Bollo Auto: le informazioni più importanti da sapere sulla tassa automobilistica

Introduzione

Se hai conseguito la patente e possiedi un veicolo a quattro ruote, il bollo dell’auto rappresenta ovviamente, trattandosi di un esborso in termini monetari, una scocciatura.

E se invece non hai ancora conseguito la patente? La nostra autoscuola può fare al caso tuo, con un’ampia offerta di patenti (per svariate categorie di veicoli) e diversi corsi professionali attivi.
Per qualsiasi informazione o chiarimento sui servizi offerti dall’Autoscuola.net, puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo nel proseguo dell’articolo tratteremo i principali argomenti da conoscere sul bollo auto, mostrando anche i casi in cui è possibile non pagare la tassa.

Bollo auto: generalità

Partiamo dalla definizione. Il bollo auto, spesso definito anche come il “tassa regionale automobilistica” è un tributo regionale il cui versamento spetta a tutti i possessori di un’auto indicati dal Pubblico Registro Automobilistico. Il bollo deve perciò essere pagato annualmente da chi risulta proprietario di una o più automobili provviste di assicurazione auto, indipendentemente dal fatto che il veicolo circoli o meno.

Per quanto riguarda l’entità del pagamento, attualmente il bollo varia in base alla regione e ad altri due importanti elementi: la potenza in kilowatt del veicolo e l’impatto ambientale. Man mano che si sale di kilowatt e man mano che si passa dai veicoli Euro 6 (meno inquinanti) ai veicoli Euro 0 (più inquinanti) l’entità dell’imposta sale.

Pagamento: scadenza e modalità

I pagamenti si possono fare sia online, tramite i seguenti strumenti:

  • pagoBollo online (servizio online di ACI integrato con la piattaforma PagoPA);
  • l’home banking o i servizi online del Prestatore di Servizi di Pagamento (riconoscibili dai loghi CBILL o PagoPA);

sia di persona, attraverso le seguenti modalità:

  • gli sportelli ATM abilitati;
  • i punti vendita aderenti alla piattaforma PagoPA (per esempio SISAL, Lottomatica, Banca 5, ecc.);
  • gli Uffici postali;
  • l’ACI e le agenzie di pratiche auto autorizzate e interconnesse alla piattaforma PagoPA.

Per quanto riguarda le tempistiche invece, il bollo auto deve essere pagato ogni anno entro l’ultimo giorno del mese seguente a quello di scadenza. Se dunque il bollo scadesse ad ottobre 2023, allora andrebbe pagato entro il 30 novembre 2023.

Quando si può evitare di pagare il bollo

Non tutti sono però in realtà “costretti” al pagamento del bollo. C’è infatti chi può gioire e ritenersi esente dall’esborso monetario.
Sono esenti dal pagamento tutti i proprietari di veicoli che siano di interesse storico: ad esempio, gli iscritti nei registri degli Automoclub Storico Italiano, Storico Lancia, Storico Fiat, Storico Alfa Romeo, Federazione Motociclistica Italiana.

Oltre loro, sono esenti anche i possessori dei veicoli immatricolati da più di 30 anni e le persone con disabilità.
Anche il furto dell’auto può far scattare l’immunità dal bollo: in questo caso è necessario chiedere al Pra la trascrizione di perdita del possesso del veicolo.
In tutti gli altri casi non si può scappare dal bollo, a meno che non si cada in prescrizione: la prescrizione per il mancato pagamento della tassa è pari a 3 anni.

Conclusioni

Come visto nel corso dell’articolo, il bollo rappresenta dunque una tassa praticamente certa per ogni automobilista, a parte rari casi in cui si può entrare nel perimetro dell’esenzione.
Ringraziandoti per l’attenzione e sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione, chiarimento o spiegazione sui servizi offerti dalla nostra autoscuola, puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Guida con la pioggia: disposizioni del Codice della Strada e consigli utili

Introduzione

A novembre inoltrato tornano le giornate di pioggia ad accompagnarci anche alla guida. Soprattutto se possiedi la patente da poco, potresti trovarti in difficoltà nel metterti alla guida in caso di condizioni meteo avverse ed asfalto bagnato.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, la nostra Autoscuola potrebbe fare al caso tuo, con un offerta che spazia dalle classiche patente A e B, passando per le patenti professionali, fino ad arrivare alla patente nautica. Per qualsiasi informazione o chiarimento sui nostri servizi, ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il form online, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo, riassumeremo le principali regole a cui attenersi in caso di pioggia e presenteremo alcuni piccoli consigli ed accortezze da tenere a mente in queste situazioni.

Condizioni meteo avverse: le prescrizioni del Codice della Strada

È lo stesso Codice della Strada ad intervenire in maniera specifica sulle regole da seguire obbligatoriamente quando le condizioni meteo sono avverse, sia in caso di pioggia sia in caso di nevicate.
Ad essere impattati dal CdS sono nello specifico i limiti di velocità: ci sono infatti dei limiti previsti al verificarsi di determinate situazioni o fattispecie.

Una di queste fattispecie riguarda proprio le condizioni meteo: in caso di precipitazioni, sia pioggia che neve, sulle strade extraurbane principali il limite scende dai 110 ai 90 chilometri orari. Idem anche per le autostrade, dove il limite passa dai 130 ai 110 chilometri orari.
Sempre relativamente alle condizioni meteo, sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali, in caso di nebbia fitta con visibilità inferiore a 100 m, possono essere imposti limiti massimi temporanei di velocità non superiori a 50 km/h.

