Anno nuovo e Codice della Strada: le principali novità in arrivo nel 2024

Introduzione

Se ne va via il 2023 e arriva l’anno nuovo 2024 che, si spera, oltre che tante gioie e soddisfazioni, porterà anche alcune importanti novità in tema Codice della Strada.

A proposito, noi dell’Autoscuola.net cogliamo l’occasione per augurarti un buono e felice anno nuovo, e per ricordarti che per qualsiasi dubbio o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nell’articolo di oggi tratteremo quelle che sono le principali novità che saranno (o potranno essere) introdotte in questo nuovo anno.

Uso del cellulare

Una delle novità più importanti riguarda le regole ancora più rigide e severe sull’uso del cellulare per chi si mette alla guida. Si potrà infatti incappare in multe tra i 422 euro ed i 1697 euro, con annessa sospensione fino a due settimane.
Ancora peggio sarà per i recidivi, che potranno essere costretti a pagare multe fino a 2588 euro con sospensione fino a tre mesi e decurtazione di 10 punti dalla patente.

Formazione per i ragazzi

Un altro punto importante riguarda l’intenzione di mettere in atto di programmi educativi e formativi per i ragazzi.
Si dovrebbe partire dal programma educativo sul traffico stradale nelle scuole medie, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sull’importanza del rispetto delle regole stradali. Ma stando a quanto filtra, non mancheranno corsi di educazione stradale anche per le scuole superiori.

Alcol e guida

Ancora, punto fondamentale del nuovo disegno di legge è quello che riguarda le regole sul consumo di alcolici per chi si mette alla guida.
Tra le novità più attese infatti, in vigore dal prossimo anno, c’è l’inasprimento delle sanzioni per chi guida sotto l’effetto dell’alcool o di sostanze stupefacenti.

Per coloro che sono già stati condannati per guida in stato di ebrezza scatterà il divieto totale di consumo di alcolici: di conseguenza, nessun limite particolare, semplicemente non si dovrà superare la soglia di zero grammi per litro di sangue. Per questi guidatori sarà anche obbligatorio installare sulla vettura il dispositivo alcolock, che blocca l’avviamento del motore nel caso rilevi un qualsiasi tasso alcolemico.

Neopatenati

L’ultimo punto che tratteremo riguarda invece l’impatto del 2024 per i neopatentati, ovvero coloro che hanno conseguito la patente da meno di 3 anni.
Per questa speciale categoria entrerà in vigore il divieto di consumo di alcol (per i guidatori sotto i 21 anni). Inoltre, l’attuale divieto di guidare vetture con una potenza superiore a 55 kiloWatt per tonnellata – 65 kW per le elettriche – o veicoli con potenza massima superiore ai 70 kW (95 cavalli) viene esteso da uno a tre anni.

Conclusioni

Abbiamo visto, nel corso dell’articolo, un riassunto non esaustivo delle più importanti novità che porterà il 2024 in tema Codice della Strada, a cui se ne aggiungono anche delle altre.
Cogliamo l’occasione, ancora una volta, per augurarti un felice anno nuovo e per ricordarti che è possibile contattare la nostra autoscuola compilando il form sul nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Uso del clacson in auto: regole e divieti del Codice della Strada

A tutti capita, anche più volte al giorno, di utilizzare il clacson per i motivi più disparati. In generale chi possiede una patente ha, almeno una volta, fatto uso di questo dispositivo di segnalazione acustica.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, allora la nostra autoscuola può fare al caso tuo, offrendoti la possibilità di conseguire diversi tipi di patenti o di seguire corsi utili al tuo miglioramento professionale nell’ambito dei trasporti merci o persone.
Per qualsiasi informazione o chiarimento sulla nostra offerta, puoi contattarci compilando il form online, telefonandoci oppure vendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo approfondiremo il tema sull’uso del clacson, spiegando regole e norme che vanno seguite per non incorrere in eventuali sanzioni.

