La guida accompagnata: il modo più veloce per poter iniziare a guidare l’auto

Introduzione

C’è un modo per iniziare a guidare l’auto ancora prima dei 18 anni e ancora prima di aver conseguito il famoso foglio rosa: è la guida accompagnata.

Ti interessa la guida accompagnata o uno dei nostri numerosi servizi? Cercaci per ottenere ulteriori chiarimenti: puoi contattarci compilando il form online, chiamandoci ai nostri numeri di telefono, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.
Ti forniremo tutte le indicazioni ed i chiarimenti di cui necessiti.

Per questo motivo, nel proseguo dell’articolo cercheremo di fare chiarezza su questo tipo di possibilità che permette, come detto, di anticipare i tempi per potersi mettere alla guida di una vettura.

Codice della Strada e guida accompagnata

A discipilinare la guida accompagnata è l’articolo 115 del Codice della Strada. Il quale dispone che:

“Sono necessari anni diciotto per guidare veicoli cui abilita la patente di guida delle categorie B e BE”.

Ma allo stesso tempo prevede che:

Ai minori che hanno compiuto diciassette anni e che sono titolari di patente di guida di categoria A1 o B1, è consentita, a fini di esercitazione, la guida di autoveicoli di massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 t, con esclusione del traino di qualunque tipo di rimorchio, e comunque nel rispetto dei limiti di potenza specifica riferita alla tara di cui all’articolo 117, comma 2-bis, purchè accompagnati da un conducente titolare di patente di guida di categoria B o superiore da almeno dieci anni, previo rilascio di un’apposita autorizzazione da parte del competente ufficio del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici, su istanza presentata al medesimo ufficio dal genitore o dal legale rappresentante del minore.

Il minore autorizzato ai sensi del comma 1-bis può procedere alla guida accompagnato da uno dei soggetti indicati al medesimo comma solo dopo aver effettuato almeno dieci ore di corso pratico di guida, delle quali almeno quattro in autostrada o su strade extraurbane e due in condizione di visione notturna, presso un’autoscuola con istruttore abilitato e autorizzato.

Riassumendo, per mettersi alla guida di un’automobile sono necessari i 18 anni ed il foglio rosa, a meno che non si abbia conseguito una tra le patenti A1 e B1: in questo caso è concesso mettersi alla guida a 17 anni, se accompagnati da un accompagnatore che rispetta i requisiti soprelencati.

Guida accompagnata: il ruolo dell’Autoscuola

Quanto detto sopra, palesa l’importanza del ruolo dell’Autoscuola.
Presso la nostra Autoscuola è infatti possibile conseguire le patenti B1 ed A1, che rappresentano requisito fondamentale per sfruttare la guida accompagnata.

Sempre presso l’Autoscuola è poi possibile effettuare le dieci ore di corso pratico di guida, seconda condizione necessaria per la guida accompagnata.

Conclusioni

Con quest’articolo abbiamo voluto mettere in luce i vantaggi della guida accompagnata, un servizio ancora poco conosciuto nell’immaginario collettivo.
Per qualsiasi ulteriore chiarimento o informazione sui nostri servizi, ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il form online, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Patente CQC per professionisti: a cosa serve e come conseguirla in autoscuola

Introduzione

Unire patente e lavoro è possibile, grazie all’opportunità di conseguire presso la nostra Autoscuola la patente CQC.

Stai cercando uno sbocco lavorativo nel mondo dei trasporti? La patente CQC può fare al caso tuo ed è possibile conseguirla presso la nostra autoscuola. Per qualsiasi informazione o chiarimento, puoi contattarci compilando il form sul nostro sito o telefonicamente, oppure puoi venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi di Sestu o Capoterra.

Nel proseguo dell’articolo approfondiremo questo tipo di patente, spiegando in cosa consiste, cosa permette di fare, e con quali modalità è possibile conseguirla.

CQC: generalità

La CQC (o Carta di Qualificazione del Conducente) in realtà non è una vera e propria patente, bensì una certificazione che è obbligatoria da conseguire per tutti coloro che intendono svolgere per lavoro (e non solo) il trasporto di persone o di merci.
Come detto, non si tratta di una vera e propria patente di guida, ed è infatti un’integrazione aggiuntiva delle patenti C e D.

La Carta di Qualificazione del Conducente non è una sola, me esistono due differenti tipologie a seconda che lo scopo sia quello di trasportare persone (come nel caso degli autisti di autobus di linea) o quello di trasportare merci. Si distingue dunque tra:

  • La CQC persone: rivolta ai conducenti che intendono effettuare il trasporto di passeggeri;
  • La CQC merci: necessaria per tutti coloro che effettuano il trasporto di merci o oggetti.