Chi non rispetta queste disposizioni va incontro a multe e decurtamento di punti sulla patente sulla base di quanto si è sforato il limite.

Alcuni consigli

Oltre alle disposizioni vere e proprie del codice civile, ci sono alcuni consigli che sarebbe sempre bene tenere a mente:

  • ridurre la velocità: è il consiglio più ovvio, in quanto più il contesto in cui ci si trova è pericoloso, più occorre essere prudenti in termini di velocità;
  • aumentare la distanza di sicurezza dal veicolo che precede: l’asfalto bagnato e/o la scarsa visibilità tendono ad aumentare lo spazio di frenata, e per questo è importante essere più prudenti in termini di distanza di sicurezza;
  • manovrare con prudenza lo sterzo ed evitare di azionare il freno in modo improvviso e non dosato; evitare l’appannamento dei vetri e tenere in funzione i tergicristalli: in questo modo è possibile limitare i disagi provocati dal meteo in termini di visibilità;
  • se la pioggia è intensa, accendere le luci anabbaglianti;
  • controllare lo stato degli pneumatici: è importante verificare lo spessore del battistrada e la corretta pressione degli pneumatici. In inverno la pressione scende più rapidamente e un battistrada ridotto richiede frenate più dolci per evitare l’aquaplaning.
  • aquaplaning: proprio l’aquaplaning è uno dei fenomeni più pericolosi in caso di pioggia. Si tratta dello slittamento del veicolo e della conseguente perdita momentanea del suo controllo, soprattutto se il livello dell’acqua sull’asfalto supera 1 centimetro in altezza. In questi casi è importante tenere saldamente le mani sul volante, non farsi prendere dal panico, rallentare alzando il piede dall’acceleratore e premendo la frizione. È importantissimo non accelerare né frenare all’improvviso, per evitare di perdere del tutto il controllo del veicolo.

Conclusioni

Nel presente articolo, abbiamo cercato di fornirti un breve recap in caso di guida sulla pioggia, presentando sia le norme prescritte dal Codice della Strada, sia alcuni consigli utili da seguire per riuscire ad affrontare al meglio le condizioni avverse.
Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento sui servizi offerti dalla nostra autoscuola, ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il form online, chiamandoci, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Mezzi di soccorso: come comportarsi quando si incrociano sulle strade

Introduzione

Se hai conseguito la patente da un bel po’ di mesi, molto probabilmente ti è capitato almeno di una volta di incrociare un mezzo di soccorso (come, ad esempio, un’ambulanza o un mezzo dei vigili del fuoco) a sirene spiegate, e magari anche di farti prendere dall’agitazione.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, ti ricordiamo che la nostra autoscuola può fare al caso tuo, proponendo un’ampia offerta di patenti, corsi professionali, ed altri servizi (come il recupero punti).
Per qualsiasi informazione o richiesta di chiarimento puoi contattarci compilando il form online, chiamandoci al telefono, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo, cercheremo di riepilogare le norme che bisogna rispettare quando ci si trova davanti a dei mezzi di soccorso e quali sono i “poteri” che questi ultimi hanno sulle strade in caso di emergenza.

Come comportarsi davanti ai mezzi di soccorso

A disciplinare il comportamento che gli automobilisti (e in generale chiunque conduca un veicolo per le strade) devono adottare di fronte ad un mezzo di soccorso è il Codice della Strada, il quale all’articolo 177 prescrive che:
Chiunque si trovi sulla strada percorsa dai veicoli di soccorso […] appena udito il segnale acustico supplementare di allarme, ha l’obbligo di lasciare libero il passo e, se necessario, di fermarsi“.

Quanto prescritto dal Codice della Strada vale anche quando ci si trova davanti ai mezzi della polizia, dei pompieri, della protezione civile, o anche davanti alle automediche, mezzi destinati al trasporti di plasma, organi, e così via, purché abbiano in funzione sia la sirena che i lampeggianti.

Le sanzioni

Per quanto riguarda le possibili sanzioni, ostacolare il transito di una ambulanza a sirene spiegate può comportare l’applicazione di una multa che può andare da un minimo di 42 euro fino ad un massimo di 173 euro.
Non solo, ci sono delle fattispecie in cui, chi non rispetta le regole, può rischiare anche dal punto di vista penale. Queste le situazioni:

  1.  Interruzione di pubblico servizio: ad esempio, quando viene interrotto o comunque turbato il regolare svolgimento di un servizio di pubblica necessità (servizio di soccorso pubblico). Tale reato è punito con il carcere sino ad un anno;
  2. Violenza privata: ad esempio, parcheggiare un’auto in modo da impedire il passaggio di una ambulanza può integrare il reato di violenza privata, punito con una pena sino a quattro anni di carcere;
  3. Lesioni personali colpose o omicidio colposo: nei casi più gravi, il mancato rispetto delle suddette regole puòimpedire o ritardare il soccorso della persona trasportata e, quindi, provocarle dei danni fisici (lesioni personali colpose) o addirittura la morte (omicidio colposo), reati puniti rispettivamente con la pena sino a quattro annie cinque anni di carcere.

Le regole per i mezzi di soccorso

Se i “normali automobilisti”, come visto, devono rispettare tutta una serie di regole di fronte ad un mezzo di soccorso, anche questi ultimi hanno delle norme da rispettare, sempre disciplinate dall’articolo 177 del Codice della Strada. Il comma 1 del suddetto articolo ci dice che l’uso della sirena e dei lampeggianti «è consentito ai conducenti degli autoveicoli e motoveicoli adibiti a servizi di polizia o antincendio e di protezione civile come individuati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti». Nel momento in cui questi segnali sonori e visivi vengono accesi, i soccorritori sono giustificati a trasgredire il Codice della strada, così da poter garantire un soccorso quanto più rapido ed efficace.

