarie
  • prova di guida su autostrade o strade extraurbane principali

Come privatista, dunque, non spenderesti comunque meno di 500 euro con in più il problema di dover far fronte da solo a tutte le pratiche amministrative.

Fai le tue valutazioni e poi prendi una decisione

In questo articolo ti abbiamo fornito una guida pratica e obiettiva ai passaggi che devi affrontare per conseguire la patente come privatista. Come hai compreso ci sono dei pro e dei contro da valutare. Ma se l’unica motivazione che ti spinge a propendere per la patente da privatista è il risparmio, allora dovresti considerare bene quali possano essere i costi del tuo caso specifico: facendo bene i calcoli potresti anche giungere alla conclusione che non ti conviene.

Perché non vieni presso la sede della nostra autoscuola a Cagliari per un preventivo e per valutare il tuo caso specifico? Siamo pronti ad offrirti tutte le informazioni di cui hai bisogno.

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Non prendere sviste alla guida: ecco tutto quello che devi sapere sull’obbligo di lenti

Stai per prendere la patente e accusi qualche difetto alla vista? Nella presente guida trovi tutto quello che devi sapere su come funziona l’obbligo di lenti per i conducenti dei veicoli.


L’obbligo di lenti per la guida.

Qualsiasi patente tu abbia intenzione di conseguire presso la nostra autoscuola a Cagliari, devi sapere che se hai un difetto di vista questo sarà  riconosciuto e certificato da un medico in seguito a una visita oculistica preliminare obbligatoria. Sulla licenza di guida verrà poi segnalato l’eventuale problema alla vista.

Durante le lezioni presso la nostra scuola guida a Cagliari cerchiamo sempre di mettere in guardia i nostri studenti riguardo al cosiddetto “obbligo di lenti”, che comprende sia gli occhiali che le lenti a contatto.

Hai bisogno del servizio di rinnovo patente a Cagliari perché la tua licenza sta per scadere? Contattaci pure: siamo operativi dalle 9 alle 21, senza pause!

L’uso degli occhiali è sempre obbligatorio?

Se hai già una patente saprai che il codice 01 presente sulla licenza di guida segnala l’obbligo di lenti per il conducente. Ciò significa che chi presenta questo particolare codice sul tesserino della patente non può mettersi alla guida se non porta gli occhiali correttivi. Al codice 01 viene fatto seguire un ulteriore codice di specifica che sottende informazioni sul particolare tipo di lenti che sei tenuto a indossare al momento della circolazione.

Ecco una tabella con tutti i possibili codici e il loro significato:

  • 01.01: occhiali da vista
  • 01.02: lenti a contatto
  • 01.03: lenti protettive
  • 01.04: lenti opache
  • 01.05: occlusore oculare
  • 01.06: questo codice indica la libertà di utilizzo di occhiali o lenti a contatto.
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Immagine tratta da money.it

Il caso delle lenti a contatto.

A prescindere dall’esistenza di questi codici specifici, l’uso delle lenti a contatto non è proibito e chi le indossa alla guida non infrange nessuna norma. Tanto è vero che il codice della strada all’articolo 322, dove si specifica il visus minimo per accedere all’esame di guida, indica l’obbligo di lenti per chi ha difetti di vista, ma non specifica quali lenti.

Quando è riportato il codice 01 che segnala il difetto di vista si potrebbe pensare che indichi l’obbligo di guida con gli occhiali da vista, ma in realtà non è così.

La guida con le lenti a contatto è consentita, anzi potrebbe essere considerata più sicura di quella con gli occhiali da vista. Questo perché la lente a contatto essendo aderente all’occhio permette una visuale migliore da ogni tipo di prospettiva mentre si conduce un mezzo. Inoltre, in caso di scoppio dell’airbag, questo rischia di impattare gli occhiali con eventuali danni a carico degli occhi.

Quali le sanzioni in caso di infrazioni?

Nel caso in cui venga riscontrato il mancato utilizzo di lenti a fronte dell’obbligo di indossarle riportato sulla patente si infrange l’articolo 173 del Codice della Strada. Ecco cosa riporta testualmente l’articolo in questione:

Il titolare di patente di guida al quale, in sede di rilascio o rinnovo della patente stessa, sia stato prescritto di integrare le proprie deficienze organiche e minorazioni anatomiche o funzionali per mezzo di lenti o di determinati apparecchi, ha l’obbligo di usarli durante la guida. Pena una sanzione pecuniaria e una amministrativa.”