CQC Persone

Come anticipato, la CQC persone è praticamente indispensabile per quei conducenti che debbono effettuare trasporto di passeggeri. Si tratta di una licenza necessaria per tutti coloro che trasportano persone su veicoli che richiedono una delle quattro patenti D: ovvero la D classica, la DE, la D1, la D1E.

Inizialmente, la CQC persone era necessaria soltanto per coloro i quali effettuavano trasporto di persone per scopi lavorativi.



Ma, nel tempo, l’obbligo si è esteso praticamente a chiunque intenda mettersi alla guida di un veicolo che richiede patente D. Soltanto alcune categorie di veicoli sono esenti dall’obbligatorietà del CQC persone. Tra questi:

  • Veicoli di velocità massima autorizzata non superiore ai 45 km/h;
  • Veicoli in uso alle forze armate, protezione civile, vigili del fuoco, forze di polizia e servizi di trasporto sanitario di emergenza;
  • Veicoli sottoposti a prove su strada per il perfezionamento tecnico, riparazione o manutenzione, o veicoli nuovi o trasformati non ancora immessi in circolazione;
  • Veicoli usati per stati di emergenza, destinati a missioni di salvataggio, trasporto di aiuti umanitari a fini non commerciali;
  • Veicoli utilizzati per il trasporto di passeggeri a fini non commerciali;
  • Veicoli utilizzati nei trasporti in conto proprio a patto che la guida non sia l’attività principale del conducente;

CQC Merci

Per quanto riguarda la CQC Merci, invece, è praticamente indispensabile per quei conducenti che debbono effettuare trasporto di merci su quei veicoli che richiedono una tra le patenti C / CE / C1 / C1E.

Inizialmente, la CQC persone era necessaria soltanto per coloro i quali effettuavano trasporto di merci per scopi lavorativi. Ma nel tempo, come per la CQC persone, in seguito all’evoluzione della normativa l’obbligo si è esteso praticamente a chiunque intenda mettersi alla guida di un veicolo che richiede patente C.

Conseguire la CQC

Presso la nostra autoscuola è possibile conseguire la CQC. Per questo tipo di licenza l’autoscuola è fondamentale in quanto, per conseguirla, non è possibile scegliere (come avviene invece per le altre patenti) di intraprendere la procedura da privatista, ma è necessario formarsi proprio in autoscuola con delle lezioni dedicate e un apposito esame.

Per frequentare i corsi CQC occorre rispettare alcuni limiti.
Per il corso CQC merci bisogna avere almeno 18 anni ed essere in possesso di patente C o foglio rosa. Oppure, se si hanno meno di 21 anni, c’è la possibilità di seguire un corso accelerato (140 ore) che permette di sfruttare la CQC per i soli veicoli di categoria C1 e C1E.
Per il corso CQC persone bisogna avere almeno 21 anni ed essere in possesso di patente D o foglio rosa. Oppure, se si hanno meno di 23 anni, c’è la possibilità di seguire un corso accelerato (140 ore) che permette di sfruttare la CQC per i soli veicoli di categoria D1 e D1E.

I corsi CQC merci e CQC persone completi prevedono entrambi 280 ore suddivise in lezioni teoriche e pratiche.
Nello specifico, il quiz teorico consiste in due prove informatizzate:

  • comune, ovvero relativa sia alla CQC merci che alla CQC persone;
  • specialistica, ovvero dedicata alla patente CQC merci oppure alla CQC persone.

Entrambe le prove durano al massimo 120 minuti e prevedono 60 quesiti ciascuna. Sono considerate superate quando il candidato commette al massimo 6 errori su 60 domande.

Conclusioni

Con questo articolo abbiamo riassunto l’utilità del CQC e le modalità per conseguirlo senza intoppi presso la nostra autoscuola.
Per qualsiasi dubbio o ulteriore chiarimento in merito, ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il form online, telefonandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Anno nuovo e Codice della Strada: le principali novità in arrivo nel 2024

Introduzione

Se ne va via il 2023 e arriva l’anno nuovo 2024 che, si spera, oltre che tante gioie e soddisfazioni, porterà anche alcune importanti novità in tema Codice della Strada.

A proposito, noi dell’Autoscuola.net cogliamo l’occasione per augurarti un buono e felice anno nuovo, e per ricordarti che per qualsiasi dubbio o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nell’articolo di oggi tratteremo quelle che sono le principali novità che saranno (o potranno essere) introdotte in questo nuovo anno.

