La distanza di sicurezza: cos’è, come calcolarla e perché è fondamentale per evitare gli incidenti

Cenni introduttivi

Uno dei fattori a cui prestare attenzione quando ci si mette alla guida del proprio veicolo riguarda il corretto mantenimento della distanza di sicurezza. Quello relativo alla distanza di sicurezza, rappresenta uno degli argomenti principali trattati dai nostri istruttori durante il cammino per il conseguimento della patente B presso l’Autoscuola.net.

Vuoi ottenere la patente B? Presso la nostra autoscuola ti seguiremo passo passo per aiutarti nel superamento dell’esame di teoria e dell’esame di guida. Per richiedere informazioni sulla patente B o sugli altri servizi che fanno parte della nostra offerta, puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo spiegheremo in cosa consiste la distanza di sicurezza e come calcolarla, mettendo in risalto il suo supporto fondamentale alla sicurezza nelle strade.

Distanza di sicurezza: Cos’è e cosa dice il Codice della Strada

Come riporta direttamente il sito dell’ACI, per distanza di sicurezza si intende la distanza che ogni veicolo deve mantenere da quello che lo precede, per potersi arrestare, quando necessario, senza tamponarlo.
L’articolo dedicato del codice della strada è il 149, il quale dispone che:

  1. Durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l’arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono.
  2. Fuori dei centri abitati, quando sia stabilito un divieto di sorpasso solo per alcune categorie di veicoli, tra tali veicoli deve essere mantenuta una distanza non inferiore a 100 m. Questa disposizione non si osserva nei tratti di strada con due o piu’ corsie per senso di marcia.
  3. Quando siano in azione macchine sgombraneve o spargitrici, i veicoli devono procedere con la massima cautela. La distanza di sicurezza rispetto a tali macchine non deve essere comunque inferiore a 20 m. I veicoli che procedono in senso opposto sono tenuti, se necessario, ad arrestarsi al fine di non intralciarne il lavoro.

I fattori che determinano la distanza di sicurezza

Oltre i casi citati dall’articolo 149 del Codice della Strada, in cui la distanza di sicurezza è definita a priori, in tutti gli altri casi essa è variabile ed occorre dunque calcolarla di volta in volta.

Ovviamente la distanza minima di sicurezza aumenta all’aumentare della velocità, visto e considerato che al raddoppio della velocità corrisponde uno spazio di frenata quadruplo. Ma la velocità non basta. Infatti, nella valutazione della distanza di sicurezza è infatti importante tenere in considerazione diversi fattori:

  • prontezza di riflessi e alle condizioni psicofisiche (attenzione, concentrazione, stato di salute, ecc.) del conducente;
  • condizioni del traffico;
  • andamento della strada (andamento plano-altimetrico, ovvero presenza ed entità di salite o di discese);
  • condizioni atmosferiche (pioggia, neve, nebbia);
  • tipo di veicolo che stiamo guidando e al suo stato di efficienza, ad esempio in base allo stato dei freni di servizio (non del freno a mano), alla condizione e all’aderenza degli pneumatici, all’entità del carico trasportato.

Esempio di formula per il calcolo della distanza

Esistono diversi metodi di calcolo e diverse formule per approssimare la distanza di sicurezza minima che deve essere tenuta sulla base della velocità a cui si sta viaggiando.

Una formula che consente di calcolare con buona approssimazione la distanza di sicurezza, prevede che si moltiplichino per 3 le decine di velocità espresse in chilometri orari.
Ad esempio, se si va ad una velocità di 70 chilometri orari, allora la distanza di sicurezza sarà calcolata moltiplicando 7 (decine che compongono 70 km/h) x 3 = 21 metri. A 100 km/h la distanza sarà invece 30 metri, e così via.

Conclusioni

Con il presente articolo abbiamo cercato di fornire una piccola guida sull’importanza della distanza di sicurezza per evitare il pericolo di incidenti e per proteggere l’incolumità delle persone.

Abbiamo voluto dare delle indicazioni sulla distanza minima da adottare a seconda della velocità che si sta percorrendo, prendendo in considerazione una semplice formula.
Come già precisato però, la distanza dipende da numerosi altri fattori oltre la velocità, e per questo il conducente deve essere sempre vigile ed adattarsi a seconda della specifica situazione in cui si trova, in modo tale da porsi sempre nelle migliori condizioni possibili.

Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi dubbio o chiarimento puoi contattarci compilando il nostro form online, telefonicamente, oppure venendo a trovarci presso le nostre sedi.

Le spie dell’auto ed i loro significati: la mini-guida per non farsi trovare impreparati

Cenni introduttivi

Le spie dell’auto rappresentano un grande aiuto per chi guida un veicolo, dando informazioni importanti su determinati aspetti che riguardano la guida e le condizioni del veicolo stesso.
Se ha già conseguito la patente B, avrai sicuramente studiato i simboli che contraddistinguono tali spie ed il loro annesso significato, ma un ripasso può rivelarsi estremamente utile.

Se invece non hai ancora conseguito la patente B ma intendi farlo, la nostra autoscuola mette a disposizione il suo parco auto ed i suoi istruttori qualificati, per garantirti una preparazione ideale sia per l’esame di teoria che per l’esame di guida. Per qualsiasi necessità di chiarimento o dubbio ti invitiamo a contattarci compilando il form online presente sul nostro sito, telefonicamente, o venendo a trovarci direttamente in sede.

Nel proseguo dell’articolo faremo dunque un piccolo riepilogo su quelli che sono i segnali luminosi principali che appaiono sul cruscotto delle autovetture, spiegandone il loro significato.

Le spie bianche

Per quanto riguarda le spie bianche, non rappresentano situazioni di allarme per il veicolo o per il conducente, ma semplicemente riguardano informazioni generali.

Si tratta comunque di indicazioni importanti, come ad esempio la spia bianca che indica l’attivazione o la disattivazione degli airbag. Quest’ultima va infatti disattivata in certe fattispecie, come ad esempio in caso di presenza di neonati sul sedile passeggero di davanti.

