Patente nautica, focus sui quiz: i dettagli e gli argomenti

Introduzione

Così come per la guida in strada esistono svariate patenti per i vari tipi di mezzi da condurre, anche in mare occorre possedere la patente nautica per potersi mettere alla guida di un’imbarcazione.
Questa volta ci concentreremo in particolare sulla parte dei quiz teorici, indispensabili per poter poi conseguire la licenza.

L’Autoscuola.net, oltre alle patenti per la guida su strada (dalla classica patente B fino alle patenti professionali), ti permette di conseguire la tua patente nautica in tempi brevi per poter navigare in tutta sicurezza. Contatta la nostra scuola guida di Cagliari: metteremo a tua disposizione istruttori capaci e un’imbarcazione di qualità per fare pratica.

Per questo, nel proseguo dell’articolo spiegheremo la struttura dei quiz ed elencheremo gli argomenti trattati.

Navigazione entro le 12 miglia dalla costa

Occorre innanzitutto distinguere tra navigazione entro le 12 miglia dalla costa e navigazione senza limiti. Partiamo dalla navigazione entro le 12 miglia dalla costa.

Nel caso in cui si stia conseguendo l’abilitazione relativa alle sole unità da diporto a motore, occorre superare due prove:

  • quiz teorico su elementi di carteggio nautico: 5 quesiti a risposta singola (promozione con min. 4 risposte esatte). Durata 20 minuti.
  • quiz base: 20 quesiti a risposta alternativa (promozione con min. 16 risposte esatte). Durata 30 minuti.

Nel caso in cui si stia conseguendo l’abilitazione relativa alle unità da diporto a motore, a vela, ed a propulsione mista, occorre superare tre prove:

  • quiz teorico su elementi di carteggio nautico: 5 quesiti a risposta singola (promozione con min. 4 risposte esatte). Durata 20 minuti.
  • quiz base: 20 quesiti a risposta alternativa (promozione con min. 16 risposte esatte). Durata 30 minuti.
  • quiz vela: 5 quesiti a risposta singola (promozione con min. 4 risposte esatte). Durata 15 minuti.

Navigazione senza limiti

Passiamo ora alla navigazione senza limiti.
Nel caso in cui si stia conseguendo l’abilitazione relativa alle sole unità da diporto a motore, occorre superare due prove:

  • prova di carteggio nautico: 4 quesiti indipendenti (promozione con min. 3 risposte esatte). Durata 60 minuti.
  • quiz base (in assenza di abilitazione entro le 12 miglia) : 20 quesiti a risposta alternativa (promozione con min. 16 risposte esatte). Durata 30 minuti.

Nel caso in cui si stia conseguendo l’abilitazione relativa alle unità da diporto a motore, a vela, ed a propulsione mista, occorre superare tre prove:

  • prova di carteggio nautico: 4 quesiti indipendenti (promozione con min. 3 risposte esatte). Durata 60 minuti.
  • quiz base (in assenza di abilitazione entro le 12 miglia): 20 quesiti a risposta alternativa (promozione con min. 16 risposte esatte). Durata 30 minuti.
  • quiz vela: 5 quesiti a risposta singola (promozione con min. 4 risposte esatte). Durata 15 minuti.

Argomenti

Passiamo agli argomenti dei quiz, in modo tale da capire su quali temi occorre prepararsi per poter passare con successo l’esame. L’estrazione e la distribuzione dei quesiti in ogni singola scheda d’esame avviene secondo criteri di casualità che garantiscono quindi la differenziazione delle singole schede. I quiz di ogni scheda del quiz base vengono estratti secondo lo schema rappresentato dalla figura a lato: 

Conclusioni

Come visto, la tipologia di prove da affrontare cambia a seconda del tipo di patente nautica che si intende conseguire: può variare sia il numero di prova che la durata della singola prova.
Per qualsiasi info o chiarimento ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il nostro form online, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Visibilità alla guida: le regole per l’utilizzo di occhiali da sole e lenti a contatto

Introduzione

Quando si è alla guida di un mezzo, è ovviamente imprescindibile avere la migliore visuale possibile di quello che accade in strada: questo è facilitato, per chi ne ha l’obbligo, dall’ausilio degli occhiali da vista.
In questo senso, molti dubbi orbitano invece attorno all’utilizzo delle lenti a contatto e degli occhiali da sole da parte di chi possiede nella propria patente il vincolo di utilizzare strumenti correttivi della vista.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, la nostra autoscuola mette a disposizione un’offerta vasta, passando dalla classica patente B per le automobili, fino alle patenti per camion e pullman.
Per qualsiasi informazione o chiarimento sui nostri servizi, ti consigliamo di contattarci tramite il nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso la nostra sede.