Uso del cellulare

Una delle novità più importanti riguarda le regole ancora più rigide e severe sull’uso del cellulare per chi si mette alla guida. Si potrà infatti incappare in multe tra i 422 euro ed i 1697 euro, con annessa sospensione fino a due settimane.
Ancora peggio sarà per i recidivi, che potranno essere costretti a pagare multe fino a 2588 euro con sospensione fino a tre mesi e decurtazione di 10 punti dalla patente.

Formazione per i ragazzi

Un altro punto importante riguarda l’intenzione di mettere in atto di programmi educativi e formativi per i ragazzi.
Si dovrebbe partire dal programma educativo sul traffico stradale nelle scuole medie, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sull’importanza del rispetto delle regole stradali. Ma stando a quanto filtra, non mancheranno corsi di educazione stradale anche per le scuole superiori.

Alcol e guida

Ancora, punto fondamentale del nuovo disegno di legge è quello che riguarda le regole sul consumo di alcolici per chi si mette alla guida.
Tra le novità più attese infatti, in vigore dal prossimo anno, c’è l’inasprimento delle sanzioni per chi guida sotto l’effetto dell’alcool o di sostanze stupefacenti.

Per coloro che sono già stati condannati per guida in stato di ebrezza scatterà il divieto totale di consumo di alcolici: di conseguenza, nessun limite particolare, semplicemente non si dovrà superare la soglia di zero grammi per litro di sangue. Per questi guidatori sarà anche obbligatorio installare sulla vettura il dispositivo alcolock, che blocca l’avviamento del motore nel caso rilevi un qualsiasi tasso alcolemico.

Neopatenati

L’ultimo punto che tratteremo riguarda invece l’impatto del 2024 per i neopatentati, ovvero coloro che hanno conseguito la patente da meno di 3 anni.
Per questa speciale categoria entrerà in vigore il divieto di consumo di alcol (per i guidatori sotto i 21 anni). Inoltre, l’attuale divieto di guidare vetture con una potenza superiore a 55 kiloWatt per tonnellata – 65 kW per le elettriche – o veicoli con potenza massima superiore ai 70 kW (95 cavalli) viene esteso da uno a tre anni.

Conclusioni

Abbiamo visto, nel corso dell’articolo, un riassunto non esaustivo delle più importanti novità che porterà il 2024 in tema Codice della Strada, a cui se ne aggiungono anche delle altre.
Cogliamo l’occasione, ancora una volta, per augurarti un felice anno nuovo e per ricordarti che è possibile contattare la nostra autoscuola compilando il form sul nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Auto e feste: i consigli per gli spostamenti natalizi

Introduzione

Periodo natalizio è sinonimo di pranzi, cenoni, ma anche di vacanze e spostamenti con la propria auto. Per chi ha la patente, dunque, possono tornare utili alcuni consigli sulla guida, inerenti proprio a questo periodo di freddo e feste.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, la nostra autoscuola può fare al caso tuo, con un’ampia offerta di servizi e patenti conseguibili. Per qualsiasi informazione o chiarimento sulla nostra offerta, ti invitiamo a contattarci telefonicamente, compilare il form online, oppure venire direttamente a trovarci dal vivo in una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo elencheremo alcuni suggerimenti da seguire in questa piccola guida a tema natalizio.

Periodo natalizio: freddo e condizioni climatiche avverse

Il periodo natalizio spesso coincide con freddo e condizioni climatiche avverse, a cui bisogna di conseguenza adattarsi anche quando ci si mette alla guida:

  • in presenza di neve occorre considerare che i tempi di frenata si allungano. Quindi, è necessario mantenere le distanze di sicurezza, procedere a velocità contenute e montare le catene per la neve prima di partire, per non farsi trovare impreparati;
  • A proposito di catene, queste vanno montate solo in caso di necessità, come segnalato dai cartelli. Inoltre, con questo tipo di gomme la guida deve essere più equilibrata, evitando frenate improvvise e/o forti accelerazioni, e mantenendo il limite di velocità a 50 km orari;
  • In presenza di nebbia si riduce la visibilità e la strada diventa più scivolosa. Per questi motivi il limite di velocità consentito è di 50 Km/h, quando la visibilità è inferiore a 100 metri. In questi casi è indispensabile essere ben in vista, utilizzando i fari antinebbia e quelli fendinebbia;
  • in caso di pioggia, si riduce la visibilità e può verificarsi il fenomeno dell’Acquaplaning, che consiste nella perdita di aderenza degli pneumatici con l’asfalto. È utile sapere che il fenomeno si acuisce alla presenza di molta acqua e guidando a velocità sostenuta. In caso di forte pioggia è importante moderare la velocità e rallentare diminuendo la pressione sul pedale dell’acceleratore anziché frenare bruscamente. Prima di mettervi al volante, e periodicamente, è opportuno controllare il buon funzionamento delle spazzole tergicristallo.

