Visita obbligatoria per la patente: in cosa consiste e come farla senza stress grazie al medico presente in Autoscuola

Introduzione

Quando ci si iscrive per la patente, tutti pensano subito ai quiz, alle guide, all’esame pratico… ma spesso si dimentica un passaggio fondamentale: la visita medica.
Sì, perché in base all’art. 119 del Codice della Strada, prima ancora di salire all’esame teorico, bisogna dimostrare di avere i requisiti fisici e psichici necessari per guidare.

L’Autoscuola.net prevede un’ampia offerta di patenti nella provincia di Cagliari: dalla classica patente B fino alla patente nautica e le patenti professionali. Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il sitochiamarci, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.    

Perché la visita è obbligatoria

La normativa è molto chiara: chi soffre di patologie gravi — neurologiche, cardiache, problemi visivi importanti, uso di sostanze, ecc. — potrebbe non essere idoneo alla guida. Lo Stato, prima di rilasciare la patente, deve assicurarsi che il futuro conducente sia in condizioni di guidare con sicurezza.
Tutto questo deriva dall’articolo 119 del CdS e dagli accertamenti previsti dalle linee sanitarie ufficiali.
In poche parole: la visita serve a evitare rischi inutili e a certificare che il conducente è “a posto” per stare al volante.

Chi fa la visita (e perché conviene farla in autoscuola)

La visita può essere effettuata da medici autorizzati: quelli dell’ASL, delle forze armate, della polizia, oppure altri medici abilitati secondo l’art. 119.
Presso la nostra autoscuola, il medico è disponibile direttamente in sede.
Questo significa niente code all’ASL, niente attese infinite, niente appuntamenti complicati: fai tutto dove ti iscrivi, in tempi rapidi e con il supporto diretto dello staff.

Cosa controlla il medico

La visita è molto più semplice di quello che molti si immaginano.
I controlli principali sono:

  • Vista: fondamentale. Si controlla l’acuità visiva, con o senza occhiali.
  • Udito: per assicurarsi che il candidato percepisca suoni e segnali di emergenza.
  • Mobilità e coordinazione: valutare se la persona riesce a muovere correttamente braccia, gambe e controllare il veicolo.
  • Stato di salute generale: pressione, eventuali patologie, assenza di condizioni che potrebbero creare pericoli alla guida.

In genere la visita è veloce: dieci minuti, un paio di controlli, una breve chiacchierata. Si compila un questionario sul proprio stato di salute e si fanno i test richiesti: vista, udito e controlli di base. Se tutto va bene, il medico rilascia subito il certificato di idoneità da allegare alla pratica per la patente.

Conclusioni

La visita medica prima della patente non è “un passaggio noioso”, ma il primo vero controllo di sicurezza che uno fa nella vita da conducente. Serve per tutelare te e chi ti sta attorno, ed è obbligatoria per legge.
Con il medico presente direttamente nella nostra autoscuola, tutto diventa semplice, veloce e senza stress.

Esame di guida patente B, possono esserci domande di teoria? Scopriamolo

Introduzione

Molti candidati si chiedono se, durante l’esame di guida per la patente B, l’esaminatore possa porre anche domande teoriche. Dopo aver superato il quiz a crocette, è lecito pensare che la prova pratica riguardi soltanto la guida su strada. In realtà, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) prevede che l’esame di guida includa anche una parte di verifica delle conoscenze pratiche e di sicurezza del veicolo. Non si tratta di un secondo esame di teoria, ma di una breve valutazione delle competenze fondamentali del conducente.

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Il quadro normativo

Secondo l’articolo 121 del Codice della Strada, la prova pratica serve ad accertare non solo la capacità di condurre il veicolo, ma anche la conoscenza delle norme di comportamento e degli elementi tecnici essenziali per la sicurezza.
Il Decreto Ministeriale del 30 novembre 2010 e le successive circolari del MIT precisano che, prima di iniziare la guida, l’esaminatore può chiedere al candidato di illustrare alcuni comandi o verifiche di routine, per accertare che egli sappia utilizzare correttamente il mezzo.
Queste indicazioni derivano anche dalla Direttiva Europea 2006/126/CE, che uniforma le prove di guida nei Paesi dell’Unione Europea, includendo la conoscenza del veicolo tra le competenze richieste.