Per questo, approfondiremo l’utilizzo di questi apparecchi quando ci si mette alla guida di un mezzo e vedremo cosa prevede la normativa.

Quando è obbligatorio utilizzare gli appositi strumenti correttivi per la vista

Come anticipato, la vista rappresenta uno degli elementi indispensabili per chi si mette alla guida di un veicolo. Per tale motivo, la stessa legge prevede degli specifici requisiti affinché si possa ottenere la patente o il suo rinnovo.

Per capire quando è obbligatorio l’utilizzo di apparecchiature per la vista è utile riprendere quanto si trova nella Gazzetta Ufficiale, per la quale:

L’articolo 119 del Codice della Strada prevede la presentazione di una certificazione medica ai fini del rilascio della patente di guida, per il rinnovo di validità di quest’ultima, nonché nelle ipotesi in cui è emesso uno specifico provvedimento di revisione della patente.
Tale certificazione deve conformarsi ai requisiti di idoneità per quanto concerne i seguenti ambiti:

  •  vista;
  • affezioni cardiovascolari;
  • diabete mellito;
  • epilessia;
  • dipendenza dall’ alcool o guida dipendente dall’ alcool;
  • uso di sostanze stupefacenti o psicotrope e abuso e consumo abituale di medicinali.

Per quanto riguarda i requisiti visivi: il candidato al conseguimento della patente di guida (o chi deve rinnovarla) deve sottoporsi a esami appropriati per accertare la compatibilità delle sue condizioni visive con la guida di veicoli a motore.

Dovranno essere valutati con particolare attenzione: acutezza visiva, campo visivo, visione crepuscolare, sensibilità all’abbagliamento e al contrasto, diplopia e altre funzioni visive che possono compromettere la guida sicura. Se c’è motivo di dubitare che la sua vista non sia adeguata, il candidato deve essere esaminato dalla Commissione Medica Locale.  Il candidato al rilascio o al rinnovo della patente di guida deve possedere un’acutezza visiva binoculare complessiva, anche con correzione ottica, se ben tollerata, di almeno 0.7, raggiungibile sommando l’acutezza visiva posseduta da entrambi gli occhi.

Utilizzo di occhiali, lenti a contatto e occhiali da sole: la normativa

Come visto, la legge prevede che si debba raggiungere un’accuratezza binoculare complessiva di 0.7, raggiungibile anche per mezzo di strumenti correttivi.
Allo stesso tempo, l’articolo 173 del Codice della Strada integra quando appena detto prescrivendo che:

“Il titolare di patente di guida al quale, in sede di rilascio o rinnovo della patente stessa, sia stato prescritto di integrare le proprie deficienze organiche e minorazioni anatomiche o funzionali per mezzo di lenti o di determinati apparecchi, ha l’obbligo di usarli durante la guida”.

Come è possibile notare, l’articolo 173 parla di “lenti” in maniera generica. Vista l’elasticità della norma, ne deriva che sono ammesse, oltre agli occhiali da vista, anche le lenti a contatto. Non solo, ad essi si aggiungono anche gli occhiali da sole, purché siano ovviamente graduati (o integrati con le lenti a contatto) in modo tale da permettere al conducente di raggiungere in ogni caso la soglia minima dei 0.7 gradi.

L’obbligo di utilizzo degli occhiali e delle lenti a contatto è indicato con il codice 01 sulla patente di guida e fa riferimento proprio alla “Correzione della vista e/o protezione degli occhi”.

Conclusioni

Come visto, la normativa lascia libertà ai guidatori per quanto riguarda l’utilizzo di occhiali da vista, lenti a contatto, o occhiali da sole graduati. Quello che conta è che venga in ogni caso rispettato l’obbligo segnalato dalla patente tramite presenza del codice 01 sul retro.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi chiarimento o curiosità sui servizi della nostra Autoscuola puoi contattarci tramite il sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci nelle nostre sedi.

Specchietti retrovisori: come vanno regolati correttamente in auto

Introduzione

Gli specchietti dell’auto, sia i due laterali che quello retrovisore, rappresentano elementi indispensabili per guidare in tutta sicurezza, permettendo al conducente di vedere e percepire cosa accade intorno al proprio veicolo durante la marcia. Si tratta dunque di strumenti che un patentato deve saper sfruttare al meglio, ed il cui utilizzo corretto viene insegnato fin dalle prime lezioni in autoscuola.

Se invece non sei ancora patentato e non hai mai seguito la tua prima lezione di guida, allora l’Autoscuola.net può fare al caso tuo. La nostra autoscuola dispone di un’ampia offerta, svariando dalla classica patente B fino alla patente nautica ed i corsi di formazione.
Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo faremo un piccolo ripasso sull’uso corretto sia dello specchietto retrovisore centrale sia degli specchietti laterali.