Le spie rosse

Le spie rosse sono le spie più allarmanti che si possono accendere, in quanto rappresentano per l’appunto situazioni di allarme o di pericolo per chi si trova a bordo.
Si tratta solitamente di situazioni per il quale il conducente dovrebbe interrompere la propria corsa in modo tale da risolvere il problema segnalato dalla spia.
Appartengono a questa categoria alcune tra le spie più note nell’immaginario collettivo:

  • Spia del liquido di raffreddamento: segnala una temperatura elevata ed anomala del liquido refrigerante, che potrebbe a sua volta causare un surriscaldamento del motore. In caso di accensione, è opportuno fermarsi ed aspettare che si spenga. Se invece dovesse restare accesa anche in seguito alla sosta, è opportuno recarsi presso un meccanico.

  • Spia sulle portiere: indica che le portiere dell’auto sono aperte, e per questo occorre accertarsi di chiuderle correttamente, in modo tale da preservare l’incolumità di chi sta a bordo;

  • Spia dell’olio: indica una possibile perdita dell’olio o un livello molto basso dello stesso. Se dopo aver aggiunto l’olio la spia rimane accesa, solitamente è bene non proseguire nella marcia per evitare problemi più seri.

Le spie gialle o arancioni

Le spie gialle/arancioni hanno un livello di allerta inferiore a quelle rosse. Segnalano infatti un pericolo che al momento è solo potenziale, e non impongono quindi di fermarsi nell’immediato. Tra queste, la spia del carburante, che indica che la vettura è entrata in riserva e che occorrerebbe rifornirsi in una stazione di servizio per non rischiare di terminare il carburante.

Le spie verdi

Le spie verdi non rappresentano alcun tipo di allarme o di avvertimento per il conducente, di conseguenza la loro accensione non rappresenta un pericolo.
Queste spie stanno semplicemente ad indicare l’uso di alcuni elementi del veicolo. Tra queste:

  • Spia delle luci di posizione: indica che le luci di posizione sono accese;
  • Spia delle luci anabbaglianti: indica che le luci anabbaglianti sono accese (in figura sulla sx);
  • Spie degli indicatori di direzione: sono lampeggianti, ed indicano che gli indicatori di direzione (frecce) sono stati attivati;

Le spie blu

Così come le spie verdi, indicano l’utilizzo di determinati elementi del veicolo, a cui però occorre prestare attenzione e disattivarli quando necessario. Tra queste, la più nota è quella dei fari abbaglianti che, se attivati, vanno opportunamente disattivati quando ad esempio si incrocia un altro veicolo, per non arrecare fastidio.

Conclusioni

Abbiamo visto come esistono varie categorie di spie, suddivise per colore, ognuna indicante un livello di pericolo e di allarme differente. Ogni spia ha il proprio significato, le proprie cause ed i comportamenti da adottare nel caso in cui si manifesti la sua accensione.
Sperando di esserti stati d’aiuto in questo ripasso, ti ricordiamo che per qualsiasi dubbio o curiosità sui nostri servizi, puoi contattarci compilando il form online sul nostro sito, contattarci telefonicamente o venire a trovarci direttamente presso le nostre sedi.

Gommoni e moto d’acqua: cosa occorre per guidarli e perché rivolgerti alla nostra Autoscuola

Cenni introduttivi

Agosto è ormai arrivato ed il mese più focoso dell’estate porta con sé anche tutta una serie di attività che presuppongono la guida di mezzi di trasporto come gommoni e moto d’acqua.
Per questo è utile sapere se, ed in quali circostanze, è necessario essere in possesso della patente nautica.

Presso la nostra Autoscuola, oltre a poter conseguire le patenti necessarie per guidare i mezzi di trasporto su terra (come la patente A o la patente B), è possibile conseguire anche la patente nautica. Avrai a tua disposizione istruttori qualificati e un’imbarcazione per poterti preparare al meglio al superamento dell’esame. Per qualsiasi informazione o chiarimento, ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il form online che trovi sul nostro sito, telefonicamente, o venendo a trovarci in sede.

Nel proseguo dell’articolo analizzeremo le fattispecie in cui occorre possedere la patente nautica per condurre gommoni o moto d’acqua, e con quali modalità è possibile conseguire tale licenza presso la nostra autoscuola.

Moto d’acqua: cosa dice la legge

Per quanto riguarda la moto d’acqua, la legge equipara tale mezzo ad un natante da diporto di lunghezza inferiore ai quattro metri. Di conseguenza, nonostante nell’immaginario comune si pensi sia possibile condurla senza nessun tipo di licenza, per poterla utilizzare è necessario essere in possesso di patente nautica di categoria A.

Inoltre, sempre la legge stabilisce che non è possibile condurre moto d’acqua ad una distanza superiore ad un miglio dalla costa.
Le sanzioni, in caso di infrazione, sono molto salate. Se si viene colti alla guida di una moto d’acqua senza patente nautica di categoria A, la sanzione può spaziare dai 2.100 agli 8.263 euro.

Gommone: cosa dice la legge

Per quanto riguarda il gommone, le discriminanti  che fanno NON fanno scattare l’obbligo di patente nautica sono tre:

  • lunghezza inferiore ai 10 metri;
  • navigazione  entro le 6 miglia dalla costa;
  • motore che non deve superare la potenza di 40 cv, ovvero 30kw.

In caso contrario, così come per la moto d’acqua, anche nel caso di guida di un gommone è necessario disporre della patente nautica di categoria A. Inoltre, il possesso della patente nautica è in ogni caso obbligatorio nel caso in cui venga praticato lo sci nautico.

Conseguire la patente nautica presso la nostra autoscuola

Tra i servizi offerti dalla nostra autoscuola, rientra anche quello che consente il conseguimento della patente nautica.

Se vuoi ottenere la tua patente in tempi brevi per poter navigare in tutta sicurezza, puoi dunque contattare la nostra scuola guida di Cagliari. Metteremo a tua completa disposizione istruttori capaci e qualificati, ed un’imbarcazione di qualità per poter fare pratica verso il sostenimento dell’esame.  
In questo modo avrai la sicurezza ed il vantaggio di utilizzare il mezzo che conosci durante l’esame pratico.
Le modalità di conseguimento variano a seconda della tipologia di patente nautica che si intende conseguire:

  • patente nautica A: permette di comandare e condurre natanti e imbarcazioni da diporto entro 12 miglia dalla costa oppure oltre 12 miglia dalla costa.  A seconda poi del tipo di navigazione che si vuole intraprendere la categoria A si divide ulteriormente in patente nautica entro le 12 miglia dalla costa e patente oltre le 12 miglia, ovvero senza limiti.
  • patente nautica B: permette di comandare navi da diporto, ovvero superiori a 24 metri di lunghezza;
  • patente nautica C: permette la direzione nautica di natanti e imbarcazioni da diporto.