Qui le specifiche delle eventuali sanzioni a cui potresti andare incontro contravvenendo all’obbligo:

  • multa da 70 a 285 euro (la multa diventa più salata in base alla gravità del difetto alla vista)
  • la sanzione amministrativa prevede la sottrazione di 5 punti dalla patente.

L’obbligo di lenti può decadere?

Quando si effettua un esame di patente per la prima volta e in tutti i rinnovi successivi la visita oculistica è obbligatoria.

Infatti alcuni difetti di vista possono essere anche solo temporanei, oppure potresti sottoporti ad un intervento che elimini il disturbo alla vista. Se dovessi rientrare in uno di questi casi, al momento del rinnovo si provvederà all’eliminazione dell’obbligo di lenti dalla tua patente di guida.

In alternativa, nei casi in cui il rinnovo della patente sia molto lontano nel tempo, puoi scegliere di sottoporre la tua patente a una revisione volontaria. Devi dunque recarti in un centro medico convenzionato per fare una nuova visita ed appurare che il disturbo sia stato eliminato.

In questo caso il medico del centro convenzionato provvede a inoltrare la variazione e la nuova patente – senza il codice 01 – viene recapitata direttamente alla tua abitazione. Le uniche spese che devi sostenere in una simile situazione sono quelle relative alla visita medica e quelle di spedizione del nuovo documento privo di codice.

Non prendere sviste, guida con gli occhiali!

Gli occhiali possono risultare fastidiosi e in alcuni casi anche antiestetici, ma se hai un difetto alla vista sono davvero indispensabili per la tua sicurezza, anche se il difetto non ti sembra grave. Ora che conosci le sanzioni e i rischi dell’obbligo di lenti alla guida (occhiali o lenti a contatto) ricordati di rispettare la normativa: uomo avvisato mezzo salvato.

Per ulteriori chiarimenti noi de L’Autoscuola.net siamo sempre a tua disposizione!

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Assicurazione auto: ecco tutto quello che c’è da sapere

Stai per conseguire una patente di guida e pensi che comprerai una macchina? Allora è davvero importante sapere come funziona l’assicurazione auto: in questa guida trovi tutti i dettagli.


RC auto: una questione da non sottovalutare

Quasi tutti gli studenti che ottengono la patente di guida presso la nostra autoscuola a Cagliari corrono subito a fare l’acquisto della loro prima auto. Questo è un momento davvero emozionante perché sancisce l’entrata ufficiale nel mondo degli automobilisti e conducenti. Ma prima di mettersi al volante è davvero fondamentale scoprire come funziona l’assicurazione auto, con tutti i relativi adempimenti burocratici.

Nella nostra scuola guida a Cagliari sia i nuovi candidati sia chi è già patentato hanno molte domande sulla RCA dato che si tratta di un tema piuttosto complesso. I costi, il funzionamento e i documenti per l’attivazione della polizza sono tutti argomenti che possono risultare spinosi, ma qui cerchiamo di risolvere tutti i possibili dubbi con una guida facile da seguire.

Hai ottenuto la patente B e vuoi conseguire anche la patente C e poi la CQC merci? Vieni pure a trovarci presso la nostra autoscuola a Cagliari: siamo l’unica scuola in Sardegna a possedere un autoarticolato!

Cos’è l’assicurazione e perché è necessaria?

Sembra che gli italiani ritengano l’assicurazione una questione di non facile gestione, specialmente per quanto riguarda il tema costi. Questo non può sorprendere visto che i dati Istat degli ultimi anni evidenziano che la spesa nostrana in termini di assicurazione, sebbene sia calata moltissimo negli ultimi anni, resta tra le più elevate a livello europeo. Tuttavia, la polizza assicurativa è obbligatoria e non si può farne a meno.

Le automobili (ed in generale tutti i mezzi) non assicurati non possono circolare sulle strade italiane. Ma tu hai ben chiaro il concetto di assicurazione? Se sei un neopatentato è probabile di no. Quindi cerchiamo di dare una definizione ben precisa prima di addentrarci nel nostro approfondimento.