Specchietto retrovisore

Lo specchietto retrovisore centrale è quello posizionato all’interno dell’auto tra il sedile del conducente ed il sedile del passeggero.
Trovandosi all’interno dell’abitacolo, praticamente in qualsiasi modello di veicolo va regolato in maniera manuale dal conducente.

In che modo?  Deve essere sistemato in modo tale da permettere di vedere integralmente il lunotto posteriore per far si che si possa avere una visione quanto più completa di tutti i veicoli posizionati dietro la propria auto.
La regolazione del retrovisore andrebbe effettuata ogni volta che si utilizza l’auto e solo dopo che è stata regolata la posizione del sedile di guida, Va effettuata di norma a veicolo fermo.
In caso di presenza di bambini o animali, lo specchietto retrovisore consente al conducente anche di monitorare chi si trova seduto nei sedili posteriori.
Gli specchietti retrovisori devono essere di tipo omologato, montati correttamente e mantenuti sempre efficienti e in buone condizioni (non incrinati o sporchi).

Specchietti laterali

Gli specchietti laterali sono invece quelli posizionati all’esterno del veicolo, precisamente sui due lati sinistro e destro del veicolo stesso.
Essendo posizionati esternamente solitamente nei veicoli più moderni sono regolabili tramite pulsantiera elettrica oppure, nei veicoli più datati, tramite manopole collocate all’interno dell’abitacolo.

In che modo vanno posizionati gli specchietti laterali? La regolazione dello specchietto laterale di sinistra deve essere fatta cercando di inserire nella visuale il parafango sinistro o comunque la coda dell’auto. Lo stesso vale per lo specchietto di destra, che è possibile puntare leggermente verso il basso per agevolare i parcheggi su questo lato.

Quando utilizzare gli specchietti

Abbiamo detto che tutti e tre gli specchietti sono fondamentali per aiutare il conducente a guidare il proprio veicolo ed a compiere le diverse manovre di guida. Di seguito alcune delle situazioni in cui è fortemente consigliato il loro utilizzo:

  • durante una manovra di inserimento nella circolazione (quando da fermi si sta per partire);
  • prima di cambiare corsia o di svoltare;
  • prima di iniziare e durante una manovra di parcheggio in retromarcia (anche se il veicolo è dotato di sensori di parcheggio);
  • prima di iniziare una manovra di sorpasso e prima di rientrare a destra per completarla.

Conclusioni

Come visto, gli specchietti sono strumenti importantissimi, e ancora più importante è sapere come utilizzarli al meglio per guidare in sicurezza.
Sperando di esserti stati d’aiuto, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione puoi contattarci tramite il nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Circolazione nelle rotatorie: la guida per non sbagliare più

Introduzione

Le rotonde rappresentano uno dei nemici più grandi per chi conduce un veicolo, soprattutto per coloro che sono poco esperti o hanno conseguito la patente da poco tempo.

Non hai invece conseguito ancora la patente? Informati presso la nostra autoscuola: la nostra ampia offerta copre qualsiasi tipo di patente, dalla classica patente B fino alla patente nautica per le barche.
Per qualsiasi informazione o chiarimento ti consigliamo di contattarci tramite il nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo illustreremo una mini guida su come affrontare al meglio le rotonde, in modo tale da mettere in chiaro le regole di circolazione che le caratterizzano.

Come arrivare ad una rotatoria

Come per gli incroci, anche nelle rotatorie ci si appresta a confluire in un tratto di strada in cui possono sopraggiungere veicoli dagli altri lati della carreggiata (nel caso delle rotatorie solo dal lato sinistro, visto che possono essere percorse solo in senso antiorario). Proprio per questo motivo, è bene ridurre in ogni caso la velocità quando si è in procinto di immettersi in una rotatoria.

La precedenza

Grande confusione, nell’immaginario comunque, suscita la questione della precedenza nelle rotatorie.
Chi si immette in una rotatoria deve dare precedenza a chi già sta circolando all’interno della rotonda, e dunque ai veicoli che provengono da sinistra. Per contro, si può dire che una volta che ci si è immessi nella rotonda e si sta circolando al suo interno, si ha la precedenza rispetto a tutti gli altri veicoli in attesa di entrare.

Solo in caso di presenza di espliciti segnali o cartelli stradali la regola appena descritta può essere messa in discussione.

