Chi può andare in tangenziale? Si rischia spesso di fare confusione tra i nomi delle varie tipologie di strade e i mezzi che sono abilitati a circolarvi. Qui chiariamo i tuoi dubbi.
La “tangenziale”, una parola corretta?
Ci teniamo ad essere precisi e per questo lo ricordiamo sempre nella nostra autoscuola a Cagliari: la parola “tangenziale” nemmeno esiste nel Codice della Strada! Non viene mai menzionata, ma nonostante ciò è ormai entrata da tempo nell’uso comune al punto da radicarsi.
Vuoi sapere quali tipi di strade esistono veramente? Eccole:
- strade urbane
- strade extraurbane principali
- strade extraurbane secondarie
- autostrade.
Tutto qui, non esistono “superstrade” e non esistono “tangenziali” almeno stando a quanto riportato sul Codice della Strada. Dunque, le strade che comunemente indichiamo come tangenziali, dovrebbero coincidere con le extraurbane principali o secondarie, come insegniamo nella nostra scuola guida a Cagliari.
Sei un po’ confuso e vorresti una precisa definizione di tangenziale/strada extraurbana principale e secondaria? Te lo spiegheremo nel prossimo paragrafo.
Vuoi conseguire la CQC merci ma prima di tutto vuoi sapere su quali strade puoi circolare con i mezzi pesanti? Continua a leggere l’articolo e lo scoprirai!
Definizione e caratteristiche di tangenziale.
Per schiarirti le idee ti riportiamo la definizione precisa di strada extraurbana principale o secondaria, comunemente detta tangenziale. Con questo termine si intendono quelle strade a scorrimento veloce realizzate in zone particolarmente urbanizzate al fine di permettere agli autoveicoli di non entrare in diretto contatto con la circolazione urbana.
Una strada extraurbana si presenta come una classica autostrada a due o più corsie per ogni senso di marcia. Anche sulle extraurbane può essere presente la corsia di emergenza.
Inoltre molto spesso sono dotate di varie uscite, poste all’altezza delle principali strade cittadine o con le arterie autostradali. In altri casi la tangenziale si presenta come una strada a carreggiata singola, con una sola corsia per senso di marcia e con o senza intersezioni a raso.
Comunemente si tende a chiamare tangenziali entrambe le strade: sia le extraurbane principali, sia le secondarie. Ci sono però delle differenze che dovresti conoscere per capire con che mezzi puoi fare accesso all’una e all’altra strada.
Come riconoscere la strada extraurbana principale.
Le strade extraurbane, lo dice il nome stesso, sono quelle che si trovano al di fuori dai centri abitati, in altre parole “fuori dall’urbe”. Questo non significa che nel loro insieme entrino, ad esempio, le stradine di campagna. Le extraurbane principali, infatti, sono molto simili alle autostrade e in genere la loro presenza è segnalata in maniera molto evidente.
Questo è il cartello che si può trovare all’inizio delle extraurbane principali: nella parte destra trovi già alcune indicazioni importanti che ti aiutano a capire i veicoli per i quali non vige il divieto di circolazione. Ma ora ti presentiamo un elenco con tutti i veicoli che non possono transitare nelle extraurbane principali:
- veicoli privi di motore (come carretti, velocipedi – cioè biciclette -);
- ciclomotori con cilindrata inferiore a 250 cc;
- motocicli di cilindrata inferiore a 150 cm3;
- autovetture che non sono in grado di sviluppare per costruzione la velocità in piano di almeno 80 km/h;
- macchine agricole;
- veicoli non muniti di pneumatici (ad esempio quelli cingolati);
- veicoli le cui condizioni di uso, equipaggiamento e gommatura possono costituire pericolo per la circolazione;
- veicoli con carico disordinato e non solidamente assicurato o sporgente oltre i limiti consentiti;
- veicoli a tenuta non stagna e con carico scoperto, se trasportano materiali che possono disperdersi.
Ti ricordiamo che il limite di velocità sulle extraurbane principali è di 130 km/h proprio come accade in autostrada, salvo diverse indicazioni.
Come riconoscere una extraurbana secondaria?
Per quanto riguarda le strade extraurbane secondarie la segnaletica è molto simile a quella delle principali, l’unica grande differenza è che qui non vigono particolari divieti riguardo alla circolazione. Cosa significa?
Significa che in teoria potresti prendere una carrozza ottocentesca e guidarla su quel tipo di strada. Non è uno scherzo. Stranamente il Codice della Strada non riporta alcuna norma restrittiva per le extraurbane secondarie riguardo al transito dei veicoli. Non resta, quindi, che affidarsi al buon senso.
Sulle extraurbane secondarie il limite di velocità massima è di 90 km orari, fatti salvi casi particolari come alcuni tratti delle tangenziali milanesi dove per autocarri e automezzi di trasporto mezzi vige un limite di velocità di 70 km/h.
Se possiedi un motociclo da 125 cc, puoi circolare in “tangenziale”?
In base a quanto visto finora appare chiaro che con motocicli da 125 cc è impossibile circolare su due tipi di strade:
- autostrade
- strade extraurbane principali
A sancirlo è l’articolo 175 del Codice della Strada italiano. Ma in Europa vige lo stesso divieto? Assolutamente no. Al di fuori dell’Italia, all’interno dell’Unione Europea, puoi circolare tranquillamente con un mezzo da 125 cc.
Puoi però transitare tranquillamente sulle strade extraurbane secondarie.
Conclusioni sulla circolazione in tangenziale.
Come abbiamo avuto modo di analizzare le norme sulla circolazione in tangenziale sono piuttosto chiare. Il nostro consiglio, nel dubbio, resta sempre quello di attenerti alla segnaletica verticale per riuscire a capire su che tipo di strada si sta transitando e se sia permesso o meno.