Ma fino a che punto possono spingersi i soccorritori in questo senso? Come sottolinea il comma 2, i veicoli con sirena e lampeggiante «non sono tenuti a osservare gli obblighi, i divieti e le limitazioni relativi alla circolazione, le prescrizioni della segnaletica stradale e le norme di comportamento in genere, ad eccezione delle segnalazioni degli agenti del traffico e nel rispetto comunque delle regole di comune prudenza e diligenza». 

Conclusioni

Nel corso dell’articolo, abbiamo trattato una delle situazioni che più generano ansia negli automobilisti, soprattutto quelli principianti: trovarsi di fronte ad un mezzo a sirene e lampeggianti accesi.
Abbiamo visto come esistano delle norme da rispettare, sia dal lato dei normali conducenti, sia dal lato di chi conduce i mezzi di soccorso (o in generale qualsiasi mezzo di emergenza), cercando di descrivere anche quali sono le possibili sanzioni in cui si può incorrere.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi offerti dalla nostra Autoscuola puoi scriverci compilando il form online, chiamarci ai nostri numeri di telefono, o venire direttamente a trovarci in una delle nostre sedi.

Linee tratteggiate, continue, colorate: tutti i significati della segnaletica orizzontale

Introduzione

La segnaletica orizzontale, ed in particolare le linee di mezzeria che determinano la carreggiata, sono un elemento con cui tutti i giorni, chi ha conseguito la patente e guida un mezzo, ha a che fare.

Se invece non hai ancora conseguito la patente e sei intenzionato a farlo, allora la nostra autoscuola fa al caso tuo: un’ampia offerta di servizi e licenze conseguibili, dalle classiche patenti A e B alle patenti professionali.
Ti ricordiamo che, per qualsiasi chiarimento o curiosità, puoi contattarci compilando il nostro form online, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo, cercheremo di illustrare i vari tipi di linee e le relative disposizioni da rispettare per chi conduce un mezzo nelle strade italiane.

Striscia bianca tratteggiata

Se la strada è ad un solo senso di marcia, la striscia bianca tratteggiata serve per dividere la carreggiata in due corsie.
Se invece la strada è a doppio senso di marcia, allora ha anche la funzione di dividere i sensi di marcia, consentendo, in caso di sorpasso su un’altra auto, di invadere momentaneamente l’altra corsia.
Questo tipo di striscia permette inoltre la svolta a sinistra e, se la strada in cui si viaggia lo autorizza, anche di effettuare un’inversione di marcia.

Striscia bianca continua

Anche in questo caso, se la strada è ad un solo senso di marcia, la striscia bianca tratteggiata serve per dividere la carreggiata in due corsie.
Se invece la strada è a doppio senso di marcia, allora ha anche la funzione di dividere i sensi di marcia. In questo caso però, al contrario della striscia tratteggiata, la linea non può essere superata ed infatti il sorpasso può essere effettuato soltanto se si riesce ad eseguirlo senza oltrepassare la striscia

Doppia striscia bianca continua

La doppia striscia bianca continua serve a dividere i sensi di marcia sulle strade a doppio senso. Così come accade per la striscia continua singola, non può essere superata, ed infatti il sorpasso può essere effettuato soltanto se si riesce ad eseguirlo senza oltrepassare la doppia striscia.
Rispetto alla singola striscia, dunque, consente e vieta esattamente le stesse cose: la differenza è soltanto psicologica.

Striscia continua centrale affiancata a sinistra da una striscia discontinua (o viceversa)

Questo tipo di strisce si trova su strade a doppio senso di circolazione, e il loro significato dipende da quale delle due strisce si trova più vicina al conducente: se la striscia più vicina è quella continua non può superarla, se è quella tratteggiata sì.

Linee di mezzeria gialle

Come visto, tutti e quattro i tipi di linee descritte precedentemente sono tracciate con il “classico” colore bianco. Può capitare però, che ciascuno dei quattro tipi possa venire tracciato di colore giallo.
Nel caso in cui vi troviate davanti a strisce gialle, vuol dire che ci sono in corso dei lavori e si tratta di linee di mezzeria provvisorie: i significati però, e le regole da rispettare, sono le medesime descritte in precedenza, nonostante il cambio di colore.
Il colore giallo indica comunque un grado di prudenza ancora maggiore, visti appunti i lavori in corso che stanno interessando la strada percorsa.

Conclusioni

Come illustrato nel corso dell’articolo, esistono ben quattro tipi di linee di mezzeria, ognuno indicante diversi tipi di manovre e comportamenti consentiti ai conducenti dei mezzi, e per questo è importante conoscerli.
Sperando di essere stati di tuo interesse ti ricordiamo che, per qualsiasi informazione o chiarimento relativo ai servizi offerti dalla nostra autoscuola, puoi contattarci compilando il form online, chiamandoci al telefono, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Carta di circolazione: le dritte per saperla leggere e interpretare al meglio

Introduzione

Il libretto di circolazione, anche noto come carta di circolazione, rappresenta un documento cruciale per l’automobilista, contente tutte le informazioni utili sul veicolo. È di conseguenza fondamentale, se possiedi la patente ed un veicolo da condurre, saperlo leggere e interpretare correttamente.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, ma è uno dei tuoi prossimi obiettivi, allora la nostra autoscuola fa al caso tuo, con un’offerta ampia su diversi tipi di licenze e corsi.
Per scoprire tutti i nostri servizi o per qualsiasi richiesta di chiarimento, ti consigliamo di contattarci compilando il form online sul nostro sito, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo nel resto dell’articolo spiegheremo punto per punto ciascuna voce che compone il libretto, in maniera tale da cercare di fornirti una guida più completa possibile.