L’esame della patente nautica si compone, in linea generale, di una prova scritta e una prova pratica. 
Sia nel caso di patente nautica entro le 12 miglia sia nel caso senza limiti, la prova scritta prevede un quiz base a risposta multipla. Il quiz è composto da 20 quesiti, ritenuto superato con un massimo di 4 errori. La differenza sta invece nella prova di carteggio. Nel caso di patente nautica entro le 12 miglia è prevista una prova su elementi di carteggio nautico contenente 5 quesiti a risposta singola della durata di 20 minuti in cui è possibile fare al massimo 1 errore. Nel caso di patente senza limiti è prevista la classica prova di carteggio fatta con l’ausilio delle carte nautiche contenente 4 quesiti (o problemi), anche qui si può sbagliare al massimo una volta e si hanno a disposizione 60 minuti. Viene eseguita prima la prova di carteggio e poi il quiz base.

Conclusioni

Con il presente articolo, abbiamo cercato di mettere chiarezza sull’utilizzo di due dei mezzi più ambiti durante le vacanze estive, ovvero gommoni e moto d’acqua.
Ne abbiamo approfittato per riassumere alcuni aspetti relativi alla patente nautica, conseguibile direttamente presso la nostra autoscuola di Cagliari.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi dubbio o richiesta di chiarimento puoi contattarci compilando il nostro form online, telefonicamente, o venendo a trovarci in sede.

Patente K, fai del trasporto di persone il tuo lavoro: come conseguirla

Cenni introduttivi

Il trasporto di persone rappresenta un importante sbocco nel mondo del lavoro. Se hai conseguito la patente A o la patente B, queste però non bastano per aprirti le porte in ambito lavorativo.

Se invece non possiedi ancora la patente e vuoi iniziare ora in questo percorso, la nostra autoscuola prevede un’ampia e variegata offerta: patente AM, A1, A2, A3, patente B e BE, patente C, patente D, patente E, patente nautica. Per qualsiasi dubbio o necessità di chiarimento sui nostri servizi, ti consigliamo di contattarci compilando il form online, telefonicamente, o venendo a trovarci direttamente in sede.

Per poter sfruttare nel mondo del lavoro le già conseguite patenti A o B, occorrono i certificati KA e KB, che approfondiremo nel proseguo dell’articolo.

Patente K: in cosa consiste

Partiamo come al solito dal Codice della Strada. L’articolo 116 del Codice dispone che:

“Ai fini del servizio di noleggio con conducente per trasporto di persone, di cui all’articolo 85, comma 2, lettere a), b) c) e d), e di servizio di piazza con autovetture con conducente, di cui all’articolo 86, i conducenti, di età non inferiore a ventuno anni, conseguono un certificato di abilitazione professionale di tipo KA, se per la guida del veicolo adibito ai predetti servizi e’ richiesta la patente di guida di categoria A1, A2 o A, ovvero di tipo KB, se per la guida del veicolo adibito ai predetti servizi e’ richiesta la patente di guida di categoria B1 o B”.

In altre parole, se si possiede una delle patenti di tipo A e si vogliono utilizzare i veicoli rientranti in queste patenti per il trasporto professionale di persone, allora occorre conseguire il certificato di abilitazione professionale KA.
Se invece si possiede la patente B e si vogliono sfruttare gli autoveicoli la cui guida è permessa dalla patente B, allora occorre conseguire il certificato di abilitazione professionale KB.

Informazioni aggiuntive e curiosità

Una volta descritte le patenti KA e KB, è utile specificare alcuni aspetti o sottolineare curiosità che le riguardano:

  • Vige il principio del contenimento, nel senso che la patente KA è un sottoinsieme della patente KB. In altre parole, se si possiede la patente KB allora si possono guidare anche i veicoli previsti dalla patente KA;
  • Quando i veicoli viaggiano senza passeggeri o senza svolgere il servizio professionale, allora i conducenti non sono obbligati ad avere le patenti KA/KB;
  • Il CAP vale nel momento in cui è valida la patente (A o B), se la patente scade di validità anche il CAP associato non è più valido;
  • Essendo strettamente legato alla patente A o B, è necessario rinnovare il CAP anche in caso di scadenza – e conseguente rinnovo – della licenza di guida;
  •  Il rinnovo è previsto ogni 5 anni e presuppone il superamento di una visita medica.

Come conseguire le patenti KA e KB presso la nostra Autoscuola

Per le certificazioni KA e KB, al contrario della maggior parte delle altre patenti, occorre svolgere esclusivamente una prova teorica, senza che sia prevista una seconda parte di esame pratico. Nello specifico la prova teorica consiste in un esame orale, e non in un quiz.
Il programma d’esame su cui si basa tale prova si articola in 2 macroargomenti principali:

  • conoscenza della struttura del veicolo e delle sue parti principali (come ad esempio funzionamento dei motori, dei dispositivi di frenata, etc);
  • conoscenze generali in materia di trasporti e amministrazione (come ad esempio conoscenza dell’uso economico del veicolo, conoscenza della legislazione nazionale applicabile al trasporto di persone, etc).

Ne consegue che risulta molto importante, per il superamento dell’esame, avere adeguate conoscenze teoriche. Per questo ti consigliamo di scegliere un’autoscuola qualificata.
La nostra autoscuola di Sestu, in tal senso, mette a disposizione insegnanti qualificati che si soffermano dettagliatamente sui vari argomenti del programma che costituisce l’esame.

In generale, la nostra autoscuola di Cagliari è pronta per fornirti tutto quello di cui hai bisogno per raggiungere il tuo scopo, dalla formazione teorica necessaria per l’esame fino alla presa in carico del disbrigo delle pratiche amministrative e burocratiche.

