Linee tratteggiate, continue, colorate: tutti i significati della segnaletica orizzontale

Introduzione

La segnaletica orizzontale, ed in particolare le linee di mezzeria che determinano la carreggiata, sono un elemento con cui tutti i giorni, chi ha conseguito la patente e guida un mezzo, ha a che fare.

Se invece non hai ancora conseguito la patente e sei intenzionato a farlo, allora la nostra autoscuola fa al caso tuo: un’ampia offerta di servizi e licenze conseguibili, dalle classiche patenti A e B alle patenti professionali.
Ti ricordiamo che, per qualsiasi chiarimento o curiosità, puoi contattarci compilando il nostro form online, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo, cercheremo di illustrare i vari tipi di linee e le relative disposizioni da rispettare per chi conduce un mezzo nelle strade italiane.

Striscia bianca tratteggiata

Se la strada è ad un solo senso di marcia, la striscia bianca tratteggiata serve per dividere la carreggiata in due corsie.
Se invece la strada è a doppio senso di marcia, allora ha anche la funzione di dividere i sensi di marcia, consentendo, in caso di sorpasso su un’altra auto, di invadere momentaneamente l’altra corsia.
Questo tipo di striscia permette inoltre la svolta a sinistra e, se la strada in cui si viaggia lo autorizza, anche di effettuare un’inversione di marcia.

Striscia bianca continua

Anche in questo caso, se la strada è ad un solo senso di marcia, la striscia bianca tratteggiata serve per dividere la carreggiata in due corsie.
Se invece la strada è a doppio senso di marcia, allora ha anche la funzione di dividere i sensi di marcia. In questo caso però, al contrario della striscia tratteggiata, la linea non può essere superata ed infatti il sorpasso può essere effettuato soltanto se si riesce ad eseguirlo senza oltrepassare la striscia

Doppia striscia bianca continua

La doppia striscia bianca continua serve a dividere i sensi di marcia sulle strade a doppio senso. Così come accade per la striscia continua singola, non può essere superata, ed infatti il sorpasso può essere effettuato soltanto se si riesce ad eseguirlo senza oltrepassare la doppia striscia.
Rispetto alla singola striscia, dunque, consente e vieta esattamente le stesse cose: la differenza è soltanto psicologica.

Striscia continua centrale affiancata a sinistra da una striscia discontinua (o viceversa)

Questo tipo di strisce si trova su strade a doppio senso di circolazione, e il loro significato dipende da quale delle due strisce si trova più vicina al conducente: se la striscia più vicina è quella continua non può superarla, se è quella tratteggiata sì.

Linee di mezzeria gialle

Come visto, tutti e quattro i tipi di linee descritte precedentemente sono tracciate con il “classico” colore bianco. Può capitare però, che ciascuno dei quattro tipi possa venire tracciato di colore giallo.
Nel caso in cui vi troviate davanti a strisce gialle, vuol dire che ci sono in corso dei lavori e si tratta di linee di mezzeria provvisorie: i significati però, e le regole da rispettare, sono le medesime descritte in precedenza, nonostante il cambio di colore.
Il colore giallo indica comunque un grado di prudenza ancora maggiore, visti appunti i lavori in corso che stanno interessando la strada percorsa.

Conclusioni

Come illustrato nel corso dell’articolo, esistono ben quattro tipi di linee di mezzeria, ognuno indicante diversi tipi di manovre e comportamenti consentiti ai conducenti dei mezzi, e per questo è importante conoscerli.
Sperando di essere stati di tuo interesse ti ricordiamo che, per qualsiasi informazione o chiarimento relativo ai servizi offerti dalla nostra autoscuola, puoi contattarci compilando il form online, chiamandoci al telefono, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Carta di circolazione: le dritte per saperla leggere e interpretare al meglio

Introduzione

Il libretto di circolazione, anche noto come carta di circolazione, rappresenta un documento cruciale per l’automobilista, contente tutte le informazioni utili sul veicolo. È di conseguenza fondamentale, se possiedi la patente ed un veicolo da condurre, saperlo leggere e interpretare correttamente.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, ma è uno dei tuoi prossimi obiettivi, allora la nostra autoscuola fa al caso tuo, con un’offerta ampia su diversi tipi di licenze e corsi.
Per scoprire tutti i nostri servizi o per qualsiasi richiesta di chiarimento, ti consigliamo di contattarci compilando il form online sul nostro sito, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo nel resto dell’articolo spiegheremo punto per punto ciascuna voce che compone il libretto, in maniera tale da cercare di fornirti una guida più completa possibile.

Generalità

Il libretto di circolazione è uno dei tre documenti obbligatori (insieme alla patente di guida ed al certificato di assicurazione) da portare in auto quando si circola su strade pubbliche. A imporlo è l’articolo 180 del Codice della Strada (CdS), secondo cui il mancato rispetto dell’obbligo fa rischiare una multa compresa tra i 41 e i 168 euro.

Inoltre, l’automobilista che, fermato dalle Forze dell’Ordine, verrà sorpreso senza uno o tutti questi documenti, dovrà obbligatoriamente presentarli entro un certo termine presso l’ufficio indicato dell’agente accertatore, pena ulteriori provvedimenti sanzionatori. In caso contrario, qualora non ci si presenti agli uffici di polizia entro il termine stabilito, si può incorrere in una sanzione ancora più salata, fino a 1.682 euro.

