Ogni automobilista deve averli con sé: le norme sui documenti da tenere obbligatoriamente in auto quando si viaggia

Cenni introduttivi

Chiunque ottiene la patente di guida B, ha il dovere di conoscere quali documenti occorre tenere obbligatoriamente in auto.
Gli istruttori della nostra autoscuola, nello svolgere i loro insegnamenti verso coloro che intendono conseguire la patente B, forniscono tutte le informazioni relative a questa fattispecie. Ma se hai la memoria appannata o sei semplicemente curioso, questo articolo fa al caso tuo.

E se non hai ancora conseguito la patente? Contattaci telefonicamente o tramite il nostro form, oppure vieni direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi, provvederemo a chiarire ogni tuo dubbio o curiosità!

Nelle righe seguenti, verranno elencati e descritti tutti i documenti e gli oggetti che devono essere tenuti all’interno della tua auto.

Documenti obbligatori

Sono tre i documenti obbligatori che ogni conducente deve avere sempre con sé: la carta di circolazione, il certificato di assicurazione, la patente.
A specificarlo è nientemeno che l’articolo 180 del Codice della Strada, che recita:
Per poter circolare con veicoli a motore il conducente deve avere con sé i seguenti documenti:

  • la carta di circolazione, il certificato di idoneità tecnica alla circolazione o il certificato di circolazione, a seconda del tipo di veicolo condotto;
  •  la patente di guida valida per la corrispondente categoria del veicolo, nonché lo specifico attestato sui requisiti fisici e psichici, qualora ricorrano le ipotesi di cui all’articolo 115, comma2;
  • l’autorizzazione per l’esercitazione alla guida per la corrispondente categoria del veicolo in luogo della patente di guida di cui alla lettera b), nonché un documento personale di riconoscimento;
  • il certificato di assicurazione obbligatoria;
Fac simile della carta di circolazione

La carta di circolazione è una sorta di documento di identità del veicolo, e viene rilasciata al momento dell’immatricolazione o della re immatricolazione di un’auto.
Essa attesta che l’auto è idonea alla circolazione su strada e che possiede tutti i requisiti, previsti dalla Motorizzazione, per viaggiare in sicurezza.
Le principali informazioni contenute nelle quattro parti di cui il libretto si compone sono: marca, modello e anno di immatricolazione del mezzo; pneumatici omologati; classe di emissione (euro 3,4,5…); consumi dichiarati; potenza massima.

La patente, tra i tre, è sicuramente il documento più noto nell’immaginario collettivo. È quel documento che, per antonomasia, occorre possedere per guidare un determinato veicolo. Essa può essere definita come un’autorizzazione rilasciata a un soggetto dopo aver accertato il possesso dei requisiti psicofisici e attitudinali richiesti, necessaria per la guida su strade pubbliche di veicoli a motore.

Il certificato di assicurazione, infine, è il documento che viene consegnato dalla compagnia assicurativa al momento dell’emissione di polizza. Il certificato di assicurazione contiene le seguenti informazioni: i dati principali dell’assicurato; i dati del veicolo assicurato; i dati della compagnia; il numero e il periodo di copertura della polizza.

Altri elementi obbligatori

Oltre ai documenti in senso stretto, si può allargare il discorso ad ulteriori oggetti che vengono ritenuti obbligatori.

Il triangolo: si tratta del segnale mobile di pericolo che ha, appunto, forma triangolare. Il segnale va posto sulla pavimentazione stradale, dietro al veicolo o all’ostacolo da presegnalare, a una distanza longitudinale di almeno 50 metri, tale che in ogni circostanza, esso possa essere pienamente visibile a una distanza di 100 metri dai conducenti dei veicoli sopraggiungenti.

In questa categoria si possono far rientrare poi anche i giubbotti o le bretelle catarifrangenti, che devono essere obbligatoriamente indossati dai conducenti dei veicoli fermi sulla carreggiata, fuori dai centri abitati, di notte o in condizioni di scarsa visibilità. In riferimento ad essi, è consigliabile tenerli nell’abitacolo della vettura, e non nel bagagliaio, in modo da poterlo indossare prima di scendere dall’automobile così da non commettere infrazione.