Uso dei dispositivi di segnalazione acustica: Codice della Strada

A disciplinare nero su bianco l’utilizzo dei dispositivi di segnalazione acustica, e quindi anche del clacson, è come al solito il Codice della Strada. In particolare, l’articolo 156 del CdS dispone che:

  1. Il dispositivo di segnalazione acustica deve essere usato con la massima moderazione e solamente ai fini della sicurezza stradale. La segnalazione deve essere la più breve possibile;
  2. Fuori dei centri abitati l’uso del dispositivo di segnalazione acustica è consentito ogni qualvolta le condizioni ambientali o del traffico lo richiedano al fine di evitare incidenti, in particolare durante le manovre di sorpasso. Durante le ore notturne ovvero di giorno, se ne ricorre la necessità, il segnale acustico può essere sostituito da segnali luminosi a breve intermittenza mediante i proiettori di profondità, nei casi in cui ciò non sia vietato;
  3. Nei centri abitati le segnalazioni acustiche sono vietate, salvo i casi di effettivo e immediato pericolo. Nelle ore notturne, in luogo delle segnalazioni acustiche, è consentito l’uso dei proiettori di profondità a breve intermittenza;
  4. In caso di necessità, i conducenti dei veicoli che trasportano feriti o ammalati gravi sono esentati dall’obbligo di osservare divieti e limitazioni sull’uso dei dispositivi di segnalazione acustica.

Clacson nei centri abitati

Come visto, esistono diverse norme restrittive sull’uso del clacson. Se, però, al di fuori dei centri abitati è possibile utilizzarlo in più fattispecie previste dal Codice della Strada, diverso è il discorso nei centri abitati.
Il già menzionato articolo 156 del CdS pone per essi condizioni ancora più stringenti: infatti nei centri abitati l’uso del clacson è di base vietato, salvo eccezioni di pericolo imminente.

Allo stesso tempo, il CdS dispone che sempre nei centri abitati i segnali acustici debbano invece essere sostituiti, nel limite del possibile, dai segnali di illuminazione (tramite i fari dell’auto).

Sanzioni

L’utilizzo inappropriato del clacson auto, in violazione delle disposizioni del Codice della strada, può comportare sanzioni amministrative pecuniarie significative. Secondo la normativa vigente, chi suona il clacson quando e dove non è consentito può essere punito con una sanzione che varia da 42 a 173 euro. L’utilizzo del clacson auto in situazioni non di pericolo non comporta ovviamente l’applicazione di sanzioni amministrative accessorie, come la decurtazione dei punti dalla patente o la sua sospensione

In ogni caso, l’abuso del clacson può essere punito solo con una sanzione amministrativa pecuniaria, senza ulteriori conseguenze sulla licenza di guida.

Conclusioni

Come visto nell’articolo, non è possibile utilizzare il clacson in tutta tranquillità e per motivazioni futili, poiché esistono in realtà delle regole ben precise che possono portare a sanzioni e multe.
Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi dubbio o ulteriore curiosità puoi contattarci compilando il form online, telefonandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Patenti A e A2 senza esame di guida da settembre: in quali casi sarà possibile conseguirle

Cenni introduttivi

Sono in arrivo a brevissimo importanti novità circa il conseguimento delle patenti A2 ed A, con la seconda che nello specifico permette la guida di tutti i motocicli senza limiti.
I cambiamenti in arrivo, come approfondiremo in seguito, riguardano chi già in possesso di una tra le patenti A1 ed A2.

Se invece non hai ancora conseguito nessuna delle patenti A ma intendi farlo a breve, la nostra autoscuola fa al caso tuo. Da noi è possibile ottenere la patente AM, la patente A1, la patente A2 e la patente A. Verrai seguito nel tuo percorso da istruttori di teoria e di guida qualificati, in modo tale da garantirti un’elevata probabilità di superamento delle prove. Ti ricordiamo inoltre che per qualsiasi informazione puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Nel proseguo dell’articolo verranno quindi illustrati i cambiamenti imminenti nel Codice della Strada, facendo anche un piccolo riepilogo su ciascuna delle quattro patenti AM, A1, A2 ed A.