Le sezioni del libretto

Come detto, elencheremo i significati di tutte le voci del libretto, al fine di poterlo leggere più facilmente e comprendere le varie sezioni:

A: targa del veicolo

B: data della prima immatricolazione del veicolo

Se l’intestatario è anche il proprietario, compaiono i codici:

C.2.1: cognome proprietario del veicolo (o ragione sociale)

C.2.2: nome data di nascita del proprietario

C.2.3: indirizzo del proprietario

Se invece proprietario e intestatario sono due soggetti diversi:

C.1.1: cognome intestatario del veicolo (o ragione sociale)

C.1.2: nome dell’intestatario e data di nascita

C.1.3: indirizzo dell’intestatario

D.1: marca veicolo

D.2: tipo veicolo

D.3: denominazione commerciale

E: VIN (Vehicle identification number), ovvero il numero di telaio del veicolo

F.1: massa massima a carico tecnicamente ammissibile, escluso motocicli

F.2: massa massima a carico ammissibile del veicolo in circolazione nello Stato di immatricolazione

F.3: massa massima a carico ammissibile dell’insieme in circolazione nello Stato di immatricolazione

G: massa del veicolo in circolazione carrozzato e munito del dispositivo di attacco per i veicoli trattori di categoria diversa dalla M1

I: data di immatricolazione alla quale si riferisce la carta di circolazione. Se l’auto è stata ritargata, questa datà sarà successiva a quella del paragrafo B.

J: categoria del veicolo

J.1: destinazione ed uso del veicolo

J.2: carrozzeria del veicolo

K: numero di omologazione del tipo (se disponibile)

L: numero di assi

M: interasse

N: ripartizione tra gli assi della massa massima a carico tecnicamente ammissibile per i veicoli con massa totale superiore a 3500 kg

O.1: massa massima a rimorchio tecnicamente ammissibile con rimorchio frenato (kg)

O.2: massa massima a rimorchio tecnicamente ammissibile con rimorchio non frenato (kg)

P.1: cilindrata (cm3)

P.2: potenza netta massima (kW)

P.3: tipo di combustibile o di alimentazione

P.5: numero di identificazione del motore

Q: rapporto potenza/massa in kW/kg (solo per i motocicli)

S.1: numero di posti a sedere, compreso quello del conducente

S.2: numero di posti in piedi (se del caso).

U.1: livello sonoro a veicolo fermo [dB(A)]

U.2: livello sonoro a regime del motore (giri×min−1)

V.1: CO (g/km o g/kWh)

V.2: HC (g/km o g/kWh)

V.3: NOx (g/km o g/kWh)

V.5: particolato per i motori diesel (g/km o g/kWh)

V.7: CO2 (g/km)

V.9: indicazione della classe ambientale di omologazione CE

Conclusioni

Come visto, le voci del libretto di circolazione sono tantissime, e nel corso dell’articolo abbiamo cercato di descrivere ciascuna di esse, identificate nel libretto soltanto tramite lettere e numeri.
Sperando di essere stati di tuo aiuto ed interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione o chiarimento sui servizi della nostra autoscuola puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Resta aggiornato sui limiti di velocità: la mini-guida con tutti i numeri e tutte le casistiche

Introduzione

Uno degli aspetti normativi che più influiscono sulla guida delle persone sono i limiti di velocità. Ed infatti sicuramente, se hai conseguito una qualsiasi delle tante patenti esistenti, hai dovuto approfondire questo tema per superare l’esame di teoria.

Se invece ancora non hai conseguito la patente ma desideri farlo a breve, allora la nostra autoscuola fa al caso tuo. Presso L’Autoscuola.net è infatti disponibile una vasta disponibilità di patenti conseguibili ed ulteriori servizi che spaziano dai corsi professionali al recupero punti.
Per qualsiasi curiosità o chiarimento sulla nostra offerta ti consigliamo di contattarci in una di queste modalità: compilando il form che trovi direttamente online sul nostro sito, contattandoci telefonicamente, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo nel proseguo dell’articolo ti forniremo una mini guida cercando di inserire tutti i limiti vigenti in territorio italiano attualmente.

I limiti di velocità generici

Ad occuparsi della regolamentazione sui limiti di velocità è, come spesso accade, il Codice della Strada, e nello specifico l’articolo 142. I limiti generali validi per motocicli, autovetture, autovetture con carrello-appendice, veicoli fino a 3 tonnellate e mezzo, sono:

  • 50 km/h – centri abitati (strade urbane);
  • 90 km/h – strade extraurbane secondarie;
  • 110 km/h – strade extraurbane principali;
  • 130 km/h – autostrade.

Nello specifico in Sardegna, non esistendo autostrade, vien da sé che il limite massimo è quello relativo alle strade extraurbane principali, ed è quindi “bloccato” a 110 km/h.

I limiti di velocità per specifico veicolo

Ai limiti generici di velocità si aggiungono poi dei limiti che riguardano soltanto specifiche categorie di veicoli.

I limiti relativi agli specifici veicoli sono riportati di seguito:

  • 40 km/h – macchine agricole e macchine operatrici con pneumatici;
  • 45 km/h – ciclomotori;
  • 80 km/h – quadricicli a motore;
  • 80 km/h – autotreni; autovetture che trainano rimorchi (anche se leggeri) o caravan (roulotte) su autostrada;
  • 70 km/h – autotreni; autovetture che trainano rimorchi (anche se leggeri) o caravan (roulotte) su strade extraurbane (principali e secondarie).

Altre casistiche

Ci sono infine dei limiti previsti al verificarsi di determinate situazioni o fattispecie.

Un primo limite riguarda le condizioni meteo: in caso di precipitazioni, sia pioggia che neve, sulle strade extraurbane principali il limite scende dai 110 ai 90 chilometri orari. Idem anche per le autostrade, dove il limite passa dai 130 ai 110 chilometri orari.
Sempre relativamente alle condizioni meteo, sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali, in caso di nebbia fitta, con visibilità inferiore a 100 m, possono essere imposti limiti massimi temporanei di velocità, non superiori a 50 km/h.

Su alcune strade urbane, alla presenza di determinate caratteristiche ed in presenza anche di apposito segnale, il limite può invece essere alzato dai 50 ai 70 chilometri orari. Anche sulle autostrade a tre corsie per ogni senso di marcia (più la corsia di emergenza) possono essere alzati i limiti: gli enti proprietari possono infatti elevare il limite di velocità fino a 150 km/h, purché sussistano particolari caratteristiche e condizioni della strada.