Cosa NON tenere a bordo

Tra i più noti documenti che invece non è necessario tenere a bordo occorre menzionare:

  • il contratto di assicurazione: non obbligatorio in quanto è ritenuto sufficiente avere il certificato di assicurazione;
  •  il certificato di proprietà, che oggi è sostituito da un codice;
  • i contrassegni dell’assicurazione e del bollo, non necessari in quanto i controlli avvengono in via telematica.

Sanzioni

Per quanto riguarda le sanzioni, viene ancora una volta ‘in aiuto’ l’articolo 180 del Codice della Strada. Questo recita che: “ Chiunque viola le disposizioni del presente articolo e’ soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 42 a € 173. Quando si tratta di ciclomotori la sanzione e’ da € 26 a € 102″.  

Chiunque senza giustificato motivo non ottempera all’invito dell’autorità di presentarsi, entro il termine stabilito nell’invito medesimo, ad uffici di polizia per fornire informazioni o esibire documenti ai fini dell’accertamento delle violazioni amministrative previste dal presente codice, e’ soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 430 a € 1.731”.

Considerazioni finali

In questo articolo è stato dunque fatto un riepilogo su documenti e oggetti che un automobilista non dovrebbe mai scordare, sia per non incorrere in sanzioni sia, come nel caso del giubbotto catarifrangente, per tutelare la propria incolumità.
Ricordiamo infine che, la nostra Autoscuola è a completa disposizione sia presso le proprie sedi, sia attraverso i propri contatti, per informazioni e approfondimenti sui servizi offerti.

Fari dell’auto, in tanti sbagliano: tutte le norme del Codice della Strada sul loro utilizzo, sia per il giorno che per la notte

Dispositivi ottici dell’auto: quali sono

Se hai conseguito la patente di guida presso la nostra autoscuola di Cagliari, i nostri istruttori ti avranno sicuramente parlato dell’utilizzo dei fari, dispositivi fondamentali presenti in ogni autovettura. Questi consentono di viaggiare in sicurezza sia nelle ore notturne che in quelle diurne, ed il loro uso è soggetto a determinate norme disciplinate dal Codice della Strada.

Se invece devi ancora conseguire la patente, e vuoi informarti sulle tariffe e sui servizi offerti dalla nostra autoscuola, contattaci o vieni a trovarci presso una delle nostre sedi. Ti forniremo qualsiasi informazione di cui hai bisogno!

Ogni autovettura può essere dotata di diversi tipi di luci, che vengono elencate dal comma 1 dell’articolo 151 del Codice della Strada: “proiettore di profondità; proiettore anabbagliante; proiettore fendinebbia anteriore; proiettore di retromarcia; indicatore luminoso di direzione a luci intermittenti; segnalazione luminosa di pericolo; dispositivo d’illuminazione della targa posteriore; luci di posizione anteriore, posteriore e laterale; luce posteriore per nebbia; luce di sosta; luce d’ingombro; luce di arresto; catadiottro; pannello retroriflettente e fluorescente; strisce retroriflettenti; luci di marcia diurna; luci d’angolo; proiettore di svolta; segnalazione visiva a luce lampeggiante blu; segnalazione visiva a luce lampeggiante gialla o arancione”.

A questo elenco si aggiunge poi l’articolo 153 comma 9, che dispone invece il divieto di utilizzare qualsiasi altro tipo di dispositivi o fonti luminose.

Fari: le regole per il giorno e per la notte

L’articolo 152 comma 1 del Codice della Strada prevede che i veicoli a motore durante la marcia fuori dei centri abitati, e i ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli anche durante la marcia nei centri abitati, abbiano l’obbligo di usare le luci di posizione, i proiettori anabbaglianti e, se prescritte, le luci della targa e le luci d’ingombro.
Solo di giorno e comunque in condizioni di buona visibilità, al posto di anabbaglianti e luci di posizione possono essere utilizzate, se il veicolo ne è dotato, le luci diurne.

Se durante il giorno l’utilizzo di luci di posizione e anabbaglianti è obbligatorio (per le autovetture) in caso di circolazione al di fuori dei centri abitati, per la sera e la notte la disposizione rimane la medesima, con l’aggiunta del fatto che i suddetti fari dovranno essere obbligatoriamente accesi anche durante la circolazione all’interno dei centri abitati.
Nello specifico, tale disposizione vale dalla mezz’ora che segue il tramonto alla mezz’ora che precede l’alba.