Altri consigli

Oltre i consigli legati alle avverse condizioni atmosferiche, che caratterizzano il mese di dicembre nel nostro paese, ci sono poi tutta una serie di ulteriori utili suggerimenti:

  • Pranzi e cenoni, occhio al tasso alcolemico: il periodo delle feste, come noto, è caratterizzato da abbuffate con parenti e amici, condite molto spesso con qualche bicchiere di vino o spumante. Se ci si deve mettere alla guida, sempre meglio essere prudenti e tenere un occhio di riguardo;
  • Tenere conto dei limiti e delle regole degli altri paesi: se durante le vacanze ci si vuole spostare in auto fuori dai confini italiani, è bene conoscere i limiti di velocità e di tasso alcolemico del paese in cui si decide di andare.

Conclusioni

Con questo articolo, abbiamo cercato di fornire alcuni piccoli consigli per affrontare queste vacanze di Natale con la propria auto.
Cogliamo l’occasione per augurare a tutti voi Buone Feste e per ricordarvi che è possibile contattarci compilando il nostro form online, tramite i nostri numeri di telefono, oppure venendo direttamente a trovarci in sede.

Guida e viaggi in auto: i consigli e le regole per le donne in dolce attesa

Introduzione

La dolce attesa è sicuramente per molte donne una delle più grandi gioie della vita ma, allo stesso tempo, si tratta di un evento che può incidere anche sulle possibilità di una donna di viaggiare in auto come passeggero sulle possibilità di guidare un mezzo.

Per questo, nel resto dell’articolo tratteremo le principali regole ed i principali consigli da seguire per le donne che si trovano in attesa di un bebè, in modo tale da fornire una piccola guida utile.

A tal proposito, ti ricordiamo che sul nostro blog sono presenti altri numerosi articoli su tematiche riguardanti le patenti, la sicurezza stradale, le regole del codice della strada. Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento sui servizi offerti da L’Autsocuola.net puoi inoltre contattarci compilando il form online, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Regole

La regola principale è che, in realtà, quando si parla di donne che si trovano in stato di gravidanza non esistono specifici divieti. Il Codice della Strada, in questo senso, lascia assoluta libertà di decisione: sarà ciascuna donna, sulla base delle proprie scelte personali e di eventuali consigli o avvertimenti da parte dei medici, a decidere se mettersi alla guida oppure no.

Un altro importante tema in ambito normativo riguarda l’utilizzo delle cinture di sicurezza: contrariamente all’immaginario comune, anche le donne in gravidanza sono obbligate ad allacciare le cinture di sicurezza quando si trovano all’interno dell’abitacolo. Alla regola generale, si aggiunge un’eccezione contenuta direttamente nel Codice della Strada. L’articolo 172 dispone infatti che: “sono sollevate dall’obbligo le donne in stato di gravidanza sulla base della certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari conseguenti all’uso delle cinture”.

Consigli utili

Oltre le poche regole sopraccitate, si possono invece elencare numerosi consigli che qualsiasi donna in gravidanza dovrebbe seguire per migliorare il proprio comfort e la propria sicurezza alla guida. Di seguito un elenco dei principali suggerimenti:

  • allontanare progressivamente il sedile dal volante e regolare la posizione dello schienale in modo tale che la pancia non rischi di comprimersi sullo sterzo;  
  • posizionare un cuscino non troppo spesso come supporto per la schiena per ammortizzare i sobbalzi durante la marcia del veicolo;
  • non disattivare l’airbag sia nel caso in cui la donna in gravidanza si metta al volante, sia quando si accomoda sul sedile del passeggero;
  • data la condizione di stress prevedibile, è preferibile, durante la gravidanza, prediligere gli spostamenti brevi o di media durata, proprio perché i viaggi lunghi sono più complessi da gestire;
  • considerare anche le condizioni ambientali, ad esempio evitando di guidare durante le ore più calde in estate o quelle più fredde in inverno.

Conclusioni

Come visto nell’articolo, sono davvero poche le regole del Codice della Strada specifiche per le donne in stato di gravidanza. L’unica norma ad hoc riguarda la possibilità di non indossare le cinture di sicurezza in caso di esplicita certificazione rilasciata dal medico. Al contrario, sono numerosi gli accorgimenti che è consigliabile adottare per una maggiore sicurezza e comodità alla guida.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione sui nostri servizi puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Patente persa o rubata: come muoversi per poter tornare a guidare

Introduzione

La patente di guida rappresenta il documento fondamentale per poter condurre un’auto o qualsiasi altro mezzo. Può però capitare, a chi la possiede, di smarrirla oppure di subire un furto da parte di qualche malintenzionato.

