Revisione online: come prendere l’appuntamento in pochi click

Introduzione

Una volta che si consegue la patente e si dispone di un’auto, è importante sapere che, dopo quattro anni dopo la prima immatricolazione e poi dopo due anni, è obbligatorio effettuare la revisione.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, l’Autoscuola.net prevede un’ampia offerta di patenti: dalla classica patente B fino alla patente nautica e le patenti professionali. Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il sitochiamarci, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

La prenotazione della revisione può essere effettuata anche online e per questo, nel proseguo dell’articolo, ti spiegheremo come fare.

Generalità

Prenotare la revisione del proprio veicolo tramite il Portale dell’automobilista è un’operazione facile e comoda, che può essere effettuata completamente online. Questo portale, gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, offre una vasta gamma di servizi legati ai trasporti, destinati tanto ai cittadini quanto a professionisti e imprese. Tra i numerosi vantaggi della piattaforma, c’è la possibilità di gestire facilmente la propria revisione, con una procedura semplificata che non richiede particolari competenze informatiche. Inoltre, il portale invia notifiche per ricordare agli utenti gli adempimenti burocratici necessari, come appunto la revisione del veicolo.

I passaggi da effettuare

Per iniziare, il proprietario del veicolo deve entrare nel Portale dell’automobilista, utilizzando le proprie credenziali. Una volta effettuato l’accesso, bisogna selezionare il servizio di revisione, che si trova nella sezione dedicata ai servizi online. A questo punto, si dovranno inserire i dati relativi al veicolo, come il numero di targa e altre informazioni richieste, oltre alla Motorizzazione provinciale di riferimento. Dopo aver completato questi passaggi, si può scegliere la data e l’orario disponibili per l’appuntamento, tra le opzioni proposte dal sistema. È importante verificare che la data scelta rientri nei tempi previsti per la revisione.

Una volta selezionato il giorno e l’orario, basta confermare la prenotazione. Il sistema invierà una notifica, via email o direttamente sul portale, con il dettaglio dell’appuntamento. È fondamentale conservare questa conferma, in quanto sarà richiesta al momento della revisione del veicolo. Dopo aver completato questa fase, non resta che presentarsi al centro di revisione alla data e all’orario stabilito.

C’è anche la possibilità di modificare la prenotazione una volta effettuata. Nel caso si abbia bisogno di modificare l’appuntamento, è possibile farlo direttamente dal portale. Basta entrare nella sezione “Gestione prenotazione” e scegliere l’opzione di modifica. In alternativa, è possibile cancellare la prenotazione, ma solo se la cancellazione avviene almeno 24 ore prima dell’appuntamento. Se la prenotazione è stata inviata alla Motorizzazione e successivamente rifiutata, l’utente può annullarla senza problemi. Quando si cancella una prenotazione, il sistema rende disponibile il posto per altri utenti, mentre i documenti caricati vengono eliminati.

Conclusioni

In sintesi, il Portale dell’automobilista offre un sistema intuitivo e funzionale per gestire la revisione del veicolo in modo semplice e veloce. Con pochi clic, è possibile prenotare, modificare o annullare un appuntamento, rendendo l’intero processo decisamente più comodo rispetto alle modalità tradizionali.
Sperando di essere stati d’aiuto, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi della nostra Autoscuola puoi contattarci tramite il nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci in sede.

Passaggio di proprietà: costi 2025 e dettagli su procedura e calcolo

Introduzione

Il primo passo da compiere quando si consegue la patente è quello di munirsi di un’automobile. C’è chi ne eredita una da qualche familiare, chi la compra in concessionaria, oppure chi la acquista usata.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, l’Autoscuola.net prevede un’ampia offerta di patenti: dalla classica patente B fino alla patente nautica e le patenti professionali. Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il sitochiamarci, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Proprio a riguardo della fattispecie relativa all’acquisto di un’auto usata, uno step fondamentale è quello del passaggio di proprietà. Per questo, nel corso dell’articolo tratteremo l’argomento e metteremo in evidenza le principali novità per il 2025.

Generalità

Come anticipato, quando si acquista un’auto usata, uno degli step fondamentali da completare è il passaggio di proprietà, ovvero la procedura che trasferisce ufficialmente il veicolo dal venditore all’acquirente. Questo processo è obbligatorio e deve essere effettuato entro 60 giorni dalla firma dell’atto di vendita. Il costo del passaggio varia in base alla provincia di residenza e al tipo di veicolo. In questo articolo, vedremo come calcolare il costo e quali sono i passaggi da seguire.