Spia dei fari anabbaglianti

Un cenno sull’utilizzo delle luci abbaglianti (proiettori di profondità)

Oltre alle luci di posizione ed agli anabbaglianti, il terzo tipo di luci più comuni nell’immaginario collettivo sono gli abbaglianti, detti anche proiettori di profondità.
Quando vengono attivati gli abbaglianti è possibile notarlo subito anche a bordo dell’auto: sul cruscotto, infatti, si illumina la spia di colore blu che indica la loro accensione.

Gli abbaglianti, al contrario degli anabbaglianti, sono in grado di illuminare un tratto di strada più ampio e profondo. Allo stesso tempo però, alla maggiore profondità corrisponde una maggiore altezza delle luci, che chiaramente può quindi andare a infastidire sia i conducenti che guidano e provengono dalla direzione opposta, sia i conducenti che si trovano immediatamente avanti alla vettura su cui sono azionati gli abbaglianti.

Spia degli abbaglianti

Il Codice della strada all’art. 153, che disciplina l’ uso dei dispositivi di segnalazione visiva e d’illuminazione dei veicoli a motore e dei rimorchi, spiega quali sono i soli tre casi in cui è possibile usare gli abbaglianti in auto:

  • sono ammessi fuori dai centri abitati se l’illuminazione esterna manca oppure non è sufficiente;
  • è possibile accenderli anche a intermittenza per dare avvertimenti utili agli altri conducenti su strada, ad esempio al fine di evitare situazioni di pericolo e/o incidenti;
  • è possibile utilizzarli per segnalare ad un altro veicolo che si ha intenzione di sorpassarlo.

Sanzioni

In tema di sanzioni, si rischiano sia multe che sottrazioni di punti dalla patente, ed occorre distinguere due casi.
In generale, il Codice della Strada prevede che chiunque viola le disposizioni degli articoli 152 e 153 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma che può andare da 42 euro a 173 euro.

Nel caso invece specifico dell’utilizzo improprio dei proiettori di profondità (abbaglianti), i conducenti devono spegnere i proiettori di profondità passando a quelli anabbaglianti nei seguenti casi:

  • quando stanno per incrociare altri veicoli, effettuando la commutazione delle luci alla distanza necessaria affinché’ i conducenti dei veicoli incrociati possano continuare la loro marcia agevolmente e senza pericolo;
  • quando seguono altro veicolo a breve distanza, salvo che l’uso dei proiettori di profondità avvenga brevemente in modo intermittente per segnalare al veicolo che precede l’intenzione di sorpassare;
  • in qualsiasi altra circostanza se vi sia pericolo di abbagliare gli altri utenti della strada ovvero i conducenti dei veicoli circolanti su binari, su corsi d’acqua o su altre strade contigue.

Chiunque viola tale disposizione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 87 euro a 344 euro.

Conclusioni

Con questo articolo, è stata dunque fatta una panoramica sull’utilizzo dei fari e sulle regole determinate dal Codice della Strada, con l’obiettivo di evitare situazioni di pericolo ed eventuali sanzioni, sia amministrative che inerenti i punti sulla patente.
In ogni caso ricordiamo che, per qualsiasi ulteriore dettaglio o informazione sui servizi offerti, la nostra autoscuola è a completa disposizione sia tramite i nostri recapiti telefonici, sia tramite il contatto diretto in sede.

Cellulare alla guida, una pratica pericolosa: quando e come si può usare, e quali sono rischi e sanzioni in caso di utilizzo scorretto

Uso dello smartphone alla guida: cosa dice la legge

Come ti è stato spiegato dagli istruttori della nostra autoscuola di Cagliari (o dalla scuola guida presso la quale hai conseguito la patente), l’utilizzo del cellulare alla guida di un autoveicolo è, oltre che molto pericoloso per sé e per gli altri, anche espressamente vietato dalla legge.