Se invece non hai ancora conseguito la patente o vuoi ampliare la possibilità di condurre nuovi tipi di veicoli, allora puoi affidarti alla nostra autoscuola. L’autoscuola.net presenta infatti un’ampia offerta di servizi che comprendono, tra gli altri, anche corsi professionali per crescere nel mondo del lavoro.
Per qualsiasi informazione o chiarimento puoi contattarci compilando il form online, telefonandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Primo passo: denuncia

Il primo passo da mettere in atto una volta che ci si rende conto di aver smarrito la patente è la denuncia.
Dal momento in cui ci si accorge di non avere la patente, si hanno 48 ore per presentare denuncia ai carabinieri o alla polizia.
Nel caso in cui si sia impossibilitati a recarsi presso le autorità, è possibile un’alternativa: la legge consente infatti di denunciare lo smarrimento anche online, sul sito ufficiale dei carabinieri. Se si sfrutta questa comoda alternativa, occorrerà poi in ogni caso presentarsi successivamente di persona per completare la procedura di denuncia.

Secondo passo: ottenimento del permesso provvisorio di guida

Una volta completata la procedura di denuncia, il primo grosso problema (ovvero quello di non poter guidare il proprio mezzo) è stato risolto.
In seguito alla denuncia viene infatti rilasciato dalle autorità un permesso provvisorio di guida. Si tratta di un documento equiparabile alla patente in cui vengono riportati i dati dell’interessato e la cui validità è di 90 giorni. In questo modo è dunque fin da subito possibile riprendere a guidare normalmente il proprio mezzo.

Terzo passo: ottenimento del duplicato

Dopo aver fatto la denuncia di smarrimento e dopo aver ottenuto un permesso provvisorio, i Carabinieri o la Polizia locale verificheranno, accedendo all’Archivio Informatico Nazionale, la duplicabilità o meno della patente smarrita.

Lo scenario migliore è quello per il quale la patente risulta poter essere duplicabile: in questo caso la nuova patente arriverà al diretto interessato per posta entro 45 giorni da quando si è esposta la denuncia, senza ulteriori adempimenti.
Diverso il caso in cui la patente non è duplicabile, solitamente perché mancano dati fondamentali come ad esempio l’indicazione della scadenza. In questo caso occorre, dopo aver sporto denuncia, recarsi anche presso la motorizzazione Civile, compilare il modello TT2112 e fornire Carta d’identità e due fototessere.

Oltre al diretto interessato, anche un’autoscuola può richiedere il duplicato della patente presentando tutti i documenti necessari: una soluzione utile se si vogliono evitare perdite di tempo presso la motorizzazione. Il costo per l’ottenimento del duplicato della patente è di 10,20 euro.

Conclusioni

Come visto, non occorre disperarsi in caso di furto subito o di smarrimento della patente, ma seguire pochi passaggi per ripristinare immediatamente la normalità e poter guidare nuovamente il proprio veicolo.
Tre step da seguire per ottenere un certificato provvisorio di guida e poi la nuova patente vera e propria.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci compilando il form online, chiamandoci al telefono, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Uso del clacson in auto: regole e divieti del Codice della Strada

A tutti capita, anche più volte al giorno, di utilizzare il clacson per i motivi più disparati. In generale chi possiede una patente ha, almeno una volta, fatto uso di questo dispositivo di segnalazione acustica.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, allora la nostra autoscuola può fare al caso tuo, offrendoti la possibilità di conseguire diversi tipi di patenti o di seguire corsi utili al tuo miglioramento professionale nell’ambito dei trasporti merci o persone.
Per qualsiasi informazione o chiarimento sulla nostra offerta, puoi contattarci compilando il form online, telefonandoci oppure vendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo approfondiremo il tema sull’uso del clacson, spiegando regole e norme che vanno seguite per non incorrere in eventuali sanzioni.