L’ultima casistica speciale riguarda i neopatentati: per chi ha conseguito la patente da meno di tre anni il limite scende da 110 chilometri orari a 100 chilometri orari in autostrada, e da 110 chilometri orari a 90 chilometri orari nelle strade extraurbane principali.

Conclusioni

Con il presente articolo, abbiamo cercato di riassumere tutti i possibili limiti di velocità esistenti attualmente in territorio italiano.
Abbiamo visto come, non solo esistano dei limiti generici (che sono anche quelli più comunemente conosciuti), ma anche limiti riguardanti particolari categorie di veicoli o determinate fattispecie.
Con l’auspicio di essere stati di tua utilità e di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione relativa ai servizi della nostra autoscuola puoi contattarci compilando il form sul sito, chiamandoci al nostro numero di telefono, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.


Patente: i modi più veloci per sapere quanti punti si hanno

Cenni introduttivi

Da ormai 20 anni, precisamente del primo luglio del 2003, è stato introdotto in Italia il sistema a punti per la patente di guida, rivoluzionando in parte la vita degli automobilisti. È quindi diventato fondamentale, per chi dispone della patente, preservare e conoscere il totale dei punti della propria licenza di guida.

Se invece non possiedi ancora la patente e stai leggendo questo articolo, ti ricordiamo che la nostra autoscuola dispone di un offerta ampia che permette di conseguire praticamente qualsiasi tipo di licenza, da quella nautica alla classica B per gli autoveicoli.
Per qualsiasi informazione o chiarimento sui nostri servizi, ti invitiamo a contattarci tramite il form online, telefonicamente, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo, illustreremo quali sono le principali modalità per conoscere e restare sempre aggiornati sul saldo dei propri punti sulla patente.

Generalità sulla patente a punti

Ad occuparsi della patente a punti è l’articolo 126-bis del Codice della Strada.
Ogni automobilista, nel momento in cui consegue la licenza, dispone di un ammontare iniziale di 20 punti.
Il punteggio iniziale può progressivamente scendere, fino ad azzerarsi, nel caso in cui vengano commesse infrazioni che prevedono appunto la decurtazione di punti.
Viceversa, se non si commettono infrazioni, si riceve ogni due anni un bonus aggiuntivo di due punti, che può portare un automobilista a raggiungere un punteggio massimo di trenta.
In caso di esaurimento di tutti i punti, il titolare della patente deve sottoporsi all’esame di idoneità tecnica.

A tal proposito, cogliamo l’occasione per informarti che presso la nostra autoscuola è disponibile il servizio di recupero punti patente, in modo tale da scongiurare l’eventualità di un azzeramento del punteggio.

Come controllare il proprio punteggio

Esistono tre principali modi per controllare il proprio saldo:

1) Il modo probabilmente più semplice ed immediato per conoscere il proprio saldo punti è via telefono, contattando il numero 06 45775962. Si tratta di un numero utilizzabile sia da telefono mobile che da telefono fisso ma, non trattandosi di un numero verde, il costo del servizio è quello di una telefonata urbana.

2) In seconda battuta si può controllare il saldo dal Portale dell’Automobilista, accedendo tramite credenziali, anche via CIE o SPID e dando il consenso all’uso dei propri dati personali.
Una volta entrati nella Home della piattaforma si hanno tutti i servizi a disposizione.

Dalla Home bisogna selezionare l’opzione “Verifica da solo” e quindi la voce “Saldo punti patente”, che permetterà di effettuare il login tramite le proprie credenziali personali ed ottenere l’informazione.
Contrariamente al metodo della chiamata, in questo caso è possibile conoscere il saldo in maniera totalmente gratuita.

3) Il terzo modo è anch’esso molto comodo e semplice da usare, e permette di verificare i punti patente in un attimo: si tratta dell’app IPatente.
L’app è gratuita e scaricabile su dispositivi Android e Iphone. 
Al contrario della telefonata al numero di servizio, tramite l’app non solo è possibile verificare in maniera facile e veloce il saldo punti, ma anche accedere ad altre informazioni.

Sono infatti disponibili sia informazioni utili sul proprio veicolo (scadenza del bollo, scadenza dell’assicurazione, stato di avanzamento di eventuali pratiche burocratiche, scadenza della revisione obbligatoria) sia informazioni relative a veicoli terzi, come ad esempio lo stato assicurativo o la classe ambientale.

Conclusioni

Con il presente articolo, abbiamo cercato di fornirti una guida per conoscere il tuo saldo patente, un’informazione utile per restare sempre aggiornati sulla propria situazione ed evitare spiacevoli sorprese. Ne abbiamo approfittato per fare un piccolo recap sul funzionamento della patente a punti,  descrivendo le tre distinte modalità per ottenere l’informazione sul saldo.
Sperando di essere stati utili, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione o chiarimento sui servizi offerti dalla nostra autoscuola puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, o venendo direttamente a trovarci presso le nostre sedi.

Gommoni e moto d’acqua: cosa occorre per guidarli e perché rivolgerti alla nostra Autoscuola

Cenni introduttivi

Agosto è ormai arrivato ed il mese più focoso dell’estate porta con sé anche tutta una serie di attività che presuppongono la guida di mezzi di trasporto come gommoni e moto d’acqua.
Per questo è utile sapere se, ed in quali circostanze, è necessario essere in possesso della patente nautica.

Presso la nostra Autoscuola, oltre a poter conseguire le patenti necessarie per guidare i mezzi di trasporto su terra (come la patente A o la patente B), è possibile conseguire anche la patente nautica. Avrai a tua disposizione istruttori qualificati e un’imbarcazione per poterti preparare al meglio al superamento dell’esame. Per qualsiasi informazione o chiarimento, ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il form online che trovi sul nostro sito, telefonicamente, o venendo a trovarci in sede.