“Se invece non hai ancora conseguito la patente ed hai intenzione di farlo a breve, contattaci o recati presso una delle nostre sedi. In questo modo potremo fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno, sciogliendo i tuoi dubbi”

Ad indicare tale divieto è direttamente il Codice della Strada, che specifica all’articolo 173 comma 2 che: “è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore […]. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani)”.

Ne evince che l’uso del telefono è vietato, ad eccezione che esso non venga utilizzato per effettuare chiamate tramite l’utilizzo della funzione viva voce (o di auricolari che però non alterino  la capacità del conducente di sentire). In questo modo al conducente non è precluso l’utilizzo di entrambe le mani per la guida, ed allo stesso tempo non sono preclusi neanche i due sensi della vista e dell’udito.

I rischi

Oltre ad essere, come visto, vietato dal Codice della Strada, l’uso dello smartphone in auto può essere fortemente pericoloso sia per il conducente che lo utilizza, sia per il resto degli attori che si interfacciano con esso, siano essi automobilisti, pedoni o conducenti di altri mezzi.

Nel momento in cui si utilizza il cellulare si trascura l’elemento più importante per chi conduce l’autovettura, ovvero la strada. Questo perché l’attenzione dedicata ad essa viene traslata, da parte del conducente, proprio sullo smartphone.

La strada infatti deve monopolizzare l’attenzione di chi guida, senza se e senza ma. Quando ciò non succede, il conducente non ha più consapevolezza di ciò che gli altri veicoli fanno intorno a lui, non nota segnali stradali e avvertimenti e può avere difficoltà a mantenere velocità e distanza di sicurezza, con quest’ultima che, come insegnato dai nostri istruttori di teoria e di guida, è fondamentale.

Di conseguenza, anche se abbiamo visto che in certi casi è possibile, per legge, utilizzare il cellulare con auricolari, vivavoce, ed altri supporti, il comportamento ideale è quello di chi non utilizza in nessun caso il telefono, limitando il suo uso alle sole situazioni di forte emergenza.

Ad avvalorare questa teoria sono i dati. È stato infatti appurato che il rischio di incidente stradale in Italia aumenta fino al 60% in caso di utilizzo del cellulare, con il 25% degli incidenti che sono causati proprio da distrazione causata da smartphone (fonte: stime Anas).

Oltre questi, c’è un dato ancora più preoccupante, stavolta fonte Istat, per il quale il 96% dei guidatori utilizza lo smartphone durante la guida, e nell’85% dei casi addirittura lo fa per inviare messaggi o stare sui social. Una cattiva abitudine evidentemente diffusa in gran parte della popolazione.

Le sanzioni

Per quanto riguarda infine le sanzioni previste dalla legge, l’articolo 173, comma 3 prevede per il trasgressore il pagamento di una multa compresa tra i 166 e i 660 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Si applicherà la sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi quando lo stesso guidatore effettuerà la stessa violazione due volte nel corso di un biennio.
In riferimento al caso della sospensione della patente, quando si riceve la notifica del provvedimento è perché la legge italiana ritiene che il soggetto in questione abbia infranto le regole stabilite dal Codice della Strada (in questo caso appunto l’utilizzo del telefono cellulare durante la guida). La sospensione è una scelta che viene presa del Prefetto locale, e questo provvedimento viene comunicato anche alla Motorizzazione.

Per poter riavere la tua licenza di guida dovrai attendere il termine della sospensione prevista (che varia a seconda dell’infrazione commessa) e una volta terminata, ti verrà restituita dalla Polizia locale. Per ritirarla dovrai presentarti alla Polizia munito di documento d’identità in corso di validità.
Per approfondire l’argomento sulla sospensione della patente, ti consigliamo di leggere questo articolo.

Considerazioni finali

In conclusione, è chiaro come l’utilizzo del telefono alla guida sia fortemente controproducente per 2 motivi principali.
Il primo riguarda le sanzioni, che possono portare addirittura alla sospensione della patente per alcuni mesi, oltre che multe salate.
Il secondo, forse ancora più importante, riguarda i rischi per la propria incolumità e quella degli altri, dovuti principalmente ad un abbassamento della soglia di attenzione.
Sperando di averti fatto una chiara panoramica sull’argomento, siamo inoltre a completa disposizione su info e dettagli riguardanti i servizi offerti dalla nostra autoscuola, ricordandoti che è possibile sia contattarci, che recarti presso una delle nostre sedi.