Considerazioni finali

Abbiamo visto come le certificazioni KA e KB permettano di aprire, ai possessori di patenti A e B, sbocchi professionali non indifferenti.
Si tratta di patenti per cui occorre essere ben preparati al fine di sostenere e superare l’esame teorico, e per le quali la scelta di un’autoscuola qualificata come la nostra può risultare fondamentale per l’ottenimento del risultato desiderato.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento su questo o altri servizi, ti consigliamo di contattarci compilando il form presente online sul nostro sito, telefonicamente, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Patente AM, la prima in assoluto: in cosa consiste e come l’Autoscuola.Net accompagna i ragazzi nel suo conseguimento

Introduzione

La prima patente conseguibile in ordine di età è la patente AM. Si tratta di un documento che permette la guida di determinati veicoli fin dal compimento dei 14 anni.

Tuo figlio è un pilota in erba o, semplicemente, è alla ricerca della patente che gli permetta di guidare il suo primo mezzo? Informati sulle modalità di conseguimento della patente AM presso l’Autoscuola.Net.
Puoi contattarci compilando il form online, tramite i nostri recapiti telefonici, o venendo a trovarci in sede. Saremo lieti di fornirti tutte le informazioni di cui necessiti.

Presso l’Autoscuola.net è possibile conseguire tale patente. I nostri istruttori qualificati sono pronti ad accompagnare i ragazzi in questo primo passo nel mondo della guida su strada.
Nel proseguo dell’articolo, elencheremo le caratteristiche che contraddistinguono la patente AM ed i consigli per il suo conseguimento.

Disciplina del codice della strada: cosa si può guidare con la patente AM e quali sono i limiti di età

Relativamente alla patente AM, l’articolo fondamentale del Codice della Strada è l’articolo 116, che disciplina anche tutte le altre patenti.

Questo articolo dispone che la patente AM permette di guidare:

  1. ciclomotori a due ruote (categoria L1e) con velocità massima di costruzione non superiore a 45 km/h, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se a combustione interna, oppure la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici;
  2. veicoli a tre ruote (categoria L2e) aventi una velocità massima per costruzione non superiore a 45 km/h e caratterizzati da un motore, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se ad accensione comandata, oppure la cui potenza massima netta è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori a combustione interna, oppure la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4kW per i motori elettrici;
  3. quadricicli leggeri la cui massa a vuoto è inferiore o pari a 350 kg (categoria L6e), esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici, la cui velocità massima per costruzione è inferiore o uguale a 45 km/h e la cui cilindrata del motore è inferiore o pari a 50 cm³ per i motori ad accensione comandata; o la cui potenza massima netta è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori, a combustione interna; o la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici.

In linea generale, si tratta di veicoli la cui cilindrata non supera praticamente mai i 50 cm³ e la cui velocità massima non supera i 45km/h.

La licenza AM è, come anticipato, conseguibile fin dall’età di 14 anni, due in meno rispetto AI 16 della patente A1. Una volta compiuti i 18 anni, è poi possibile allargare ulteriormente i limiti con l’ottenimento della patente A2.
Al compimento dei 24 anni è infine possibile conseguire la patente A, che permette di guidare qualsiasi moto senza limiti di cilindrata o potenza. Se si è già in possesso della patente di guida A2 allora è possibile abbassare l’età minima a vent’anni.

Conseguire la patente AM presso l’Autoscuola.net

È possibile conseguire la patente AM presso la nostra autoscuola, così come per la patente A1, la patente A2, e la patente A3.
Per ottenere la patente AM è necessario, come di consueto, superare sia un esame di teoria che un esame di pratica.
Per quanto riguarda l’esame di teoria, è formato 30 domande da completare in un massimo di 25 minuti. Il limite massimo di errori che si possono commettere è pari a tre.
Per quanto riguarda l’esame pratico di guida, si suddivide a sua volta in due parti: la prima viene svolta in un’area attrezzata, mentre la seconda in mezzo al traffico, a cui si accede soltanto dopo aver superato la prima parte.

Di fondamentale importanza è sapere che, iscrivendoti presso la nostra autoscuola per ottenere la patente, avrai il vantaggio di utilizzare la nostra pista privata. La pista è la stessa che viene utilizzata dagli esaminatori della Motorizzazione per la prova di guida.
A tale aspetto è collegato un importante vantaggio, che è quello di consentire lo svolgimento della prima parte dell’esame di pratica in un’area già nota e familiare.

Considerazioni finali

Con quest’articolo abbiamo cercato di darti un’infarinatura sulla patente AM, primo grande passo nel mondo delle patenti, che può consentire a tuo figlio di disporre in autonomia di un suo mezzo già dall’età di 14 anni.
Se necessiti ulteriori informazioni in merito ( o in generale su qualsiasi servizio della nostra autoscuola) ti consigliamo di contattarci compilando il form online, telefonicamente, o venendo a trovarci presso una delle nostre sedi.

Viaggi e vacanze all’estero: i casi in cui serve la patente di guida internazionale, e come ottenerla grazie all’Autoscuola.Net

Introduzione

Entra nel vivo la bella stagione ed è subito tempo di viaggi. In caso di vacanze all’estero, occorre fare attenzione se l’intenzione è quella di mettersi alla guida, perché a seconda della location prescelta potrebbe essere necessaria la patente internazionale. Noi dell’Autoscuola.net possiamo aiutarti ad ottenerla.

Per scoprire invece l’offerta completa della nostra autoscuola, ti invitiamo a visitare il nostro sito alla sezione servizi. Oltre ad accompagnarti nel conseguimento delle varie patenti, sono infatti previsti altri numerosi servizi, come ad esempio quello di recupero punti o la guida accompagnata.
Per qualsiasi informazione puoi contattarci compilando il form online, tramite i nostri recapiti telefonici, o venendo a trovarci nelle nostre sedi.

Nel proseguo dell’articolo ti spiegheremo meglio in cosa consiste ed in quali situazioni occorre essere in possesso di tale attestato.