Come Calcolare il Costo del Passaggio di Proprietà

Un metodo semplice per conoscere l’importo del passaggio di proprietà è utilizzare i calcolatori online, che richiedono solo i dati del veicolo per fornire una stima. Questi servizi offrono anche la possibilità di prenotare un appuntamento presso un’agenzia di pratiche auto, così da completare la procedura senza pensieri, affidandosi a professionisti del settore.

La Procedura del Passaggio di Proprietà

Il passaggio può essere richiesto dal diretto interessato o da un suo delegato, munito di apposita delega. La domanda deve essere presentata presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), disponibile presso le unità locali dell’ACI (PRA), le agenzie di pratiche auto, o anche i Comuni, seppur questa opzione sia meno conosciuta. La procedura deve avvenire entro 60 giorni dalla firma dell’atto di vendita. Se si presenta in ritardo, sono previste sanzioni.

Documenti necessari

Per completare la procedura, è necessario presentare i seguenti documenti:

  • Modulo di istanza unificata, compilato e firmato;
  • Carta di circolazione o documento unico;
  • Certificato di proprietà (cartaceo o digitale) o documento unico;
  • Atto di vendita con firma autenticata del venditore (in bollo);
  • Documento di identità e codice fiscale dell’acquirente.

Costi del Passaggio di Proprietà nel 2025

Il costo del passaggio di proprietà è composto da diverse voci:

  • Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT): l’importo varia in base alla provincia e alla potenza del veicolo. Per auto fino a 53 kW, l’IPT è di circa 181 euro, mentre per auto con potenza superiore, l’importo è proporzionale ai kW. Le province possono aumentare l’importo fino al 30%;
  • Emolumenti ACI: 27,00 euro;
  • Istanza unificata: 32,00 euro, più 16,00 euro per il rilascio del documento unico;
  • Diritti Motorizzazione: 10,20 euro;
  • Imposta di bollo: 16,00 euro per l’autenticazione digitale dell’atto, oppure un contrassegno di 16,00 euro se l’atto è cartaceo.

Inoltre, se ci si rivolge a un’agenzia di pratiche auto, bisognerà aggiungere il costo del servizio, che varia a seconda dell’intermediario.

Modalità di Pagamento

I pagamenti possono essere effettuati in vari modi: tramite PagoPA presso gli uffici della Motorizzazione, presso tabaccai convenzionati, o online sul Portale dell’Automobilista. Per gli uffici del PRA, è possibile pagare solo con bancomat o carta di debito prepagata.

Conclusioni

Il passaggio di proprietà è un passo fondamentale quando si acquista un’auto usata. Conoscere i costi e la documentazione necessaria è essenziale per evitare ritardi e problematiche. Utilizzando gli strumenti online per calcolare il preventivo, è possibile semplificare la procedura e completarla senza stress, affidandosi a professionisti qualificati.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione o chiarimento sui servizi della nostra Autoscuola puoi contattarci tramite il nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci in sede.

Codice della Strada 2025: le novità sui monopattini e le biciclette

Introduzione

Il nuovo Codice della Strada, in vigore in Italia dal 2024, introduce importanti modifiche riguardanti la sicurezza stradale: tra queste rientrano anche le nuove disposizioni sulle biciclette e soprattutto sui monopattini elettrici, la cui diffusione è sempre maggiore nel territorio italiano. Importante è che le novità introdotte siano conosciute, non soltanto da chi utilizza le bici e i monopattini, ma anche da chi possiede una patente di guida e deve interfacciarsi con tali mezzi.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, l’Autoscuola.net prevede un’ampia offerta di patenti: dalla classica patente B fino alla patente nautica e le patenti professionali. Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il sitochiamarci, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo nel proseguo dell’articolo approfondiremo le principali norme introdotte.

Generalità

Come anticipato, il 14 dicembre 2024 è entrato in vigore il nuovo codice della strada, che introduce una serie di modifiche riguardanti la regolamentazione dei monopattini elettrici, con nuove regole, restrizioni e sanzioni. Le modifiche mirano a regolamentare uno degli aspetti chiave della micromobilità urbana, che negli ultimi anni è cresciuta rapidamente (ma in modo spesso disordinato) nelle principali città italiane. Sono modifiche sicuramente importanti, in quanto si tratta mezzi il cui utilizzo è destinato a crescere ancora nei prossimi anni.

Quali sono le principali novità in vigore? E cosa cambierà nei prossimi mesi? In generale, la legge 25 novembre 2024, n. 177, che modifica il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, prevede diverse disposizioni in materia di sicurezza stradale, inclusi nuovi obblighi per i monopattini elettrici e le biciclette.