Generalità

Il libretto di circolazione è uno dei tre documenti obbligatori (insieme alla patente di guida ed al certificato di assicurazione) da portare in auto quando si circola su strade pubbliche. A imporlo è l’articolo 180 del Codice della Strada (CdS), secondo cui il mancato rispetto dell’obbligo fa rischiare una multa compresa tra i 41 e i 168 euro.

Inoltre, l’automobilista che, fermato dalle Forze dell’Ordine, verrà sorpreso senza uno o tutti questi documenti, dovrà obbligatoriamente presentarli entro un certo termine presso l’ufficio indicato dell’agente accertatore, pena ulteriori provvedimenti sanzionatori. In caso contrario, qualora non ci si presenti agli uffici di polizia entro il termine stabilito, si può incorrere in una sanzione ancora più salata, fino a 1.682 euro.

Le sezioni del libretto

Come detto, elencheremo i significati di tutte le voci del libretto, al fine di poterlo leggere più facilmente e comprendere le varie sezioni:

A: targa del veicolo

B: data della prima immatricolazione del veicolo

Se l’intestatario è anche il proprietario, compaiono i codici:

C.2.1: cognome proprietario del veicolo (o ragione sociale)

C.2.2: nome data di nascita del proprietario

C.2.3: indirizzo del proprietario

Se invece proprietario e intestatario sono due soggetti diversi:

C.1.1: cognome intestatario del veicolo (o ragione sociale)

C.1.2: nome dell’intestatario e data di nascita

C.1.3: indirizzo dell’intestatario

D.1: marca veicolo

D.2: tipo veicolo

D.3: denominazione commerciale

E: VIN (Vehicle identification number), ovvero il numero di telaio del veicolo

F.1: massa massima a carico tecnicamente ammissibile, escluso motocicli

F.2: massa massima a carico ammissibile del veicolo in circolazione nello Stato di immatricolazione

F.3: massa massima a carico ammissibile dell’insieme in circolazione nello Stato di immatricolazione

G: massa del veicolo in circolazione carrozzato e munito del dispositivo di attacco per i veicoli trattori di categoria diversa dalla M1

I: data di immatricolazione alla quale si riferisce la carta di circolazione. Se l’auto è stata ritargata, questa datà sarà successiva a quella del paragrafo B.

J: categoria del veicolo

J.1: destinazione ed uso del veicolo

J.2: carrozzeria del veicolo

K: numero di omologazione del tipo (se disponibile)

L: numero di assi

M: interasse

N: ripartizione tra gli assi della massa massima a carico tecnicamente ammissibile per i veicoli con massa totale superiore a 3500 kg

O.1: massa massima a rimorchio tecnicamente ammissibile con rimorchio frenato (kg)

O.2: massa massima a rimorchio tecnicamente ammissibile con rimorchio non frenato (kg)

P.1: cilindrata (cm3)

P.2: potenza netta massima (kW)

P.3: tipo di combustibile o di alimentazione

P.5: numero di identificazione del motore

Q: rapporto potenza/massa in kW/kg (solo per i motocicli)

S.1: numero di posti a sedere, compreso quello del conducente

S.2: numero di posti in piedi (se del caso).

U.1: livello sonoro a veicolo fermo [dB(A)]

U.2: livello sonoro a regime del motore (giri×min−1)

V.1: CO (g/km o g/kWh)

V.2: HC (g/km o g/kWh)

V.3: NOx (g/km o g/kWh)

V.5: particolato per i motori diesel (g/km o g/kWh)

V.7: CO2 (g/km)

V.9: indicazione della classe ambientale di omologazione CE

Conclusioni

Come visto, le voci del libretto di circolazione sono tantissime, e nel corso dell’articolo abbiamo cercato di descrivere ciascuna di esse, identificate nel libretto soltanto tramite lettere e numeri.
Sperando di essere stati di tuo aiuto ed interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione o chiarimento sui servizi della nostra autoscuola puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Resta aggiornato sui limiti di velocità: la mini-guida con tutti i numeri e tutte le casistiche

Introduzione

Uno degli aspetti normativi che più influiscono sulla guida delle persone sono i limiti di velocità. Ed infatti sicuramente, se hai conseguito una qualsiasi delle tante patenti esistenti, hai dovuto approfondire questo tema per superare l’esame di teoria.

Se invece ancora non hai conseguito la patente ma desideri farlo a breve, allora la nostra autoscuola fa al caso tuo. Presso L’Autoscuola.net è infatti disponibile una vasta disponibilità di patenti conseguibili ed ulteriori servizi che spaziano dai corsi professionali al recupero punti.
Per qualsiasi curiosità o chiarimento sulla nostra offerta ti consigliamo di contattarci in una di queste modalità: compilando il form che trovi direttamente online sul nostro sito, contattandoci telefonicamente, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo nel proseguo dell’articolo ti forniremo una mini guida cercando di inserire tutti i limiti vigenti in territorio italiano attualmente.