Le domande teorico-pratiche più comuni

Le domande che possono essere poste durante l’esame di guida non sono “teoriche” nel senso tradizionale, ma servono a valutare la consapevolezza del conducente su alcuni aspetti. Tra le più comuni troviamo:

  • Come si accendono i fari anabbaglianti e abbaglianti?
  • Cosa indica una spia rossa o gialla accesa sul cruscotto?
  • Come si controlla il livello dell’olio motore?
  • Qual è la pressione corretta degli pneumatici e dove si trova l’indicazione?
  • Come si attivano i tergicristalli e in quali situazioni devono essere usati?
  • In caso di pioggia o nebbia, quali luci vanno accese?
  • Come si controlla il funzionamento delle frecce e delle luci di stop?
  • Dove si trova il triangolo e in quali casi deve essere utilizzato?

Queste domande possono essere poste prima di partire o subito dopo la guida, e servono a verificare la conoscenza del veicolo e delle condizioni di sicurezza.

Perché vengono fatte

Lo scopo di queste domande non è “mettere in difficoltà” il candidato, ma valutare la sua preparazione globale. Un conducente deve saper riconoscere i comandi principali e intervenire in modo corretto in caso di imprevisti.
Conoscere le spie, i controlli di manutenzione e le luci non è solo un requisito d’esame, ma un elemento essenziale per la sicurezza stradale e la manutenzione del veicolo.

Conclusioni

Durante l’esame di guida per la patente B, l’esaminatore può quindi porre domande teorico-pratiche, come previsto dall’art. 121 del Codice della Strada e dalle direttive ministeriali.
Non si tratta di una ripetizione dell’esame teorico, ma di un controllo della conoscenza dei comandi, delle spie e dei dispositivi di sicurezza del veicolo.
Prepararsi anche a questa parte è fondamentale per affrontare la prova con serenità e L’Autoscuola.net può fornirti tutto il supporto necessario: ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi della nostra Autoscuola puoi contattarci tramite il form onlinetelefonarci, o venire direttamente a trovarci in sede

Cosa succede se i punti della patente arrivano a zero: percorso di recupero e come possiamo aiutarti

Introduzione

Il sistema della patente a punti è uno degli strumenti principali per incentivare una guida responsabile e sicura. Ogni titolare di patente parte con un punteggio, che può aumentare o diminuire a seconda del comportamento al volante. Tuttavia, cosa accade quando il saldo raggiunge lo zero? Si entra in una situazione critica: il documento non viene semplicemente sospeso, ma è avviata una procedura di revisione. In questo articolo vedremo cosa succede in concreto, quali sono le azioni possibili, e come la nostra autoscuola può guidarti nel recupero.

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Quando i punti si azzerano: quali sono le conseguenze

Secondo l’art. 126-bis del Codice della Strada, ogni patente riceve inizialmente 20 punti, con possibilità di arrivare fino a 30 punti grazie al bonus per buona condotta.
Se un conducente commette infrazioni gravi e/o ripetute, il punteggio può arrivare a zero: in questo caso scatta l’obbligo della revisione della patente.
In concreto:

  • Viene notificato al titolare della patente che il punteggio è azzerato.
  • Entro 30 giorni dalla notifica, deve essere avviata la procedura di revisione: si può continuare a circolare temporaneamente, ma la patente non “opera” a pieno titolo finché la revisione non è completata

Il percorso di recupero e come interveniamo

Quando i punti sono ancora sopra zero, no problem, presso l’Autoscuola.net è disponibile il servizio di recupero punti tramite corsi ad hoc da seguire..
Ma se siamo già sull’azzeramento, la modalità cambia: occorre sostenere nuovamente l’esame teorico e pratico come se si stesse richiedendo una nuova patente.
Come la nostra autoscuola può aiutarti:

  • Verifica del saldo dei punti tramite il portale ufficiale (ad esempio Il Portale dell’Automobilista) e consulenza personalizzata.
  • Orientamento e iscrizione al corso di recupero punti (prima che il punteggio arrivi a zero).
  • Preparazione completa alla revisione: lezioni teoriche, guida in autoscuola, prenotazione esame.
  • Assistenza nella compilazione delle pratiche presso la motorizzazione.