Iscriversi in Autoscuola per la patente B senza avere 18 anni? Tutti i dettagli per accelerare i tempi prima della maggiore età

Patente B e maggiore età: cosa prevede la legge

La patente B è la più conosciuta nell’immaginario collettivo, perché è quella che permette di guidare le comuni autovetture.
Essa viene automaticamente associata al compimento della maggiore età ma, per i ragazzi che si apprestano a diventare maggiorenni,  come vedremo, è possibile anticipare i tempi di iscrizione.

La legge prevede che, per ottenere tale patente, occorre avere compiuto diciotto anni ed essere dunque maggiorenni ma, quello che non tutti sanno, è che il limite della maggiore età si riferisce limitatamente all’effettivo svolgimento dell’esame di teoria ed al successivo esame di pratica.

Di conseguenza è possibile iscriversi presso la nostra autoscuola anche prima del compimento dei 18 anni: in questo modo si possono seguire da subito le lezioni dei nostri istruttori qualificati, per prepararsi al meglio allo svolgimento dell’esame della teoria.

Se stai per compiere 18 anni e vuoi conseguire la patente B, o se sei un genitore e vuoi informarti su prezzi e regole relative all’ottenimento della patente B, contattaci o vieni a trovarci in una delle nostre sedi. Ti forniremo tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Una volta compiuti i diciotto anni, chi ha provveduto all’iscrizione anticipata, può poi sostenere l’effettivo esame presso la motorizzazione, risparmiando una quantità di tempo non indifferente.

Preparando l’esame di teoria direttamente nella nostra autoscuola, seguendo le lezioni dei nostri istruttori, e svolgendo i quiz interattivi, sono sufficienti in media due mesi di tempo per preparare la teoria. Il consiglio è dunque quello di iscriversi pochi mesi prima del compimento dei 18 anni.

Le stesse regole valgono per chi decidere di svolgere l’esame da privatista. In questo caso, l’eventuale iscrizione prima della maggiore età viene completata direttamente presso la motorizzazione.

Occorre infine precisare che, dalla presentazione della domanda per il conseguimento della patente B, ogni candidato ha 6 mesi di tempo per superare l’esame di teoria. Proprio per questo è bene comunque non iscriversi con troppo anticipo (ad esempio cinque mesi!) prima del compimento dei diciotto anni.
Sempre relativamente all’esame di teoria, ci sono due tentativi a disposizione e, in caso di fallimento, bisogna ripetere l’iscrizione.

Un’altra alternativa: la guida accompagnata

Un’ ulteriore alternativa è rappresentata dalla cosiddetta guida accompagnata, che rientra anch’essa nei servizi offerti dalla nostra autoscuola.
Si tratta di un’opzione introdotta nel 2012 e rivolta in maniera mirata a giovani.
Questa novità permette ai ragazzi ed alle ragazze che hanno compiuto 17 anni e sono già in possesso di una patente A1 o B1 (conseguibili già dall’età di 16 anni), di iniziare a guidare al fianco di un accompagnatore esperto.

Contrassegno da apporre sulle autovetture utilizzate per la guida accompagnata

Come anticipato, quello della guida accompagnata è un servizio per il quale la nostra autoscuola è totalmente attrezzata.
Per poter usufruire di tale opzione la legge prevede infatti che debbano essere svolta almeno dieci ore di pratica proprio presso un’autoscuola.

Per questo motivo, la nostra scuola guida di Cagliari mette a disposizione i suoi istruttori esperti e qualificati, ripartendo le dieci ore previste dalla legge in questo modo:

  • Uso del veicolo (1 ora)
  • Comportamento nel traffico (3 ore)
  • Guida in condizione di visione notturna (2 ore)
  • Guida su strade extraurbane (2 ore)
  • Guida su autostrade o su strade extraurbane (2 ore)

La Patente B1

La terza opzione è rappresentata infine dalla patente B1.
Se per ottenere la ‘classica’ patente B, come detto, è necessario essere maggiorenni, presso la nostra scuola guida, fin dall’età di 16 anni è possibile conseguire la patente B1.