Patente internazionale di Guida: cenni generali

La patente internazionale di guida, o più correttamente “Permesso Internazionale di Guida’, come scrive l’ACI: è necessaria per guidare in quei paesi che non siano firmatari delle medesime Convenzioni internazionali ratificate dall’Italia.
È rilasciata dall’Ufficio Provinciale della Direzione Generale della Motorizzazione Civile del luogo di residenza del richiedente, previa esibizione della patente di guida in corso di validità. L’elenco degli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile è consultabile sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Esistono due modelli diversi di patente internazionale, ognuno dei quali con la propria lista di paesi in cui il documento è considerato valido ai fini legislativi: 

  • il modello “Convenzione di Ginevra 1949”, il quale ha validità per 1 anno; 


  • il modello “Convenzione di Vienna 1968”, il quale ha validità per 3 anni. 
Esempio di patente internazionale “Ginevra”

Occorre specificare che per entrambi i modelli, è condizione necessaria essere già in possesso della patente di guida italiana, conseguibile ovviamente presso l’Autoscuola.net.

Inoltre, essendo la patente internazionale un documento subordinato alla patente originale, è legata a quest’ultima  anche nell’ambito della scadenza. Di conseguenza, la data di scadenza predominante è quella della patente italiana: se questa dovesse scadere, allora anche la patente internazionale perderebbe il suo effetto, anche se non fossero passati gli 1 o 3 anni di scadenza (rispettivi del modello di Ginevra e del modello di Vienna).

Distinzione tra i due modelli: dettagli

Il modello Ginevra è valido nelle seguenti destinazioni: Argentina, Australia, Cambogia, Perù, Marocco, Canada, Cuba, Egitto, India, Giordania, Nuova Zelanda, Singapore, USA, Sud Africa, Sri Lanka, Thailandia, Turchia e Venezuela. 
Il modello Vienna è valido invece in: Argentina, Cile, Bahamas, Bielorussia, Brasile, Ecuador, Filippine, Indonesia, Messico, Iran, Mongolia, Sud Africa, Thailandia, Uruguay e Venezuela. 

A seconda di quello che è il paese visitare occorre dunque optare per una delle due opzioni.
Da segnalare come entrambi, anche sommati, non comprendano tutti i paesi al di fuori dell’Italia.
Non è necessario, infatti, ottenere tale documento se si intende viaggiare nei paesi europei, o in altri paesi come la Turchia o l’Algeria. In tal caso occorre semplicemente la patente italiana regolarmente conseguita sul nostro territorio.

Come ottenere il Permesso di Guida Internazionale grazie alla nostra Autoscuola

Per ottenere il documento è necessario presentarsi alla motorizzazione civile, portando con sé una serie di documenti necessari: ovviamente la patente di guida conseguita in territorio italiano, marca da bollo, versamento di 16 sul c/c 4028, versamento di 10 sul c/c 9001, due fototessere, il modello TT746.

La nostra autoscuola si mette a tua disposizione per provvedere alla consegna di tali documenti alla motorizzazione, permettendoti di risparmiare tempo e di velocizzare l’emissione del permesso internazionale.

Relativamente a quest’ultimo punto, in media i tempi variano dai 10 ai 20 giorni lavorativi, ma per essere sicuri di ottenere il documento in tempo, è consigliato fare richiesta con largo anticipo, cioè con almeno un 1 mese e mezzo prima della data di partenza.

A causa della burocrazia e della mole di lavoro degli uffici di Motorizzazione, spesso la procedura per ottenere il documento di guida valido all’estero può richiedere più del tempo previsto.

Conclusioni

Abbiamo scoperto a cosa serve il Permesso di Guida internazionale, particolarmente utile con l’arrivo dell’estate, la stagione in cui gli italiani più si spostano per i viaggi all’estero.

Nel corso dell’articolo sono state illustrate le due diverse tipologie di patente internazionale, per passare poi a dei consigli su come ottenere tale documento affidandosi alla nostra autoscuola e risparmiando tempo prezioso.
Ti ricordiamo infine che, per qualsiasi dubbio o chiarimento, puoi contattarci compilando il form online, tramite i nostri recapiti telefonici, o venendo direttamente a trovarci in sede.

Patente E, in cosa consiste e perché può essere utile per la tua carriera professionale

Introduzione

La patente B, quella che permette di guidare le comuni autovetture, è sicuramente la più conosciuta.
Sono poi in tanti, a ricordare o conoscere l’esistenza di altri tipi di patente, come la A, la C, la D, e la patente nautica.
In pochi invece conoscono il significato della patente E, che in realtà non consiste in una vera e propria patente ma può essere considerata come un’estensione di alcune delle patenti sopraelencate.

Non solo patenti! Presso l’Autoscuola.net sono disponibili tutta una serie di altri servizi come: recupero punti, rinnovo patente, guida accompagnata, guida di perfezionamento.
Se vuoi saperne di più o vuoi chiederci qualsiasi altra informazione, ti ricordiamo che puoi compilare il form online disponibile sul sito, contattarci telefonicamente, oppure venire direttamente a trovarci presso la nostra sede. Cercheremo di rispondere ai tuoi dubbi o richieste di chiarimenti nel miglior modo possibile.

Nel proseguo dell’articolo cercheremo di capire meglio in cosa consiste questo tipo di estensione, ed in quale modo può essere utile nel mondo lavorativo.

Patente E: Il Codice della Strada

Come anticipato, la patente E non è una vera e propria patente, ma l’estensione di alcune delle patenti previste da Codice della Strada. Nello specifico tali patenti sono la B, la C, la C1, la D e la D1, che diventano rispettivamente BE, CE, C1E, DE, D1E.

Di seguito la disciplina del Codice della Strada:

  • BE: permette di condurre complessi di veicoli composti di una motrice della categoria B e di un rimorchio o semirimorchio: questi ultimi devono avere massa massima autorizzata non superiore a 3500 kg;
  • CE: permette di condurre complessi di veicoli composti di una motrice rientrante nella categoria C e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa massima autorizzata superi 750 kg;
  • C1E permette di condurre A)complessi di veicoli composti di una motrice rientrante nella categoria C1 e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa massima autorizzata è superiore a 750 kg, sempre che la massa autorizzata del complesso non superi 12000 kg; B) complessi di veicoli composti di una motrice rientrante nella categoria B e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa autorizzata e’ superiore a 3500 kg, sempre che la massa autorizzata del complesso non superi 12000 kg;
  •  DE: permette di condurre complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D e da un rimorchio la cui massa massima autorizzata supera 750 kg;
  • D1E: permette di condurre complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D1 e da un rimorchio la cui massa massima autorizzata è superiore a 750 kg.