I limiti di velocità generici

Ad occuparsi della regolamentazione sui limiti di velocità è, come spesso accade, il Codice della Strada, e nello specifico l’articolo 142. I limiti generali validi per motocicli, autovetture, autovetture con carrello-appendice, veicoli fino a 3 tonnellate e mezzo, sono:

  • 50 km/h – centri abitati (strade urbane);
  • 90 km/h – strade extraurbane secondarie;
  • 110 km/h – strade extraurbane principali;
  • 130 km/h – autostrade.

Nello specifico in Sardegna, non esistendo autostrade, vien da sé che il limite massimo è quello relativo alle strade extraurbane principali, ed è quindi “bloccato” a 110 km/h.

I limiti di velocità per specifico veicolo

Ai limiti generici di velocità si aggiungono poi dei limiti che riguardano soltanto specifiche categorie di veicoli.

I limiti relativi agli specifici veicoli sono riportati di seguito:

  • 40 km/h – macchine agricole e macchine operatrici con pneumatici;
  • 45 km/h – ciclomotori;
  • 80 km/h – quadricicli a motore;
  • 80 km/h – autotreni; autovetture che trainano rimorchi (anche se leggeri) o caravan (roulotte) su autostrada;
  • 70 km/h – autotreni; autovetture che trainano rimorchi (anche se leggeri) o caravan (roulotte) su strade extraurbane (principali e secondarie).

Altre casistiche

Ci sono infine dei limiti previsti al verificarsi di determinate situazioni o fattispecie.

Un primo limite riguarda le condizioni meteo: in caso di precipitazioni, sia pioggia che neve, sulle strade extraurbane principali il limite scende dai 110 ai 90 chilometri orari. Idem anche per le autostrade, dove il limite passa dai 130 ai 110 chilometri orari.
Sempre relativamente alle condizioni meteo, sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali, in caso di nebbia fitta, con visibilità inferiore a 100 m, possono essere imposti limiti massimi temporanei di velocità, non superiori a 50 km/h.

Su alcune strade urbane, alla presenza di determinate caratteristiche ed in presenza anche di apposito segnale, il limite può invece essere alzato dai 50 ai 70 chilometri orari. Anche sulle autostrade a tre corsie per ogni senso di marcia (più la corsia di emergenza) possono essere alzati i limiti: gli enti proprietari possono infatti elevare il limite di velocità fino a 150 km/h, purché sussistano particolari caratteristiche e condizioni della strada.

L’ultima casistica speciale riguarda i neopatentati: per chi ha conseguito la patente da meno di tre anni il limite scende da 110 chilometri orari a 100 chilometri orari in autostrada, e da 110 chilometri orari a 90 chilometri orari nelle strade extraurbane principali.

Conclusioni

Con il presente articolo, abbiamo cercato di riassumere tutti i possibili limiti di velocità esistenti attualmente in territorio italiano.
Abbiamo visto come, non solo esistano dei limiti generici (che sono anche quelli più comunemente conosciuti), ma anche limiti riguardanti particolari categorie di veicoli o determinate fattispecie.
Con l’auspicio di essere stati di tua utilità e di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione relativa ai servizi della nostra autoscuola puoi contattarci compilando il form sul sito, chiamandoci al nostro numero di telefono, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.


Patente: i modi più veloci per sapere quanti punti si hanno

Cenni introduttivi

Da ormai 20 anni, precisamente del primo luglio del 2003, è stato introdotto in Italia il sistema a punti per la patente di guida, rivoluzionando in parte la vita degli automobilisti. È quindi diventato fondamentale, per chi dispone della patente, preservare e conoscere il totale dei punti della propria licenza di guida.

Se invece non possiedi ancora la patente e stai leggendo questo articolo, ti ricordiamo che la nostra autoscuola dispone di un offerta ampia che permette di conseguire praticamente qualsiasi tipo di licenza, da quella nautica alla classica B per gli autoveicoli.
Per qualsiasi informazione o chiarimento sui nostri servizi, ti invitiamo a contattarci tramite il form online, telefonicamente, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo, illustreremo quali sono le principali modalità per conoscere e restare sempre aggiornati sul saldo dei propri punti sulla patente.

Generalità sulla patente a punti

Ad occuparsi della patente a punti è l’articolo 126-bis del Codice della Strada.
Ogni automobilista, nel momento in cui consegue la licenza, dispone di un ammontare iniziale di 20 punti.
Il punteggio iniziale può progressivamente scendere, fino ad azzerarsi, nel caso in cui vengano commesse infrazioni che prevedono appunto la decurtazione di punti.
Viceversa, se non si commettono infrazioni, si riceve ogni due anni un bonus aggiuntivo di due punti, che può portare un automobilista a raggiungere un punteggio massimo di trenta.
In caso di esaurimento di tutti i punti, il titolare della patente deve sottoporsi all’esame di idoneità tecnica.

A tal proposito, cogliamo l’occasione per informarti che presso la nostra autoscuola è disponibile il servizio di recupero punti patente, in modo tale da scongiurare l’eventualità di un azzeramento del punteggio.

Come controllare il proprio punteggio

Esistono tre principali modi per controllare il proprio saldo:

1) Il modo probabilmente più semplice ed immediato per conoscere il proprio saldo punti è via telefono, contattando il numero 06 45775962. Si tratta di un numero utilizzabile sia da telefono mobile che da telefono fisso ma, non trattandosi di un numero verde, il costo del servizio è quello di una telefonata urbana.

2) In seconda battuta si può controllare il saldo dal Portale dell’Automobilista, accedendo tramite credenziali, anche via CIE o SPID e dando il consenso all’uso dei propri dati personali.
Una volta entrati nella Home della piattaforma si hanno tutti i servizi a disposizione.