Uso dei dispositivi di segnalazione acustica: Codice della Strada

A disciplinare nero su bianco l’utilizzo dei dispositivi di segnalazione acustica, e quindi anche del clacson, è come al solito il Codice della Strada. In particolare, l’articolo 156 del CdS dispone che:

  1. Il dispositivo di segnalazione acustica deve essere usato con la massima moderazione e solamente ai fini della sicurezza stradale. La segnalazione deve essere la più breve possibile;
  2. Fuori dei centri abitati l’uso del dispositivo di segnalazione acustica è consentito ogni qualvolta le condizioni ambientali o del traffico lo richiedano al fine di evitare incidenti, in particolare durante le manovre di sorpasso. Durante le ore notturne ovvero di giorno, se ne ricorre la necessità, il segnale acustico può essere sostituito da segnali luminosi a breve intermittenza mediante i proiettori di profondità, nei casi in cui ciò non sia vietato;
  3. Nei centri abitati le segnalazioni acustiche sono vietate, salvo i casi di effettivo e immediato pericolo. Nelle ore notturne, in luogo delle segnalazioni acustiche, è consentito l’uso dei proiettori di profondità a breve intermittenza;
  4. In caso di necessità, i conducenti dei veicoli che trasportano feriti o ammalati gravi sono esentati dall’obbligo di osservare divieti e limitazioni sull’uso dei dispositivi di segnalazione acustica.

Clacson nei centri abitati

Come visto, esistono diverse norme restrittive sull’uso del clacson. Se, però, al di fuori dei centri abitati è possibile utilizzarlo in più fattispecie previste dal Codice della Strada, diverso è il discorso nei centri abitati.
Il già menzionato articolo 156 del CdS pone per essi condizioni ancora più stringenti: infatti nei centri abitati l’uso del clacson è di base vietato, salvo eccezioni di pericolo imminente.

Allo stesso tempo, il CdS dispone che sempre nei centri abitati i segnali acustici debbano invece essere sostituiti, nel limite del possibile, dai segnali di illuminazione (tramite i fari dell’auto).

Sanzioni

L’utilizzo inappropriato del clacson auto, in violazione delle disposizioni del Codice della strada, può comportare sanzioni amministrative pecuniarie significative. Secondo la normativa vigente, chi suona il clacson quando e dove non è consentito può essere punito con una sanzione che varia da 42 a 173 euro. L’utilizzo del clacson auto in situazioni non di pericolo non comporta ovviamente l’applicazione di sanzioni amministrative accessorie, come la decurtazione dei punti dalla patente o la sua sospensione

In ogni caso, l’abuso del clacson può essere punito solo con una sanzione amministrativa pecuniaria, senza ulteriori conseguenze sulla licenza di guida.

Conclusioni

Come visto nell’articolo, non è possibile utilizzare il clacson in tutta tranquillità e per motivazioni futili, poiché esistono in realtà delle regole ben precise che possono portare a sanzioni e multe.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi dubbio o ulteriore curiosità puoi contattarci compilando il form online, telefonandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Guida di perfezionamento e rinnovo patente: come riprendere a guidare l’auto

Introduzione

Può capitare, una volta che si è conseguita la patente, di non sfruttarla restando senza guidare per parecchi anni, perdendo dunque l’abitudine o addirittura lasciando scadere il documento di guida.

E se invece non hai ancora conseguito la patente? Allora la nostra Autoscuola fa al caso tuo, con un’ampia gamma di patenti conseguibili ed altri servizi collegati al mondo della strada ed alla crescita professionale.
Per qualsiasi informazione o chiarimento, ti ricordiamo che è possibile contattarci compilando il form online, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo nel resto dell’articolo tratteremo sia il tema delle guide di perfezionamento, sia il tema del rinnovo della patente.

Rinnovo patente

La situazione più svantaggiosa è quella in cui, stando per molto tempo senza guidare un’auto, non solo ci si è arrugginiti ma si è anche fatta scadere la patente.

La prima condizione importante è che la patente non sia scaduta da più di tre anni: entro tale data, infatti, è possibile rinnovare direttamente la tua licenza di guida, senza azioni ulteriori. Il servizio di rinnovo patente è disponibile presso la nostra autoscuola.

Diverso il discorso per chi lascia trascorrere più di tre anni (ma meno di cinque) dalla scadenza della patente. Infatti, l’articolo 128 comma 1 del Codice della Strada stabilisce che deve sempre disporsi la revisione della patente nei casi in cui sorgano dubbi sulla sussistenza dei requisiti psico-fisici in capo al titolare del documento. Ed il mancato esercizio alla guida per un periodo di almeno tre anni può far sorgere tali dubbi.

Occorre però dire che la revisione della patente in caso di mancato rinnovo del documento entro tre anni non è automatica: la valutazione va infatti fatta caso per caso.

Ancora peggiore è la fattispecie in cui la patente è scaduta da più di cinque anni. L’articolo 126 del CdS dispone che:

“Qualora una patente di guida sia scaduta da più di cinque anni, la conferma della validità è subordinata anche all’esito positivo di un esperimento di guida finalizzato a comprovare il permanere dell’idoneità tecnica alla guida del titolare. […] L’esperimento di guida consiste nell’esecuzione di almeno una delle manovre e almeno tre dei comportamenti di guida nel traffico previsti per la prova di verifica delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento della patente della medesima categoria di quella posseduta. Se, il giorno della prova, il conducente che deve sottoporsi all’esperimento di guida è assente, o nel caso di esito negativo dell’esperimento, la patente è revocata“.