In linea di massima la patente E consente: per la patente B, di poter condurre le comuni autovetture ma con la presenza aggiuntiva di un rimorchio o semirimorchio con massa non superiore a 3500kg; per le altre patenti (C,C1,D,D1) di condurre i veicoli previsti da esse, a cui si può aggiungere la presenza di un rimorchio o semirimorchio con massa superiore a 750kg.

Come ottenere la patente E

Trattandosi di un’esigenza particolare, rispetto a patenti classiche come la B, per ottenere la patente E ci si rivolge nella maggior parte dei casi ad un’ autoscuola qualificata.
In tal senso, la nostra autoscuola di Cagliari è l’unica di tutta la Sardegna a poter contare sul possesso di un autoarticolato nel proprio parco mezzi.

Per quanto riguarda l’esame di teoria, occorre distinguere i tre casi delle patenti BE, CE, DE:

  • BE soltanto chi ha conseguito la patente B prima dell’1 dicembre 2013  è tenuto a svolgere l’esame di teoria
  • CE/DE: soltanto chi ha conseguito la patente C/D prima del 2 marzo 2015 è tenuto a svolgere l’esame di teoria.

Per quanto riguarda l’esame pratico invece, così come per le altre patenti,  la nostra autoscuola garantisce la migliore e la più efficace formazione in tempi rapidi, con un’elevata percentuale di promossi.

Ai nostri istruttori qualificati si accompagna anche la qualità dei mezzi messi a disposizione, in modo tale da garantire la migliore preparazione possibile, sottolineando nuovamente che L’Autoscuola.net è l’unica in tutta la Sardegna a poter vantare un autoarticolato per i propri allievi.

Sbocchi professionali

Le patenti CE, C1E, DE, D1E, rappresentano il primo passo per lo svolgimento di una professione che prevede la conduzione di veicoli appartenenti alle categorie C, C1, D, D1 con rimorchi.

Per poter svolgere però effettivamente la professione sfruttando le sopracitate patenti, occorre integrarle con la patente CQC.
La CQC merci e persone è una carta di qualificazione che abilita il conducente a condurre veicoli di categoria C, C1 e D,D1 per professione. Nello specifico, la CQC merci è legata alle patenti C e C1, mentre la CQC persone alle patenti D e D1.
Entrambe sono conseguibili presso l’Autoscuola.net, ed i dettagli sono spiegati in un articolo dedicato.

Conclusioni

La patente E dunque (o per meglio dire, l’estensione E) permette di integrare le patenti B, C e D, consentendo, se ulteriormente integrata con la CQC, importanti sbocchi in ambito anche lavorativo.
Sperando di essere riusciti a darti una panoramica su questa tematica, ti ricordiamo che per qualsiasi ulteriore dubbio o chiarimento puoi contattarci compilando il form online, utilizzando i nostri recapiti telefonici, o venendo direttamente a trovarci in sede.

Patente D, presso l’Autoscuola.net è possibile ottenerla per fare il primo passo verso la carriera di conducente di bus: in cosa consiste e come conseguirla

Introduzione

Sono tanti gli annunci visibili su Internet in cui vengono aperte posizioni per la ricerca di conducenti di autobus. Tuttavia, per ricoprire tale professione è assolutamente necessario essere in possesso innanzitutto della patente D, conseguibile presso l’Autoscuola.net.

Non solo patente D! Presso l’Autoscuola.net è possibile conseguire, oltre la classica patente B, anche le patenti AM, A1, A2, A3 e le patenti BE, B96, C, E, K, Nautica.
Per qualsiasi informazione o chiarimento ti ricordiamo che puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

In questo articolo ti spiegheremo in cosa consiste la patente D e come potrai conseguirla direttamente presso l’Autoscuola.net.

Patente D: cos’è e come è disciplinata dal Codice della Strada

Il Codice della Strada prevede che con la patente D si possano guidare gli autoveicoli progettati e costruiti per il trasporto di più di otto persone oltre al conducente; a tali autoveicoli può essere agganciato un rimorchio la cui massa massima autorizzata non superi 750 kg.

Occorre specificare poi l’esistenza di altre tre patenti, sempre rientranti nella categoria delle patenti con la lettera D. Ecco come le disciplina il Codice della Strada:

  • D1:  permette di conduerre autoveicoli progettati e costruiti per il trasporto di non piu’ di 16 persone, oltre al conducente, e aventi una lunghezza massima di 8 metri; agli autoveicoli di questa categoria puo’ essere agganciato un rimorchio la cui massa massima autorizzata non superi 750 kg;
  • D1E: permette di condurre complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D1 e da un rimorchio la cui massa massima autorizzata e’ superiore a 750 kg;
  • DE: permette di condurre complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D e da un rimorchio la cui massa massima autorizzata supera 750 kg. (115).

Riassumendo, la patente D consente di guidare qualsiasi veicolo per il trasporto di persone. Se si vuole aggiungere un rimorchio la cui massa massima supera 750kg, allora occorre integrarla con la patente DE.

Per quanto riguarda invece la D1, può essere considerata come la sorella minore della patente D. Essa, infatti, permette sempre di condurre veicoli per il trasporto di persone, ma stavolta con un limite di 16 individui, e senza che il veicolo superi la lunghezza di otto metri.

Relativamente ai requisiti anagrafici, la patente D può essere ottenuta una volta che si è compiuto il ventiquattresimo anno di età, mentre per la sorella minore D1 l’età scende a 21 anni (con la condizione che si sia già in possesso della patente B per le auto).

Patente D: come ottenerla presso l’Autoscuola.net

La patente D, conseguibile presso l’Autoscuola.net, si compone di un esame di teoria e di un esame di guida, esattamente come previsto per la patente B valida per la guida delle normali autovetture.