Monopattini

Per i monopattini elettrici, le novità riguardano principalmente l’introduzione di obblighi già attivi, ma non tutti immediatamente applicabili. Per esempio, l’assicurazione obbligatoria e la targa non sono ancora in vigore, in quanto sono in attesa dei relativi decreti attuativi. Tuttavia, già da ora è obbligatorio per tutti i conducenti l’uso del casco e la presenza di indicatori di direzione e di frenata sui monopattini.

Il nuovo codice prevede anche restrizioni per la circolazione dei monopattini elettrici: questi mezzi potranno circolare solo su strade urbane con un limite di velocità di 50 km/h, mentre sarà vietato l’accesso alle piste ciclabili e alle aree pedonali, suscitando preoccupazioni per un aumento dei rischi di incidenti, visto che i conducenti saranno costretti a condividere la carreggiata con le auto.

Inoltre, il parcheggio dei monopattini elettrici sarà regolato in modo più restrittivo: sarà vietato sui marciapiedi, a meno che non siano state designate apposite aree dai Comuni, mentre sarà permesso parcheggiarli negli spazi riservati a biciclette, motocicli e veicoli a motore.

Biciclette

Come anticipato, le novità non riguardano solo i monopattini ma anche le biciclette. Questi i principali cambiamenti introdotti:

  • Sorpasso sicuro: obbligo per gli automobilisti di mantenere una distanza laterale di almeno 1,5 metri durante il sorpasso (ove possibile).
  • Divieto di accesso alle corsie riservate ai bus: maggiore limitazione nei percorsi urbani.
  • Luci di posizione: obbligo di accenderle anche di giorno in caso di scarsa visibilità.

Inoltre, le nuove piste ciclabili:

  • Saranno possibili solo lungo il bordo destro della carreggiata.
  • Sarà vietato ridurre la larghezza delle carreggiate esistenti.

Conclusioni

Abbiamo quindi visto le principali novità in tema micromobilità, con riferimento specifico a bici e monopattini.
Sperando di aver contribuito alla tua utilità, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi offerti dalla nostra Autoscuola puoi contattarci tramite il nostro sito, chiamarci, o venire direttamente a trovarci in sede.

Le Novità del Nuovo Codice della Strada in Italia Relativamente all’Alcol

Introduzione

Il nuovo Codice della Strada, in vigore in Italia dal 2024, introduce importanti modifiche riguardanti la sicurezza stradale, con particolare attenzione al consumo di alcol e droghe da parte degli automobilisti. Le nuove disposizioni vanno a rafforzare la severità delle normative esistenti, rendendo più severi i controlli e le pene per chi guida sotto l’effetto di alcol. Importante è che le novità introdotte siano conosciute da chi possiede una patente di guida.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, l’Autoscuola.net prevede un’ampia offerta di patenti: dalla classica patente B fino alla patente nautica e le patenti professionali. Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il sitochiamarci, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo nel proseguo dell’articolo approfondiremo le principali novità introdotte.

Limiti di Tasso Alcolico e sanzioni

Una delle modifiche più significative riguarda i limiti di alcol nel sangue. Sebbene il tasso di 0,5 grammi per litro di sangue (g/l) resti il limite ordinario, si assiste ad un inasprimento delle sanzioni.

Se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro si va incontro a una sanzione tra 573 e 2.170 euro, con una sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria (arresto fino a 6 mesi e ammenda da 800 a 3.200 euro), con sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, la contravvenzione è punita con sanzione detentiva e pecuniaria (arresto da 6 mesi e un anno e ammenda da 1.500 a 6.000 euro) e sospensione della patente da uno a due anni. 

L’obiettivo di queste modifiche è quello di ridurre i rischi di incidenti, specialmente per i conducenti meno esperti o coloro che si trovano alla guida di veicoli più pesanti e pericolosi.

Controlli

I controlli stradali, già piuttosto frequenti, saranno ulteriormente intensificati. Le forze dell’ordine avranno più facilità nell’effettuare test dell’alcol durante la notte e nei weekend, orari tradizionalmente più critici per gli incidenti legati all’alcol. L’introduzione di alcol-test preliminari a bordo veicolo e l’ampliamento delle zone sottoposte a controllo consentiranno di individuare in modo tempestivo i conducenti sotto l’effetto dell’alcol.

