Introduzione

Quando si è alla guida di un mezzo, è ovviamente imprescindibile avere la migliore visuale possibile di quello che accade in strada: questo è facilitato, per chi ne ha l’obbligo, dall’ausilio degli occhiali da vista.
In questo senso, molti dubbi orbitano invece attorno all’utilizzo delle lenti a contatto e degli occhiali da sole da parte di chi possiede nella propria patente il vincolo di utilizzare strumenti correttivi della vista.

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Per questo, approfondiremo l’utilizzo di questi apparecchi quando ci si mette alla guida di un mezzo e vedremo cosa prevede la normativa.

Quando è obbligatorio utilizzare gli appositi strumenti correttivi per la vista

Come anticipato, la vista rappresenta uno degli elementi indispensabili per chi si mette alla guida di un veicolo. Per tale motivo, la stessa legge prevede degli specifici requisiti affinché si possa ottenere la patente o il suo rinnovo.

Per capire quando è obbligatorio l’utilizzo di apparecchiature per la vista è utile riprendere quanto si trova nella Gazzetta Ufficiale, per la quale:

L’articolo 119 del Codice della Strada prevede la presentazione di una certificazione medica ai fini del rilascio della patente di guida, per il rinnovo di validità di quest’ultima, nonché nelle ipotesi in cui è emesso uno specifico provvedimento di revisione della patente.
Tale certificazione deve conformarsi ai requisiti di idoneità per quanto concerne i seguenti ambiti:

  •  vista;
  • affezioni cardiovascolari;
  • diabete mellito;
  • epilessia;
  • dipendenza dall’ alcool o guida dipendente dall’ alcool;
  • uso di sostanze stupefacenti o psicotrope e abuso e consumo abituale di medicinali.

Per quanto riguarda i requisiti visivi: il candidato al conseguimento della patente di guida (o chi deve rinnovarla) deve sottoporsi a esami appropriati per accertare la compatibilità delle sue condizioni visive con la guida di veicoli a motore.

Dovranno essere valutati con particolare attenzione: acutezza visiva, campo visivo, visione crepuscolare, sensibilità all’abbagliamento e al contrasto, diplopia e altre funzioni visive che possono compromettere la guida sicura. Se c’è motivo di dubitare che la sua vista non sia adeguata, il candidato deve essere esaminato dalla Commissione Medica Locale.  Il candidato al rilascio o al rinnovo della patente di guida deve possedere un’acutezza visiva binoculare complessiva, anche con correzione ottica, se ben tollerata, di almeno 0.7, raggiungibile sommando l’acutezza visiva posseduta da entrambi gli occhi.

Utilizzo di occhiali, lenti a contatto e occhiali da sole: la normativa

Come visto, la legge prevede che si debba raggiungere un’accuratezza binoculare complessiva di 0.7, raggiungibile anche per mezzo di strumenti correttivi.
Allo stesso tempo, l’articolo 173 del Codice della Strada integra quando appena detto prescrivendo che:

“Il titolare di patente di guida al quale, in sede di rilascio o rinnovo della patente stessa, sia stato prescritto di integrare le proprie deficienze organiche e minorazioni anatomiche o funzionali per mezzo di lenti o di determinati apparecchi, ha l’obbligo di usarli durante la guida”.

Come è possibile notare, l’articolo 173 parla di “lenti” in maniera generica. Vista l’elasticità della norma, ne deriva che sono ammesse, oltre agli occhiali da vista, anche le lenti a contatto. Non solo, ad essi si aggiungono anche gli occhiali da sole, purché siano ovviamente graduati (o integrati con le lenti a contatto) in modo tale da permettere al conducente di raggiungere in ogni caso la soglia minima dei 0.7 gradi.

L’obbligo di utilizzo degli occhiali e delle lenti a contatto è indicato con il codice 01 sulla patente di guida e fa riferimento proprio alla “Correzione della vista e/o protezione degli occhi”.

Conclusioni

Come visto, la normativa lascia libertà ai guidatori per quanto riguarda l’utilizzo di occhiali da vista, lenti a contatto, o occhiali da sole graduati. Quello che conta è che venga in ogni caso rispettato l’obbligo segnalato dalla patente tramite presenza del codice 01 sul retro.
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