Nel proseguo dell’articolo analizzeremo le fattispecie in cui occorre possedere la patente nautica per condurre gommoni o moto d’acqua, e con quali modalità è possibile conseguire tale licenza presso la nostra autoscuola.

Moto d’acqua: cosa dice la legge

Per quanto riguarda la moto d’acqua, la legge equipara tale mezzo ad un natante da diporto di lunghezza inferiore ai quattro metri. Di conseguenza, nonostante nell’immaginario comune si pensi sia possibile condurla senza nessun tipo di licenza, per poterla utilizzare è necessario essere in possesso di patente nautica di categoria A.

Inoltre, sempre la legge stabilisce che non è possibile condurre moto d’acqua ad una distanza superiore ad un miglio dalla costa.
Le sanzioni, in caso di infrazione, sono molto salate. Se si viene colti alla guida di una moto d’acqua senza patente nautica di categoria A, la sanzione può spaziare dai 2.100 agli 8.263 euro.

Gommone: cosa dice la legge

Per quanto riguarda il gommone, le discriminanti  che fanno NON fanno scattare l’obbligo di patente nautica sono tre:

  • lunghezza inferiore ai 10 metri;
  • navigazione  entro le 6 miglia dalla costa;
  • motore che non deve superare la potenza di 40 cv, ovvero 30kw.

In caso contrario, così come per la moto d’acqua, anche nel caso di guida di un gommone è necessario disporre della patente nautica di categoria A. Inoltre, il possesso della patente nautica è in ogni caso obbligatorio nel caso in cui venga praticato lo sci nautico.

Conseguire la patente nautica presso la nostra autoscuola

Tra i servizi offerti dalla nostra autoscuola, rientra anche quello che consente il conseguimento della patente nautica.

Se vuoi ottenere la tua patente in tempi brevi per poter navigare in tutta sicurezza, puoi dunque contattare la nostra scuola guida di Cagliari. Metteremo a tua completa disposizione istruttori capaci e qualificati, ed un’imbarcazione di qualità per poter fare pratica verso il sostenimento dell’esame.  
In questo modo avrai la sicurezza ed il vantaggio di utilizzare il mezzo che conosci durante l’esame pratico.
Le modalità di conseguimento variano a seconda della tipologia di patente nautica che si intende conseguire:

  • patente nautica A: permette di comandare e condurre natanti e imbarcazioni da diporto entro 12 miglia dalla costa oppure oltre 12 miglia dalla costa.  A seconda poi del tipo di navigazione che si vuole intraprendere la categoria A si divide ulteriormente in patente nautica entro le 12 miglia dalla costa e patente oltre le 12 miglia, ovvero senza limiti.
  • patente nautica B: permette di comandare navi da diporto, ovvero superiori a 24 metri di lunghezza;
  • patente nautica C: permette la direzione nautica di natanti e imbarcazioni da diporto.

L’esame della patente nautica si compone, in linea generale, di una prova scritta e una prova pratica. 
Sia nel caso di patente nautica entro le 12 miglia sia nel caso senza limiti, la prova scritta prevede un quiz base a risposta multipla. Il quiz è composto da 20 quesiti, ritenuto superato con un massimo di 4 errori. La differenza sta invece nella prova di carteggio. Nel caso di patente nautica entro le 12 miglia è prevista una prova su elementi di carteggio nautico contenente 5 quesiti a risposta singola della durata di 20 minuti in cui è possibile fare al massimo 1 errore. Nel caso di patente senza limiti è prevista la classica prova di carteggio fatta con l’ausilio delle carte nautiche contenente 4 quesiti (o problemi), anche qui si può sbagliare al massimo una volta e si hanno a disposizione 60 minuti. Viene eseguita prima la prova di carteggio e poi il quiz base.

Conclusioni

Con il presente articolo, abbiamo cercato di mettere chiarezza sull’utilizzo di due dei mezzi più ambiti durante le vacanze estive, ovvero gommoni e moto d’acqua.
Ne abbiamo approfittato per riassumere alcuni aspetti relativi alla patente nautica, conseguibile direttamente presso la nostra autoscuola di Cagliari.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi dubbio o richiesta di chiarimento puoi contattarci compilando il nostro form online, telefonicamente, o venendo a trovarci in sede.

Patente AM, la prima in assoluto: in cosa consiste e come l’Autoscuola.Net accompagna i ragazzi nel suo conseguimento

Introduzione

La prima patente conseguibile in ordine di età è la patente AM. Si tratta di un documento che permette la guida di determinati veicoli fin dal compimento dei 14 anni.

Tuo figlio è un pilota in erba o, semplicemente, è alla ricerca della patente che gli permetta di guidare il suo primo mezzo? Informati sulle modalità di conseguimento della patente AM presso l’Autoscuola.Net.
Puoi contattarci compilando il form online, tramite i nostri recapiti telefonici, o venendo a trovarci in sede. Saremo lieti di fornirti tutte le informazioni di cui necessiti.

Presso l’Autoscuola.net è possibile conseguire tale patente. I nostri istruttori qualificati sono pronti ad accompagnare i ragazzi in questo primo passo nel mondo della guida su strada.
Nel proseguo dell’articolo, elencheremo le caratteristiche che contraddistinguono la patente AM ed i consigli per il suo conseguimento.

Disciplina del codice della strada: cosa si può guidare con la patente AM e quali sono i limiti di età

Relativamente alla patente AM, l’articolo fondamentale del Codice della Strada è l’articolo 116, che disciplina anche tutte le altre patenti.