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Immagine tratta da sienanews.it

Parliamo di R.C.A.

L’assicurazione è detta tecnicamente R.C.A. ovvero: Responsabilità Civile Autoveicoli. Si tratta di una polizza assicurativa obbligatoria per legge e serve a coprire i danni causati involontariamente a cose o persone durante la circolazione in strada con un veicolo a motore. Quindi non solo le automobili devono esserne provviste, ma anche veicoli come motociclette, camion e chi più ne ha più ne metta.

Nota Bene: per quanto il concetto di “circolazione stradale” possa risultare vago, sono intervenute alcune sentenze della Corte di Cassazione a sancire che in quel concetto rientrano anche i danni causati a terzi oppure oggetti quando il veicolo è fermo. Sembrerà assurdo, ma può capitare di essere coinvolti in un incidente anche a veicolo fermo.

La polizza si stipula con una compagnia assicurativa la quale provvederà al risarcimento danni nel caso in cui si verifichi un incidente. Le compagnie per svolgere le loro funzioni richiedono ai clienti premi da pagare con cadenza mensile, annuale o semestrale.

Cosa si intende per “copertura assicurativa”?

L’assicurazione dell’autoveicolo “copre” un certo tipo di danni e casistiche, questo significa che la compagnia assicurativa in caso di incidenti non pagherà per qualsiasi tipologia di danno provocato, ma solo per quelli previsti dal contratto al momento della stipula dell’accordo.

Tutte le RC auto coprono i danni provocati a veicoli, persone, animali o cose in seguito a sinistro stradale, ma la copertura potrebbe non essere garantita in tutti i casi. Ecco alcuni esempi:

  • assicurazione scaduta: in tutti i casi in cui l’assicurazione del veicolo è scaduta non ci sarà risarcimento, in particolare non è prevista copertura a partire dal 16° giorno dal momento della scadenza della polizza.
  • danni subiti a livello fisico: non sempre sono coperti i danni fisici subiti dal guidatore che ha provocato l’incidente.
  • danni volontari: se la compagnia si rende conto che i danno a cose o persone sono stati causati volontariamente e sono di origine dolosa, allora non ci sarà alcun risarcimento.

Inoltre, a parte questi casi particolari in cui è spesso e volentieri necessario predisporre perizie per chiarire i fatti, c’è da considerare che l’assicurazione copre i danni sempre entro un certo limite: questa soglia è detta “massimale”. Il massimale è proprio il livello massimo che può essere risarcito per i danni provocati a terze persone.

Fai attenzione a questo aspetto: se dovessi essere coinvolto (con i dovuti scongiuri) in un incidente dove il massimale dei danni risarcibili dalla RC auto venga superato, sei proprio tu a dover corrispondere la differenza. Il superamento del massimale è una situazione statisticamente improbabile, ma non mancano le persone che decidono di cautelarsi alzando il premio assicurativo e quindi anche il livello di copertura.

Ma cosa si intende per “terzi”?

Sono inclusi:

  • pedoni
  • beni mobili e immobili
  • altre autovetture
  • biciclette
  • passeggeri
  • motorino

Il sistema Bonus Malus.

Ogni compagnia assicurativa dispone di un proprio sistema premiante progressivo che generalmente viene indicato come Bonus Malus. Si tratta della cosiddetta “classe di merito” ed è legata al comportamento del conducente. In base alle decisioni della compagnia questo sistema può variare di anno in anno oppure su base semestrale.

Tu come automobilista puoi essere premiato con un bonus e quindi con una classe inferiore a quella di origine (fattore che abbassa il prezzo dell’RC auto), ma questo accade soltanto se non sei stato coinvolto in nessun incidente nell’anno precedente.

In caso contrario rischi di ricevere un malus ovvero rischi di salire di categoria facendo aumentare il prezzo del premio assicurativo da pagare alle scadenze concordate rispetto all’anno precedente. Quando in un incidente sono coinvolti due veicoli, il conducente al quale viene addossata una colpa maggiore del 50% riceve il malus. Nel caso di concorso di colpa (50 e 50) questo non avviene.

Quanto costa l’RC auto?