Tipologie di patenti A: un riepilogo

Sono quattro le patenti appartenenti alla tipologia di patenti A, ognuna permette di guidare determinate categorie di veicoli ed è conseguibile ad una specifica età minima:

  • Patente AM:  permette di pilotare i ciclomotori, mezzi a tre ruote, quadricicli leggeri, con velocità massima di 45 km/h e cilindrata massima di 50 cc. L’età minima per conseguire la patente AM è fissata a quattordici anni;
  • Patente A1: permette di pilotare motocicli fino ad una cilindrata massima di 125cc con una potenza massima di 11kW nel caso dei motocicli e di 15 kW nel caso dei tricicli. L’età minima per conseguire la patente A1 è fissata a sedici anni;
  • Patente A2: permette di pilotare motocicli di qualsiasi cilindrata. Gli unici limiti sono costituiti dalla potenza massima, la quale non deve eccedere i 35 kW, e dal rapporto potenza/peso, che non deve superare gli 0,2 kW/Kg. L’età minima per conseguire la patente A2 è fissata a 18 anni;
  •  Patente A: permette di pilotare tutti i motocicli senza alcun limite di cilindrata e potenza. L’età minima per conseguire la patente A (o A3) è di 21 anni nel caso in cui si è in possesso della patente A2 da almeno due anni, altrimenti occorre aspettare il ventiquattresimo anno di età.

Le novità previste dal Codice della Strada a partire da settembre

La base fondamentale delle importanti novità previste per il prossimo mese di settembre, è la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 28 luglio scorso del decreto ministeriale del 9 giugno 2023: Disciplina dell’accesso graduale, senza esame, alle patenti di categoria A2 ed A. La data di applicabilità è stata fissata per il 18 settembre, ovvero tra pochissime settimane.

La modifica riguarda nello specifico l’articolo 123 comma 7 del Codice della Strada, disponendo che “il corso di formazione, presso un’autoscuola, frequentato da parte del titolare di patente A1 o A2, nelle condizioni previste consente il conseguimento, rispettivamente, della patente A2 o A senza il sostenimento di un esame di guida”.
Riassumendo l’articolo:

  • chi ha conseguito la patente A1 ha la possibilità (se in possesso dei requisiti che elencheremo successivamente) di ottenere la patente A2 senza esame di guida;
  • chi ha conseguito la patente A2 ha la possibilità (se in possesso dei requisiti che elencheremo successivamente) di ottenere la patente A senza esame di guida.

Le condizioni per frequentare questo corso di formazione, entrando più nel dettaglio, sono le seguenti:

  • per ottenere la patente A senza limiti, il frequentante deve avere la patente A2 da almeno 2 anni (dunque l’età minima deve essere di 20 anni);
  • per ottenere la patente A2, il frequentante deve avere la patente A1 da almeno 2 anni (dunque l’età minima deve essere di 18 anni, e la patente A1 deve essere stata ottenuta tramite l’esame pratico della moto – non deve essere la patente A1 che in automatico si consegue attraverso la patente B).

Conclusioni

Con il presente articolo abbiamo cercato di fare il punto sulle imminenti modifiche in tema di conseguimento delle patenti A2 ed A, facendo anche un piccolo recap sulle varie patenti appartenenti alla tipologia A.

Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione, curiosità o chiarimento sui servizi offerti dalla nostra autoscuola, puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, o venendo a trovarci direttamente presso una delle nostre sedi.

La distanza di sicurezza: cos’è, come calcolarla e perché è fondamentale per evitare gli incidenti

Cenni introduttivi

Uno dei fattori a cui prestare attenzione quando ci si mette alla guida del proprio veicolo riguarda il corretto mantenimento della distanza di sicurezza. Quello relativo alla distanza di sicurezza, rappresenta uno degli argomenti principali trattati dai nostri istruttori durante il cammino per il conseguimento della patente B presso l’Autoscuola.net.

Vuoi ottenere la patente B? Presso la nostra autoscuola ti seguiremo passo passo per aiutarti nel superamento dell’esame di teoria e dell’esame di guida. Per richiedere informazioni sulla patente B o sugli altri servizi che fanno parte della nostra offerta, puoi contattarci compilando il form online, telefonicamente, oppure venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo spiegheremo in cosa consiste la distanza di sicurezza e come calcolarla, mettendo in risalto il suo supporto fondamentale alla sicurezza nelle strade.