Questo articolo dispone che la patente AM permette di guidare:

  1. ciclomotori a due ruote (categoria L1e) con velocità massima di costruzione non superiore a 45 km/h, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se a combustione interna, oppure la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici;
  2. veicoli a tre ruote (categoria L2e) aventi una velocità massima per costruzione non superiore a 45 km/h e caratterizzati da un motore, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se ad accensione comandata, oppure la cui potenza massima netta è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori a combustione interna, oppure la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4kW per i motori elettrici;
  3. quadricicli leggeri la cui massa a vuoto è inferiore o pari a 350 kg (categoria L6e), esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici, la cui velocità massima per costruzione è inferiore o uguale a 45 km/h e la cui cilindrata del motore è inferiore o pari a 50 cm³ per i motori ad accensione comandata; o la cui potenza massima netta è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori, a combustione interna; o la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici.

In linea generale, si tratta di veicoli la cui cilindrata non supera praticamente mai i 50 cm³ e la cui velocità massima non supera i 45km/h.

La licenza AM è, come anticipato, conseguibile fin dall’età di 14 anni, due in meno rispetto AI 16 della patente A1. Una volta compiuti i 18 anni, è poi possibile allargare ulteriormente i limiti con l’ottenimento della patente A2.
Al compimento dei 24 anni è infine possibile conseguire la patente A, che permette di guidare qualsiasi moto senza limiti di cilindrata o potenza. Se si è già in possesso della patente di guida A2 allora è possibile abbassare l’età minima a vent’anni.

Conseguire la patente AM presso l’Autoscuola.net

È possibile conseguire la patente AM presso la nostra autoscuola, così come per la patente A1, la patente A2, e la patente A3.
Per ottenere la patente AM è necessario, come di consueto, superare sia un esame di teoria che un esame di pratica.
Per quanto riguarda l’esame di teoria, è formato 30 domande da completare in un massimo di 25 minuti. Il limite massimo di errori che si possono commettere è pari a tre.
Per quanto riguarda l’esame pratico di guida, si suddivide a sua volta in due parti: la prima viene svolta in un’area attrezzata, mentre la seconda in mezzo al traffico, a cui si accede soltanto dopo aver superato la prima parte.

Di fondamentale importanza è sapere che, iscrivendoti presso la nostra autoscuola per ottenere la patente, avrai il vantaggio di utilizzare la nostra pista privata. La pista è la stessa che viene utilizzata dagli esaminatori della Motorizzazione per la prova di guida.
A tale aspetto è collegato un importante vantaggio, che è quello di consentire lo svolgimento della prima parte dell’esame di pratica in un’area già nota e familiare.

Considerazioni finali

Con quest’articolo abbiamo cercato di darti un’infarinatura sulla patente AM, primo grande passo nel mondo delle patenti, che può consentire a tuo figlio di disporre in autonomia di un suo mezzo già dall’età di 14 anni.
Se necessiti ulteriori informazioni in merito ( o in generale su qualsiasi servizio della nostra autoscuola) ti consigliamo di contattarci compilando il form online, telefonicamente, o venendo a trovarci presso una delle nostre sedi.

Viaggi e vacanze all’estero: i casi in cui serve la patente di guida internazionale, e come ottenerla grazie all’Autoscuola.Net

Introduzione

Entra nel vivo la bella stagione ed è subito tempo di viaggi. In caso di vacanze all’estero, occorre fare attenzione se l’intenzione è quella di mettersi alla guida, perché a seconda della location prescelta potrebbe essere necessaria la patente internazionale. Noi dell’Autoscuola.net possiamo aiutarti ad ottenerla.

Per scoprire invece l’offerta completa della nostra autoscuola, ti invitiamo a visitare il nostro sito alla sezione servizi. Oltre ad accompagnarti nel conseguimento delle varie patenti, sono infatti previsti altri numerosi servizi, come ad esempio quello di recupero punti o la guida accompagnata.
Per qualsiasi informazione puoi contattarci compilando il form online, tramite i nostri recapiti telefonici, o venendo a trovarci nelle nostre sedi.

Nel proseguo dell’articolo ti spiegheremo meglio in cosa consiste ed in quali situazioni occorre essere in possesso di tale attestato.

Patente internazionale di Guida: cenni generali

La patente internazionale di guida, o più correttamente “Permesso Internazionale di Guida’, come scrive l’ACI: è necessaria per guidare in quei paesi che non siano firmatari delle medesime Convenzioni internazionali ratificate dall’Italia.
È rilasciata dall’Ufficio Provinciale della Direzione Generale della Motorizzazione Civile del luogo di residenza del richiedente, previa esibizione della patente di guida in corso di validità. L’elenco degli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile è consultabile sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Esistono due modelli diversi di patente internazionale, ognuno dei quali con la propria lista di paesi in cui il documento è considerato valido ai fini legislativi: 

  • il modello “Convenzione di Ginevra 1949”, il quale ha validità per 1 anno; 


  • il modello “Convenzione di Vienna 1968”, il quale ha validità per 3 anni. 
Esempio di patente internazionale “Ginevra”

Occorre specificare che per entrambi i modelli, è condizione necessaria essere già in possesso della patente di guida italiana, conseguibile ovviamente presso l’Autoscuola.net.

Inoltre, essendo la patente internazionale un documento subordinato alla patente originale, è legata a quest’ultima  anche nell’ambito della scadenza. Di conseguenza, la data di scadenza predominante è quella della patente italiana: se questa dovesse scadere, allora anche la patente internazionale perderebbe il suo effetto, anche se non fossero passati gli 1 o 3 anni di scadenza (rispettivi del modello di Ginevra e del modello di Vienna).

Distinzione tra i due modelli: dettagli

Il modello Ginevra è valido nelle seguenti destinazioni: Argentina, Australia, Cambogia, Perù, Marocco, Canada, Cuba, Egitto, India, Giordania, Nuova Zelanda, Singapore, USA, Sud Africa, Sri Lanka, Thailandia, Turchia e Venezuela. 
Il modello Vienna è valido invece in: Argentina, Cile, Bahamas, Bielorussia, Brasile, Ecuador, Filippine, Indonesia, Messico, Iran, Mongolia, Sud Africa, Thailandia, Uruguay e Venezuela. 

