Introduzione
D’inverno, a chi possiede la patente ed un’automobile, sarà sicuramente capitato di pensare di scaldare il motore prima di partire quando la temperatura esterna appare molto rigida.

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Si tratta però di un’abitudine non sempre corretta, e per questo nel proseguo dell’articolo cercheremo di capire meglio questo argomento.
Generalità
L’abitudine di riscaldare il motore prima di partire è ancora diffusa tra i proprietari di auto moderne, ma si tratta di una pratica ormai superata, soprattutto per i motori di nuova generazione. In passato, riscaldare il motore aveva vantaggi significativi, ma oggi, grazie ai motori più efficienti e alla tecnologia avanzata, può addirittura danneggiare il motore e non apportare benefici. L’ADAC, il club automobilistico tedesco, fornisce alcuni chiarimenti su quanto sia davvero utile questa abitudine e sul consumo di carburante necessario per scaldare il motore a temperature sottozero.
Come funzionano i motori
Per capire meglio il funzionamento di un motore moderno a combustione, bisogna considerare vari fattori, come la temperatura di esercizio, le parti meccaniche in movimento e i fluidi lubrificanti. I componenti del motore, come cilindri, pistoni e valvole, sono realizzati con materiali differenti che lavorano a temperature diverse. Quando il motore è avviato, l’attrito all’interno del motore fa aumentare rapidamente la temperatura dei componenti, e questa fase è critica poiché il motore non è ancora alla temperatura ideale di esercizio. La lubrificazione è fondamentale per ridurre gli attriti durante il riscaldamento.
Riscaldamento del motore
Per quanto riguarda il tempo necessario a riscaldare il motore in inverno, l’ADAC afferma che dopo 4 minuti di funzionamento del motore a -10°C, l’olio motore ha raggiunto solo -7°C. In questo periodo, il motore non ha nemmeno raggiunto una temperatura sufficiente per ottenere un buon riscaldamento dell’abitacolo o per sbrinare efficacemente i vetri. Anche se si rimane fermi per riscaldare il motore, l’effetto positivo è minimo.

In merito al consumo di carburante, la situazione non migliora: il motore consuma circa 0,1 litri di benzina ogni 4 minuti di funzionamento a minimo. Inoltre, l’olio impiega più tempo a riscaldarsi quando l’auto è ferma, il che significa che il motore è sottoposto a maggiore attrito durante questa fase, rischiando di causare usura prematura. D’altro canto, il liquido refrigerante si riscalda rapidamente, il che contribuisce a una gestione più efficiente della temperatura del motore. L’idea di riscaldare il motore prima di partire, perciò, è diventata obsoleta, soprattutto con l’evoluzione dei motori moderni. Non solo è inutile, ma può anche danneggiare il motore a lungo andare. Inoltre, in Italia, riscaldare il motore da fermo è vietato dalla legge, come previsto dall’articolo 157 del Codice della Strada.
Conclusioni
La cosa migliore da fare, quindi, è aspettare alcuni secondi dopo l’avviamento del motore prima di iniziare a muoversi. Una volta in marcia, è fondamentale evitare di forzare il motore, utilizzando l’acceleratore e il cambio in modo dolce per permettere al motore di raggiungere gradualmente la temperatura ideale. Quando tutti i componenti del motore saranno alla temperatura ottimale, sarà possibile guidare in modo più deciso, ma sempre con moderazione, rispettando i limiti di velocità e la buona pratica di guida.
Sperando di essere stati d’aiuto, ti ricordiamo che per qualsiasi info o chiarimento sui servizi offerti dalla nostra Autoscuola, puoi contattarci tramite il sito, chiamarci, o venire direttamente a trovarci in sede.