Distanza di sicurezza: Cos’è e cosa dice il Codice della Strada

Come riporta direttamente il sito dell’ACI, per distanza di sicurezza si intende la distanza che ogni veicolo deve mantenere da quello che lo precede, per potersi arrestare, quando necessario, senza tamponarlo.
L’articolo dedicato del codice della strada è il 149, il quale dispone che:

  1. Durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l’arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono.
  2. Fuori dei centri abitati, quando sia stabilito un divieto di sorpasso solo per alcune categorie di veicoli, tra tali veicoli deve essere mantenuta una distanza non inferiore a 100 m. Questa disposizione non si osserva nei tratti di strada con due o piu’ corsie per senso di marcia.
  3. Quando siano in azione macchine sgombraneve o spargitrici, i veicoli devono procedere con la massima cautela. La distanza di sicurezza rispetto a tali macchine non deve essere comunque inferiore a 20 m. I veicoli che procedono in senso opposto sono tenuti, se necessario, ad arrestarsi al fine di non intralciarne il lavoro.

I fattori che determinano la distanza di sicurezza

Oltre i casi citati dall’articolo 149 del Codice della Strada, in cui la distanza di sicurezza è definita a priori, in tutti gli altri casi essa è variabile ed occorre dunque calcolarla di volta in volta.

Ovviamente la distanza minima di sicurezza aumenta all’aumentare della velocità, visto e considerato che al raddoppio della velocità corrisponde uno spazio di frenata quadruplo. Ma la velocità non basta. Infatti, nella valutazione della distanza di sicurezza è infatti importante tenere in considerazione diversi fattori:

  • prontezza di riflessi e alle condizioni psicofisiche (attenzione, concentrazione, stato di salute, ecc.) del conducente;
  • condizioni del traffico;
  • andamento della strada (andamento plano-altimetrico, ovvero presenza ed entità di salite o di discese);
  • condizioni atmosferiche (pioggia, neve, nebbia);
  • tipo di veicolo che stiamo guidando e al suo stato di efficienza, ad esempio in base allo stato dei freni di servizio (non del freno a mano), alla condizione e all’aderenza degli pneumatici, all’entità del carico trasportato.

Esempio di formula per il calcolo della distanza

Esistono diversi metodi di calcolo e diverse formule per approssimare la distanza di sicurezza minima che deve essere tenuta sulla base della velocità a cui si sta viaggiando.

Una formula che consente di calcolare con buona approssimazione la distanza di sicurezza, prevede che si moltiplichino per 3 le decine di velocità espresse in chilometri orari.
Ad esempio, se si va ad una velocità di 70 chilometri orari, allora la distanza di sicurezza sarà calcolata moltiplicando 7 (decine che compongono 70 km/h) x 3 = 21 metri. A 100 km/h la distanza sarà invece 30 metri, e così via.

Conclusioni

Con il presente articolo abbiamo cercato di fornire una piccola guida sull’importanza della distanza di sicurezza per evitare il pericolo di incidenti e per proteggere l’incolumità delle persone.

Abbiamo voluto dare delle indicazioni sulla distanza minima da adottare a seconda della velocità che si sta percorrendo, prendendo in considerazione una semplice formula.
Come già precisato però, la distanza dipende da numerosi altri fattori oltre la velocità, e per questo il conducente deve essere sempre vigile ed adattarsi a seconda della specifica situazione in cui si trova, in modo tale da porsi sempre nelle migliori condizioni possibili.

Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi dubbio o chiarimento puoi contattarci compilando il nostro form online, telefonicamente, oppure venendo a trovarci presso le nostre sedi.

Estate e patente: le multe più frequenti ed i consigli estivi per scampare al pericolo sanzioni

Cenni introduttivi

La stagione estiva sta entrando nel vivo. E gli automobilisti utilizzano la propria vettura per spostarsi, soprattutto nei weekend, verso le località più attrattive, con lo scopo di godersi il sole ed il caldo della bella stagione.
Ci sono però alcune tipiche infrazioni che caratterizzano questa stagione, a cui occorre fare attenzione per non rischiare multe salate o la perdita di punti preziosi dalla patente.