A seconda di quello che è il paese visitare occorre dunque optare per una delle due opzioni.
Da segnalare come entrambi, anche sommati, non comprendano tutti i paesi al di fuori dell’Italia.
Non è necessario, infatti, ottenere tale documento se si intende viaggiare nei paesi europei, o in altri paesi come la Turchia o l’Algeria. In tal caso occorre semplicemente la patente italiana regolarmente conseguita sul nostro territorio.

Come ottenere il Permesso di Guida Internazionale grazie alla nostra Autoscuola

Per ottenere il documento è necessario presentarsi alla motorizzazione civile, portando con sé una serie di documenti necessari: ovviamente la patente di guida conseguita in territorio italiano, marca da bollo, versamento di 16 sul c/c 4028, versamento di 10 sul c/c 9001, due fototessere, il modello TT746.

La nostra autoscuola si mette a tua disposizione per provvedere alla consegna di tali documenti alla motorizzazione, permettendoti di risparmiare tempo e di velocizzare l’emissione del permesso internazionale.

Relativamente a quest’ultimo punto, in media i tempi variano dai 10 ai 20 giorni lavorativi, ma per essere sicuri di ottenere il documento in tempo, è consigliato fare richiesta con largo anticipo, cioè con almeno un 1 mese e mezzo prima della data di partenza.

A causa della burocrazia e della mole di lavoro degli uffici di Motorizzazione, spesso la procedura per ottenere il documento di guida valido all’estero può richiedere più del tempo previsto.

Conclusioni

Abbiamo scoperto a cosa serve il Permesso di Guida internazionale, particolarmente utile con l’arrivo dell’estate, la stagione in cui gli italiani più si spostano per i viaggi all’estero.

Nel corso dell’articolo sono state illustrate le due diverse tipologie di patente internazionale, per passare poi a dei consigli su come ottenere tale documento affidandosi alla nostra autoscuola e risparmiando tempo prezioso.
Ti ricordiamo infine che, per qualsiasi dubbio o chiarimento, puoi contattarci compilando il form online, tramite i nostri recapiti telefonici, o venendo direttamente a trovarci in sede.

Patente E, in cosa consiste e perché può essere utile per la tua carriera professionale

Introduzione

La patente B, quella che permette di guidare le comuni autovetture, è sicuramente la più conosciuta.
Sono poi in tanti, a ricordare o conoscere l’esistenza di altri tipi di patente, come la A, la C, la D, e la patente nautica.
In pochi invece conoscono il significato della patente E, che in realtà non consiste in una vera e propria patente ma può essere considerata come un’estensione di alcune delle patenti sopraelencate.

Non solo patenti! Presso l’Autoscuola.net sono disponibili tutta una serie di altri servizi come: recupero punti, rinnovo patente, guida accompagnata, guida di perfezionamento.
Se vuoi saperne di più o vuoi chiederci qualsiasi altra informazione, ti ricordiamo che puoi compilare il form online disponibile sul sito, contattarci telefonicamente, oppure venire direttamente a trovarci presso la nostra sede. Cercheremo di rispondere ai tuoi dubbi o richieste di chiarimenti nel miglior modo possibile.

Nel proseguo dell’articolo cercheremo di capire meglio in cosa consiste questo tipo di estensione, ed in quale modo può essere utile nel mondo lavorativo.

Patente E: Il Codice della Strada

Come anticipato, la patente E non è una vera e propria patente, ma l’estensione di alcune delle patenti previste da Codice della Strada. Nello specifico tali patenti sono la B, la C, la C1, la D e la D1, che diventano rispettivamente BE, CE, C1E, DE, D1E.

Di seguito la disciplina del Codice della Strada:

  • BE: permette di condurre complessi di veicoli composti di una motrice della categoria B e di un rimorchio o semirimorchio: questi ultimi devono avere massa massima autorizzata non superiore a 3500 kg;
  • CE: permette di condurre complessi di veicoli composti di una motrice rientrante nella categoria C e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa massima autorizzata superi 750 kg;
  • C1E permette di condurre A)complessi di veicoli composti di una motrice rientrante nella categoria C1 e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa massima autorizzata è superiore a 750 kg, sempre che la massa autorizzata del complesso non superi 12000 kg; B) complessi di veicoli composti di una motrice rientrante nella categoria B e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa autorizzata e’ superiore a 3500 kg, sempre che la massa autorizzata del complesso non superi 12000 kg;
  •  DE: permette di condurre complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D e da un rimorchio la cui massa massima autorizzata supera 750 kg;
  • D1E: permette di condurre complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D1 e da un rimorchio la cui massa massima autorizzata è superiore a 750 kg.

In linea di massima la patente E consente: per la patente B, di poter condurre le comuni autovetture ma con la presenza aggiuntiva di un rimorchio o semirimorchio con massa non superiore a 3500kg; per le altre patenti (C,C1,D,D1) di condurre i veicoli previsti da esse, a cui si può aggiungere la presenza di un rimorchio o semirimorchio con massa superiore a 750kg.

Come ottenere la patente E

Trattandosi di un’esigenza particolare, rispetto a patenti classiche come la B, per ottenere la patente E ci si rivolge nella maggior parte dei casi ad un’ autoscuola qualificata.
In tal senso, la nostra autoscuola di Cagliari è l’unica di tutta la Sardegna a poter contare sul possesso di un autoarticolato nel proprio parco mezzi.

Per quanto riguarda l’esame di teoria, occorre distinguere i tre casi delle patenti BE, CE, DE:

  • BE soltanto chi ha conseguito la patente B prima dell’1 dicembre 2013  è tenuto a svolgere l’esame di teoria
  • CE/DE: soltanto chi ha conseguito la patente C/D prima del 2 marzo 2015 è tenuto a svolgere l’esame di teoria.