Ecco un argomento che di sicuro ti interesserà parecchio: quanto costa l’assicurazione di un veicolo? Molto dipende dai dati forniti al momento del perfezionamento del contratto. Ecco i fattori che incidono:

  • posizione assicurativa: ovvero il tuo passato di automobilista
  • veicolo: impatta molto il livello di anzianità del veicolo in dotazione e la tipologia.
  • residenza: infine anche la provincia di residenza è un fattore che può risultare determinante e può far lievitare sensibilmente i costi.

RC Auto: un costo indispensabile.

Sebbene l’assicurazione rappresenti uno dei costi principali relativi agli autoveicoli questa è essenziale e non se ne può proprio fare a meno. Se stai frequentando la nostra autoscuola a Cagliari o stai pensando di iniziare a farlo vieni a chiederci altre informazioni sull’RC auto: ci sono altre dritte che possiamo darti al fine di risparmiare e circolare nella piena legalità.

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Acquisto di un’auto nuova: come funziona? Quali i documenti da presentare?

Prima o dopo nella vita capita di acquistare una nuova auto, se per te è la prima volta potresti non sapere bene come fare. Scopri tutti i dettagli qui.


Prepararsi al meglio all’acquisto di un auto nuova.

Hai conseguito la patente B nella nostra autoscuola a Cagliari e adesso ti prepari ad acquistare un’automobile nuova? Se non conosci tutti gli adempimenti necessari per entrare in possesso di un’autovettura, questo è il posto giusto da dove iniziare.

Non sono poche le persone che vengono presso la nostra scuola guida a Cagliari a chiedere informazioni sulla burocrazia relativa all’acquisto della prima auto: per questo abbiamo pensato fosse una buona idea affrontare nel dettaglio il tema qui sul nostro blog.

La tua patente è in scadenza? Rivolgiti a noi per un ottimo servizio di rinnovo patente a Cagliari! Contattaci pure o vieni a trovarci in sede: facciamo orario continuato dalle 9 alle 21.

L’acquisto di un’auto in concessionario.

Durante l’acquisto di un’automobile nuova ci sono diversi aspetti burocratici ai quali prestare attenzione. In tal senso il primo consiglio che vogliamo darti è il seguente. Il concessionario rilascia sempre un contratto al momento dell’acquisto: non farti prendere dalla fretta, valutalo attentamente leggendo ogni clausola prima di firmare (e quindi acquistare).

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Immagine tratta da allaguida.it

Fai le dovute verifiche sull’auto.

Prima di firmare qualsiasi cosa e ancor prima di pagare devi verificare alcuni aspetti fondamentali. Ecco a cosa ci riferiamo:

  • stato dell’automobile
  • dotazioni di serie
  • garanzia e sua durata.

Passare all’acquisto non è cosa da farsi alla leggera, devi controllare tutto anche a costo di sembrare pignolo, se ci pensi stai per acquistare un bene che vale migliaia di euro, sempre meglio cautelarsi.

Come funziona la garanzia dei nuovi veicoli?

In genere la garanzia al momento dell’acquisto di un’auto è pari a 24 mesi. Per continuare a goderne lungo tutto questo periodo devi farti aggiungere clausole che prevedono eventuali modifiche. Ad esempio potresti voler aggiungere un impianto a gas: questo richiede una particolare estensione della garanzia.

Per non violare i termini di garanzia devi effettuare il tagliando presso officine autorizzate e certificate. Sebbene possano andar bene anche le officine indipendenti è meglio assicurarti che abbiano i requisiti per fornire un tagliando riconosciuto e ufficiale.

Alcune case automobilistiche a loro discrezione possono decidere di imporre un sovrapprezzo che però offre il vantaggio di estendere la garanzia, a volte anche fino a 5-7 anni invece di due.

Vantaggi della garanzia.

La garanzia è sempre presente sulle auto nuove, ma in cosa consiste esattamente e quali vantaggi offre? Innanzitutto, la casa costruttrice ti fornirà una rete di officine a cui rivolgersi in caso di bisogno di soccorso o emergenza. Spesso c’è un call center dedicato pronto a fornirti aiuto per qualsiasi problematica e gli interventi dovrebbero essere gratuiti.