Come uscire dalla rotonda

Fatta chiarezza sulla precedenza per immettersi in rotatoria, un altro punto da chiarire è come uscire dalla rotonda una volta che si sta circolando al suo interno.
Di norma, se si vuole uscire dalla rotatoria, bisogna posizionarsi sulla corsia più esterna e segnalare la propria intenzione con la freccia destra. Se invece si vuole proseguire dritti o svoltare a sinistra, bisogna rimanere sulla corsia interna fino a raggiungere l’uscita desiderata e poi spostarsi sempre sulla corsia esterna con la freccia destra. È importante prestare attenzione agli altri veicoli che circolano nella rotatoria e controllare gli specchietti retrovisori prima di cambiare corsia o uscire dalla rotatoria. 

Curiosità e conclusioni

Per chiudere, alcune curiosità sulle rotatorie:

  • La Francia è il Paese con più rotonde al mondo, una ogni 21 km;
  •  La rotonda più grande del mondo si trova in Malesia, a Kuala Lumpur e si chiama rotonda di Putrajaya;
  •  In Italia, le rotatorie sono molto diffuse e si stima che ne esistano circa 18 mila. Questo dato pone l’Italia al secondo posto in Europa.

Come abbiamo visto dunque, non occorre spaventarsi davanti alle rotatorie, ma soltanto conoscere le regole e piani piano abituarsi alla circolazione al loro interno.
Sperando di essere stati d’aiuto, ti ricordiamo che per qualsiasi info o curiosità sui nostri servizi puoi contattarci tramite il nostro sito, chiamandoci al telefono, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Punti azzerati, cosa comporta e come fare la revisione della patente nella nostra Autoscuola

Introduzione

Il sistema a punti vigente può fare in modo che, chi è in possesso di una patente di guida, possa perdere tutti i punti: una situazione che impedisce di continuare a guidare e che impone alcuni passaggi obbligatori.

Non sei ancora patentato e vuoi iniziare il tuo percorso verso una licenza di guida che ti permetta di guidare un mezzo? La nostra autoscuola presenta una vasta offerta, che parte dalla classica patente B per le auto fino alla patente nautica.
Per qualsiasi informazione o chiarimento sui nostri servizi ti invitiamo a contattarci compilando il nostro form online, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo parleremo di come rimediare alla perdita di tutti i punti della patente, e ti spiegheremo come sarà possibile farlo presso la nostra autoscuola.

Perdita di tutti i punti: Codice della Strada

La perdita di tutti i punti rappresenta l’incubo di qualsiasi automobilista. A disciplinare le conseguenze di tale fattispecie è ovviamente il Codice della Strada, e nello specifico l’articolo 126-bis, il quale dispone che:

“All’atto del rilascio della patente viene attribuito un punteggio di venti punti. Tale punteggio, annotato nell’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, subisce decurtazioni a seguito della comunicazione all’anagrafe di cui sopra della violazione di una delle norme per le quali è prevista la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente”.

 “Alla perdita totale del punteggio, il titolare della patente deve sottoporsi all’esame di idoneità tecnica per la revisione della patente. Qualora il titolare della patente non si sottoponga ai predetti accertamenti entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento di revisione, la patente di guida è sospesa a tempo indeterminato con atto definitivo”.

Riassumendo in breve: l’azzeramento dei punti fa scattare obbligatoriamente la revisione. Chi rientra in questa fattispecie dovrà, entro i 30 giorni, presentare istanza per l’esame: qualora non lo facesse, scatta la sospensione della patente.

Revisione della patente

Come anticipato, l’azzeramento dei punti obbliga alla revisione della patente ed alla presentazione, entro trenta giorni, dell’istanza d’esame.
L’istanza ha la validità di un anno durante il quale si dovrà sostenere un esame suddiviso in due prove: una teorica e una pratica, esattamente come quando si è conseguita la patente per la prima volta.
C’è però un ostacolo in più: è possibile sostenere l’esame solamente una volta. In caso di bocciatura in una delle due prove, infatti, si procederà con la revoca della patente. Per effettuare la revisione della patente puoi recarti presso la nostra Autoscuola: contattaci se necessiti di maggiori informazioni.

Recupero punti

Per evitare gli inutili rischi descritti precedentemente, l’ideale sarebbe non arrivare mai a portare a zero i punti della propria patente. Per questo la nostra autoscuola ti offre il servizio di recupero punti, tramite la partecipazione a determinati corsi. Contattaci se vuoi approfondire questo tipo di servizio.