A proposito! Presso la nostra autoscuola è possibile, in caso di necessità, usufruire del servizio di recupero punti patente, così da permettere a chi ha perso punti preziosi di recuperarli in tempo, prima di rischiare di arrivare a zero.
Per scoprire questo ed altri servizi offerti dalla nostra autoscuola, visita la sezione dedicata sul nostro sito. Puoi anche contattarci compilando il form online, telefonando ai nostri contatti, o venendo direttamente a trovarci presso la nostra sede.

Nel seguito dell’articolo ti elencheremo le infrazioni e le conseguenti sanzioni più frequenti nella bella stagione, in modo tale da avere una guida riassuntiva delle situazioni a cui prestare più attenzione.

Gli occhiali da sole

Tipico accessorio della stagione estiva, anche in auto, sono gli occhiali da sole.
Coloro che però necessitano di portare gli occhiali da vista devono avere particolare attenzione per non incappare in brutte sorprese.

L’articolo 173 del Codice della Strada prevede che:

“Il titolare di patente di guida al quale in sede di rilascio o rinnovo della patente stessa sia stato prescritto di integrare le proprie deficienze organiche e minorazioni anatomiche o funzionali per mezzo di lenti o di determinati apparecchi, ha l’obbligo di usarli durante la guida”.

Ecco, chi è soggetto a tele obbligo, non può considerare gli occhiali da sole come sostitutivi degli occhiali da vista. Occorre dunque che anche gli occhiali da sole siano opportunamente graduati.

In caso contrario, sempre il Codice della Strada informa che “chiunque viola le disposizioni di cui al comma 1 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 83 a euro 333 euro” a cui si aggiunge la sottrazione di cinque punti dalla patente.

I bagagli

Un altro comportamento tipico della stagione estiva, soprattutto in caso di partenze per lunghe vacanze, è il caricamento dei bagagli sull’auto.

Riguardo alla sistemazione dei bagagli all’esterno dell’auto, il Codice della Strada è molto chiaro.
L’articolo 164 relativo alla ‘Sistemazione del carico sui veicoli” prevede che:

“Il carico dei veicoli deve essere sistemato in modo da evitare la caduta o la dispersione dello stesso; da non diminuire la visibilità al conducente né impedirgli la libertà dei movimenti nella guida; non compromettere la stabilità del veicolo; da non mascherare dispositivi di illuminazione e di segnalazione visiva né le targhe di riconoscimento e i segnali fatti col braccio”.

Sempre il Codice della Strada, all’articolo 61, impone i limiti di sagoma del veicolo: larghezza massima 2,55 metri, altezza 4 metri, lunghezza 12 metri.
Detto che il veicolo non può in ogni caso superare tali limiti, a sua volta il bagaglio:

  • può sporgere longitudinalmente dalla parte posteriore, se costituito da cose indivisibili, fino ai 3/10 della lunghezza del veicolo stesso;
  • non può sporgere longitudinalmente dalla parte anteriore.

Chiunque viola le disposizioni appena elencate, rischia una sanzione amministrativa compresa tra gli 87 e i 344 euro.

Aria condizionata

Il terzo ed ultimo caso che elencheremo riguarda l’utilizzo dell’aria condizionata, un tema già affrontato in precedenza in un articolo dedicato, su cui è possibile approfondire l’argomento.

A disciplinare l’utilizzo dell’aria condizionata in auto è l’articolo 157 del Codice della Strada, il quale dispone che:

“È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso. Dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 223 a € 444”.

Occorre dunque fare attenzione anche a questo aspetto. È ovviamente legittimo accendere l’aria condizionata per rinfrescare l’auto, ma bisogna stare attenti a non farlo in sosta, in quanto si entrerebbe nella fattispecie prevista dal Codice della Strada, rischiando appunto la sanzione.

Conclusioni

Abbiamo visto tre tipici casi di infrazioni e sanzioni collegate all’avvento della stagione estiva. Si tratta ovviamente di disposizioni che il Codice della Strada prevede per l’intero arco dell’anno, ma in cui è più frequente ricadere proprio nei mesi della bella stagione.

Sperando di averti fornito una panoramica utile ad evitare situazioni spiacevoli, ti ricordiamo che per qualsiasi informazione o chiarimento relativi ai servizi offerti dalla nostra autoscuola siamo a totale disposizione: puoi contattarci compilando il form online, tramite i nostri recapiti telefonici, oppure venire direttamente a trovarci in sede.

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