Con la patente B1 è possibile guidare quadricicli leggeri con massa a vuoto di massimo 400kg e potenza massima di 15kw. Rientrano in quest’ambito veicoli come microbar e quad, a cui sia aggiungono i  veicoli conducibili con la patente AM.

Un ulteriore vantaggio della patente B1 è che, se in futuro si intende conseguire la patente B, non occorrerà ripetere l’esame di teoria in motorizzazione, passando direttamente all’esame di pratica.

I costi fissi relativi a questa patente sono di circa 100 € e comprendono:

  • i versamenti sui conti correnti 9001 e 4038
  • il costo della visita medica, che solitamente va dai 30 ai 50 €
  • il costo delle fototessere.

Per quanto riguarda le lezioni di teoria e di pratica puoi iscriverti presso un’autoscuola a Cagliari oppure seguire il percorso da privatista. Puoi anche scegliere di sostenere l’esame di teoria da privatista e poi iscriverti a scuola guida per le esercitazioni pratiche e la relativa prova.

I prezzi per l’iscrizione presso una scuola guida si aggirano intorno ai 200 €, mentre il costo totale della patente B1 varia soprattutto a seconda del numero di guide accompagnate effettuate (facoltative per quanto riguarda il percorso da privatista, al contrario della patente B).



Per poter approfondire ulteriormente gli aspetti della patente B1, puoi leggere questo articolo dedicato.

Considerazioni finali

Abbiamo capito che, per conseguire la patente B,  è dunque possibile iscriversi anche a 17 anni presso la nostra scuola guida, riuscendo a guadagnare qualche mese prezioso.
E abbiamo visto che esistono inoltre due ulteriori opzioni: la prima è quella della guida accompagnata, alternativa nata e sviluppata in maniera mirata per i giovani; la seconda è quella dell’ottenimento della patente B1, che può essere conseguita due anni prima del compimento della maggiore età e permette poi, una volta compiuti i diciotto anni, di saltare l’esame teorico.

L’autoscuola di Sestu spera di aver contribuito a schiarirti le idee con questo articolo, ma in ogni caso siamo a completa disposizione ricordandoti che puoi contattarci o venire direttamente a trovarci in una delle nostre sedi.



Febbraio mese del freddo e delle gite nella neve: le regole ed in consigli per la guida nei mesi invernali e nelle strade innevate

Inverno e neve: le regole del codice della strada

Si sa, febbraio è il mese della neve. Ed in tantissimi, proprio in questi giorni, si stanno cimentando durante i weekend in vere e proprie gite verso le località più nevose.

Difficilmente, durante le guide per il conseguimento della patente presso la nostra Autoscuola o presso le autoscuole del tuo paese, ti è capitato di trovarti in condizioni climatiche di neve.

Se invece devi ancora conseguire la patente e vuoi informarti su prezzi e modalità, contatta una delle nostre sedi di scuola guida. Ti forniremo qualsiasi informazione che ti occorre!

Ma come dimostrano queste fredde giornate, è bene sapere quali regole seguire e quali azioni adottare in caso di guida sulla neve o strade ghiacciate.

Partiamo dalla teoria e dalle regole da seguire. I nostri istruttori qualificati, per preparare gli iscritti all’Autoscuola.net allo svolgimento dell’esame di teoria, spiegano in modo dettagliato e approfondito come agire,  durante l’inverno, in caso di neve e ghiaccio.
In questo articolo faremo un ripasso di queste regole.

La regola principale riguarda l’obbligo relativo ai pneumatici invernali ed alle catene.

Nella stagione invernale 2022-2023 l’obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo coinvolge l’intervallo temporale che va dal 15 novembre 2022 al 15 aprile 2023.

Tuttavia, sono gli enti proprietari o concessionari delle strade a specificare quali sono i tratti ed i periodi interessati dall’obbligo. Ne emerge che, le regioni italiane più a Nord risultano essere quelle che presentano un maggior numero di tratti interessati da tale obbligo, viceversa isole e regioni del Sud.