La garanzia permette anche di sostituire la tua autovettura o di vederti ribassato il prezzo di acquisto se un difetto di produzione si presenta più di 3 volte consecutive, a quel punto viene riconosciuto come non eliminabile.

Per tutti i danni che hanno a che fare con sinistri devi necessariamente ricorrere all’RC auto, la garanzia qui non può intervenire per aiutarti.

Come funziona il contratto di acquisto?

Diciamo che le condizioni del veicolo e la garanzia ti vadano bene: ora è il momento di procedere alla stipula del contratto di acquisto. In genere, il concessionario richiede un acconto pari al 10 o 20% del prezzo totale al momento della stipula, poi il saldo è da effettuare il giorno del ritiro dell’automobile (a meno che tu non stia acquistando il veicolo a rate).

In questa fase è importante farti rilasciare la fattura d’acquisto: questo documento deve essere corredato con il numero di telaio della vettura. La fattura è importante perché rappresenta la prova d’acquisto e può tornare utile in molti casi.

Per esempio, pensa al caso in cui il concessionario fallisca. La tua auto non cadrebbe tra i beni sotto procedura giudiziale solo se sei in grado di dimostrare il tuo acquisto grazie alla fattura.

La procedura di immatricolazione.

L’immatricolazione è un passo fondamentale. Devi considerare che il tuo veicolo può circolare liberamente il Italia soltanto se è registrato a quello che può essere considerato “l’ufficio anagrafe” dei mezzi di circolazione. Anche un mezzo immatricolato all’estero se viaggia per più di 30 giorni in Italia deve essere immatricolato qui.

La buona notizia è che nella maggior parte dei casi è il concessionario stesso che si occupa di raccogliere dati e documenti necessari per poi offrirli al PRA: Pubblico Registro Automobilistico. Ma di quali documenti hai bisogno per fare in modo che tutto fili liscio?

Documenti per immatricolare la tua nuova auto.

Nel momento in cui stai per acquistare il veicolo il concessionario ti chiede dei documenti. Ecco quali sono:

  • codice fiscale
  • carta d’identità
  • dichiarazione sostitutiva di certificazione di residenza

In seguito il concessionario si occuperà di produrre tutti i documenti necessari per far partire l’immatricolazione come, ad esempio, la dichiarazione di conformità e le spese.

Il costo dell’immatricolazione è stabilito per legge, ma non è fisso. Molto dipende dalla provincia in cui risiedi e dal tipo di auto che acquisti. Ecco un prospetto delle spese che devi affrontare:

  • emolumenti ACI: 27,00 €
  • imposta di bollo per iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA): 32,00 €
  • diritti DDT: 10,20 €
  • imposta di bollo per il rilascio della carta di circolazione: 32,00 €
  • imposta Provinciale di Trascrizione: dipende dalla provincia di residenza e dal tipo di veicolo
  • costo delle Targhe: anch’esso dipende dalla provincia di residenza.

Insomma, a seconda dei casi dopo aver pagato la macchina potresti avere altre spese che oscillano tra i 300 e i 600 euro.

Acquistare l’auto nuova: ora sai come farlo.

Come hai visto in questa guida non sono pochi i passi da affrontare per mettere finalmente le mani sulla tua nuova autovettura. Tuttavia gli adempimenti burocratici e una buona dose di cautela sono indispensabili per fare un acquisto sicuro e che soddisfi davvero le tue esigenze.

Non hai ancora la patente ma stai già fantasticando sulla tua prima macchina? Vieni a trovarci nella sede della nostra autoscuola a Cagliari: abbiamo tutte le informazioni e i corsi necessari per conseguire la patente di guida e diventare finalmente il conducente dell’auto dei tuoi sogni.

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Conosci l’uso della corsia di destra in autostrada? Qui trovi informazioni utili.

La corsia di destra in autostrada è considerata il luogo dove tutto scorre più lento. Non a caso sembra che si tratti della meno amata dagli italiani, ma è importante conoscerla meglio per evitare problemi e sanzioni.


La corsia “disonorevole”.

Se stai per prendere la patente presso la nostra autoscuola a Cagliari, ma anche se già la possiedi, ti interesserà conoscere informazioni utili e curiosità sull’utilizzo della corsia di destra in autostrada. Questo luogo è considerato dagli automobilisti italiani quasi come una sorta di “corsia della vergogna”.