Per quanto riguarda l’esame di teoria, consiste in un quiz da 40 domande a risposta multipla a cui rispondere in un tempo totale di 40 minuti.

Rispetto a quanto accade per la classica patente B, le domande a cui rispondere sono più complicate e più specifiche, per questo per te sarà fondamentale scegliere un’autoscuola qualificata come la nostra, che cercherà di garantirti un’alta probabilità di superare la prova.

L’Autoscuola.net mette infatti a disposizione istruttori preparati ed aule informatizzate per formarti nel miglior modo possibile.

Una volta passato il quiz, si ottiene il fatidico foglio rosa che, come per la patente B, permette a chi lo consegue di esercitarsi nella guida in vista dell’esame pratico.
Quest’ultimo consiste in una guida dal tempo non inferiore ai quarantacinque minuti, e viene effettuato su degli autobus con una lunghezza uguale o superiore ai 10 metri, con una larghezza uguale o superiore ai 2,4 metri e la capacità di oltrepassare gli 80 chilometri orari.

Anche nella preparazione all’esame di guida, l’Autoscuola.net metterà a disposizione, oltre che la professionalità qualificata degli istruttori, anche i propri i mezzi di alta qualità per le guide pratiche.

Patente CQC persone

Per poter svolgere la professione di autista, occorre poi integrare la patente D con la CQC Persone.
La Carta di Qualificazione del Conducente per il trasporto persone è obbligatoria per tutti quei conducenti che intendono effettuare il trasporto di persone con autoveicoli caratterizzati da una capienza superiore ai 9 posti, sia nel caso di servizio di noleggio con conducente, sia nel caso di servizio pubblico di linea.

Per ottenere la certificazione CQC persone è necessario essere titolari di una patente D o DE nonché frequentare obbligatoriamente un corso di 140 ore (anche questo disponibile presso l’Autoscuola.net).

Considerazioni finali

Abbiamo visto in questo articolo l’importanza della patente D per chi vuole ottenere un lavoro come conducente di autobus.

Sono state messe in evidenza le principali caratteristiche di tale patente, confrontandola con le gemelle D1, D1E, DE, e spiegando anche come, per ottenere questo tipo di patenti, si abbia la necessità di una preparazione ancora maggiore rispetto a quella prevista per la patente B, il che rende ancora più importante la scelta della giusta autoscuola.

Sperando di esserti stati d’aiuto, ti ricordiamo che per qualsiasi dubbio o informazione puoi contattarci compilando il nostro form online, tramite i nostri contatti telefonici, oppure venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Guidare una moto a 16 anni: tutti i dettagli della patente A1 e come conseguirla presso l’Autoscuola.net

Guidare una moto a 16 anni: tutti i dettagli della patente A1 e come conseguirla presso l’Autoscuola.net

La moto dopo la macchina è il mezzo privato più utilizzato in Italia per i lunghi spostamenti. Non tutti sanno però che è possibile, già a sedici anni, ottenere una licenza di guida che permette di guidare alcuni motocicli, nonostante non si abbia ancora compiuto la maggiore età. Si tratta della patente A1.

Hai già conseguito la patente A1 e vuoi andare oltre? Presso L’autoscuola.net puoi conseguire anche la patente A2 se hai almeno 18 anni e la patente A3 se hai almeno 24 anni (o 21 anni e sei già in possesso della patente A2). Ti ricordiamo inoltre che per qualsiasi informazione puoi contattarci compilando il form online, telefonandoci ai nostri contatti, o venendo semplicemente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Nel proseguo dell’articolo verranno chiarite le regole per il conseguimento della patente A1, indicando come è possibile ottenerla presso l’Autoscuola.net e quali motocicli si possono guidare.

Disciplina del Codice della Strada: cosa si può guidare con la patente A1 e quali sono i limiti di età

Relativamente alla patente A1, l’articolo fondamentale del Codice della Strada è l’articolo 116, che disciplina anche tutte le altre patenti.
Questo articolo dispone che la patente A1 permette di guidare le seguenti categorie di veicoli:

  • motocicli di cilindrata massima di 125 cm³, di potenza massima di 11 kW e con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg;
  • tricicli di potenza non superiore a 15 kW;

La licenza di guida A1 è conseguibile fin dall’età di 16 anni, due anni in più rispetto ai 14 anni previsti per conseguire la patente AM, che permette però di condurre soltanto i ciclomotori con cilindrata massima di 50cc.

Una volta compiuti i 18 anni è poi possibile allargare ulteriormente i limiti con l’ottenimento della patente A2.
Ai 24 anni è infine possibile conseguire la patente A, che permette di guidare qualsiasi moto senza limiti di cilindrata o potenza. Se si è già in possesso della patente di guida A2 allora è possibile abbassare l’età di conseguimento a vent’anni.

Il conseguimento presso l’Autoscuola

È possibile conseguire la patente A1 presso la nostra autoscuola, così come per la patente AM, la patente A2, e la patente A3.
A livello di esame teorico, i quiz previsti sono i medesimi di quelli relativi alle patenti A2 e A3 (ovvero la patente A senza limiti).
Per quanto riguarda invece l’esame pratico, prevede l’utilizzo di una moto con la velocità massima di 90 chilometri orari: se si sosterrà l’esame con una moto monomarcia, la patente A1 sarà valida solo per i motocicli provvisti di cambio automatico.

Di fondamentale importanza è sapere che, iscrivendoti presso la nostra autoscuola per ottenere la patente A1, potrai avere la massima scelta su cilindrata e altezza delle moto da usare per le guide, e soprattutto avrai il vantaggio di utilizzare la nostra pista privata. La pista è la stessa che viene utilizzata dagli esaminatori della Motorizzazione per la prova di guida.
Infine, oltre a fornirti la moto per effettuare le guide, per garantirti piena sicurezza durante le tue lezioni L’Autoscuola.net ti fornisce anche il casco e tutte le protezioni necessarie per un motociclista in erba.

Il foglio rosa esiste anche per la patente A1

Così come per la patente B delle auto, anche per la patente A1 è previsto il famoso foglio rosa.
A riguardo, la legge prevede per il foglio rosa relativo alla patente A1 una validità di sei mesi, e tale documento è conseguibile solo e soltanto dopo aver superato con un esito positivo l’esame di teoria.
Durante questi sei mesi sarà poi possibile sostenere la prova pratica fino a un massimo di due volte.