Guida di perfezionamento

Se invece la tua patente è stata sempre rinnovata ma sei semplicemente arrugginito, allora il nostro consiglio è quello di eseguire delle lezioni di guida di perfezionamento, che potrai seguire presso la nostra autoscuola a Cagliari o presso la scuola guida della tua città.

Le lezioni di perfezionamento altro non sono che delle lezioni di guida utili a colmare tutte le tue difficoltà, lacune e paure alla guida. Le lezioni si baseranno sulle tue esigenze: se hai bisogno di esercitarti al buio, ad esempio, si svolgeranno in notturna e così via. Sarai tu a richiedere al tuo istruttore di guida su cosa vuoi esercitarti.

Conclusioni

Abbiamo visto, nel corso dell’articolo, come chi non guida da molto tempo può incorrere sostanzialmente in due situazioni: patente scaduta, oppure semplicemente scarsa abitudine a mettersi al volante. In entrambi i casi è possibile porre rimedio, o con il rinnovo della patente, o con le guide di perfezionamento.

Per qualsiasi info o chiarimento sulla nostra offerta e sui nostri servizi, ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il form online, chiamandoci al telefono, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Bollo Auto: le informazioni più importanti da sapere sulla tassa automobilistica

Introduzione

Se hai conseguito la patente e possiedi un veicolo a quattro ruote, il bollo dell’auto rappresenta ovviamente, trattandosi di un esborso in termini monetari, una scocciatura.

E se invece non hai ancora conseguito la patente? La nostra autoscuola può fare al caso tuo, con un’ampia offerta di patenti (per svariate categorie di veicoli) e diversi corsi professionali attivi.
Per qualsiasi informazione o chiarimento sui servizi offerti dall’Autoscuola.net, puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo nel proseguo dell’articolo tratteremo i principali argomenti da conoscere sul bollo auto, mostrando anche i casi in cui è possibile non pagare la tassa.

Bollo auto: generalità

Partiamo dalla definizione. Il bollo auto, spesso definito anche come il “tassa regionale automobilistica” è un tributo regionale il cui versamento spetta a tutti i possessori di un’auto indicati dal Pubblico Registro Automobilistico. Il bollo deve perciò essere pagato annualmente da chi risulta proprietario di una o più automobili provviste di assicurazione auto, indipendentemente dal fatto che il veicolo circoli o meno.

Per quanto riguarda l’entità del pagamento, attualmente il bollo varia in base alla regione e ad altri due importanti elementi: la potenza in kilowatt del veicolo e l’impatto ambientale. Man mano che si sale di kilowatt e man mano che si passa dai veicoli Euro 6 (meno inquinanti) ai veicoli Euro 0 (più inquinanti) l’entità dell’imposta sale.

Pagamento: scadenza e modalità

I pagamenti si possono fare sia online, tramite i seguenti strumenti:

  • pagoBollo online (servizio online di ACI integrato con la piattaforma PagoPA);
  • l’home banking o i servizi online del Prestatore di Servizi di Pagamento (riconoscibili dai loghi CBILL o PagoPA);

sia di persona, attraverso le seguenti modalità:

  • gli sportelli ATM abilitati;
  • i punti vendita aderenti alla piattaforma PagoPA (per esempio SISAL, Lottomatica, Banca 5, ecc.);
  • gli Uffici postali;
  • l’ACI e le agenzie di pratiche auto autorizzate e interconnesse alla piattaforma PagoPA.

Per quanto riguarda le tempistiche invece, il bollo auto deve essere pagato ogni anno entro l’ultimo giorno del mese seguente a quello di scadenza. Se dunque il bollo scadesse ad ottobre 2023, allora andrebbe pagato entro il 30 novembre 2023.

Quando si può evitare di pagare il bollo

Non tutti sono però in realtà “costretti” al pagamento del bollo. C’è infatti chi può gioire e ritenersi esente dall’esborso monetario.
Sono esenti dal pagamento tutti i proprietari di veicoli che siano di interesse storico: ad esempio, gli iscritti nei registri degli Automoclub Storico Italiano, Storico Lancia, Storico Fiat, Storico Alfa Romeo, Federazione Motociclistica Italiana.