Perché è importante agire subito

Rimanere a zero punti comporta: un periodo in cui la patente è formalmente in “revisione”, possibile sospensione della guida se non si agisce tempestivamente, e costi e tempi più elevati per tornare a guidare. Intervenire prima che i punti arrivino a zero significa evitare la revisione, ridurre costi e perdere meno tempo.

Conclusioni

Arrivare a zero punti sulla patente è un serio campanello d’allarme: la procedura di revisione si attiva e bisogna essere pronti ad affrontarla. Fortunatamente, esistono strumenti concreti per recuperare punti o, nel caso estremo, ripartire da capo grazie alla revisione. Se vuoi evitare complicazioni rivolgiti alla nostra autoscuola: ti guideremo passo passo. Sperando di essere stati d’aiuto, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi della nostra Autoscuola puoi contattarci tramite il form onlinetelefonarci, o venire direttamente a trovarci in sede.  

Arriva la stagione invernale e delle piogge: tipologie e misure delle spazzole tergicristalli e come sceglierle

Introduzione

Con l’arrivo della stagione invernale e delle piogge più frequenti, la visibilità alla guida diventa un fattore fondamentale per la sicurezza. Troppo spesso, però, i tergicristalli vengono trascurati fino a quando non smettono di funzionare correttamente. In realtà, scegliere le giuste spazzole tergicristalli e mantenerle in buono stato è essenziale per garantire una guida sicura, soprattutto in condizioni meteorologiche avverse. In questo articolo vedremo le principali tipologie di spazzole, le misure disponibili e alcuni consigli per scegliere quelle più adatte alla propria auto. 

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Tipologie di spazzole tergicristalli 

Non tutte le spazzole tergicristalli sono uguali: nel tempo si sono evolute per rispondere meglio alle esigenze degli automobilisti. 

  • Spazzole tradizionali: sono quelle più comuni, con struttura in metallo e gomma. Economiche e facili da reperire, garantiscono buone prestazioni ma possono risultare meno efficaci in caso di forti piogge o parabrezza molto curvi. 
  • Spazzole flat o aerodinamiche: prive della classica struttura in metallo, sono realizzate con materiali flessibili che si adattano meglio al parabrezza. Offrono un contatto uniforme e riducono il rumore e le vibrazioni. 
  • Spazzole ibride: uniscono la robustezza delle spazzole tradizionali con il design aerodinamico delle flat. Sono una soluzione intermedia, ideale per chi cerca un buon compromesso tra durata e prestazioni. 

Misure e compatibilità 

Le spazzole tergicristalli non sono universali: ogni auto richiede una misura specifica, che può variare anche tra lato conducente e passeggero. In genere, le lunghezze più comuni vanno dai 30 cm ai 70 cm, ma è sempre fondamentale consultare il libretto di uso e manutenzione o verificare direttamente sul sito del produttore.

Come scegliere le spazzole giuste 

Per acquistare le spazzole tergicristalli più adatte alla propria auto, ecco alcuni criteri da seguire: 

  1. Compatibilità: controlla sempre il modello, l’anno di immatricolazione e le misure consigliate dal costruttore. 
  1. Tipo di spazzola: valuta se preferisci un modello tradizionale, più economico, o una versione flat/ibrida, che offre migliori prestazioni in termini di silenziosità e aderenza. 
  1. Condizioni d’uso: se guidi spesso in autostrada o in zone molto piovose, le spazzole flat sono generalmente più affidabili. 
  1. Qualità dei materiali: una gomma di buona qualità resiste più a lungo all’usura, al sole e al gelo, garantendo una pulizia uniforme. 

Manutenzione e sostituzione 

Anche le migliori spazzole hanno una durata limitata: in media, si consiglia la sostituzione ogni 12 mesi, o comunque quando si notano rigature, rumori anomali o una pulizia non uniforme. Un piccolo gesto di manutenzione periodica, come pulire le lame con un panno umido per rimuovere sporco e residui, può prolungarne l’efficienza. 