Conclusioni

Abbiamo visto, nel corso dell’articolo, quale impatto può dare l’azzeramento di tutti i punti della patente, che può portare prima all’obbligo di revisione e poi ad un’eventuale revoca. Per questo, sarebbe sempre meglio cercare di non arrivare mai ad azzerare il saldo dei propri punti, puntando ad esempio sul servizio di recupero punti.
 Sperando di essere stati esaustivi, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci dal sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Patente CQC per professionisti: a cosa serve e come conseguirla in autoscuola

Introduzione

Unire patente e lavoro è possibile, grazie all’opportunità di conseguire presso la nostra Autoscuola la patente CQC.

Stai cercando uno sbocco lavorativo nel mondo dei trasporti? La patente CQC può fare al caso tuo ed è possibile conseguirla presso la nostra autoscuola. Per qualsiasi informazione o chiarimento, puoi contattarci compilando il form sul nostro sito o telefonicamente, oppure puoi venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi di Sestu o Capoterra.

Nel proseguo dell’articolo approfondiremo questo tipo di patente, spiegando in cosa consiste, cosa permette di fare, e con quali modalità è possibile conseguirla.

CQC: generalità

La CQC (o Carta di Qualificazione del Conducente) in realtà non è una vera e propria patente, bensì una certificazione che è obbligatoria da conseguire per tutti coloro che intendono svolgere per lavoro (e non solo) il trasporto di persone o di merci.
Come detto, non si tratta di una vera e propria patente di guida, ed è infatti un’integrazione aggiuntiva delle patenti C e D.

La Carta di Qualificazione del Conducente non è una sola, me esistono due differenti tipologie a seconda che lo scopo sia quello di trasportare persone (come nel caso degli autisti di autobus di linea) o quello di trasportare merci. Si distingue dunque tra:

  • La CQC persone: rivolta ai conducenti che intendono effettuare il trasporto di passeggeri;
  • La CQC merci: necessaria per tutti coloro che effettuano il trasporto di merci o oggetti.

CQC Persone

Come anticipato, la CQC persone è praticamente indispensabile per quei conducenti che debbono effettuare trasporto di passeggeri. Si tratta di una licenza necessaria per tutti coloro che trasportano persone su veicoli che richiedono una delle quattro patenti D: ovvero la D classica, la DE, la D1, la D1E.

Inizialmente, la CQC persone era necessaria soltanto per coloro i quali effettuavano trasporto di persone per scopi lavorativi.



Ma, nel tempo, l’obbligo si è esteso praticamente a chiunque intenda mettersi alla guida di un veicolo che richiede patente D. Soltanto alcune categorie di veicoli sono esenti dall’obbligatorietà del CQC persone. Tra questi:

  • Veicoli di velocità massima autorizzata non superiore ai 45 km/h;
  • Veicoli in uso alle forze armate, protezione civile, vigili del fuoco, forze di polizia e servizi di trasporto sanitario di emergenza;
  • Veicoli sottoposti a prove su strada per il perfezionamento tecnico, riparazione o manutenzione, o veicoli nuovi o trasformati non ancora immessi in circolazione;
  • Veicoli usati per stati di emergenza, destinati a missioni di salvataggio, trasporto di aiuti umanitari a fini non commerciali;
  • Veicoli utilizzati per il trasporto di passeggeri a fini non commerciali;
  • Veicoli utilizzati nei trasporti in conto proprio a patto che la guida non sia l’attività principale del conducente;

CQC Merci

Per quanto riguarda la CQC Merci, invece, è praticamente indispensabile per quei conducenti che debbono effettuare trasporto di merci su quei veicoli che richiedono una tra le patenti C / CE / C1 / C1E.

Inizialmente, la CQC persone era necessaria soltanto per coloro i quali effettuavano trasporto di merci per scopi lavorativi. Ma nel tempo, come per la CQC persone, in seguito all’evoluzione della normativa l’obbligo si è esteso praticamente a chiunque intenda mettersi alla guida di un veicolo che richiede patente C.

Conseguire la CQC

Presso la nostra autoscuola è possibile conseguire la CQC. Per questo tipo di licenza l’autoscuola è fondamentale in quanto, per conseguirla, non è possibile scegliere (come avviene invece per le altre patenti) di intraprendere la procedura da privatista, ma è necessario formarsi proprio in autoscuola con delle lezioni dedicate e un apposito esame.

Per frequentare i corsi CQC occorre rispettare alcuni limiti.
Per il corso CQC merci bisogna avere almeno 18 anni ed essere in possesso di patente C o foglio rosa. Oppure, se si hanno meno di 21 anni, c’è la possibilità di seguire un corso accelerato (140 ore) che permette di sfruttare la CQC per i soli veicoli di categoria C1 e C1E.
Per il corso CQC persone bisogna avere almeno 21 anni ed essere in possesso di patente D o foglio rosa. Oppure, se si hanno meno di 23 anni, c’è la possibilità di seguire un corso accelerato (140 ore) che permette di sfruttare la CQC per i soli veicoli di categoria D1 e D1E.