Oltre loro, sono esenti anche i possessori dei veicoli immatricolati da più di 30 anni e le persone con disabilità.
Anche il furto dell’auto può far scattare l’immunità dal bollo: in questo caso è necessario chiedere al Pra la trascrizione di perdita del possesso del veicolo.
In tutti gli altri casi non si può scappare dal bollo, a meno che non si cada in prescrizione: la prescrizione per il mancato pagamento della tassa è pari a 3 anni.

Conclusioni

Come visto nel corso dell’articolo, il bollo rappresenta dunque una tassa praticamente certa per ogni automobilista, a parte rari casi in cui si può entrare nel perimetro dell’esenzione.
Ringraziandoti per l’attenzione e sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione, chiarimento o spiegazione sui servizi offerti dalla nostra autoscuola, puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Guida con la pioggia: disposizioni del Codice della Strada e consigli utili

Introduzione

A novembre inoltrato tornano le giornate di pioggia ad accompagnarci anche alla guida. Soprattutto se possiedi la patente da poco, potresti trovarti in difficoltà nel metterti alla guida in caso di condizioni meteo avverse ed asfalto bagnato.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, la nostra Autoscuola potrebbe fare al caso tuo, con un offerta che spazia dalle classiche patente A e B, passando per le patenti professionali, fino ad arrivare alla patente nautica. Per qualsiasi informazione o chiarimento sui nostri servizi, ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il form online, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo, riassumeremo le principali regole a cui attenersi in caso di pioggia e presenteremo alcuni piccoli consigli ed accortezze da tenere a mente in queste situazioni.

Condizioni meteo avverse: le prescrizioni del Codice della Strada

È lo stesso Codice della Strada ad intervenire in maniera specifica sulle regole da seguire obbligatoriamente quando le condizioni meteo sono avverse, sia in caso di pioggia sia in caso di nevicate.
Ad essere impattati dal CdS sono nello specifico i limiti di velocità: ci sono infatti dei limiti previsti al verificarsi di determinate situazioni o fattispecie.

Una di queste fattispecie riguarda proprio le condizioni meteo: in caso di precipitazioni, sia pioggia che neve, sulle strade extraurbane principali il limite scende dai 110 ai 90 chilometri orari. Idem anche per le autostrade, dove il limite passa dai 130 ai 110 chilometri orari.
Sempre relativamente alle condizioni meteo, sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali, in caso di nebbia fitta con visibilità inferiore a 100 m, possono essere imposti limiti massimi temporanei di velocità non superiori a 50 km/h.

Chi non rispetta queste disposizioni va incontro a multe e decurtamento di punti sulla patente sulla base di quanto si è sforato il limite.

Alcuni consigli

Oltre alle disposizioni vere e proprie del codice civile, ci sono alcuni consigli che sarebbe sempre bene tenere a mente:

  • ridurre la velocità: è il consiglio più ovvio, in quanto più il contesto in cui ci si trova è pericoloso, più occorre essere prudenti in termini di velocità;
  • aumentare la distanza di sicurezza dal veicolo che precede: l’asfalto bagnato e/o la scarsa visibilità tendono ad aumentare lo spazio di frenata, e per questo è importante essere più prudenti in termini di distanza di sicurezza;
  • manovrare con prudenza lo sterzo ed evitare di azionare il freno in modo improvviso e non dosato; evitare l’appannamento dei vetri e tenere in funzione i tergicristalli: in questo modo è possibile limitare i disagi provocati dal meteo in termini di visibilità;
  • se la pioggia è intensa, accendere le luci anabbaglianti;
  • controllare lo stato degli pneumatici: è importante verificare lo spessore del battistrada e la corretta pressione degli pneumatici. In inverno la pressione scende più rapidamente e un battistrada ridotto richiede frenate più dolci per evitare l’aquaplaning.
  • aquaplaning: proprio l’aquaplaning è uno dei fenomeni più pericolosi in caso di pioggia. Si tratta dello slittamento del veicolo e della conseguente perdita momentanea del suo controllo, soprattutto se il livello dell’acqua sull’asfalto supera 1 centimetro in altezza. In questi casi è importante tenere saldamente le mani sul volante, non farsi prendere dal panico, rallentare alzando il piede dall’acceleratore e premendo la frizione. È importantissimo non accelerare né frenare all’improvviso, per evitare di perdere del tutto il controllo del veicolo.

Conclusioni

Nel presente articolo, abbiamo cercato di fornirti un breve recap in caso di guida sulla pioggia, presentando sia le norme prescritte dal Codice della Strada, sia alcuni consigli utili da seguire per riuscire ad affrontare al meglio le condizioni avverse.
Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento sui servizi offerti dalla nostra autoscuola, ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il form online, chiamandoci, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

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