Esame di guida patente B, possono esserci domande di teoria? Scopriamolo

Introduzione

Molti candidati si chiedono se, durante l’esame di guida per la patente B, l’esaminatore possa porre anche domande teoriche. Dopo aver superato il quiz a crocette, è lecito pensare che la prova pratica riguardi soltanto la guida su strada. In realtà, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) prevede che l’esame di guida includa anche una parte di verifica delle conoscenze pratiche e di sicurezza del veicolo. Non si tratta di un secondo esame di teoria, ma di una breve valutazione delle competenze fondamentali del conducente.

L’Autoscuola.net prevede un’ampia offerta di patenti nella provincia di Cagliari: dalla classica patente B fino alla patente nautica e le patenti professionali. Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il sitochiamarci, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi

Il quadro normativo

Secondo l’articolo 121 del Codice della Strada, la prova pratica serve ad accertare non solo la capacità di condurre il veicolo, ma anche la conoscenza delle norme di comportamento e degli elementi tecnici essenziali per la sicurezza.
Il Decreto Ministeriale del 30 novembre 2010 e le successive circolari del MIT precisano che, prima di iniziare la guida, l’esaminatore può chiedere al candidato di illustrare alcuni comandi o verifiche di routine, per accertare che egli sappia utilizzare correttamente il mezzo.
Queste indicazioni derivano anche dalla Direttiva Europea 2006/126/CE, che uniforma le prove di guida nei Paesi dell’Unione Europea, includendo la conoscenza del veicolo tra le competenze richieste.

Le domande teorico-pratiche più comuni

Le domande che possono essere poste durante l’esame di guida non sono “teoriche” nel senso tradizionale, ma servono a valutare la consapevolezza del conducente su alcuni aspetti. Tra le più comuni troviamo:

  • Come si accendono i fari anabbaglianti e abbaglianti?
  • Cosa indica una spia rossa o gialla accesa sul cruscotto?
  • Come si controlla il livello dell’olio motore?
  • Qual è la pressione corretta degli pneumatici e dove si trova l’indicazione?
  • Come si attivano i tergicristalli e in quali situazioni devono essere usati?
  • In caso di pioggia o nebbia, quali luci vanno accese?
  • Come si controlla il funzionamento delle frecce e delle luci di stop?
  • Dove si trova il triangolo e in quali casi deve essere utilizzato?

Queste domande possono essere poste prima di partire o subito dopo la guida, e servono a verificare la conoscenza del veicolo e delle condizioni di sicurezza.

Perché vengono fatte

Lo scopo di queste domande non è “mettere in difficoltà” il candidato, ma valutare la sua preparazione globale. Un conducente deve saper riconoscere i comandi principali e intervenire in modo corretto in caso di imprevisti.
Conoscere le spie, i controlli di manutenzione e le luci non è solo un requisito d’esame, ma un elemento essenziale per la sicurezza stradale e la manutenzione del veicolo.

Conclusioni

Durante l’esame di guida per la patente B, l’esaminatore può quindi porre domande teorico-pratiche, come previsto dall’art. 121 del Codice della Strada e dalle direttive ministeriali.
Non si tratta di una ripetizione dell’esame teorico, ma di un controllo della conoscenza dei comandi, delle spie e dei dispositivi di sicurezza del veicolo.
Prepararsi anche a questa parte è fondamentale per affrontare la prova con serenità e L’Autoscuola.net può fornirti tutto il supporto necessario: ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi della nostra Autoscuola puoi contattarci tramite il form onlinetelefonarci, o venire direttamente a trovarci in sede

Cambio dell’olio: istruzioni per principianti e consigli utili

Introduzione

Il cambio dell’olio è un’operazione indispensabile per le autovetture ed è un’azione da svolgere ciclicamente per il corretto funzionamento dei motori. Per questo, chi ha conseguito la patente e guida un’automobile, avrà sicuramente cambiato almeno una volta nella vita l’olio della propria vettura.

Se invece non hai ancora conseguito la patente, l’Autoscuola.net prevede un’ampia offerta di patenti: dalla classica patente B fino alla patente nautica e le patenti professionali. Per qualsiasi info o chiarimento sui nostri servizi puoi contattarci tramite il sito, chiamarci, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo spiegheremo perché è importante cambiare l’olio, quando farlo, e soprattutto come farlo.

Perché cambiare l’olio

L’olio è fondamentale per l’auto in quanto consente di lubrificarne tutte le componenti meccaniche, garantendone il corretto funzionamento nel tempo.

L’olio sporco o in quantità insufficiente, di conseguenza, riduce la lubrificazione e aumenta l’attrito, portando a un aumento di calore e all’usura prematura delle parti, ne accelera la corrosione e non le pulisce più in maniera altrettanto efficace. Per questo non si cambia regolarmente l’olio motore usato o se non si controlla abbastanza spesso il livello, si rischia di danneggiare il motore. 

Quando cambiare l’olio

La fonte primaria da consultare per capire ogni quanto effettuare l’operazione di cambio olio è il libretto della propria auto.
Se non si dovesse fare fede al libretto (ad esempio, per dimenticanza) sarà la spia (detta appunto spia dell’olio) a segnalare che è arrivato il momento di effettuare il controllo.
In generale indicativamente l’olio va cambiato ogni circa 10/15 mila km per le auto a benzina ed ogni 25/30 mila km per le auto diesel.

Come cambiare l’olio

Ci sono due diverse soluzioni per provvedere al cambio dell’olio.

La prima consiste nel rivolgersi ad un’officina competente ed è l’opzione più sicura e consigliata, soprattutto per chi è un principiante o, comunque, non vuole districarsi in un’operazione che è abbastanza macchinosa.