Alcolock

Se un soggetto viene nuovamente sorpreso alla guida con un tasso alcolemico superiore ai limiti ed è stato già condannato in sede panale o è già stato soggetto a sanzioni amministrative, allora potrebbe essere obbligato all’utilizzo dell’alcolock. L’alcolock è un dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero. Tutti i veicoli comunitari di nuova immatricolazione con decorrenza dal 6 luglio 2024 hanno l’obbligo di disporre della predisposizione per l’alcolock, ma per installare gli alcolock nei veicoli bisognerà attendere il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da adottare entro il 14 giugno 2025, che indicherà quali caratteristiche deve avere il dispositivo e come deve essere installato.

Educazione e Prevenzione

Il nuovo Codice della Strada prevede anche un maggiore impegno nella prevenzione, con campagne di sensibilizzazione rivolte a giovani e conducenti di veicoli commerciali. L’educazione alla sicurezza stradale diventa quindi un pilastro fondamentale. Oltre a corsi obbligatori per chi infrange le regole, si stanno organizzando iniziative nelle scuole e nei luoghi pubblici per sensibilizzare sull’importanza di non mettersi mai alla guida dopo aver consumato alcol.

Conclusioni

Come visto, le modifiche introdotte nel 2024 al Codice della Strada, in relazione all’alcol, rappresentano un cambiamento importante della normativa, ed è fondamentale conoscerle.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi offerti dalla nostra autoscuola puoi contattarci tramite il sito, chiamarci, o venire direttamente a trovarci in sede.

Nuovo codice della strada e abbandono animali: cosa cambia

Introduzione

Come ormai noto, il nuovo Codice della strada è stato approvato ed entrerà in vigore il 14 dicembre di questo fine 2024. Con l’entrata in vigore ci saranno notevoli cambiamenti, e diventa dunque fondamentale conoscere le principali novità per chi possiede una patente di guida in Italia.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, l’Autoscuola.net prevede un’ampia offerta di patenti: dalla classica patente B fino alla patente nautica e le patenti professionali. Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il sitochiamarci, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo tratteremo una delle tante novità apportate, quella riguardante le nuove sanzioni per chi viene colto nell’atto di abbandonare per strada un animale.

Il nuovo Codice: generalità

Con l’approvazione delle scorse settimane da parte del Senato, dopo quella arrivata in primavera 2024 da parte della Camera, la modifica del Codice della Strada proposta dal governo ha il via libera di entrambi i rami del Parlamento. Le modifiche sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale e dopo 15 giorni entreranno ufficialmente in vigore, esattamente il 14 dicembre. Per gli automobilisti, ma non solo per loro, cambieranno come anticipato tante regole.

Una di queste riguarda le sanzioni per chi abbandona gli animali in strada.

Abbandono animali: le norme attuali

L’attuale Codice Penale, all’articolo 727, prevede già sanzioni per chi abbandona animali domestici o abituati alla cattività, punendo i responsabili con l’arresto fino a un anno o una multa compresa tra 1.000 e 10.000 euro. La stessa pena è applicata a chi detiene animali in condizioni non compatibili con la loro natura, causando gravi sofferenze. L’abbandono si configura quando l’animale viene lasciato solo senza cure adeguate.

Tuttavia, questa norma è generica e non considera esplicitamente il pericolo di incidenti stradali legati all’abbandono degli animali. Anche il Codice della Strada è carente in merito. Gli articoli 160 e 169, ad esempio, disciplinano solo aspetti generali come il trasporto e la custodia degli animali sui veicoli e la necessità di legarli in modo sicuro per evitare pericoli. La violazione di queste regole comporta sanzioni piuttosto leggere, da 42 a 173 euro. Similmente, l’articolo 175 vieta la presenza di pedoni e animali sulle autostrade e strade principali, salvo nelle aree di servizio, con multe che variano da 26 a 102 euro.

Abbandono animali: cosa cambia

Con l’imminente entrata in vigore della riforma del Codice della Strada, le pene per chi abbandona animali su strade pubbliche saranno significativamente inasprite, adottando un approccio di tolleranza zero. Ecco le principali modifiche previste:

  • Incremento delle pene esistenti: Chi abbandona un animale su una strada pubblica o nelle sue pertinenze vedrà aumentata di un terzo la pena prevista dall’articolo 727 del Codice Penale, con arresto fino a un anno e multa da 1.000 a 10.000 euro.
  • Conseguenze per incidenti stradali: Se l’abbandono di un animale causa un incidente stradale con morti o feriti, si applicano le pene previste per omicidio stradale e lesioni stradali gravi o gravissime. Le sanzioni vanno da:
    • 3 mesi a 1 anno per lesioni gravi,
    • 1 a 3 anni per lesioni gravissime,
    • 2 a 7 anni per omicidio stradale.
  • Sanzioni accessorie: In caso di incidenti, sono previste la sospensione della patente (da 6 mesi a 1 anno) o, nei casi più gravi, la revoca definitiva.