Per quanto riguarda l’esame pratico invece, così come per le altre patenti,  la nostra autoscuola garantisce la migliore e la più efficace formazione in tempi rapidi, con un’elevata percentuale di promossi.

Ai nostri istruttori qualificati si accompagna anche la qualità dei mezzi messi a disposizione, in modo tale da garantire la migliore preparazione possibile, sottolineando nuovamente che L’Autoscuola.net è l’unica in tutta la Sardegna a poter vantare un autoarticolato per i propri allievi.

Sbocchi professionali

Le patenti CE, C1E, DE, D1E, rappresentano il primo passo per lo svolgimento di una professione che prevede la conduzione di veicoli appartenenti alle categorie C, C1, D, D1 con rimorchi.

Per poter svolgere però effettivamente la professione sfruttando le sopracitate patenti, occorre integrarle con la patente CQC.
La CQC merci e persone è una carta di qualificazione che abilita il conducente a condurre veicoli di categoria C, C1 e D,D1 per professione. Nello specifico, la CQC merci è legata alle patenti C e C1, mentre la CQC persone alle patenti D e D1.
Entrambe sono conseguibili presso l’Autoscuola.net, ed i dettagli sono spiegati in un articolo dedicato.

Conclusioni

La patente E dunque (o per meglio dire, l’estensione E) permette di integrare le patenti B, C e D, consentendo, se ulteriormente integrata con la CQC, importanti sbocchi in ambito anche lavorativo.
Sperando di essere riusciti a darti una panoramica su questa tematica, ti ricordiamo che per qualsiasi ulteriore dubbio o chiarimento puoi contattarci compilando il form online, utilizzando i nostri recapiti telefonici, o venendo direttamente a trovarci in sede.

Patente D, presso l’Autoscuola.net è possibile ottenerla per fare il primo passo verso la carriera di conducente di bus: in cosa consiste e come conseguirla

Introduzione

Sono tanti gli annunci visibili su Internet in cui vengono aperte posizioni per la ricerca di conducenti di autobus. Tuttavia, per ricoprire tale professione è assolutamente necessario essere in possesso innanzitutto della patente D, conseguibile presso l’Autoscuola.net.

Non solo patente D! Presso l’Autoscuola.net è possibile conseguire, oltre la classica patente B, anche le patenti AM, A1, A2, A3 e le patenti BE, B96, C, E, K, Nautica.
Per qualsiasi informazione o chiarimento ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

In questo articolo ti spiegheremo in cosa consiste la patente D e come potrai conseguirla direttamente presso l’Autoscuola.net.

Patente D: cos’è e come è disciplinata dal Codice della Strada

Il Codice della Strada prevede che con la patente D si possano guidare gli autoveicoli progettati e costruiti per il trasporto di più di otto persone oltre al conducente; a tali autoveicoli può essere agganciato un rimorchio la cui massa massima autorizzata non superi 750 kg.

Occorre specificare poi l’esistenza di altre tre patenti, sempre rientranti nella categoria delle patenti con la lettera D. Ecco come le disciplina il Codice della Strada:

  • D1:  permette di conduerre autoveicoli progettati e costruiti per il trasporto di non piu’ di 16 persone, oltre al conducente, e aventi una lunghezza massima di 8 metri; agli autoveicoli di questa categoria puo’ essere agganciato un rimorchio la cui massa massima autorizzata non superi 750 kg;
  • D1E: permette di condurre complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D1 e da un rimorchio la cui massa massima autorizzata e’ superiore a 750 kg;
  • DE: permette di condurre complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D e da un rimorchio la cui massa massima autorizzata supera 750 kg. (115).

Riassumendo, la patente D consente di guidare qualsiasi veicolo per il trasporto di persone. Se si vuole aggiungere un rimorchio la cui massa massima supera 750kg, allora occorre integrarla con la patente DE.

Per quanto riguarda invece la D1, può essere considerata come la sorella minore della patente D. Essa, infatti, permette sempre di condurre veicoli per il trasporto di persone, ma stavolta con un limite di 16 individui, e senza che il veicolo superi la lunghezza di otto metri.

Relativamente ai requisiti anagrafici, la patente D può essere ottenuta una volta che si è compiuto il ventiquattresimo anno di età, mentre per la sorella minore D1 l’età scende a 21 anni (con la condizione che si sia già in possesso della patente B per le auto).

Patente D: come ottenerla presso l’Autoscuola.net

La patente D, conseguibile presso l’Autoscuola.net, si compone di un esame di teoria e di un esame di guida, esattamente come previsto per la patente B valida per la guida delle normali autovetture.

Per quanto riguarda l’esame di teoria, consiste in un quiz da 40 domande a risposta multipla a cui rispondere in un tempo totale di 40 minuti.

Rispetto a quanto accade per la classica patente B, le domande a cui rispondere sono più complicate e più specifiche, per questo per te sarà fondamentale scegliere un’autoscuola qualificata come la nostra, che cercherà di garantirti un’alta probabilità di superare la prova.

L’Autoscuola.net mette infatti a disposizione istruttori preparati ed aule informatizzate per formarti nel miglior modo possibile.

Una volta passato il quiz, si ottiene il fatidico foglio rosa che, come per la patente B, permette a chi lo consegue di esercitarsi nella guida in vista dell’esame pratico.
Quest’ultimo consiste in una guida dal tempo non inferiore ai quarantacinque minuti, e viene effettuato su degli autobus con una lunghezza uguale o superiore ai 10 metri, con una larghezza uguale o superiore ai 2,4 metri e la capacità di oltrepassare gli 80 chilometri orari.

Anche nella preparazione all’esame di guida, l’Autoscuola.net metterà a disposizione, oltre che la professionalità qualificata degli istruttori, anche i propri i mezzi di alta qualità per le guide pratiche.