Conclusioni

Le spazzole tergicristalli sono un elemento semplice ma fondamentale per la sicurezza stradale, soprattutto nella stagione invernale. Scegliere il modello giusto, della misura corretta e di buona qualità, significa garantirsi una visibilità ottimale anche nelle giornate più piovose. Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi della nostra Autoscuola puoi contattarci tramite il form onlinetelefonarci, o venire direttamente a trovarci in sede

Dalla pista privata alle aule informatiche, fino alla modernità del parco mezzi: tutti i motivi per cui scegliere Autoscuola.net

Introduzione

Quando si decide di prendere la patente, che sia per auto, moto, mezzi pesanti o addirittura per la nautica, la scelta della giusta autoscuola fa davvero la differenza. Non si tratta solo di imparare a guidare, ma di vivere un percorso formativo completo, sicuro e ben organizzato. La nostra autoscuola a Sestu si distingue da anni come punto di riferimento per chi cerca professionalità, tecnologia all’avanguardia e un parco mezzi unico in Sardegna. 

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Un’offerta formativa a 360 gradi, con istruttori qualificati 

Con noi puoi conseguire tutte le patenti, dalla A alla D, fino alle abilitazioni professionali come il CQC o le speciali estensioni per rimorchi e veicoli adattati. Tutti i corsi, teorici e pratici, vengono tenuti in sede da insegnanti e istruttori altamente qualificati, capaci di seguire ogni allievo passo dopo passo. A supporto dello studio ci sono aule informatizzate sempre aggiornate con le ultime modalità di esame.  

Un parco mezzi unico in Sardegna 

Uno dei punti di forza della nostra scuola guida è senza dubbio la qualità e la varietà dei veicoli a disposizione. Per le patenti A, ad esempio, offriamo moto di ogni cilindrata e dimensione, compresa la Minicar, mentre per le patenti B ci affidiamo a moderne BMW. Non mancano camion, autoarticolati e autobus, sia con cambio manuale che automatico, utilizzati non solo per gli esami ma anche per corsi professionali come il CQC. Abbiamo inoltre mezzi dedicati al conseguimento della patente B Speciale, carrelli per le patenti BE e B96 e perfino un autobus urbano per chi vuole prepararsi alle selezioni delle aziende di trasporto pubblico. 

La sicurezza prima di tutto: la nostra pista privata 

Per i corsi moto, gli allievi hanno a disposizione una pista privata esclusiva, la stessa utilizzata dagli esaminatori della Motorizzazione durante gli esami ufficiali. Questo significa poter fare pratica in un ambiente identico a quello della prova, un vantaggio non da poco per affrontare con serenità il giorno dell’esame. Non solo: per garantire la massima sicurezza forniamo tutto l’equipaggiamento necessario, dal casco ai guanti, dal giubbotto protettivo al giubbotto catarifrangente, fino ai gambali. Tutto incluso nel prezzo delle guide, comprensivo di copertura assicurativa. 

Servizi che fanno la differenza 

Oltre alla qualità dell’insegnamento e dei mezzi, la nostra autoscuola mette a disposizione una serie di servizi che rendono il percorso più semplice e comodo. Il medico è presente in sede per le visite necessarie al rilascio o al rinnovo della patente, evitando perdite di tempo e burocrazia. I nostri uffici sono aperti con orario continuato dalle 9 alle 21, così da adattarsi a qualsiasi esigenza lavorativa o di studio.

Conclusioni

Scegliere la nostra autoscuola significa affidarsi a un team di professionisti, a un parco mezzi senza eguali e a un’organizzazione che mette al centro l’allievo. Dalla comodità degli orari alla sicurezza garantita da strutture e attrezzature moderne, ogni dettaglio è pensato per accompagnarti al conseguimento della tua patente. Ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il form online, telefonarci, o venire direttamente a trovarci in sede.   

Pneumatici auto: come riconoscere l’usura e quando sostituirli

Introduzione 

Gli pneumatici rappresentano uno degli elementi fondamentali per la sicurezza alla guida: sono l’unico punto di contatto tra il veicolo e l’asfalto, e il loro stato influisce direttamente su frenata, stabilità e consumi. Spesso, però, vengono trascurati fino a quando non mostrano segni evidenti di deterioramento. Saper riconoscere le loro condizioni e comprendere come si deteriorano è quindi indispensabile per chi possiede una patente.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, l’Autoscuola.net prevede un’ampia offerta di patenti nella provincia di Cagliari: dalla classica patente B fino alla patente nautica e le patenti professionali. Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il sitochiamarci, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.    