Queste nuove norme, che entreranno in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, mirano a prevenire comportamenti irresponsabili e a proteggere sia gli animali che la sicurezza stradale, con un messaggio chiaro: l’abbandono non sarà più tollerato.

Conclusioni

Come visto, anche in questo caso il nuovo Codice apporterà sanzioni decisamente più pesanti, con l’obiettivo di scoraggiare sempre di più questo tipo di comportamento.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi dell’Autoscuola.net puoi contattarci tramite il nostro sito, telefonicamente, o venendo a trovarci direttamente in sede.

Approvato il nuovo codice della Strada: cosa cambia per chi guida al telefono

Introduzione

Con l’approvazione del nuovo Codice della Strada ci saranno notevoli cambiamenti, e diventa dunque fondamentale conoscere le principali novità per chi possiede una patente di guida in Italia.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, l’Autoscuola.net prevede un’ampia offerta di patenti: dalla classica patente B fino alla patente nautica e le patenti professionali. Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il sitochiamarci, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo tratteremo una delle tante novità apportate, quella riguardante le nuove sanzioni per chi viene colto al telefono alla guida.

Il nuovo Codice: generalità

Con l’approvazione delle scorse settimane da parte del Senato, dopo quella arrivata in primavera 2024 da parte della Camera, la modifica del Codice della Strada proposta dal governo ha il via libera di entrambi i rami del Parlamento. Ora toccherà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: infatti con la sua firma le modifiche verranno pubblicate in Gazzetta Ufficiale e dopo 15 giorni entreranno ufficialmente in vigore. Per gli automobilisti, ma non solo per loro, cambieranno come anticipato tante regole.

Una di queste riguarda le sanzioni per chi utilizza il telefono alla guida.

Telefono alla guida: cosa cambia

Con la riforma del Codice della strada, le sanzioni per utilizzo di cellulare alla guida diventano più stringenti. Sul profilo economico, l’ammontare della multa per chi viene sorpreso mentre fa uso di telefono mentre guida varia da un minimo di 250 euro ad un massimo di 1.000 euro. Più onerosa la sanzione per i recidivi: da 350 a 1.400 euro.

L’inasprimento delle sanzioni non si limita solo all’aspetto puramente monetario. Infatti, è prevista anche una formula di sospensione breve della patente, da 7 giorni di durata nel caso in cui l’infrazione venga commessa da un conducente con almeno 10 punti sulla patente, che diventano 15 per chi dispone di meno di 1o punti. Queste tempistiche raddoppiano nel caso in cui l’utilizzo del cellulare alla guida venga individuato come causa di un incidente che abbia coinvolto un altro veicolo. Permane anche la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente, che va da 15 giorni a 2 mesi nel caso in cui si tratti del primo episodio in cui si viene sorpresi con cellulare alla guida, e da 1 a 3 mesi per i recidivi. 

Conclusioni

Come visto, è palese il notevole inasprimento delle sanzioni, mirate a disincentivare sempre di più l’utilizzo degli apparecchi telefonici alla guida. Gli automobilisti dovranno adattarsi alle nuove norme, per evitare di incappare in illeciti.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi della nostra autoscuola puoi contattarci tramite il nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci in sede.

Specchietti retrovisori: come vanno regolati correttamente in auto

Introduzione

Gli specchietti dell’auto, sia i due laterali che quello retrovisore, rappresentano elementi indispensabili per guidare in tutta sicurezza, permettendo al conducente di vedere e percepire cosa accade intorno al proprio veicolo durante la marcia. Si tratta dunque di strumenti che un patentato deve saper sfruttare al meglio, ed il cui utilizzo corretto viene insegnato fin dalle prime lezioni in autoscuola.

Se invece non sei ancora patentato e non hai mai seguito la tua prima lezione di guida, allora l’Autoscuola.net può fare al caso tuo. La nostra autoscuola dispone di un’ampia offerta, svariando dalla classica patente B fino alla patente nautica ed i corsi di formazione.
Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo faremo un piccolo ripasso sull’uso corretto sia dello specchietto retrovisore centrale sia degli specchietti laterali.

Specchietto retrovisore

Lo specchietto retrovisore centrale è quello posizionato all’interno dell’auto tra il sedile del conducente ed il sedile del passeggero.
Trovandosi all’interno dell’abitacolo, praticamente in qualsiasi modello di veicolo va regolato in maniera manuale dal conducente.