La seconda prevede invece di agire in autonomia o aiutati da qualche conoscente. In questo caso è bene prestare molta più attenzione e seguire i seguenti passaggi:

  • Riscaldare l’automobile in modo tale da lasciar fluidificare l’olio, e spegnere il motore. Posizionare l’auto in corrispondenza di un rialzo o sollevarla per mezzo di un cric;
  • Lasciare in sosta la vettura per qualche minuto in modo tale da permettere all’olio di raffreddarsi;
  • Dopo aver trovato il tappo dell’olio (se proprio dovete infilarvi sotto l’auto, fatelo sempre con i cavalletti), procedere a svitarlo e fate lo stesso con il tappo di scarico della coppa, corrispondente ad un semplice bullone;
  • Una volta individuata la coppa dell’olio, occorre un recipiente che possa contenere l’olio, che va posizionato sotto il tappo della coppa. Con molta attenzione (l’olio potrebbe essere ancora caldo) si svita poi i l tappo per far defluire il lubrificante nel recipiente. Bisogna lasciare che tutto l’olio possa defluire (l’operazione può richiedere alcuni minuti);
  • Per mezzo dell’aiuto di un imbuto versare il contenuto delle lattine di olio nuovo e riempire il motore facendo attenzione a non disperdere liquido. Ogni due litri di riempimento, è bene misurare il livello dell’olio con l’apposita asticella. Solo una volta raggiunto il livello adeguato si può rimettere il tappo dell’olio;
  • Accendere il motore per dieci minuti, spegnerlo, controllare ancora una volta il livello dell’olio con l’apposita asta: se il livello dovesse essere ancora basso, rabboccare aggiungendo altro olio;
  • Infine, ripulire e controllare che non vi siano perdite dal tappo di scarico della coppa. 

Conclusioni

Abbiamo quindi risposto ai tre principali quesiti: perché, come, e quando cambiare l’olio.
Sperando di essere stati d’aiuto, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi dell’Autscuola.net puoi contattarci tramite il nostro sito, chiamarci, o venire direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Circolazione nelle rotatorie: la guida per non sbagliare più

Introduzione

Le rotonde rappresentano uno dei nemici più grandi per chi conduce un veicolo, soprattutto per coloro che sono poco esperti o hanno conseguito la patente da poco tempo.

Non hai invece conseguito ancora la patente? Informati presso la nostra autoscuola: la nostra ampia offerta copre qualsiasi tipo di patente, dalla classica patente B fino alla patente nautica per le barche.
Per qualsiasi informazione o chiarimento ti consigliamo di contattarci tramite il nostro sito, chiamandoci, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Per questo, nel proseguo dell’articolo illustreremo una mini guida su come affrontare al meglio le rotonde, in modo tale da mettere in chiaro le regole di circolazione che le caratterizzano.

Come arrivare ad una rotatoria

Come per gli incroci, anche nelle rotatorie ci si appresta a confluire in un tratto di strada in cui possono sopraggiungere veicoli dagli altri lati della carreggiata (nel caso delle rotatorie solo dal lato sinistro, visto che possono essere percorse solo in senso antiorario). Proprio per questo motivo, è bene ridurre in ogni caso la velocità quando si è in procinto di immettersi in una rotatoria.

La precedenza

Grande confusione, nell’immaginario comunque, suscita la questione della precedenza nelle rotatorie.
Chi si immette in una rotatoria deve dare precedenza a chi già sta circolando all’interno della rotonda, e dunque ai veicoli che provengono da sinistra. Per contro, si può dire che una volta che ci si è immessi nella rotonda e si sta circolando al suo interno, si ha la precedenza rispetto a tutti gli altri veicoli in attesa di entrare.

Solo in caso di presenza di espliciti segnali o cartelli stradali la regola appena descritta può essere messa in discussione.

Come uscire dalla rotonda

Fatta chiarezza sulla precedenza per immettersi in rotatoria, un altro punto da chiarire è come uscire dalla rotonda una volta che si sta circolando al suo interno.
Di norma, se si vuole uscire dalla rotatoria, bisogna posizionarsi sulla corsia più esterna e segnalare la propria intenzione con la freccia destra. Se invece si vuole proseguire dritti o svoltare a sinistra, bisogna rimanere sulla corsia interna fino a raggiungere l’uscita desiderata e poi spostarsi sempre sulla corsia esterna con la freccia destra. È importante prestare attenzione agli altri veicoli che circolano nella rotatoria e controllare gli specchietti retrovisori prima di cambiare corsia o uscire dalla rotatoria. 

Curiosità e conclusioni

Per chiudere, alcune curiosità sulle rotatorie:

  • La Francia è il Paese con più rotonde al mondo, una ogni 21 km;
  •  La rotonda più grande del mondo si trova in Malesia, a Kuala Lumpur e si chiama rotonda di Putrajaya;
  •  In Italia, le rotatorie sono molto diffuse e si stima che ne esistano circa 18 mila. Questo dato pone l’Italia al secondo posto in Europa.

Come abbiamo visto dunque, non occorre spaventarsi davanti alle rotatorie, ma soltanto conoscere le regole e piani piano abituarsi alla circolazione al loro interno.
Sperando di essere stati d’aiuto, ti ricordiamo che per qualsiasi info o curiosità sui nostri servizi puoi contattarci tramite il nostro sito, chiamandoci al telefono, o venendo direttamente a trovarci presso una delle nostre sedi.

Archivio

Dicembre 2025
L M M G V S D
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
293031  
corsi professionali patente
tutti i corsi patente dell anostra scuola guida
servizi autoscuola cagliari