In questo articolo vedremo come riconoscere l’usura degli pneumatici, ogni quanto vanno sostituiti e quali buone pratiche adottare per mantenerli in condizioni ottimali.

Come riconoscere l’usura degli pneumatici 

L’indicatore più immediato per valutare l’usura di uno pneumatico è la profondità del battistrada. Per legge, in Italia, il limite minimo è di 1,6 mm, ma per garantire sicurezza si consiglia di non scendere sotto i 3 mm. Molti pneumatici moderni hanno degli indicatori di usura (TWI, Tread Wear Indicator) inseriti direttamente nelle scanalature: quando il battistrada è consumato fino a quel livello, significa che è ora di cambiare la gomma. 

Oltre alla profondità del battistrada, bisogna osservare la superficie: se noti usura irregolare (ad esempio consumata solo da un lato), potrebbe essere un segnale di pressione non corretta o problemi di assetto. Crepe, bolle o tagli sul fianco sono altri segnali importanti che indicano la necessità di sostituzione immediata. 

Quando è il momento di sostituirli 

Non esiste solo l’usura come fattore determinante: anche l’età dello pneumatico incide sulla sicurezza. Anche se il battistrada è ancora buono, la gomma con il tempo tende a indurirsi e perdere aderenza. In genere, si consiglia la sostituzione ogni 5-6 anni, indipendentemente dai chilometri percorsi. 

Un altro aspetto da considerare è la stagionalità: in Italia è obbligatorio montare pneumatici invernali (o avere catene a bordo) dal 15 novembre al 15 aprile in molte province. Questo significa che, in base all’utilizzo, potresti trovarti a dover sostituire gli pneumatici estivi con quegli invernali o optare per soluzioni “quattro stagioni”. 

Ogni quanto controllarli e buone pratiche per allungarne la vita 

Un controllo periodico è essenziale per evitare brutte sorprese. In generale, è buona norma verificare gli pneumatici almeno una volta al mese controllando: 

  • pressione: deve corrispondere a quella indicata sul libretto del veicolo; 
  • stato del battistrada: verificando profondità e uniformità; 
  • eventuali danni visibili: tagli, crepe, forature. 

Un controllo più approfondito andrebbe fatto in occasione di cambi di stagione o lunghi viaggi. Per prolungare la durata degli pneumatici e mantenerli sicuri più a lungo ci sono alcuni accorgimenti utili: 

  • mantenere sempre la pressione corretta; 
  • evitare frenate o accelerazioni brusche
  • ruotare i pneumatici (anteriore/posteriore) ogni 10-15 mila km per uniformare l’usura; 
  • controllare periodicamente convergenza ed equilibratura. 

Conclusioni 

Gli pneumatici non sono solo un componente “da sostituire quando serve”, ma un vero e proprio investimento in sicurezza. Saper riconoscere i segni di usura, controllarli regolarmente e rispettare le scadenze per la sostituzione è fondamentale per viaggiare tranquilli, ridurre i consumi e garantire sempre la massima aderenza. Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi della nostra Autoscuola puoi contattarci tramite il form onlinetelefonarci, o venire direttamente a trovarci in sede

Guida a destra o sinistra: l’elenco dei paesi e le differenze

Introduzione 

Chi viaggia all’estero si accorge presto che non tutti i paesi seguono le stesse regole di circolazione. Se in Italia siamo abituati a guidare a destra, basta prendere un volo per Londra o Dublino per ritrovarsi improvvisamente dall’altra parte della carreggiata. Questa caratteristica, che può sembrare una semplice curiosità, ha radici storiche profonde e conseguenze pratiche per chi guida. Anche chi possiede la patente da tanti anni potrebbe inizialmente trovarsi un po’ spaesato. 