In che modo?  Deve essere sistemato in modo tale da permettere di vedere integralmente il lunotto posteriore per far si che si possa avere una visione quanto più completa di tutti i veicoli posizionati dietro la propria auto.
La regolazione del retrovisore andrebbe effettuata ogni volta che si utilizza l’auto e solo dopo che è stata regolata la posizione del sedile di guida, Va effettuata di norma a veicolo fermo.
In caso di presenza di bambini o animali, lo specchietto retrovisore consente al conducente anche di monitorare chi si trova seduto nei sedili posteriori.
Gli specchietti retrovisori devono essere di tipo omologato, montati correttamente e mantenuti sempre efficienti e in buone condizioni (non incrinati o sporchi).

Specchietti laterali

Gli specchietti laterali sono invece quelli posizionati all’esterno del veicolo, precisamente sui due lati sinistro e destro del veicolo stesso.
Essendo posizionati esternamente solitamente nei veicoli più moderni sono regolabili tramite pulsantiera elettrica oppure, nei veicoli più datati, tramite manopole collocate all’interno dell’abitacolo.

In che modo vanno posizionati gli specchietti laterali? La regolazione dello specchietto laterale di sinistra deve essere fatta cercando di inserire nella visuale il parafango sinistro o comunque la coda dell’auto. Lo stesso vale per lo specchietto di destra, che è possibile puntare leggermente verso il basso per agevolare i parcheggi su questo lato.

Quando utilizzare gli specchietti

Abbiamo detto che tutti e tre gli specchietti sono fondamentali per aiutare il conducente a guidare il proprio veicolo ed a compiere le diverse manovre di guida. Di seguito alcune delle situazioni in cui è fortemente consigliato il loro utilizzo:

  • durante una manovra di inserimento nella circolazione (quando da fermi si sta per partire);
  • prima di cambiare corsia o di svoltare;
  • prima di iniziare e durante una manovra di parcheggio in retromarcia (anche se il veicolo è dotato di sensori di parcheggio);
  • prima di iniziare una manovra di sorpasso e prima di rientrare a destra per completarla.

Conclusioni

Come visto, gli specchietti sono strumenti importantissimi, e ancora più importante è sapere come utilizzarli al meglio per guidare in sicurezza.
Sperando di esserti stati d’aiuto, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione puoi contattarci tramite il nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Anno nuovo e Codice della Strada: le principali novità in arrivo nel 2024

Introduzione

Se ne va via il 2023 e arriva l’anno nuovo 2024 che, si spera, oltre che tante gioie e soddisfazioni, porterà anche alcune importanti novità in tema Codice della Strada.

A proposito, noi dell’Autoscuola.net cogliamo l’occasione per augurarti un buono e felice anno nuovo, e per ricordarti che per qualsiasi dubbio o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nell’articolo di oggi tratteremo quelle che sono le principali novità che saranno (o potranno essere) introdotte in questo nuovo anno.

Uso del cellulare

Una delle novità più importanti riguarda le regole ancora più rigide e severe sull’uso del cellulare per chi si mette alla guida. Si potrà infatti incappare in multe tra i 422 euro ed i 1697 euro, con annessa sospensione fino a due settimane.
Ancora peggio sarà per i recidivi, che potranno essere costretti a pagare multe fino a 2588 euro con sospensione fino a tre mesi e decurtazione di 10 punti dalla patente.

Formazione per i ragazzi

Un altro punto importante riguarda l’intenzione di mettere in atto di programmi educativi e formativi per i ragazzi.
Si dovrebbe partire dal programma educativo sul traffico stradale nelle scuole medie, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sull’importanza del rispetto delle regole stradali. Ma stando a quanto filtra, non mancheranno corsi di educazione stradale anche per le scuole superiori.

Alcol e guida

Ancora, punto fondamentale del nuovo disegno di legge è quello che riguarda le regole sul consumo di alcolici per chi si mette alla guida.
Tra le novità più attese infatti, in vigore dal prossimo anno, c’è l’inasprimento delle sanzioni per chi guida sotto l’effetto dell’alcool o di sostanze stupefacenti.

Per coloro che sono già stati condannati per guida in stato di ebrezza scatterà il divieto totale di consumo di alcolici: di conseguenza, nessun limite particolare, semplicemente non si dovrà superare la soglia di zero grammi per litro di sangue. Per questi guidatori sarà anche obbligatorio installare sulla vettura il dispositivo alcolock, che blocca l’avviamento del motore nel caso rilevi un qualsiasi tasso alcolemico.