I corsi CQC merci e CQC persone completi prevedono entrambi 280 ore suddivise in lezioni teoriche e pratiche.
Nello specifico, il quiz teorico consiste in due prove informatizzate:

  • comune, ovvero relativa sia alla CQC merci che alla CQC persone;
  • specialistica, ovvero dedicata alla patente CQC merci oppure alla CQC persone.

Entrambe le prove durano al massimo 120 minuti e prevedono 60 quesiti ciascuna. Sono considerate superate quando il candidato commette al massimo 6 errori su 60 domande.

Conclusioni

Con questo articolo abbiamo riassunto l’utilità del CQC e le modalità per conseguirlo senza intoppi presso la nostra autoscuola.
Per qualsiasi dubbio o ulteriore chiarimento in merito, ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il form online, telefonandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Anno nuovo e Codice della Strada: le principali novità in arrivo nel 2024

Introduzione

Se ne va via il 2023 e arriva l’anno nuovo 2024 che, si spera, oltre che tante gioie e soddisfazioni, porterà anche alcune importanti novità in tema Codice della Strada.

A proposito, noi dell’Autoscuola.net cogliamo l’occasione per augurarti un buono e felice anno nuovo, e per ricordarti che per qualsiasi dubbio o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nell’articolo di oggi tratteremo quelle che sono le principali novità che saranno (o potranno essere) introdotte in questo nuovo anno.

Uso del cellulare

Una delle novità più importanti riguarda le regole ancora più rigide e severe sull’uso del cellulare per chi si mette alla guida. Si potrà infatti incappare in multe tra i 422 euro ed i 1697 euro, con annessa sospensione fino a due settimane.
Ancora peggio sarà per i recidivi, che potranno essere costretti a pagare multe fino a 2588 euro con sospensione fino a tre mesi e decurtazione di 10 punti dalla patente.

Formazione per i ragazzi

Un altro punto importante riguarda l’intenzione di mettere in atto di programmi educativi e formativi per i ragazzi.
Si dovrebbe partire dal programma educativo sul traffico stradale nelle scuole medie, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sull’importanza del rispetto delle regole stradali. Ma stando a quanto filtra, non mancheranno corsi di educazione stradale anche per le scuole superiori.

Alcol e guida

Ancora, punto fondamentale del nuovo disegno di legge è quello che riguarda le regole sul consumo di alcolici per chi si mette alla guida.
Tra le novità più attese infatti, in vigore dal prossimo anno, c’è l’inasprimento delle sanzioni per chi guida sotto l’effetto dell’alcool o di sostanze stupefacenti.

Per coloro che sono già stati condannati per guida in stato di ebrezza scatterà il divieto totale di consumo di alcolici: di conseguenza, nessun limite particolare, semplicemente non si dovrà superare la soglia di zero grammi per litro di sangue. Per questi guidatori sarà anche obbligatorio installare sulla vettura il dispositivo alcolock, che blocca l’avviamento del motore nel caso rilevi un qualsiasi tasso alcolemico.

Neopatenati

L’ultimo punto che tratteremo riguarda invece l’impatto del 2024 per i neopatentati, ovvero coloro che hanno conseguito la patente da meno di 3 anni.
Per questa speciale categoria entrerà in vigore il divieto di consumo di alcol (per i guidatori sotto i 21 anni). Inoltre, l’attuale divieto di guidare vetture con una potenza superiore a 55 kiloWatt per tonnellata – 65 kW per le elettriche – o veicoli con potenza massima superiore ai 70 kW (95 cavalli) viene esteso da uno a tre anni.

Conclusioni

Abbiamo visto, nel corso dell’articolo, un riassunto non esaustivo delle più importanti novità che porterà il 2024 in tema Codice della Strada, a cui se ne aggiungono anche delle altre.
Cogliamo l’occasione, ancora una volta, per augurarti un felice anno nuovo e per ricordarti che è possibile contattare la nostra autoscuola compilando il form sul nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Auto e feste: i consigli per gli spostamenti natalizi

Introduzione

Periodo natalizio è sinonimo di pranzi, cenoni, ma anche di vacanze e spostamenti con la propria auto. Per chi ha la patente, dunque, possono tornare utili alcuni consigli sulla guida, inerenti proprio a questo periodo di freddo e feste.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, la nostra autoscuola può fare al caso tuo, con un’ampia offerta di servizi e patenti conseguibili. Per qualsiasi informazione o chiarimento sulla nostra offerta, ti invitiamo a contattarci telefonicamente, compilare il form online, oppure venire direttamente a trovarci dal vivo in una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo elencheremo alcuni suggerimenti da seguire in questa piccola guida a tema natalizio.