Dalla Home bisogna selezionare l’opzione “Verifica da solo” e quindi la voce “Saldo punti patente”, che permetterà di effettuare il login tramite le proprie credenziali personali ed ottenere l’informazione.
Contrariamente al metodo della chiamata, in questo caso è possibile conoscere il saldo in maniera totalmente gratuita.

3) Il terzo modo è anch’esso molto comodo e semplice da usare, e permette di verificare i punti patente in un attimo: si tratta dell’app IPatente.
L’app è gratuita e scaricabile su dispositivi Android e Iphone. 
Al contrario della telefonata al numero di servizio, tramite l’app non solo è possibile verificare in maniera facile e veloce il saldo punti, ma anche accedere ad altre informazioni.

Sono infatti disponibili sia informazioni utili sul proprio veicolo (scadenza del bollo, scadenza dell’assicurazione, stato di avanzamento di eventuali pratiche burocratiche, scadenza della revisione obbligatoria) sia informazioni relative a veicoli terzi, come ad esempio lo stato assicurativo o la classe ambientale.

Conclusioni

Con il presente articolo, abbiamo cercato di fornirti una guida per conoscere il tuo saldo patente, un’informazione utile per restare sempre aggiornati sulla propria situazione ed evitare spiacevoli sorprese. Ne abbiamo approfittato per fare un piccolo recap sul funzionamento della patente a punti,  descrivendo le tre distinte modalità per ottenere l’informazione sul saldo.
Sperando di essere stati utili, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione o chiarimento sui servizi offerti dalla nostra autoscuola puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, o venendo direttamente a trovarci presso le nostre sedi.

Gommoni e moto d’acqua: cosa occorre per guidarli e perché rivolgerti alla nostra Autoscuola

Cenni introduttivi

Agosto è ormai arrivato ed il mese più focoso dell’estate porta con sé anche tutta una serie di attività che presuppongono la guida di mezzi di trasporto come gommoni e moto d’acqua.
Per questo è utile sapere se, ed in quali circostanze, è necessario essere in possesso della patente nautica.

Presso la nostra Autoscuola, oltre a poter conseguire le patenti necessarie per guidare i mezzi di trasporto su terra (come la patente A o la patente B), è possibile conseguire anche la patente nautica. Avrai a tua disposizione istruttori qualificati e un’imbarcazione per poterti preparare al meglio al superamento dell’esame. Per qualsiasi informazione o chiarimento, ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il form online che trovi sul nostro sito, telefonicamente, o venendo a trovarci in sede.

Nel proseguo dell’articolo analizzeremo le fattispecie in cui occorre possedere la patente nautica per condurre gommoni o moto d’acqua, e con quali modalità è possibile conseguire tale licenza presso la nostra autoscuola.

Moto d’acqua: cosa dice la legge

Per quanto riguarda la moto d’acqua, la legge equipara tale mezzo ad un natante da diporto di lunghezza inferiore ai quattro metri. Di conseguenza, nonostante nell’immaginario comune si pensi sia possibile condurla senza nessun tipo di licenza, per poterla utilizzare è necessario essere in possesso di patente nautica di categoria A.

Inoltre, sempre la legge stabilisce che non è possibile condurre moto d’acqua ad una distanza superiore ad un miglio dalla costa.
Le sanzioni, in caso di infrazione, sono molto salate. Se si viene colti alla guida di una moto d’acqua senza patente nautica di categoria A, la sanzione può spaziare dai 2.100 agli 8.263 euro.

Gommone: cosa dice la legge

Per quanto riguarda il gommone, le discriminanti  che fanno NON fanno scattare l’obbligo di patente nautica sono tre:

  • lunghezza inferiore ai 10 metri;
  • navigazione  entro le 6 miglia dalla costa;
  • motore che non deve superare la potenza di 40 cv, ovvero 30kw.

In caso contrario, così come per la moto d’acqua, anche nel caso di guida di un gommone è necessario disporre della patente nautica di categoria A. Inoltre, il possesso della patente nautica è in ogni caso obbligatorio nel caso in cui venga praticato lo sci nautico.

Conseguire la patente nautica presso la nostra autoscuola

Tra i servizi offerti dalla nostra autoscuola, rientra anche quello che consente il conseguimento della patente nautica.

Se vuoi ottenere la tua patente in tempi brevi per poter navigare in tutta sicurezza, puoi dunque contattare la nostra scuola guida di Cagliari. Metteremo a tua completa disposizione istruttori capaci e qualificati, ed un’imbarcazione di qualità per poter fare pratica verso il sostenimento dell’esame.  
In questo modo avrai la sicurezza ed il vantaggio di utilizzare il mezzo che conosci durante l’esame pratico.
Le modalità di conseguimento variano a seconda della tipologia di patente nautica che si intende conseguire:

  • patente nautica A: permette di comandare e condurre natanti e imbarcazioni da diporto entro 12 miglia dalla costa oppure oltre 12 miglia dalla costa.  A seconda poi del tipo di navigazione che si vuole intraprendere la categoria A si divide ulteriormente in patente nautica entro le 12 miglia dalla costa e patente oltre le 12 miglia, ovvero senza limiti.
  • patente nautica B: permette di comandare navi da diporto, ovvero superiori a 24 metri di lunghezza;
  • patente nautica C: permette la direzione nautica di natanti e imbarcazioni da diporto.