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Le origini storiche della guida a sinistra 

La guida a sinistra è la più antica. Le prime tracce risalgono al Medioevo: i cavalieri, in gran parte destrorsi, preferivano tenere la spada con la mano destra e camminare o cavalcare sul lato sinistro della strada. In questo modo avevano il braccio armato libero verso un eventuale avversario. Questa abitudine sopravvisse a lungo e venne mantenuta soprattutto nel mondo anglosassone. 

L’affermazione della guida a destra 

Con la Rivoluzione francese e l’espansione di Napoleone, la circolazione a destra divenne la norma in gran parte dell’Europa continentale. Napoleone impose infatti questo sistema nei territori conquistati, e successivamente gli Stati Uniti adottarono la stessa regola, rafforzando la diffusione della guida a destra. L’avvento dell’automobile consolidò ulteriormente questa scelta: molti dei primi veicoli prodotti in serie negli USA erano progettati per circolare a destra, influenzando altri paesi ad adottare lo stesso modello. 

Dove si guida a destra 

Oggi circa i due terzi della popolazione mondiale guida a destra. Tra questi troviamo quasi tutta l’Europa continentale, le Americhe, la Cina, la Russia e il Medio Oriente. L’Italia, ovviamente, appartiene a questo gruppo. Per chi viaggia spesso all’estero in auto o con mezzi a noleggio, passare da un paese all’altro in Europa non comporta particolari difficoltà perché il sistema è uniforme, solo un minimo di abitudine. 

Dove si guida a sinistra 

Il restante terzo del mondo guida a sinistra, soprattutto nei paesi che hanno fatto parte dell’Impero britannico. Ecco alcuni esempi: Regno Unito e Irlanda, Australia e Nuova Zelanda, India, Pakistan, Bangladesh e molte nazioni dell’Asia meridionale, Sudafrica, Kenya e vari stati africani ex colonie britanniche, Giappone (caso particolare perché non ha origini coloniali inglesi ma ha adottato ugualmente la guida a sinistra). 
In questi paesi anche le automobili hanno il volante sul lato destro, il che può creare un po’ di disorientamento agli automobilisti abituati a guidare in Europa continentale. 

Le difficoltà per chi cambia lato di guida 

Guidare su un lato diverso da quello abituale richiede concentrazione, soprattutto nelle prime ore. Le difficoltà principali non riguardano tanto il traffico scorrevole, quanto le manovre: immettersi in una rotonda, svoltare a un incrocio o superare un veicolo sono momenti in cui l’automatismo può tradire. Ecco perché chi viaggia in un paese con regole opposte deve prestare particolare attenzione, soprattutto nei primi giorni. 

Conclusioni 

La differenza tra guida a sinistra e guida a destra è il frutto di secoli di storia e di scelte politiche che hanno plasmato le abitudini stradali nel mondo. Per un automobilista, sapere in anticipo in quale lato si guida in un determinato paese è fondamentale per viaggiare in sicurezza ed evitare sorprese. Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi della nostra Autoscuola puoi contattarci tramite il form onlinetelefonarci, o venire direttamente a trovarci in sede

Guidare con cuffie e auricolari: cosa dice la legge e cosa rischi

Negli ultimi anni il tema della sicurezza alla guida è diventato sempre più centrale, soprattutto per quanto riguarda l’uso dei dispositivi elettronici. Molti automobilisti e motociclisti si chiedono se sia possibile guidare indossando cuffie o auricolari, magari per ascoltare musica o rispondere a una chiamata: La questione non è banale, perché la legge stabilisce regole diverse, ed è bene che chi possiede la patente le conosca.  

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Cuffie e auricolari: non sono la stessa cosa 

Prima di entrare nel dettaglio delle norme, è utile chiarire la differenza. 

  • Cuffie: sono i dispositivi che coprono completamente o parzialmente l’orecchio, solitamente con un archetto che passa sopra la testa. Isolano molto dai rumori esterni, soprattutto quelle con cancellazione attiva del rumore. 
  • Auricolari: sono più piccoli e si inseriscono o appoggiano direttamente nell’orecchio. Possono essere con filo o wireless, e non isolano completamente dai suoni ambientali, soprattutto se ne viene usato soltanto uno. 

Questa distinzione è fondamentale, perché il Codice della Strada non li considera allo stesso modo. 