A testimoniarlo ci sono le numerose campagne lanciate al fine di sensibilizzare la popolazione all’uso corretto e più frequente della corsia di destra, come quella voluta dall’Asaps, ovvero l’Associazione sostenitori amici polizia stradale.

Eppure, come ripetiamo sempre durante le lezioni presso la nostra scuola guida a Cagliari, il Codice della Strada interviene a sanzionare proprio alcuni comportamenti scorretti che riguardano tale parte del tratto autostradale.

La tua licenza di guida sta per scadere e hai bisogno del servizio di rinnovo patente a Cagliari? Contattaci pure o vieni a trovarci per fissare un appuntamento. Noi de L’Autoscuola.net facciamo orario continuato dalle 9 alle 21 ed offriamo anche il servizio di rinnovo per le certificazioni professionali, come la CQC merci!

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Immagine tratta da stradadeiparchi.it

Uso corretto della corsia di destra: cosa stabilisce il Codice della Strada?

Il Codice della Strada al comma 5 dell’articolo 143 stabilisce che: “salvo diversa segnalazione, quando una carreggiata è a due o più corsie per senso di marcia, si deve percorrere la corsia più libera a destra; la corsia o le corsie di sinistra sono riservate al sorpasso”.

Ora che sei consapevole di questa disposizione faresti meglio a non ignorarla perché altrimenti il rischio è quello di incorrere in sanzioni piuttosto rilevanti. Ai trasgressori dell’articolo 143 viene applicata una sanzione amministrativa che oscilla da un minimo di 41 euro ai 168 euro.

Non finisce qui. Come sanzione aggiuntiva è prevista la sottrazione di ben 4 punti dalla patente. Insomma, quella che ti potrebbe sembrare una trasgressione innocente, ha in realtà conseguenze piuttosto serie.

Si può sorpassare sulla destra un automobilista troppo lento?

Ora potrebbe sorgerti una domanda spontanea: se la corsia di destra non è quella riservata ai veicoli più lenti cosa accade se si sorpassa a destra i veicoli che si trovano in corsia centrale?

“Sorpassare” a destra è sempre e comunque vietato. Ma cosa significa esattamente? Per le norme stai sorpassando a destra quando dopo aver superato un veicolo in velocità invadi la sua corsia.

Il sorpasso a destra non è dunque consentito: lo dimostrano le sanzioni previste dal Codice della Strada. Ecco quali sono:

  • da un minimo di 80 a un massimo di 308 euro di multa.
  • decurtazione di 3 punti sulla patente.

Se sorpassare sulla destra non è consentito, viceversa in autostrada è perfettamente lecito “superare” a destra: non ci sono norme che vietino di restare nella corsia di destra in autostrada a velocità superiori di quelle dei veicoli che si trovano in corsie di sorpasso. Come è ovvio tutto questo è possibile sempre rispettando i più generali limiti di velocità.

Chi occupa le corsie di sorpasso, mentre la corsia più a destra può considerarsi libera, sta in realtà commettendo l’illecito lui stesso.

Guidare a destra: una questione di sicurezza.

Stando a quanto affermato dall’Asaps e dai diversi stereotipi che puntano tutti nella stessa direzione, gli italiani si sentono tutti un po’ piloti, specialmente quando guidano in autostrada. Tuttavia è noto come l’alta velocità sia uno dei maggiori fattori di rischio di incidenti alla guida: per questo ti consigliamo di guidare a destra e di utilizzare la corsia sinistra solamente per sorpassare gli altri veicoli.

Oltre a essere una norma sancita dal Codice della Strada anche il buon senso suggerisce che la corsia più sicura è quella di destra. Qui in genere circoli a velocità più limitata e inoltre ti trovi nella parte dell’autostrada più vicina alla corsia di emergenza. In questo modo, qualsiasi cosa accada, con una semplice manovra puoi trarti di impaccio e salvare la tua incolumità così come quella dei passeggeri o degli altri conducenti.

Per qualsiasi altra curiosità o dubbio su come gestire la circolazione sulle corsie autostradali vieni a trovarci nella sede della nostra autoscuola a Cagliari oppure contattaci: saremo lieti di fornirti qualsiasi altra informazione.

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