Neopatenati

L’ultimo punto che tratteremo riguarda invece l’impatto del 2024 per i neopatentati, ovvero coloro che hanno conseguito la patente da meno di 3 anni.
Per questa speciale categoria entrerà in vigore il divieto di consumo di alcol (per i guidatori sotto i 21 anni). Inoltre, l’attuale divieto di guidare vetture con una potenza superiore a 55 kiloWatt per tonnellata – 65 kW per le elettriche – o veicoli con potenza massima superiore ai 70 kW (95 cavalli) viene esteso da uno a tre anni.

Conclusioni

Abbiamo visto, nel corso dell’articolo, un riassunto non esaustivo delle più importanti novità che porterà il 2024 in tema Codice della Strada, a cui se ne aggiungono anche delle altre.
Cogliamo l’occasione, ancora una volta, per augurarti un felice anno nuovo e per ricordarti che è possibile contattare la nostra autoscuola compilando il form sul nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Bollo Auto: le informazioni più importanti da sapere sulla tassa automobilistica

Introduzione

Se hai conseguito la patente e possiedi un veicolo a quattro ruote, il bollo dell’auto rappresenta ovviamente, trattandosi di un esborso in termini monetari, una scocciatura.

E se invece non hai ancora conseguito la patente? La nostra autoscuola può fare al caso tuo, con un’ampia offerta di patenti (per svariate categorie di veicoli) e diversi corsi professionali attivi.
Per qualsiasi informazione o chiarimento sui servizi offerti dall’Autoscuola.net, puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo nel proseguo dell’articolo tratteremo i principali argomenti da conoscere sul bollo auto, mostrando anche i casi in cui è possibile non pagare la tassa.

Bollo auto: generalità

Partiamo dalla definizione. Il bollo auto, spesso definito anche come il “tassa regionale automobilistica” è un tributo regionale il cui versamento spetta a tutti i possessori di un’auto indicati dal Pubblico Registro Automobilistico. Il bollo deve perciò essere pagato annualmente da chi risulta proprietario di una o più automobili provviste di assicurazione auto, indipendentemente dal fatto che il veicolo circoli o meno.

Per quanto riguarda l’entità del pagamento, attualmente il bollo varia in base alla regione e ad altri due importanti elementi: la potenza in kilowatt del veicolo e l’impatto ambientale. Man mano che si sale di kilowatt e man mano che si passa dai veicoli Euro 6 (meno inquinanti) ai veicoli Euro 0 (più inquinanti) l’entità dell’imposta sale.

Pagamento: scadenza e modalità

I pagamenti si possono fare sia online, tramite i seguenti strumenti:

  • pagoBollo online (servizio online di ACI integrato con la piattaforma PagoPA);
  • l’home banking o i servizi online del Prestatore di Servizi di Pagamento (riconoscibili dai loghi CBILL o PagoPA);

sia di persona, attraverso le seguenti modalità:

  • gli sportelli ATM abilitati;
  • i punti vendita aderenti alla piattaforma PagoPA (per esempio SISAL, Lottomatica, Banca 5, ecc.);
  • gli Uffici postali;
  • l’ACI e le agenzie di pratiche auto autorizzate e interconnesse alla piattaforma PagoPA.

Per quanto riguarda le tempistiche invece, il bollo auto deve essere pagato ogni anno entro l’ultimo giorno del mese seguente a quello di scadenza. Se dunque il bollo scadesse ad ottobre 2023, allora andrebbe pagato entro il 30 novembre 2023.

Quando si può evitare di pagare il bollo

Non tutti sono però in realtà “costretti” al pagamento del bollo. C’è infatti chi può gioire e ritenersi esente dall’esborso monetario.
Sono esenti dal pagamento tutti i proprietari di veicoli che siano di interesse storico: ad esempio, gli iscritti nei registri degli Automoclub Storico Italiano, Storico Lancia, Storico Fiat, Storico Alfa Romeo, Federazione Motociclistica Italiana.

Oltre loro, sono esenti anche i possessori dei veicoli immatricolati da più di 30 anni e le persone con disabilità.
Anche il furto dell’auto può far scattare l’immunità dal bollo: in questo caso è necessario chiedere al Pra la trascrizione di perdita del possesso del veicolo.
In tutti gli altri casi non si può scappare dal bollo, a meno che non si cada in prescrizione: la prescrizione per il mancato pagamento della tassa è pari a 3 anni.