Cosa dice il Codice della Strada 

Il riferimento normativo è l’articolo 173, comma 2, che vieta al conducente di usare “cuffie sonore” durante la marcia. È consentito invece l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, purché: 

  • non richiedano l’uso delle mani per funzionare, 
  • e il conducente mantenga adeguate capacità uditive a entrambe le orecchie. 

Il successivo comma 3-bis stabilisce le sanzioni: multa da 250 a 1.000 euro, 5 punti decurtati dalla patente, sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi già alla prima infrazione. 

In caso di recidiva entro due anni, la multa aumenta (da 350 a 1.400 euro), la sospensione sale da 1 a 3 mesi e i punti decurtati diventano 10. 

Inoltre, se il trasgressore ha meno di 20 punti, scatta automaticamente la sospensione breve disposta dagli agenti, senza bisogno dell’ordinanza del Prefetto. 

Perché le cuffie sono vietate 

Il divieto all’utilizzo delle cuffie non è solo una formalità. Esse riducono infatti la capacità di percepire suoni importanti come clacson, sirene di ambulanze o il rumore del traffico circostante, rendendo quindi anche molto pericolosa la guida. 

Auricolari: sì, ma con attenzione 

Gli auricolari, a differenza delle cuffie, sono consentiti, ma solo a determinate condizioni: 

  • non bisogna mai togliere le mani dal volante per utilizzarli, 
  • il volume deve essere mantenuto basso, così da non coprire i suoni esterni, 
  • è consigliato indossarne solo uno, lasciando l’altro orecchio libero. 

Queste regole valgono sia per gli automobilisti che per i motociclisti. 

Conclusioni 

In sintesi, le cuffie sono sempre vietate alla guida, mentre gli auricolari sono permessi solo se utilizzati correttamente, senza compromettere la sicurezza. Sperando di essere stati di tuo interesse, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi della nostra Autoscuola puoi contattarci tramite il form onlinetelefonarci, o venire direttamente a trovarci in sede.

Revisione e Rinnovo patente, entrambi disponibili presso L’Autoscuola.Net: ecco in cosa si differenziano

Presso L’Autoscuola.net, oltre la possibilità di conseguire diverse patenti di guida, sono disponibili tutta un’altra serie di servizi, come la revisione ed il rinnovo della patente.

L’Autoscuola.net prevede un’ampia offerta di patenti in provincia di Cagliari: dalla classica patente B fino alla patente nautica e le patenti professionali. Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il sito, chiamarci, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.  

Si tratta di due procedure profondamente diverse, ma che spesso vengono confuse nell’immaginario comune. Per questo spiegheremo in cosa si differenziano.

Rinnovo patente 

Il rinnovo della patente è un obbligo che va adempiuto ogni volta che si arriva, periodicamente, alla scadenza naturale della patente.  

Più nello specifico, il rinnovo va effettuato con le seguenti tempistiche: 

  • automobilisti fino ai 50 anni di età: ogni 10 anni 
  • automobilisti tra i 50 e i 70 anni di età: ogni 5 anni 
  • automobilisti tra i 70 e gli 80 anni di età: ogni 3 anni 
  • automobilisti oltre gli 80 anni di età: ogni 2 anni 

Ebbene, tutto ruota intorno ad una visita medica obbligatoria, la quale viene effettuata per verificare la concreta e indiscussa idoneità dell’automobilista alla guida. 

Per rinnovare la patente di guida ci si può rivolgere ad una delegazione ACI, alla Motorizzazione Civile oppure direttamente all’ASL. Non c’è però dubbio che l’opzione costituita dall’autoscuola per il rinnovo della patente sia quella che garantisce un minor dispendio di tempo e una maggiore velocità. Nel caso di AutoScuola.net, con il nostro medico presente tutti i giorni in sede, questo vantaggio è ancora più marcato. 

Revisione patente 

Per quanto riguarda invece la revisione della patente, occorre subito precisare che non esiste un solo tipo di revisione. L’articolo 128 del Codice della Strada prevede infatti che questa possa avvenire: 

  • Tramite visita medica, al fine di verificare i requisiti fisici e quelli psichici del guidatore (es. quando viene sorpreso alla guida in grave stato di ebbrezza); 
  • Tramite sostenimento degli esami di idoneità tecnica: nei casi legati tendenzialmente a ripetute violazioni del codice stradale (come, ad esempio, l’esaurimento completo dei punti della patente).  