Come già probabilmente saprai, la guida con il foglio rosa, per qualsiasi patente e veicolo, prevede una serie di limitazioni e regole, dettate dal Codice della Strada, che dovrai rispettare. Qualora non le rispettassi dovrai pagare una sanzione amministrativa.

Considerazioni finali

Siamo arrivati alla fine dell’articolo. Con i vari argomenti trattati, abbiamo cercato di schiarirti le idee sulle regole che riguardano il conseguimento della patente A1.
Abbiamo potuto vedere come tale patente permetta di guidare un vero e proprio motociclo già dall’età di 16 anni, seppur con alcune importanti limitazioni da conoscere.
Sperando di esserti stati d’aiuto, ti ricordiamo che per ogni richiesta di chiarimento o dubbio puoi contattarci compilando il form sul nostro sito online, chiamarci al telefono, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Patente, come funziona il sistema a punti e come puoi recuperarli presso L’Autoscuola.net

Introduzione

La patente a punti è stata introdotta in Italia a partire dal primo di luglio del 2003, e da allora il modo di intendere il famoso documento rosa è cambiato radicalmente per tutti i patentati.

Non sei ancora patentato e intendi diventarlo a breve? Puoi richiedere chiarimenti e informazioni sui servizi offerti da L’Autoscuola.net compilando il nostro form online, contattandoci telefonicamente, o semplicemente venendo a trovarci nelle nostre sedi.

È bene quindi conoscere come funziona il sistema della patente a punti, e sapere quali sono le modalità per recuperare i punti nell’eventualità in cui venissero sottratti per aver commesso infrazioni.

Cosa stabilisce la legge

A disciplinare il funzionamento del sistema della patente a punti è il Codice della Strada. In particolare la tematica è affrontata dall’articolo 126-bis.
Volendo riassumere le parti più importanti di tale articolo, possiamo dire che: all’atto del rilascio della patente viene attribuito un punteggio di venti punti. Tale punteggio subisce decurtazioni, nella misura indicata da specifica tabella consultabile, tra gli altri, sul sito dell’ACI.

Qualora vengano accertate contemporaneamente più violazioni delle norme possono essere decurtati un massimo di quindici punti. Le disposizioni non si applicano nei casi in cui è prevista la sospensione o la revoca della patente.
Occorre precisare inoltre che i neopatentati, cioè coloro che hanno conseguito la patente da meno di tre anni, sono soggetti ad un decurtamento di punti pari al doppio di quelli normalmente previsti per una qualsiasi infrazione.

Cosa succede in caso di perdita di tutti i punti

Sempre l’articolo 126-bis del codice civile stabilisce che alla perdita totale del punteggio, il titolare della patente deve sottoporsi all’esame di idoneità’ tecnica. Al medesimo esame deve sottoporsi il titolare della patente che, dopo la notifica della prima violazione che comporti una perdita di almeno cinque punti, commetta altre due violazioni non contestuali, nell’arco di dodici mesi dalla data della prima violazione, che comportino ciascuna la decurtazione di almeno cinque punti.

In caso di perdita di tutti i punti il Ministero invia al conducente una lettera con la quale lo invita a rifare, entro 30 giorni, gli esami previsti per il rilascio della propria patente. In questo periodo è ancora possibile circolare. Se però gli esami non vengono sostenuti o non vengono superati la patente è sospesa a tempo indeterminato. 
Dopo aver superato l’esame, sulla patente vengono riassegnati i 20 punti iniziali.

Evitare di perdere tutti i punti: come recuperarli

Se sono stati persi dei punti, ma il punteggio non è esaurito, per recuperare è possibile frequentare corsi speciali presso autoscuole o altri centri autorizzati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Noi di L’AutoScuola.net offriamo un servizio mirato al recupero punti patente, così da permettere a chi ha perso punti preziosi di recuperarli in tempo, prima di rischiare di arrivare a zero e di dover quindi sostenere nuovamente gli esami per l’idoneità di guida.

Il numero di punti recuperabili presso la nostra autoscuola varia al variare del tipo di patente di guida sulla quale si intende effettuare il recupero punti.
Nello specifico, i corsi per recuperare i punti della patente permettono di ottenere 6 punti per le licenze di guida delle categorie A e B, e 9 punti le patenti delle categorie C, C+E, D, D+ ed E o della patente B con il certificato di abilitazione professionale. In ogni caso, non è possibile scegliere di frequentare dei corsi per recuperare meno di 6 punti.

Per quanto riguarda invece le tempistiche, i corsi da 6 punti per le patenti A e B  hanno durata di 15 giorni per un totale di 12 ore di lezione, mentre per i corsi da 9 punti i giorni sono 30 per un totale di 18 ore di lezione.

Come sapere quanti punti si hanno

Ogni patentato può controllare in tempo reale il saldo dei punti sulla propria patente, ed il modo più semplice è quello di accedere con carta d’identità elettronica al Portale dell’Automobilista. È però possibile ottenere il proprio saldo anche recandosi presso un Ufficio motorizzazione civile.
Dopo aver opportunamente verificato i punti è inoltre possibile, in caso si rilevassero errori nella decurtazione dei punti, segnalarlo o chiedere chiarimenti direttamente agli organi di polizia stradale quali polizia, carabinieri e vigili urbani.

Conclusioni

Arrivati alla conclusione di questo articolo, abbiamo riepilogato quelle che sono le norme relative al sistema a punti della patente introdotto nel 2003. Abbiamo riportato le principali regole previste dal Codice della Strada, spiegando cosa succede in caso di azzeramento dei punti e come è possibile il recupero degli stessi presso la nostra autoscuola.

Sperando di aver contribuito a chiarire le tue idee, ti ricordiamo che per ogni informazione o delucidazione sui servizi offerti da L’Autoscuola.net, puoi compilare il form online o contattarci telefonicamente, oppure venire a trovarci presso le nostre sedi.

Archivio

Maggio 2024
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031  
corsi professionali patente
tutti i corsi patente dell anostra scuola guida
servizi autoscuola cagliari