Periodo natalizio: freddo e condizioni climatiche avverse

Il periodo natalizio spesso coincide con freddo e condizioni climatiche avverse, a cui bisogna di conseguenza adattarsi anche quando ci si mette alla guida:

  • in presenza di neve occorre considerare che i tempi di frenata si allungano. Quindi, è necessario mantenere le distanze di sicurezza, procedere a velocità contenute e montare le catene per la neve prima di partire, per non farsi trovare impreparati;
  • A proposito di catene, queste vanno montate solo in caso di necessità, come segnalato dai cartelli. Inoltre, con questo tipo di gomme la guida deve essere più equilibrata, evitando frenate improvvise e/o forti accelerazioni, e mantenendo il limite di velocità a 50 km orari;
  • In presenza di nebbia si riduce la visibilità e la strada diventa più scivolosa. Per questi motivi il limite di velocità consentito è di 50 Km/h, quando la visibilità è inferiore a 100 metri. In questi casi è indispensabile essere ben in vista, utilizzando i fari antinebbia e quelli fendinebbia;
  • in caso di pioggia, si riduce la visibilità e può verificarsi il fenomeno dell’Acquaplaning, che consiste nella perdita di aderenza degli pneumatici con l’asfalto. È utile sapere che il fenomeno si acuisce alla presenza di molta acqua e guidando a velocità sostenuta. In caso di forte pioggia è importante moderare la velocità e rallentare diminuendo la pressione sul pedale dell’acceleratore anziché frenare bruscamente. Prima di mettervi al volante, e periodicamente, è opportuno controllare il buon funzionamento delle spazzole tergicristallo.

Altri consigli

Oltre i consigli legati alle avverse condizioni atmosferiche, che caratterizzano il mese di dicembre nel nostro paese, ci sono poi tutta una serie di ulteriori utili suggerimenti:

  • Pranzi e cenoni, occhio al tasso alcolemico: il periodo delle feste, come noto, è caratterizzato da abbuffate con parenti e amici, condite molto spesso con qualche bicchiere di vino o spumante. Se ci si deve mettere alla guida, sempre meglio essere prudenti e tenere un occhio di riguardo;
  • Tenere conto dei limiti e delle regole degli altri paesi: se durante le vacanze ci si vuole spostare in auto fuori dai confini italiani, è bene conoscere i limiti di velocità e di tasso alcolemico del paese in cui si decide di andare.

Conclusioni

Con questo articolo, abbiamo cercato di fornire alcuni piccoli consigli per affrontare queste vacanze di Natale con la propria auto.
Cogliamo l’occasione per augurare a tutti voi Buone Feste e per ricordarvi che è possibile contattarci compilando il nostro form online, tramite i nostri numeri di telefono, oppure venendo direttamente a trovarci in sede.

Guida e viaggi in auto: i consigli e le regole per le donne in dolce attesa

Introduzione

La dolce attesa è sicuramente per molte donne una delle più grandi gioie della vita ma, allo stesso tempo, si tratta di un evento che può incidere anche sulle possibilità di una donna di viaggiare in auto come passeggero sulle possibilità di guidare un mezzo.

Per questo, nel resto dell’articolo tratteremo le principali regole ed i principali consigli da seguire per le donne che si trovano in attesa di un bebè, in modo tale da fornire una piccola guida utile.

A tal proposito, ti ricordiamo che sul nostro blog sono presenti altri numerosi articoli su tematiche riguardanti le patenti, la sicurezza stradale, le regole del codice della strada. Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento sui servizi offerti da L’Autsocuola.net puoi inoltre contattarci compilando il form online, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Regole

La regola principale è che, in realtà, quando si parla di donne che si trovano in stato di gravidanza non esistono specifici divieti. Il Codice della Strada, in questo senso, lascia assoluta libertà di decisione: sarà ciascuna donna, sulla base delle proprie scelte personali e di eventuali consigli o avvertimenti da parte dei medici, a decidere se mettersi alla guida oppure no.

Un altro importante tema in ambito normativo riguarda l’utilizzo delle cinture di sicurezza: contrariamente all’immaginario comune, anche le donne in gravidanza sono obbligate ad allacciare le cinture di sicurezza quando si trovano all’interno dell’abitacolo. Alla regola generale, si aggiunge un’eccezione contenuta direttamente nel Codice della Strada. L’articolo 172 dispone infatti che: “sono sollevate dall’obbligo le donne in stato di gravidanza sulla base della certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari conseguenti all’uso delle cinture”.