L’esame della patente nautica si compone, in linea generale, di una prova scritta e una prova pratica. 
Sia nel caso di patente nautica entro le 12 miglia sia nel caso senza limiti, la prova scritta prevede un quiz base a risposta multipla. Il quiz è composto da 20 quesiti, ritenuto superato con un massimo di 4 errori. La differenza sta invece nella prova di carteggio. Nel caso di patente nautica entro le 12 miglia è prevista una prova su elementi di carteggio nautico contenente 5 quesiti a risposta singola della durata di 20 minuti in cui è possibile fare al massimo 1 errore. Nel caso di patente senza limiti è prevista la classica prova di carteggio fatta con l’ausilio delle carte nautiche contenente 4 quesiti (o problemi), anche qui si può sbagliare al massimo una volta e si hanno a disposizione 60 minuti. Viene eseguita prima la prova di carteggio e poi il quiz base.

Conclusioni

Con il presente articolo, abbiamo cercato di mettere chiarezza sull’utilizzo di due dei mezzi più ambiti durante le vacanze estive, ovvero gommoni e moto d’acqua.
Ne abbiamo approfittato per riassumere alcuni aspetti relativi alla patente nautica, conseguibile direttamente presso la nostra autoscuola di Cagliari.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi dubbio o richiesta di chiarimento puoi contattarci compilando il nostro form online, telefonicamente, o venendo a trovarci in sede.

Patente AM, la prima in assoluto: in cosa consiste e come l’Autoscuola.Net accompagna i ragazzi nel suo conseguimento

Introduzione

La prima patente conseguibile in ordine di età è la patente AM. Si tratta di un documento che permette la guida di determinati veicoli fin dal compimento dei 14 anni.

Tuo figlio è un pilota in erba o, semplicemente, è alla ricerca della patente che gli permetta di guidare il suo primo mezzo? Informati sulle modalità di conseguimento della patente AM presso l’Autoscuola.Net.
Puoi contattarci compilando il form online, tramite i nostri recapiti telefonici, o venendo a trovarci in sede. Saremo lieti di fornirti tutte le informazioni di cui necessiti.

Presso l’Autoscuola.net è possibile conseguire tale patente. I nostri istruttori qualificati sono pronti ad accompagnare i ragazzi in questo primo passo nel mondo della guida su strada.
Nel proseguo dell’articolo, elencheremo le caratteristiche che contraddistinguono la patente AM ed i consigli per il suo conseguimento.

Disciplina del codice della strada: cosa si può guidare con la patente AM e quali sono i limiti di età

Relativamente alla patente AM, l’articolo fondamentale del Codice della Strada è l’articolo 116, che disciplina anche tutte le altre patenti.

Questo articolo dispone che la patente AM permette di guidare:

  1. ciclomotori a due ruote (categoria L1e) con velocità massima di costruzione non superiore a 45 km/h, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se a combustione interna, oppure la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici;
  2. veicoli a tre ruote (categoria L2e) aventi una velocità massima per costruzione non superiore a 45 km/h e caratterizzati da un motore, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se ad accensione comandata, oppure la cui potenza massima netta è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori a combustione interna, oppure la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4kW per i motori elettrici;
  3. quadricicli leggeri la cui massa a vuoto è inferiore o pari a 350 kg (categoria L6e), esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici, la cui velocità massima per costruzione è inferiore o uguale a 45 km/h e la cui cilindrata del motore è inferiore o pari a 50 cm³ per i motori ad accensione comandata; o la cui potenza massima netta è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori, a combustione interna; o la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici.

In linea generale, si tratta di veicoli la cui cilindrata non supera praticamente mai i 50 cm³ e la cui velocità massima non supera i 45km/h.

La licenza AM è, come anticipato, conseguibile fin dall’età di 14 anni, due in meno rispetto AI 16 della patente A1. Una volta compiuti i 18 anni, è poi possibile allargare ulteriormente i limiti con l’ottenimento della patente A2.
Al compimento dei 24 anni è infine possibile conseguire la patente A, che permette di guidare qualsiasi moto senza limiti di cilindrata o potenza. Se si è già in possesso della patente di guida A2 allora è possibile abbassare l’età minima a vent’anni.

Conseguire la patente AM presso l’Autoscuola.net

È possibile conseguire la patente AM presso la nostra autoscuola, così come per la patente A1, la patente A2, e la patente A3.
Per ottenere la patente AM è necessario, come di consueto, superare sia un esame di teoria che un esame di pratica.
Per quanto riguarda l’esame di teoria, è formato 30 domande da completare in un massimo di 25 minuti. Il limite massimo di errori che si possono commettere è pari a tre.
Per quanto riguarda l’esame pratico di guida, si suddivide a sua volta in due parti: la prima viene svolta in un’area attrezzata, mentre la seconda in mezzo al traffico, a cui si accede soltanto dopo aver superato la prima parte.

Di fondamentale importanza è sapere che, iscrivendoti presso la nostra autoscuola per ottenere la patente, avrai il vantaggio di utilizzare la nostra pista privata. La pista è la stessa che viene utilizzata dagli esaminatori della Motorizzazione per la prova di guida.
A tale aspetto è collegato un importante vantaggio, che è quello di consentire lo svolgimento della prima parte dell’esame di pratica in un’area già nota e familiare.

Considerazioni finali

Con quest’articolo abbiamo cercato di darti un’infarinatura sulla patente AM, primo grande passo nel mondo delle patenti, che può consentire a tuo figlio di disporre in autonomia di un suo mezzo già dall’età di 14 anni.
Se necessiti ulteriori informazioni in merito ( o in generale su qualsiasi servizio della nostra autoscuola) ti consigliamo di contattarci compilando il form online, telefonicamente, o venendo a trovarci presso una delle nostre sedi.