Patente CQC persone

Per poter svolgere la professione di autista, occorre poi integrare la patente D con la CQC Persone.
La Carta di Qualificazione del Conducente per il trasporto persone è obbligatoria per tutti quei conducenti che intendono effettuare il trasporto di persone con autoveicoli caratterizzati da una capienza superiore ai 9 posti, sia nel caso di servizio di noleggio con conducente, sia nel caso di servizio pubblico di linea.

Per ottenere la certificazione CQC persone è necessario essere titolari di una patente D o DE nonché frequentare obbligatoriamente un corso di 140 ore (anche questo disponibile presso l’Autoscuola.net).

Considerazioni finali

Abbiamo visto in questo articolo l’importanza della patente D per chi vuole ottenere un lavoro come conducente di autobus.

Sono state messe in evidenza le principali caratteristiche di tale patente, confrontandola con le gemelle D1, D1E, DE, e spiegando anche come, per ottenere questo tipo di patenti, si abbia la necessità di una preparazione ancora maggiore rispetto a quella prevista per la patente B, il che rende ancora più importante la scelta della giusta autoscuola.

Sperando di esserti stati d’aiuto, ti ricordiamo che per qualsiasi dubbio o informazione puoi contattarci compilando il nostro form online, tramite i nostri contatti telefonici, oppure venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Guidare una moto a 16 anni: tutti i dettagli della patente A1 e come conseguirla presso l’Autoscuola.net

Guidare una moto a 16 anni: tutti i dettagli della patente A1 e come conseguirla presso l’Autoscuola.net

La moto dopo la macchina è il mezzo privato più utilizzato in Italia per i lunghi spostamenti. Non tutti sanno però che è possibile, già a sedici anni, ottenere una licenza di guida che permette di guidare alcuni motocicli, nonostante non si abbia ancora compiuto la maggiore età. Si tratta della patente A1.

Hai già conseguito la patente A1 e vuoi andare oltre? Presso L’autoscuola.net puoi conseguire anche la patente A2 se hai almeno 18 anni e la patente A3 se hai almeno 24 anni (o 21 anni e sei già in possesso della patente A2). Ti ricordiamo inoltre che per qualsiasi informazione puoi contattarci compilando il form online, telefonandoci ai nostri contatti, o venendo semplicemente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Nel proseguo dell’articolo verranno chiarite le regole per il conseguimento della patente A1, indicando come è possibile ottenerla presso l’Autoscuola.net e quali motocicli si possono guidare.

Disciplina del Codice della Strada: cosa si può guidare con la patente A1 e quali sono i limiti di età

Relativamente alla patente A1, l’articolo fondamentale del Codice della Strada è l’articolo 116, che disciplina anche tutte le altre patenti.
Questo articolo dispone che la patente A1 permette di guidare le seguenti categorie di veicoli:

  • motocicli di cilindrata massima di 125 cm³, di potenza massima di 11 kW e con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg;
  • tricicli di potenza non superiore a 15 kW;

La licenza di guida A1 è conseguibile fin dall’età di 16 anni, due anni in più rispetto ai 14 anni previsti per conseguire la patente AM, che permette però di condurre soltanto i ciclomotori con cilindrata massima di 50cc.

Una volta compiuti i 18 anni è poi possibile allargare ulteriormente i limiti con l’ottenimento della patente A2.
Ai 24 anni è infine possibile conseguire la patente A, che permette di guidare qualsiasi moto senza limiti di cilindrata o potenza. Se si è già in possesso della patente di guida A2 allora è possibile abbassare l’età di conseguimento a vent’anni.

Il conseguimento presso l’Autoscuola

È possibile conseguire la patente A1 presso la nostra autoscuola, così come per la patente AM, la patente A2, e la patente A3.
A livello di esame teorico, i quiz previsti sono i medesimi di quelli relativi alle patenti A2 e A3 (ovvero la patente A senza limiti).
Per quanto riguarda invece l’esame pratico, prevede l’utilizzo di una moto con la velocità massima di 90 chilometri orari: se si sosterrà l’esame con una moto monomarcia, la patente A1 sarà valida solo per i motocicli provvisti di cambio automatico.

Di fondamentale importanza è sapere che, iscrivendoti presso la nostra autoscuola per ottenere la patente A1, potrai avere la massima scelta su cilindrata e altezza delle moto da usare per le guide, e soprattutto avrai il vantaggio di utilizzare la nostra pista privata. La pista è la stessa che viene utilizzata dagli esaminatori della Motorizzazione per la prova di guida.
Infine, oltre a fornirti la moto per effettuare le guide, per garantirti piena sicurezza durante le tue lezioni L’Autoscuola.net ti fornisce anche il casco e tutte le protezioni necessarie per un motociclista in erba.

Il foglio rosa esiste anche per la patente A1

Così come per la patente B delle auto, anche per la patente A1 è previsto il famoso foglio rosa.
A riguardo, la legge prevede per il foglio rosa relativo alla patente A1 una validità di sei mesi, e tale documento è conseguibile solo e soltanto dopo aver superato con un esito positivo l’esame di teoria.
Durante questi sei mesi sarà poi possibile sostenere la prova pratica fino a un massimo di due volte.

Come già probabilmente saprai, la guida con il foglio rosa, per qualsiasi patente e veicolo, prevede una serie di limitazioni e regole, dettate dal Codice della Strada, che dovrai rispettare. Qualora non le rispettassi dovrai pagare una sanzione amministrativa.

Considerazioni finali

Siamo arrivati alla fine dell’articolo. Con i vari argomenti trattati, abbiamo cercato di schiarirti le idee sulle regole che riguardano il conseguimento della patente A1.
Abbiamo potuto vedere come tale patente permetta di guidare un vero e proprio motociclo già dall’età di 16 anni, seppur con alcune importanti limitazioni da conoscere.
Sperando di esserti stati d’aiuto, ti ricordiamo che per ogni richiesta di chiarimento o dubbio puoi contattarci compilando il form sul nostro sito online, chiamarci al telefono, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

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