Nello specifico caso della Sardegna è attualmente in vigore obbligo di pneumatici invernali/catene a bordo sulla SS 131 ‘Carlo Felice’ Cagliari – Porto Torres tra il km 137+900 e il km 179+500 dal 1° dicembre 2022 al 15 marzo 2023.

In ogni caso, l’obbligo deve essere opportunamente comunicato dalla segnaletica stradale verticale:

La sanzione applicata agli automobilisti che vengono trovati sprovvisti di catene a bordo o di gomme da neve va da un minimo di 41 euro a un massimo di 169 nei centri abitati, da 85 a 338 euro fuori dal centro urbano, mentre  su autostrada va da un minimo di 80 euro a un massimo di 318 euro. Può inoltre essere disposto il fermo del veicolo fino alla messa in regola degli pneumatici. Nel caso non venga rispettato il fermo, è prevista una sanzione ulteriore di 84 euro e la decurtazione di 3 punti della patente.

I cinque consigli per guidare in condizioni climatiche di neve e ghiaccio

Gli istruttori qualificati della nostra Autoscuola spiegano, sia a livello teorico che durante le guide, come l’automobilista deve comportarsi in presenza di specifiche condizioni metereologiche. Tuttavia può essere importante, soprattutto in questa stagione, ricordare alcuni consigli fondamentali per la guida nella neve o in condizioni di manto stradale ghiacciato.

Di seguito sei indicazioni fondamentali da provare a seguire quando si guida in queste condizioni anomale:

  • 1)Adottare le catene o i pneumatici invernali: come appena discusso, catene o pneumatici invernali sono fondamentali, oltre che obbligatori, nella stagione invernale. Le catene devono essere montate per aumentare la presa a terra dei pneumatici nell’asfalto innevato, garantendo così una migliore sicurezza.
  • 2)Guidare dolcemente: la guida dolce prevede di guidare in maniera lineare senza bruschi movimenti sul volante. Questo stile di guida è fondamentale per mantenere il controllo dell’auto anche sull’asfalto innevato, ed evitare movimenti bruschi sul volante sarà fondamentale per mantenere il controllo della vettura. Girare lo sterzo dolcemente, così come utilizzare con delicatezza il pedale del gas, sarà utile per guidare sulla neve in tutta sicurezza. 
  • 3)Ridurre la velocità ed anticipare le frenate: è quasi ovvio che, in condizioni precarie di guida dovute alla asfalto innevato, è consigliabile ridurre la velocità ed evitare brusche frenate, cercando di anticipare il rallentamento rispetto a quanto si farebbe in condizioni di asfalto ottimale.
  • 4)Aumentare la distanza di sicurezza: l’importanza della distanza di sicurezza è una delle prime cose che vengono insegnate dai nostri istruttori di guida qualificati. A maggior ragione in caso di neve, date le condizioni di scarsa aderenza, sarà sempre fondamentale ricordarsi di tenere una distanza di sicurezza dalle vetture che precedono, per evitare di tamponarle in caso di frenata improvvisa.
  • 5)Indossare un abbigliamento adeguato: un consiglio che potrebbe essere scontato ma non lo è. L’errore più grande è pensare solo a vestirsi pesante; in realtà occorre vestirsi con in intelligenza e considerare che in auto inizialmente la temperatura sarà gelida ,ma poi con il climatizzatore acceso cambierà e si potrebbe addirittura arrivare a sudare. Quindi occorre vestirsi con più strati di vestiti, per poter adeguare il corpo alle varie temperature a cui saremo sottoposti, 
  • 6)Usare il freno motore: una buona pratica per ridurre la velocità dell’auto in condizioni di neve è quella di frenare usando il freno motore. Scalare di marcia dolcemente e non toccare i freni consentirà una maggiore direzionalità dell’auto. 

Considerazioni conclusive

Nessuna paura della neve e delle gite invernali dunque. Basta soltanto seguire dei piccoli consigli ed attenersi alle regole del codice della strada, soprattutto per quanto riguarda catene a bordo e pneumatici invernali.
L’Autoscuola.net spera con questo articolo di aver risposto alle tue domande, ma in ogni caso siamo a disposizione presso una delle nostre sedi, ricordandoti che da noi potrai effettuare anche l’eventuale rinnovo della patente, qualora ne avessi bisogno.

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