Viaggi e vacanze all’estero: i casi in cui serve la patente di guida internazionale, e come ottenerla grazie all’Autoscuola.Net

Introduzione

Entra nel vivo la bella stagione ed è subito tempo di viaggi. In caso di vacanze all’estero, occorre fare attenzione se l’intenzione è quella di mettersi alla guida, perché a seconda della location prescelta potrebbe essere necessaria la patente internazionale. Noi dell’Autoscuola.net possiamo aiutarti ad ottenerla.

Per scoprire invece l’offerta completa della nostra autoscuola, ti invitiamo a visitare il nostro sito alla sezione servizi. Oltre ad accompagnarti nel conseguimento delle varie patenti, sono infatti previsti altri numerosi servizi, come ad esempio quello di recupero punti o la guida accompagnata.
Per qualsiasi informazione puoi contattarci compilando il form online, tramite i nostri recapiti telefonici, o venendo a trovarci nelle nostre sedi.

Nel proseguo dell’articolo ti spiegheremo meglio in cosa consiste ed in quali situazioni occorre essere in possesso di tale attestato.

Patente internazionale di Guida: cenni generali

La patente internazionale di guida, o più correttamente “Permesso Internazionale di Guida’, come scrive l’ACI: è necessaria per guidare in quei paesi che non siano firmatari delle medesime Convenzioni internazionali ratificate dall’Italia.
È rilasciata dall’Ufficio Provinciale della Direzione Generale della Motorizzazione Civile del luogo di residenza del richiedente, previa esibizione della patente di guida in corso di validità. L’elenco degli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile è consultabile sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Esistono due modelli diversi di patente internazionale, ognuno dei quali con la propria lista di paesi in cui il documento è considerato valido ai fini legislativi: 

  • il modello “Convenzione di Ginevra 1949”, il quale ha validità per 1 anno; 


  • il modello “Convenzione di Vienna 1968”, il quale ha validità per 3 anni. 
Esempio di patente internazionale “Ginevra”

Occorre specificare che per entrambi i modelli, è condizione necessaria essere già in possesso della patente di guida italiana, conseguibile ovviamente presso l’Autoscuola.net.

Inoltre, essendo la patente internazionale un documento subordinato alla patente originale, è legata a quest’ultima  anche nell’ambito della scadenza. Di conseguenza, la data di scadenza predominante è quella della patente italiana: se questa dovesse scadere, allora anche la patente internazionale perderebbe il suo effetto, anche se non fossero passati gli 1 o 3 anni di scadenza (rispettivi del modello di Ginevra e del modello di Vienna).

Distinzione tra i due modelli: dettagli

Il modello Ginevra è valido nelle seguenti destinazioni: Argentina, Australia, Cambogia, Perù, Marocco, Canada, Cuba, Egitto, India, Giordania, Nuova Zelanda, Singapore, USA, Sud Africa, Sri Lanka, Thailandia, Turchia e Venezuela. 
Il modello Vienna è valido invece in: Argentina, Cile, Bahamas, Bielorussia, Brasile, Ecuador, Filippine, Indonesia, Messico, Iran, Mongolia, Sud Africa, Thailandia, Uruguay e Venezuela. 

A seconda di quello che è il paese visitare occorre dunque optare per una delle due opzioni.
Da segnalare come entrambi, anche sommati, non comprendano tutti i paesi al di fuori dell’Italia.
Non è necessario, infatti, ottenere tale documento se si intende viaggiare nei paesi europei, o in altri paesi come la Turchia o l’Algeria. In tal caso occorre semplicemente la patente italiana regolarmente conseguita sul nostro territorio.

Come ottenere il Permesso di Guida Internazionale grazie alla nostra Autoscuola

Per ottenere il documento è necessario presentarsi alla motorizzazione civile, portando con sé una serie di documenti necessari: ovviamente la patente di guida conseguita in territorio italiano, marca da bollo, versamento di 16 sul c/c 4028, versamento di 10 sul c/c 9001, due fototessere, il modello TT746.

La nostra autoscuola si mette a tua disposizione per provvedere alla consegna di tali documenti alla motorizzazione, permettendoti di risparmiare tempo e di velocizzare l’emissione del permesso internazionale.

Relativamente a quest’ultimo punto, in media i tempi variano dai 10 ai 20 giorni lavorativi, ma per essere sicuri di ottenere il documento in tempo, è consigliato fare richiesta con largo anticipo, cioè con almeno un 1 mese e mezzo prima della data di partenza.

A causa della burocrazia e della mole di lavoro degli uffici di Motorizzazione, spesso la procedura per ottenere il documento di guida valido all’estero può richiedere più del tempo previsto.

Conclusioni

Abbiamo scoperto a cosa serve il Permesso di Guida internazionale, particolarmente utile con l’arrivo dell’estate, la stagione in cui gli italiani più si spostano per i viaggi all’estero.

Nel corso dell’articolo sono state illustrate le due diverse tipologie di patente internazionale, per passare poi a dei consigli su come ottenere tale documento affidandosi alla nostra autoscuola e risparmiando tempo prezioso.
Ti ricordiamo infine che, per qualsiasi dubbio o chiarimento, puoi contattarci compilando il form online, tramite i nostri recapiti telefonici, o venendo direttamente a trovarci in sede.

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