Se devi effettuare la revisione della tua patente di guida puoi rivolgerti a L’AutoScuola.net: gli insegnanti della nostra scuola guida di Cagliari sono pronti per offrirti tutta l’assistenza necessaria per la prenotazione degli esami e per il ripasso della teoria, così da aiutarti a tornare perfettamente in regola in tempi brevi.

Sintesi delle differenze 

Possiamo sintetizzare le differenze tra rinnovo e revisione della patente in quattro punti:

1) Frequenza: per il rinnovo è periodica (alla scadenza), mentre per la revisione è straordinaria (in seguito ad apposito provvedimento). 
2)Motivazione: per il rinnovo la motivazione principale è la scadenza naturale, mentre per la revisione i motivi consistono nei dubbi sull’idoneità psicofisica del conducente o nel compimento di gravi infrazioni. 
3) Procedura: per il rinnovo occorre sostenere una semplice visita medica. Mentre nel caso della revisione può essere opportuno: svolgere una visita medica che attesti le capacità psicofisiche del conducente, oppure sostenere gli esami di teoria e/o pratica
4) Esito: nel caso del rinnovo l’esito positivo è il rinnovo della patente fino alla successiva scadenza. Nel caso della revisione, in seguito al risultato della visita medica/esami si può incorrere nella conferma della patente ma anche nella sua sospensione o revoca

Conclusioni 

Quindi, nonostante spesso siano confusi, i procedimenti di rinnovo e revisione patente sono profondamente diversi. Sperando di aver chiarito le tue idee, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi della nostra autoscuola puoi contattarci tramite il form online, chiamarci, o venire direttamente a trovarci in sede

CQC, due tipologie differenti, ma da noi puoi conseguirle entrambe e sfruttarle nel mondo del lavoro: i dettagli

Introduzione 

CQC è un acronimo che sta per ‘Carta di Qualificazione del Conducente‘: non si parla quindi di una vera e propria patente, quanto invece di un certificato da aggiungere alle licenze di guida C e D per poter condurre i mezzi anche a scopo lavorativo e quindi a titolo professionale. 

L’Autoscuola.net prevede un’ampia offerta di patenti: dalla classica patente B fino alla patente nautica e le patenti professionali. Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il sitochiamarci, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi in provincia di Cagliari.   

CQC: esistono due tipi differenti: entrambe disponibili presso L’Autoscuola.net 

Esistono però due tipologie di Carta di Qualificazione del Conducente, ovvero la CQC merci e la CQC Persone. 
Più in avanti descriveremo entrambe nel dettaglio, spiegando a cosa servono e come è possibile conseguirle. 
Quello che devi sapere però è che, nonostante esistano queste due diverse tipologie, presso L’Autoscuola.net è possibile conseguirle entrambe, a seconda di quelle che sono le tue esigenze, attraverso un percorso in cui sarai accompagnato dai nostri insegnanti qualificati. 

CQC Persone e CQC Merci: dettagli e differenze 

Entrando nel dettaglio, partiamo dalla CQC Persone. Questo certificato è fondamentale per tutti coloro i quali intendono svolgere trasporto di persone con veicoli di capienza superiore ai nove posti ai fini lavorativi. La CQC persone va quindi ad integrare la patente D ed è conseguibile presso l’Autoscuola.net frequentando un corso di 130 ore di teoria e 10 ore di pratica. 

Passando invece alla CQC Merci, è fondamentale per tutti coloro i quali intendono svolgere trasporto di merci con veicoli con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate a fini professionali. La CQC merci va quindi ad integrare la patente C e come per la CQC Persone è obbligatorio frequentare un corso che, anche in questo caso, è disponibile presso L’Autoscuola.net

Conclusioni 

Questo il riepilogo CQC. Per iscriverti ai nostri corsi o per qualsiasi info o chiarimento ti ricordiamo che puoi scriverci a lautoscuola.net@gmail.com chiamarci al 070261915 o venire direttamente a trovarci in sede

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