Consigli utili

Oltre le poche regole sopraccitate, si possono invece elencare numerosi consigli che qualsiasi donna in gravidanza dovrebbe seguire per migliorare il proprio comfort e la propria sicurezza alla guida. Di seguito un elenco dei principali suggerimenti:

  • allontanare progressivamente il sedile dal volante e regolare la posizione dello schienale in modo tale che la pancia non rischi di comprimersi sullo sterzo;  
  • posizionare un cuscino non troppo spesso come supporto per la schiena per ammortizzare i sobbalzi durante la marcia del veicolo;
  • non disattivare l’airbag sia nel caso in cui la donna in gravidanza si metta al volante, sia quando si accomoda sul sedile del passeggero;
  • data la condizione di stress prevedibile, è preferibile, durante la gravidanza, prediligere gli spostamenti brevi o di media durata, proprio perché i viaggi lunghi sono più complessi da gestire;
  • considerare anche le condizioni ambientali, ad esempio evitando di guidare durante le ore più calde in estate o quelle più fredde in inverno.

Conclusioni

Come visto nell’articolo, sono davvero poche le regole del Codice della Strada specifiche per le donne in stato di gravidanza. L’unica norma ad hoc riguarda la possibilità di non indossare le cinture di sicurezza in caso di esplicita certificazione rilasciata dal medico. Al contrario, sono numerosi gli accorgimenti che è consigliabile adottare per una maggiore sicurezza e comodità alla guida.
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Patente persa o rubata: come muoversi per poter tornare a guidare

Introduzione

La patente di guida rappresenta il documento fondamentale per poter condurre un’auto o qualsiasi altro mezzo. Può però capitare, a chi la possiede, di smarrirla oppure di subire un furto da parte di qualche malintenzionato.

Se invece non hai ancora conseguito la patente o vuoi ampliare la possibilità di condurre nuovi tipi di veicoli, allora puoi affidarti alla nostra autoscuola. L’autoscuola.net presenta infatti un’ampia offerta di servizi che comprendono, tra gli altri, anche corsi professionali per crescere nel mondo del lavoro.
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Primo passo: denuncia

Il primo passo da mettere in atto una volta che ci si rende conto di aver smarrito la patente è la denuncia.
Dal momento in cui ci si accorge di non avere la patente, si hanno 48 ore per presentare denuncia ai carabinieri o alla polizia.
Nel caso in cui si sia impossibilitati a recarsi presso le autorità, è possibile un’alternativa: la legge consente infatti di denunciare lo smarrimento anche online, sul sito ufficiale dei carabinieri. Se si sfrutta questa comoda alternativa, occorrerà poi in ogni caso presentarsi successivamente di persona per completare la procedura di denuncia.

Secondo passo: ottenimento del permesso provvisorio di guida

Una volta completata la procedura di denuncia, il primo grosso problema (ovvero quello di non poter guidare il proprio mezzo) è stato risolto.
In seguito alla denuncia viene infatti rilasciato dalle autorità un permesso provvisorio di guida. Si tratta di un documento equiparabile alla patente in cui vengono riportati i dati dell’interessato e la cui validità è di 90 giorni. In questo modo è dunque fin da subito possibile riprendere a guidare normalmente il proprio mezzo.

Terzo passo: ottenimento del duplicato

Dopo aver fatto la denuncia di smarrimento e dopo aver ottenuto un permesso provvisorio, i Carabinieri o la Polizia locale verificheranno, accedendo all’Archivio Informatico Nazionale, la duplicabilità o meno della patente smarrita.

Lo scenario migliore è quello per il quale la patente risulta poter essere duplicabile: in questo caso la nuova patente arriverà al diretto interessato per posta entro 45 giorni da quando si è esposta la denuncia, senza ulteriori adempimenti.
Diverso il caso in cui la patente non è duplicabile, solitamente perché mancano dati fondamentali come ad esempio l’indicazione della scadenza. In questo caso occorre, dopo aver sporto denuncia, recarsi anche presso la motorizzazione Civile, compilare il modello TT2112 e fornire Carta d’identità e due fototessere.

Oltre al diretto interessato, anche un’autoscuola può richiedere il duplicato della patente presentando tutti i documenti necessari: una soluzione utile se si vogliono evitare perdite di tempo presso la motorizzazione. Il costo per l’ottenimento del duplicato della patente è di 10,20 euro.

Conclusioni

Come visto, non occorre disperarsi in caso di furto subito o di smarrimento della patente, ma seguire pochi passaggi per ripristinare immediatamente la normalità e poter guidare nuovamente il proprio veicolo.
Tre step da seguire per ottenere un certificato provvisorio di guida e poi la nuova patente vera e propria.
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