Conclusioni

Come visto nel corso dell’articolo, il bollo rappresenta dunque una tassa praticamente certa per ogni automobilista, a parte rari casi in cui si può entrare nel perimetro dell’esenzione.
Ringraziandoti per l’attenzione e sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione, chiarimento o spiegazione sui servizi offerti dalla nostra autoscuola, puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Monopattini elettrici e obbligo di assicurazione, targa e casco: le novità del Codice della Strada in arrivo

Cenni introduttivi

I monopattini elettrici sono senza dubbio il mezzo del momento, sempre più diffusi nelle nostre città e sempre più adottati per gli spostamenti urbani.
Per chi guida questo mezzo innovativo, sono però in arrivo importanti novità, e noi dell’Autoscuola.net cercheremo di mostrartele per tenerti aggiornato.

Se invece sei interessato a conseguire una delle tante patenti disponibili tra i servizi della nostra autoscuola, ti ricordiamo che puoi consultare la nostra offerta completa sul nostro sito web. Inoltre, per qualsiasi chiarimento o richiesta di informazione, puoi contattarci compilando il form che trovi online, chiamarci ad uno dei nostri recapiti telefonici, oppure venirci direttamente a trovare dal vivo presso una delle nostre sedi.

Nel proseguo dell’articolo, dunque, elencheremo le principali novità previste direttamente dal Codice della Strada, cercando di fornire una spiegazione sintetica.

Novità del Codice della Strada sui monopattini: l’assicurazione ed il casco

A dare l’input per le novità in arrivo è il Consiglio dei Ministri, il quale ha approvato – in via preliminare – il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea 2021/2118.
Le novità principali sono tre: obbligo di assicurazione, obbligo di casco, e obbligo di targa.

Per quanto riguarda l’obbligo sull’assicurazione, il disegno di legge prevede nello specifico che “i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica non possono essere posti in circolazione se non siano coperti dall’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi prevista dall’art. 2054 del codice civile”.

In poche parole assicurazione obbligatoria anche per i monopattini, che andrà a coprire i costi in caso sinistri stradali in cui sono coinvolti tali mezzi.

Occorre dire che l’assicurazione è già attualmente obbligatoria, ma solo per i monopattini noleggiati, dove il costo assicurativo è infatti compreso in quello del noleggio.
La novità andrà quindi a coinvolgere esclusivamente i privati, per i quali attualmente l’assicurazione è facoltativa.

Oltre che per la polizza assicurativa, scatta l’obbligo anche per il casco. Anche in questo caso non si tratta di una novità assoluta: già da ora il casco è infatti obbligatorio per i minorenni che si mettono alla guida dei monopattini ma, quando il nuovo disegno di legge verrà definitivamente approvato, l’obbligo scatterà anche per i conducenti che hanno compiuto i 18 anni.

Casco per monopattini

Novità del Codice della Strada sui monopattini: la targa

Infine, oltre agli obblighi su casco e polizza assicurativa, sempre il disegno di legge dispone che:

“I proprietari dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica hanno l’obbligo di richiedere apposito contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile, stampato dalle imprese e società di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto di cui alla legge 8 agosto 1991, n. 264, che ne curano altresì la vendita fissandone il prezzo in regime di libero mercato. La stampa e la vendita dei contrassegni, nonché i criteri di formazione delle specifiche combinazioni alfanumeriche, è svolta secondo i criteri e le modalità stabilite dal Dipartimento per la mobilità sostenibile del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministero dell’interno, al fine di assicurare la tutela degli interessi di ordine pubblico”.

Esempio di monopattino con targa posteriore

Si tratta, sintetizzando, dell’obbligo di targa: esattamente come per gli altri veicoli, sarà formata da una combinazione di caratteri alfanumerici in grado di identificare univocamente ciascun monopattino.

Conclusioni

Con il presente articolo, abbiamo cercato di mettere in luce e descrivere in maniera sintetica le principali novità del nuovo decreto di legge in tema monopattini: casco, targa e polizza assicurativa.
Come già anticipato, si tratta di un’approvazione in via preliminare, con il decreto che dovrà essere approvato anche dalle Camere e dalle rispettive Commissioni trasporti. C’è però una data da tenere in considerazione: la direttiva UE dovrà infatti essere recepita entro il 23 dicembre 2023.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi dubbio o informazione sui servizi offerti dalla nostra autoscuola, puoi contattarci tramite il form online, telefonicamente, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Archivio

Febbraio 2025
L M M G V S D
 12
3456789
10111213141516
17181920212223
2425262728  
corsi professionali patente
tutti i corsi patente dell anostra scuola guida
servizi autoscuola cagliari